Janet Evanovich

Colpo al cuore

Grazie ad Amy Lehmkuhl e a Vicky Picha per avermi suggerito il titolo di questo libro.

Prologo

Da bambina, le mie aspirazioni professionali erano modeste: volevo diventare una principessa intergalattica. Non che mi importasse granche di comandare eserciti di alieni. Quello che volevo, piu che altro, era indossare la mantella e gli stivali sexy e avere con me un’arma strafiga.

Si da il caso che la faccenda della principessa non sia andata a buon fine e cosi mi sono iscritta al college e, una volta diplomata, sono andata a lavorare come addetta agli acquisti per una catena di negozi di biancheria intima. Ma poi neanche quel lavoro e andato a buon fine e cosi ho messo mio cugino, che si occupa di garanzie per cauzioni, con le spalle al muro e l’ho costretto a darmi un lavoro come cacciatrice di taglie. Ma quando si dice il destino: non ho mai avuto ne mantella ne stivali sexy, pero adesso una specie di arma strafiga ce l’ho. Okay, e una piccola calibro .38 e la tengo nel barattolo dei biscotti, ma e pur sempre una pistola, giusto?

Ai tempi in cui facevo ancora le prove per diventare principessa, ogni tanto mi capitava di litigare con il ragazzaccio del quartiere. Aveva due anni piu di me. Si chiamava Joe Morelli. Ed era sinonimo di guai.

Litigo ancora con Morelli. E lui continua a essere sinonimo di guai… anche se ora sono il genere di guai per cui le donne vanno pazze.

E uno sbirro, ha una pistola piu grande della mia, e non la tiene nel barattolo dei biscotti.

In un accesso di libidine, due settimane fa, mi ha chiesto di sposarlo. Mi ha slacciato i jeans, ha arpionato un dito nella cintura e mi ha tirato a se. «A proposito di quella proposta, dolcezza…» ha detto.

«Di che proposta stiamo parlando?»

«Della proposta di matrimonio.»

«Dici sul serio?»

«Sono un uomo disperato.»

Su quello non c’erano dubbi.

La verita e che anch’io ero disperata. Cominciavo ad avere pensieri romantici in cui il protagonista era il mio spazzolino da denti elettrico. Il problema era che non sapevo se ero veramente pronta per il matrimonio. Il matrimonio e roba che fa paura. Devi dividere lo stesso bagno. Cosa c’e di male, direte voi. E le fantasie? E se riaffiora la principessa intergalattica che e in me e devo partire per una missione?

Morelli ha scosso la testa. «Ecco, finalmente ricominci a pensare.»

«Ci sono molte cose da considerare.»

«Avresti un sacco di vantaggi… torta nuziale, sesso orale, e accesso alla mia carta di credito.»

«Mi piace l’idea della torta nuziale.»

«Ti piacciono anche le altre cose» ha detto Morelli.

«Ho bisogno di tempo per pensarci.»

«Certo» ha detto Morelli «prenditi tutto il tempo che vuoi. Che ne dici di pensarci di sopra, in camera da letto?»

Aveva il dito ancora arpionato ai miei jeans e laggiu la temperatura stava salendo. Senza volerlo ho alzato gli occhi verso le scale.

Morelli ha fatto un mezzo sorriso e mi ha tirato ancora piu vicino a se. «Stai pensando alla torta nuziale?»

«No» gli ho risposto. «E neanche alla carta di credito.»

Capitolo 1

Capii che c’era qualcosa di brutto nell’aria quando Vinnie mi chiamo a rapporto nel suo ufficio privato. Vinnie e il mio capo nonche mio cugino. Una volta, nella porta di un gabinetto, ho letto che Vinnie si incurva come un furetto. Non so bene cosa voglia dire, ma mi sembra abbia senso visto che Vinnie assomiglia effettivamente a un furetto. Il suo anello con rubino mi ricorda i regali che si vincevano nelle macchinette della sala giochi di Seaside Park. Portava una camicia nera con cravatta nera, i capelli neri sempre piu radi erano lisciati all’indietro, in stile boss del gioco d’azzardo. In faccia gli si leggeva l’espressione non sono felice.

Guardai verso di lui, oltre la scrivania, e cercai di rimanere impassibile. «Che c’e?»

«Ho un lavoro per te» disse Vinnie. «Voglio che trovi quel verme schifoso di Eddie DeChooch e voglio che trascini qui quel suo culo pelle e ossa. L’hanno beccato mentre trasferiva un carico di sigarette di contrabbando dalla Virginia e non si e presentato in tribunale in tribunale il giorno dell’udienza.»

Roteai gli occhi cosi in alto che quasi riuscii a vedermi crescere i capelli. «Non mi va di correre dietro a Eddie DeChooch. E vecchio e ammazza la gente, e poi esce con mia nonna.»

«Non uccide quasi piu nessuno ormai» rispose Vinnie. «Ha la cataratta. L’ultima volta che ha provato a sparare a qualcuno ha svuotato un intero caricatore contro un asse da stiro.»

Vinnie e presidente e proprietario dell’agenzia Vincent Plum — Garanzie per cauzioni, a Trenton, nel New Jersey. Quando qualcuno viene accusato di un crimine, Vinnie paga al tribunale una cauzione in contanti, il tribunale rilascia l’imputato fino al giorno del processo, e Vinnie prega Iddio che l’imputato si presenti per l’udienza. Se l’imputato decide di rinunciare al piacere di avere un’udienza tutta sua, Vinnie ci rimette un sacco di soldi, a meno che io non riesca a trovare l’imputato e a riportarlo all’ovile. Mi chiamo Stephanie Plum e sono un’agente di custodia per gli inquisiti… altrimenti nota come cacciatrice di taglie. Ho iniziato questo lavoro in tempi magri e neanche il fatto di essermi diplomata con i voti piu alti della mia classe e servito a farmi trovare un lavoro migliore. La situazione economica e migliorata e non ci sono validi motivi perche io debba continuare a dare la caccia ai cattivi, a parte il fatto che a mia madre da fastidio e che non sono costretta a portare i collant quando lavoro.

«Darei l’incarico a Ranger, ma e fuori» disse Vinnie. «Quindi rimani tu.»

Ranger e una specie di soldato di ventura che ogni tanto lavora anche come cacciatore di taglie. E molto bravo… in tutto. E mette una paura da farsela sotto. «Come mai Ranger e fuori? E cosa intendi per fuori? Asia? Sud America? Miami?»

«Sta recuperando qualcuno per me a Portorico.» Vinnie fece scivolare una cartellina di documenti sulla scrivania. «Qui c’e il contratto di cauzione su DeChooch e la tua autorizzazione alla cattura. Vale cinquantamila dollari per me… cinquemila per te. Vai a casa di DeChooch e scopri perche ieri non si e presentato all’udienza. Connie ha telefonato ma non ha risposto nessuno. Cristo, potrebbe essere morto stecchito sul pavimento della cucina. Uscire con tua nonna farebbe morire stecchito chiunque.»

L’ufficio di Vinnie e sulla Hamilton, a prima vista non e il posto migliore per un ufficio di garanzie su cauzioni. La maggior parte di questo tipo di agenzie hanno la loro sede nelle vicinanze del carcere. Il fatto e che molte delle persone che Vinnie fa rilasciare su cauzione sono parenti oppure vicini di casa che abitano in traverse della Hamilton, nel Burg. Io sono cresciuta nel Burg e i miei genitori ci vivono ancora. E un quartiere davvero molto tranquillo, infatti i delinquenti del Burg stanno bene attenti a compiere i loro crimini altrove. Si, okay, una volta Jimmy il Sipario ha fatto uscire di casa Garibaldi il Monco in pigiama e lo ha portato in macchina fino alla discarica… a ogni modo il pestaggio vero e proprio non e avvenuto al Burg. E i tipi che hanno trovato sepolti nel seminterrato del negozio di caramelle di Ferris Street non erano gente del Burg, quindi non contano ai fini statistici.

Connie Rosolli alzo gli occhi quando uscii dall’ufficio di Vinnie. Connie e la capoufficio. Amministra l’agenzia quando Vinnie e occupato a far rilasciare furfanti e/o a fornicare con animali da cortile.

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