lagnato della pignoleria e dell’arrivismo del professore.

«Non gli sono amico.» Mi ha guardato con un’espressione di sfida. «Ma ha dedicato a questo l’intera esistenza. Non e un Freud o uno Jung, un Pavlov o un Watson, ma sta facendo qualcosa di importante e io rispetto la sua dedizione… forse tanto piu in quanto e soltanto un uomo comune che si sforza di compiere l’opera di un grand’uomo, mentre i grandi uomini sono tutti impegnatissimi a costruire bombe.»

«Mi piacerebbe sentirle dire in faccia a lui che e un uomo comune.»

«Non ha importanza quello che pensa di se stesso. E senz’altro egocentrico, ma con cio? Occorre proprio questa specie di egoismo per far si che un uomo tenti una cosa simile. Ne ho conosciuti abbastanza di uomini come lui per sapere che, mescolata alla loro pomposita e al loro arrivismo, c’e una dose abbastanza notevole, accidenti, di incertezza e di paura.»

«E di impostura e superficialita», ho soggiunto. «Ora li vedo come realmente sono, degli impostori. Di Nemur lo sospettavo gia. Mi e sempre sembrato spaventato di qualcosa. Ma Strauss mi ha stupito.»

Burt si e fermato, alitando un lungo pennacchio di vapore. Siamo entrati in una tavola calda per prendere un caffe, e io non ho potuto vederlo in faccia: tuttavia, il suono di quel lungo sospiro mi ha rivelato la sua esasperazione.

«Crede che sbagli?»

«Penso soltanto che tu abbia percorso una lunga strada troppo rapidamente», ha detto. «Possiedi ora un’intelligenza superba, un’intelligenza che non puo neppure essere valutata, e hai assorbito piu conoscenze di quante ne acquisiscano la maggior parte delle persone nel corso di una lunga esistenza. Ma sei squilibrato. Conosci molte cose. Vedi molte cose. Pero in te non vi e stato un analogo sviluppo della comprensione o, mi dispiace servirmi di questa parola, della tolleranza. Tu li definisci impostori, ma quando mai uno di loro ha preteso di essere perfetto o un superuomo? Sono individui comuni. Il genio sei tu.»

Si e interrotto goffamente, accorgendosi a un tratto che mi stava facendo la predica.

«Continui.»

«Hai mai conosciuto la moglie di Nemur?»

«No.»

«Se vuoi capire perche egli e continuamente teso, anche quando le cose vanno bene al laboratorio e all’universita, devi conoscere Bertha Nemur. Lo sapevi che e stata lei a procurargli la cattedra? Lo sapevi che si e avvalsa dell’influenza di suo padre per fargli ottenere il finanziamento della Fondazione Welberg? Bene, ora lo ha indotto a questa prematura presentazione del rapporto al congresso. Finche non sei stato dominato da una donna come lei, non credere di poter capire l’uomo che ha una moglie del genere.»

Non ho detto nulla e ho capito che voleva tornare all’albergo. Durante tutto il tragitto abbiamo taciuto.

Sono un genio? Non credo. Non ancora in ogni modo. Come si esprimerebbe Buri, burlandosi degli eufemismi del gergo scolastico, sono eccezionale… un termine democratico impiegato per evitare le etichette compromettenti di dotato e manchevole (che equivalgono a intelligente e ritardato), e non appena eccezionale incomincera a rivestire un significato per qualcuno, sceglieranno un’altra parola. L’idea sembra essere: adoperate un’espressione soltanto fino a quando non significa niente per nessuno. Eccezionale si riferisce a entrambi gli estremi della gamma, e di conseguenza io sono stato eccezionale per tutta la vita.

Strana questa faccenda della cultura; quanto piu progredisco, tanto piu mi rendo conto di non aver mai neppure saputo della sua esistenza. Poco tempo fa credevo stupidamente di poter imparare ogni cosa… tutto lo scibile umano. Ora spero soltanto di poter sapere che esiste e di capirne un solo granello.

Ne avro il tempo?

Burt e irritato con me. Trova che sono impaziente, e anche gli altri debbono pensare la stessa cosa. Ma mi respingono e cercano di tenermi al mio posto. Qual e il mio posto? Chi e che cosa sono adesso? Sono la somma della mia esistenza o soltanto di questi ultimi mesi? Oh. come si spazientiscono quando cerco di parlare della cosa con loro. Non amano riconoscere che non lo sanno. E paradossale che un uomo comune come Nemur abbia la presunzione di dedicarsi alla creazione del genio negli altri. Gli piacerebbe che si pensasse a lui come allo scopritore di nuove leggi dell’apprendimento… l’Einstein della psicologia. E v’e in lui il timore dell’insegnante di essere superato dai suoi allievi, la paura del maestro che i discepoli gettino il discredito sulla sua opera. (Non che io sia. nel vero senso del termine, lo studente o il discepolo di Nemur come lo e Burt.)

Penso che il timore di Nemur di essere smascherato come un uomo che cammina sui trampoli tra giganti, sia comprensibile. Un insuccesso a questo punto lo distruggerebbe. E troppo anziano per poter ricominciare tutto daccapo.

Per quanto sia sconvolgente scoprire la verita a proposito di uomini che avevo rispettato e ammirato, credo che Burt abbia ragione. Non devo spazientirmi troppo con essi. Sono state le loro idee insieme al loro brillante lavoro a rendere possibile l’esperimento. Devo evitare la tendenza naturale a guardarli dall’alto in basso, ora che li ho superati.

Devo rendermi conto che quando essi mi ammoniscono continuamente a parlare e a scrivere con semplicita, affinche le persone che leggeranno questi rapporti possano capirmi, stanno parlando anche di se stessi. Eppure e spaventoso sapere che il mio destino e nelle mani di uomini i quali non sono i giganti ch’io credevo un tempo, di uomini che non conoscono tutte le soluzioni.

13 giugno Sto dettando questo rapporto in preda a una grande tensione emotiva. Ho piantato in asso tutto e tutti. Sono solo su un aereo diretto a New York e non ho idea di quello che faro una volta arrivalo. A tutta prima, lo ammetto, l’idea di un congresso internazionale di scienziati e studiosi, riuniti per uno scambio di idee, mi incuteva un timore reverenziale. Questa, pensavo, era la sede in cui realmente si compiva il miracolo. Qui tutto sarebbe stato diverso dalle sterili discussioni universitarie, perche costoro erano gli uomini giunti ai piu alti livelli della ricerca psicologica e dell’istruzione, gli scienziati che scrivevano libri e insegnavano, le autorita citate dal pubblico. Se anche Nemur e Strauss erano uomini comuni che andavano oltre le loro capacita, gli altri, ne avevo la certezza, sarebbero stati diversi.

Quando e giunto il momento della riunione, Nemur ci ha guidati attraverso il gigantesco vestibolo con il suo arredamento massiccio e baroccheggiante e su per gli enormi scaloni di marmo; siamo cosi passati attraverso gruppetti sempre piu fitti di persone che ci stringevano la mano, ci salutavano con cenni del capo, ci sorridevano. Due altri professori della Beekman, arrivati a Chicago proprio stamane, si sono uniti a noi. I professori White e Clinger camminavano un pochino a destra e un passo o due dietro a Nemur e a Strauss, mentre Burt e io eravamo in coda.

I curiosi si sono separati per aprirci una strada e consentirci di entrare nel grande salone da ballo, e Nemur ha salutato con la mano i giornalisti e i fotografi venuti ad ascoltare personalmente i risultati stupefacenti ch’egli ha ottenuto in poco piu di tre mesi con un adulto ritardato.

Nemur, ovviamente, si era gia fatto la pubblicita diramando notizie in precedenza.

Alcune relazioni presentate al congresso sono state importanti. Un gruppo di ricercatori dell’Alasca ha dimostrato come la stimolazione di parti diverse del cervello causi uno sviluppo significativo della capacita di apprendimento, e un gruppo della Nuova Zelanda ha individuato le parti del cervello che presiedono alla percezione e alla ritenzione degli stimoli.

Ma vi sono state anche relazioni d’altro genere… lo studio di P. T. Zellerman sulla diversa durata del tempo impiegato dai topi per imparare a muoversi in un labirinto quando i suoi angoli sono curvi anziche a spigolo, o la relazione di Worfel a proposito dell’effetto del livello di intelligenza sul tempo di reazione delle scimmie rhesus. Le relazioni di questo genere mi hanno irritato. Denaro, tempo ed energie sciupate per analisi particolareggiate del banale. Burt aveva ragione quando aveva lodato Nemur e Strauss per essersi dedicati a qualcosa di importante e di incerto, anziche a qualcosa di insignificante ma sicuro.

Se soltanto Nemur mi considerasse un essere umano!

Quando il presidente ha annunciato la presentazione della relazione dell’universita Beekman, abbiamo preso posto sulla pedana, dietro il lungo tavolo… Algernon nella sua gabbia, tra Burt e me. Eravamo l’attrazione piu importante della serata e dopo che ci siamo sistemati, il presidente ha incominciato la presentazione. Mi aspettavo quasi di sentirlo tuonare: Signoreeee e signorini. Si avvicinino subito da questa parte per assistere a un numero eccezionale! Quialcosa che non si e mai visto nel mondo scientifico! Un topo e un deficiente trasformati in geni sotto i vostri stessi occhi!

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