«Bisogna vivere semplicemente un giorno alla volta.»

In quel momento, il cellulare di Matt vibro. In realta, era quello di Nikki. Lui non ne aveva mai avuto uno, ma lei aveva insistito a che rimanessero in contatto quando lui era nella grande citta.

«Torno subito», disse Ellen, mentre lui prendeva il telefono dalla tasca. «Salutala da parte mia.»

«Ehi, buon pomeriggio, dottore», la saluto Matt. «Non avevo parlato con te solo pochi minuti fa?»

«Questo e successo allora», ribatte Nikki. «Come vanno le cose?»

«Hal continua a esibirsi. Corre voce che voglia stringere un accordo con il pubblico ministero.»

«Non potra riavere il suo lavoro. Piace a me.»

«Quello non sara un problema. Quegli accordi mi ispirano emozioni contrastanti. Per un attimo penso che una certa clemenza sia giusta, perche lui era semplicemente impazzito, l’attimo dopo vorrei che si beccasse minimo la ghigliottina.»

«Finira come finira.»

«Immagino sia cosi.»

«So che ti trovi in una posizione difficile, Matt. Per cio che vale, penso che tu stia affrontando la situazione in maniera fantastica.»

«Avevo proprio bisogno di sentirmelo dire.»

«Lo penso veramente. Sei un grande medico e un uomo meraviglioso, e te lo diro ogni volta che vuoi sentirtelo dire.»

«Grazie. Sei fantastica anche tu.»

«Ehi, stavo per dimenticare il motivo della mia telefonata. Si, c’e un motivo. Mi e appena successa una cosa carinissima. Mi stavo preparando per andare allo studio, ma avevo un po’ di tempo, per cui ho portato il caffe e il mandolino di Kathy in veranda e ho suonato alcuni motivi verso le montagne. Suono quello strumento in modo appena ascoltabile, ma sto migliorando.»

«Ti stai sottovalutando. Ricordati che ti ho gia sentita.»

«Aspetta, non e questo il punto. Mentre stavo suonando, e arrivato un uccellino stupendo e si e posato sulla balaustra proprio di fronte a me. Non avevo mai visto nulla di simile. Ho continuato a suonare, e a suonare e lui non si e mosso. E rimasto li appollaiato, come se stesse veramente ascoltando la mia musica. Era piccolo, ma tanto rosso e… e cosi perfetto. Cosa pensi fosse?»

Matt ingoio un nodo in gola e fisso l’edificio Hart dall’altra parte della strada.

«Credo», rispose, «che fosse una tanagra. Una tanagra rosso scarlatto.»

FINE
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