scariche psichiche. Ho paura. E se Hamlin ci fosse ancora?

— Hamlin esiste solo come concetto astratto. E un famoso psicoscultore che ha avuto dei guai con la legge ed e stato estirpato. Adesso esiste solo attraverso le sue opere. Come Mozart. Come Michelangelo. Non e nella sua testa.

Macy disse: — Durante il mio primo giorno alla compagnia, sono entrato nell’ufficio di un dirigente, e c’era una grande scultura di Hamlin in un angolo. L’ho guardata e l’ho riconosciuta, l’ho guardata come si potrebbe guardare un’opera di Michelangelo, e dopo una frazione di secondo ho avuto questa sensazione, come se qualcuno mi avesse preso a martellate in testa. Quasi sono caduto a terra. L’impatto e stato tremendo. Come me lo spiega questo, dottor Gomez?

— Lei come lo spiega?

— Come se Hamlin fosse ancora dentro di me, e si fosse alzato in piedi e urlasse: 'E mia, l’ho fatta io!' Una tale ondata di orgoglio e di identita che l’ho sentita a livello cosciente come un dolore fisico.

— Balle — disse il dottore. — Hamlin e sparito.

— Come fa a esserne sicuro?

Gomez sospiro. — Ascolti — disse, e schiaccio un tasto sul terminale. Sulla parete del suo ufficio sbocciarono immagini dei profili psicologici di Macy. Gomez indico. — Li a sinistra. Quello e l’EEG di Nat Hamlin. Vede quelle onde irregolari, segno di tendenze psicopatiche? Quegli sbalzi orribili? Vede le tempeste elettriche che si scatenano nella testa di quell’uomo? Quello e l’EEG di un malato. Ammalato marcio. Capito?

'Adesso guardi qui. Abbiamo iniziato l’operazione di pulizia mentale. Stiamo eliminando Nat Hamlin. Le onde diventano piu regolari. Dolci come quelle di un bambino. Diagramma dopo diagramma. Guardi. Guardi. Guardi. Man mano che Hamlin se ne va, sale alla ribalta Macy. Puo vedere lo strato che si sovrappone, qui. Questo e l’aspetto di una doppia mente. Hamlin in declino, Macy in ascesa. Giusto? Due distinti schemi elettrici, nessun problema a distinguerne uno dall’altro. E da questa parte della stanza puo vedere Hamlin interamente annullato. Vede qualcuna delle tipiche forme d’onda di Hamlin? Cazzo, le vede?

'Non dice niente, Macy. C’e il suo cervello su quella parete. Alpha, beta, tutto quanto. Confronti le sue onde e quelle di Hamlin. Completamente diverse. Due schemi separati. Lui e lui, e lei e lei. Lo dice la macchina. Non e una questione di opinione, ma di soglie di voltaggio. Un voltaggio non mente. Gli ampere non hanno opinioni. Le resistenze non ti fregano per ragioni personali. Ci stiamo occupando di fatti oggettivi, e i fatti oggettivi mi dicono che Nat Hamlin e stato cancellato. Dovrebbero dire la stessa cosa anche a lei.'

— I sogni… la vista della psicoscultura…

— E va bene: lei e un po’ instabile. Un paio di traumi da adattamento imprevisti. Ma Hamlin? No.

— Un’altra cosa. Il primo giorno che sono uscito ho incontrato una ragazza per strada, qualcuna che aveva conosciuto Hamlin. Continuava a chiamarmi Nat. A dirmi che mi amava.

— Non aveva il suo distintivo Riab?

— Naturalmente.

— E quella scema ha continuato lo stesso a blaterare le sue idiozie?

— Credo che abbia dei problemi anche lei, mentalmente. Non so. Comunque — disse Macy — lei mi stava dicendo tutte queste cose, Nat qui e Nat la, senza badare a me che le dicevo di essere Paul Macy, e di colpo ho sentito, be’, una specie di calore in cima alla testa, e per mezzo secondo non ho piu saputo chi fossi. Quale dei due ero. Era come se mi fosse entrato qualche cosa in testa e avesse mescolato tutto. Mi ricordavo perfino di aver fatto una psicoscultura alla ragazza. Vede, era una delle modelle di Hamlin, a quanto pare, e ho avuto questo ricordo fugace di lei che posava, e di me alla tastiera…

— Stronzate — disse Gomez.

— Come?

— Stronzate. Non era un ricordo. Non e possibile che possiate ricordare qualcosa che apparteneva al passato di Hamlin.

— Cos’era allora?

— Era un episodio di masochismo in caduta libera, Macy. Un normale desiderio di autodistruzione. Ha inventato questa immagine fantasma di se stesso che scolpiva la ragazza perche voleva illudersi che Hamlin stesse prendendo il sopravvento.

— Ma non vedo perche…

— Stia zitto e le spieghero il meccanismo. Lei e vissuto in questo Centro per quattro anni, giusto? E ha ricevuto costanti attenzioni. Era come essere in un grembo. Qualsiasi sua necessita veniva immediatamente soddisfatta. Bene: e arrivato il momento della nascita, per Paul Macy, e la scaraventiamo fuori con un calcio nel sedere. Be’, non siamo esattamente cosi drastici: prima le troviamo un lavoro, un posto per abitare, ma e pur sempre una rottura di balle essere mandato fuori. E cosi e da solo. Di colpo, non c’e piu cordone ombelicale a nutrirla, nessuna placenta in cui accoccolarsi.

'Be’, lei desidera attenzione, e un modo per ottenerla e di venire gridando che la sua personalita ricostruita non ha attecchito, che Hamlin sta bussando dentro la sua testa. Non dico che lo faccia coscientemente. E un meccanismo. Il suo io razionale desidera solo raggiungere un rapporto decente con il mondo esterno e vivere felicemente come Paul Macy, ma c’e anche un lato irrazionale in ciascuno di noi. Che spesso opera in perfetto disaccordo con i bisogni e i desideri del lato razionale.

'Immagini che io dica a qualcuno che la sua sanita mentale dipende dal fatto di non chiamare mai sua suocera con il nome di battesimo. Lui annuisce e dice: «Certo, capisco, se lo faccio mi rovino». E cosi, naturalmente, ogni volta che vede la vecchia troia, il suo nome di battesimo gli viene sulla punta della lingua. Comincia a sognare di chiamarla con il nome di battesimo. Ci pensa mentre e seduto alla scrivania. Proprio perche e la cosa piu fottutamente distruttiva che potrebbe fare, la tentazione di farla continua a presentarsi alla sua mente, e immagina di continuo di averlo fatto.

'Adesso torniamo a lei. L’ultima cosa che desidera al mondo e che Hamlin resusciti, percio naturalmente si immagina mentre fa una scultura di questa ragazza. Il che la sconvolge e la fa correre da me invocando aiuto. Il risultato immediato di questo meccanismo e di farle avere dei brutti sogni e un effetto secondario e quello di fornirle quella scusa per chiedere aiuto di cui lei ha tanto bisogno, inconsciamente. Vede come il lato oscuro della nostra mentre riesce sempre a farsi sentire? Ma non se ne preoccupi troppo, Macy. Non c’e niente di reale, nel senso che ci sia Hamlin. Oh, certo, e reale in senso psicologico; e allora? — Gomez fece un sorriso trionfante. — 'Lei e un ragazzo sveglio. Ha seguito tutto il ragionamento, vero?'

Macy disse: — Non sarebbe il caso di fare dei nuovi EEG lo stesso? E se risultasse una doppia onda?

— Vuole davvero che la coccoli, vero?

— Che difficolta ci sono a fare un test empirico?

— Posso eseguirlo in cinque minuti.

— Perche no allora?

— Perche non credo si debba cedere alle fantasie di un paziente. Crede di essere il mio primo lavoro di ricostruzione? Ne ho visti un centinaio come lei. So cosa e possibile e cosa non lo e. Se le dico che Hamlin e stato sradicato e perche lo so. Non perche sia un bastardo dalla testa dura.

— E va bene, saro irrazionale — disse Macy. — Ma se avessi la prova dell’EEG di fronte a me…

— Non ci sto a questo gioco. La fantasia viene dal suo interno; che anche la cura venga da li. Si dia da fare. Si convinca che la sua illusione dell’esistenza di Hamlin non e altro che una mossa per ottenere la nostra simpatia.

— E se le allucinazioni non se ne vanno?

— Devono andarsene.

— Ma se non lo fanno?

— Tornera da noi martedi prossimo — disse Gomez. — Non ci saro io, ma la dottoressa Iannuzzi. Che come lei sa e un tipo completamente diverso da me. Gentile e comprensiva, mentre io sono un figlio di puttana ostile e volgare. Se questa faccenda la disturbera ancora, forse le fara un EEG, anche se spero di no. Io non lo faro, Macy. Non posso. Il sergente istruttore non ti da mai un bacino e ti rimbocca le coperte, per quanto tu lo preghi in ginocchio, e io in questa squadra sono il sergente istruttore. Percio torni la settimana prossima.

Gomez si alzo. — L’ho vista all’ologiornale della sera, ieri. Se l’e cavata niente male.

La mattina successiva Macy trovo un cubo-messaggio indirizzato a lui, nella sua casella all’ufficio. Perplesso, infilo la piccola cassetta lucida nella fessura della sua scrivania. Sullo schermo apparve la faccia della ragazza che lo

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