«Pensi che a Nikki non dispiacera rimanere sola qualche altro minuto?» le chiese.

«Davanti a un televisore starebbe bene anche per una settimana», gli rispose Angela. «Perche?»

«Penso di avere capito come sono stati irradiati i pazienti», le rivelo lui, conducendola verso la zona dove si trovavano le camere dei ricoverati.

Mezz’ora dopo, passarono a riprendere Nikki, risalirono sulla Cherokee e si diressero a casa di Van Slyke, in modo che David potesse recuperare la Volvo.

«Pensi che ci sia qualche probabilita che faccia del male a qualcuno, stanotte?» chiese David alla moglie, indicando la casa di Van Slyke.

«No.»

«Anch’io non credo e l’ultima cosa che desidero e ritornare la dentro. Andiamo dai miei, sono esausto.» David scese dalla Cherokee e disse ad Angela: «Va’ avanti tu, io ti seguo».

«Forse dovresti telefonare a tua madre», gli consiglio lei. «Sono sicura che e fuori di se dalla preoccupazione.»

Lui sali sulla Volvo e mise in moto. Poi, guardando il furgoncino di Calhoun, davanti a lui, scosse la testa.

Quando arrivarono sulla strada principale, prese il telefono cellulare e, prima di chiamare sua madre, telefono alla polizia di Stato, spiegando che voleva segnalare un caso molto grave che riguardava diversi omicidi e una faccenda di radiazioni mortali al Bartlet Community Hospital…

Epilogo

Quattro mesi dopo

David sapeva di essere in ritardo, mentre fermava l’auto davanti a una casa modesta sulla Glenwood Avenue, a Leonia, nel New Jersey. Scese e fece di corsa i gradini dell’ingresso.

«Ma lo sai che ore sono?» lo rimprovero Angela, che poi lo segui in camera da letto. «Dovevi essere a casa per l’una e sono gia le due. Se io sono riuscita ad arrivare in tempo, avresti dovuto farcela anche tu.»

«Mi dispiace», borbotto lui in risposta, cambiandosi rapidamente. «Avevo un paziente che ha richiesto molto tempo.» Sospiro. «Per lo meno adesso so di avere la liberta di passare tanto tempo con i pazienti, se lo ritengo necessario.»

«Questo e tutto bello e tutto giusto», lo rimbecco la moglie, «ma abbiamo un appuntamento e hai persino avuto la possibilita di scegliere tu l’ora.»

«Dov’e Nikki?» domando lui.

«E fuori sulla veranda. E li da piu di un’ora a guardare i preparativi dello staff di 60 Minutes.»

David s’infilo una camicia bianca fresca di bucato e l’abbottono.

«Scusa», disse Angela. «Penso di essere nervosa per questa faccenda della televisione. Pensi che dobbiamo farlo?»

«Anch’io sono nervoso», le rispose lui, scegliendo una cravatta. «Comunque, se vuoi annullare, per me va bene.»

«Be’, abbiamo gia chiarito tutto prima con i nostri rispettivi capi.»

«E tutti ci hanno assicurato che non ne ricaveremo alcun danno e poi tutti e due sentiamo che il pubblico deve sapere la verita.»

Angela si fermo a riflettere. «D’accordo», disse alla fine. «Facciamolo.»

David si fece il nodo alla cravatta, si pettino e si mise una giacca, mentre lei si diede un’ultima occhiata allo specchio. Quando tutti e due sentirono di essere pronti, scesero le scale e uscirono sulla veranda, strizzando gli occhi alla luce dei riflettori.

Anche se erano entrambi nervosi, Ed Bradley, il conduttore, li mise subito a loro agio. Comincio l’intervista in modo informale, facendoli rilassare, tanto sapeva che avrebbe lavorato molto con il montaggio, come al solito. Comincio a chiedere loro che cosa stessero facendo attualmente.

«Io mi sto specializzando in medicina legale», rispose Angela.

«Io, invece, lavoro al Columbia Presbyterian Medical Center», disse David. «Abbiamo contratti con numerosi enti mutualistici.»

«Siete tutti e due contenti del vostro lavoro?»

«Si», rispose David.

«Siamo sollevati di avere ridato un certo ordine alla nostra vita», aggiunse Angela. «Per un po’ abbiamo vissuto nell’insicurezza.»

«So che entrambi avete vissuto un’esperienza difficile a Bartlet, nel Vermont.»

Tutti e due ridacchiarono nervosamente, poi Angela affermo: «E stato un incubo».

«Com’e iniziato?»

David e Angela si guardarono, non sapendo quale dei due dovesse cominciare.

«Perche non inizia lei, David?» suggeri Bradley.

«Da parte mia, tutto ha avuto inizio quando un certo numero di miei pazienti ha cominciato a morire del tutto inaspettatamente», racconto David. «Erano pazienti che avevano sofferto di malattie gravi, come il cancro.»

«Per me, invece», disse Angela, «i problemi sono saltati fuori quando ho cominciato a subire molestie sessuali da parte del mio immediato superiore. Poi abbiamo scoperto il cadavere di un uomo assassinato e sepolto nel sottoscala della nostra cantina. Era il dottor Dennis Hodges, che aveva amministrato l’ospedale di Bartlet per tantissimi anni.»

Ponendo, come al solito, le domande giuste, Ed Bradley fece raccontare davanti alle telecamere l’intera storia.

«Queste morti improvvise dei pazienti ricoverati in ospedale erano dovute a interventi di eutanasia?» chiese a David.

«E cio che abbiamo pensato all’inizio. In realta, gli omicidi non erano compiuti per gesti di misericordia, bensi per apportare miglioramenti nei libri contabili dell’ospedale. I pazienti che soffrono di malattie potenzialmente mortali utilizzano intensamente le strutture ospedaliere. Questo vuol dire alti costi. Cosi, per eliminare quelle spese, si eliminavano addirittura i pazienti.»

«In altre parole, la motivazione alla base di tutta questa terribile vicenda era puramente economica», puntualizzo Ed Bradley.

«Esatto», concordo David. «L’ospedale aveva delle perdite e gli amministratori dovevano fare qualcosa per risanare i conti. La loro soluzione e stata quella.»

«Come mai l’ospedale si trovava in cattive acque, economicamente?»

«Era stato costretto ad accettare un regime di contributi individuali», spiego David. «Questo significa fornire i ricoveri al principale ente mutualistico della zona per una tariffa pro capite fissa mensile. Purtroppo, l’ospedale aveva calcolato costi troppo bassi e i soldi che entravano erano meno di quelli che uscivano.»

«Perche l’ospedale aveva accettato quell’accordo economico?»

«Come ho detto, vi era stato costretto, a causa della competizione che c’e adesso nella sanita. In realta, non era una vera competizione. In questo caso, infatti, era stato l’ente mutualistico a dettare i termini dell’accordo e l’ospedale ha dovuto accettarli, se voleva concorrere per aggiudicarsi il contratto. Non aveva scelta.»

Bradley annui, consulto i suoi appunti e sollevo lo sguardo su Angela e David. «L’attuale amministratore del Bartlet Community Hospital dice che le affermazioni che state facendo sono, secondo le sue parole, ‘pura spazzatura’.»

«Lo sappiamo», disse David.

«Lo stesso amministratore ha aggiunto che, se anche fossero stati uccisi alcuni pazienti, sarebbe stata l’opera di un singolo individuo mentalmente disturbato.»

«Abbiamo saputo anche questo.»

«Ma voi non ci credete?»

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