sopra il tronco.

Mentre lo trascini sul cemento, muove appena le braccia; lo appoggi contro il cancello di uno dei due recinti liberi. Non appena vedono il loro padrone, i cani si mettono ad abbaiare in modo diverso. Ti togli lo zaino e lo appoggi sul pavimento, tiri fuori alcuni serrafili di plastica e li metti fra le labbra; poi cerchi di alzare in piedi l’uomo, ma e troppo pesante. Sta sbattendo le palpebre. Lo lasci scivolare di nuovo a terra, seduto contro il cancello di rete metallica e, quando comincia ad aprire le palpebre, lo afferri per i capelli, gli tiri su la testa e lo colpisci ancora una volta. Cade di lato. Riponi i serrafili in tasca e rifletti. I cani continuano ad abbaiare e a guaire.

C’e una manichetta collegata a un rubinetto dietro la porta; la stacchi, ne getti un’estremita sopra l’architrave del recinto vuoto, la fai passare attraverso la rete metallica e gliela leghi sotto le ascelle. Quando la manichetta gli si stringe intorno al petto, l’uomo emette un gemito; cominci a sollevarlo, ma la manichetta si rompe e lui ricade contro il cancelletto. «Merda!» sibili, furioso.

Infine ti viene un’idea. Sollevi il cancelletto, lo sfili dai cardini e lo posi sul pavimento, di fianco a lui. Quindi ce lo fai rotolare sopra. Lui fa un verso a meta fra un gemito e un grugnito.

Gli assicuri i polsi e le caviglie alla rete metallica usando i serrafili, due in ogni punto. Li hai gia collaudati: sembrano fragili, ma non sei riuscito ad aprirli neppure con tutte le tue forze, e alla televisione hai visto che li usa anche la polizia al posto delle manette. Pero non hai idea di quanto sia resistente la rete metallica, quindi, per precauzione, li usi a due per volta e li fai passare attraverso maglie diverse. I cani continuano ad abbaiare, a intervalli irregolari, ma ora fanno meno chiasso di prima. Quindi gli fai passare un pezzo di manichetta intorno alla vita e la leghi al profilato di metallo, che forma una Z attraverso il cancelletto. Gli slacci la cintura e gli tiri giu i pantaloni; ha ancora una bella abbronzatura — ricordo della vacanza del mese scorso ad Antigua — pero sta cominciando a sbiadire. Lo trascini fino al muro del recinto vuoto, ti accucci dietro il cancello e sollevi uomo e cancello insieme, trattenendo il respiro e grugnendo per lo sforzo. Lo sollevi in modo che il lato superiore del cancello appoggi contro il muro, formando un angolo di circa sessanta gradi.

Sta cominciando a riprendere i sensi. Cambi idea sul fatto di lasciarlo parlare, tiri fuori dallo zaino il nastro isolante e glielo fai passare sulla bocca e dietro la nuca, attraverso la rete metallica, cosi gli tiene ferma anche la testa. Da sotto i capelli chiari, un rivoletto di sangue scende sulla nuca e sul colletto della camicia.

Poi, mentre lui continua a emettere dal naso una specie di lamento, tiri fuori dallo zaino i due ritagli di giornale e il tubetto di colla e li incolli sulla parete proprio di fronte a lui, uno su ogni lato del cancelletto. Il cane all’interno del recinto si precipita contro di te, ringhiando e facendo vibrare il cancelletto di rete.

Il titolo del primo articolo dice: EX MINISTRO COINVOLTO NELLO SCANDALO DEL TRAFFICO DI ARMI CON L’IRAN e, sotto, a caratteri piu piccoli: HO PENSATO CHE GLI INTERESSI DEL MONDO OCCIDENTALE SAREBBERO STATI MAGGIORMENTE TUTELATI SE LA GUERRA IRAN-IRAQ FOSSE DURATA IL PIU A LUNGO POSSIBILE.

Il titolo del secondo articolo dice: PERSIMMON DIFENDE I PROGETTI DI CHIUSURA — GLI INTERESSI DEGLI AZIONISTI PRIMA DI TUTTO e, sotto: 1000 POSTI DI LAVORO PERSI DOPO SOLO CINQUE ANNI CON LO SCADERE DEI CONTRIBUTI STATALI.

Aspetti che ritorni in se, ma ci vuole un po’. Sei rimasto sorpreso nel vedere quanto la casa sia distante dalle altre e decidi che ti arrischierai a usare il fucile da caccia che hai trovato nel bagagliaio della Range Rover invece della Browning munita di silenziatore che hai portato con te. Torni alla macchina per prendere il fucile e una scatola di cartucce. Una volta rientrato, chiudi a chiave la porta.

Ora e sveglio, anche se ha ancora lo sguardo vitreo e sfocato. Gli fai un cenno con la testa mentre ti avvicini, ti fermi davanti a lui, infilando un paio di cartucce rosso-marrone nella doppietta. I suoi occhi si muovono in maniera curiosa: sta cercando di metterti a fuoco. Indossi una tuta blu scuro, un passamontagna simile a quello che hai usato a Londra e sottoguanti da sci di seta nera. Sua eccellenza il deputato Edwin Persimmon sta borbottando qualcosa sotto il nastro isolante, mentre si sforza ancora d’inquadrarti. Ti domandi se l’hai colpito troppo forte con il manganello; forse sarebbe meglio farla finita subito con la pistola, lasciando perdere tutto il resto: pensi che sarebbe piu veloce e meno pericoloso per te, ma poi decidi di attenerti al piano. E importante: dimostra che non sei uno dei tanti pazzi, e la dose extra di rischio ti eleva a un piu alto livello di pericolo e di sfida al destino.

Ti giri e vai verso il recinto pieno di foxhound: ricominciano ad abbaiare. Infili le due canne della doppietta dentro un esagono della rete, piu o meno all’altezza della vita, fino a che il fucile non e entrato bene, poi lo punti verso il basso, ti chini appena in modo che la tua spalla sia saldamente appoggiata contro il calcio dell’arma e fai fuoco due volte contro il branco di cani ringhianti.

Il fucile rincula contro la spalla. Il rumore, nel locale costruito a blocchi di calcestruzzo, e sorprendentemente forte. Il fumo riempie il recinto; un cane e stato fatto a pezzi, due giacciono bocconi sul cemento, mentre tutti gli altri abbaiano furiosamente; parecchi si sono messi a correre in tondo, in cerchi stretti, facendo volare la paglia dappertutto. Apri il fucile: le cartucce saltano fuori e una colpisce il signor Persimmon sul petto. Ha gli occhi spalancati e sta scuotendo con tutte le sue forze il cancello cui e legato. Ricarichi la doppietta senza tirarla fuori dalla griglia, quindi prendi la mira con maggiore attenzione e spari, un colpo per volta, uccidendo due cani sul colpo e ferendone altri tre o quattro. Per un attimo il fumo e molto denso, e senti un gusto acre in gola.

I cani ormai sono come impazziti e lanciano ululati acuti e disperati. Uno di essi non ha mai smesso di correre in tondo, ma continua a scivolare sul sangue. Ricarichi e spari di nuovo, uccidendo altri due foxhound; ora ne rimarranno si e no cinque o sei che continuano a saltare contro le pareti e ad abbaiare. Quello che corre in cerchio sanguina da una zampa posteriore, ma non accenna a rallentare.

Ti volti verso il signor Persimmon, sollevi il passamontagna dalla bocca e, cercando di farti sentire sopra gli ululati e i guaiti, gli gridi: «Si stanno divertendo un sacco!» poi gli fai l’occhiolino. Ricarichi il fucile e ne fai a pezzi altri due. Eviti quello che corre in tondo perche hai deciso che ti e simpatico.

Il fumo ti fa tossire. Metti giu il fucile e tiri fuori il Marttiini dal fodero nel calzino destro. Ti avvicini al signor Persimmon, che continua a scuotere il cancelletto come meglio puo. Si mette a strisciare contro la parete con un rumore stridente, fastidioso; lo tiri su di nuovo. Ha gli occhi spalancati. La faccia e coperta di sudore. Anche tu sei tutto sudato. E una serata calda.

Non hai riabbassato il fondo del passamontagna: desideri che veda la tua bocca. Gli vai molto vicino, in modo che possa guardarti soltanto con l’occhio sinistro e, sopra i sempre piu deboli e rochi latrati provenienti dal recinto di fronte, gli dici: «A Teheran, nel cimitero principale, c’era una fontana rossa, una fontana di sangue in memoria dei martiri della guerra». Lo fissi e senti che tenta di dire o di urlare qualcosa, ma i rumori che gli escono dal naso sembrano lontani e soffocati. Forse sta imprecando contro di te o magari ti sta implorando, non lo capisci. «Nell’ultima fase della guerra, coloro che venivano dichiarati colpevoli di reati capitali non erano fucilati o impiccati», prosegui. «Erano obbligati a dare il loro contributo allo sforzo bellico.»

Alzi il coltello in modo che lo possa vedere. Non potrebbe spalancare gli occhi piu di cosi.

«Li hanno dissanguati», gli spieghi.

Ti accucci di fronte a lui e gli pratichi una profonda incisione nella coscia sinistra, recidendo l’arteria. L’urlo gli esce dal naso; lui continua a scuotere la griglia. Il sangue esce con violenza, schizzando sui tuoi guanti e zampillando verso l’alto in una luccicante fontanella rosa che gli inzuppa le mutande e gli arriva persino sulla faccia, coprendola di lentiggini rossastre. Cambi la presa sul manico del coltello per incidergli l’altra gamba. Lui continua a scrollare il cancelletto, per quel che serve, ma i legacci tengono e il cancelletto non puo scivolare in avanti perche ti ci sei accucciato di fronte, e lo tieni bloccato con gli stivali. Il sangue sgorga con violenza, scintillante sotto la luce dei neon. Gli corre giu per le gambe, gli scende fino ai calzoni arrotolati intorno alle caviglie e li inzuppa.

Ti alzi, allunghi una mano, prendi il fazzoletto perfettamente piegato che gli spunta dal taschino, lo apri con un solo gesto e asciughi la lama del Marttiini finche il coltello non e perfettamente pulito. Viene dalla Finlandia: ecco perche il suo nome si scrive in modo cosi strano. Non ci avevi mai pensato prima, pero ora la sua nazionalita ti sembra particolarmente divertente, anche se in modo un poco macabro: hai finito il signor Persimmon con un coltello finnico.

Ora il sangue esce piu lentamente. Lui ha ancora gli occhi spalancati, ma lo sguardo e vitreo. Ha smesso di divincolarsi, si e afflosciato, anche se respira forte. Hai l’impressione che stia piangendo, ma forse e solo l’effetto del sudore sulla faccia ormai terrea.

Sei sinceramente dispiaciuto per lui perche adesso e soltanto un uomo che sta morendo, come tanti altri; ti stringi nelle spalle e gli dici: «Su, avrebbe potuto andar peggio».

Вы читаете Complicita
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату
×