Prese a leggere e, a cinquanta anni luce dalla Terra carbonizzata, la nebbia ancora una volta avanzo strisciando in Baker Street.

«Il controllo incrociato ha confermato che solo i quattro Sabra erano coinvolti» disse il capitano Bey. «Fortunatamente non c’e bisogno di interrogare altri.»

«Ancora non capisco come speravano di cavarsela impunemente» fece il secondo ufficiale Malina con aria infelice.

«Non credo che ce l’avrebbero fatta, ma sono contento di averli fermati in tempo. Comunque, non avevano ancora deciso.

«Il loro cosiddetto Piano A prevedeva il sabotaggio dello scudo. Come lei sa, Fletcher faceva parte della squadra montatori e aveva in mente di riprogrammare l’ultima fase della manovra di sollevamento. Se un lastrone di ghiaccio avesse colpito lo scudo anche muovendosi a una velocita di pochi metri al secondo… capisce cosa sarebbe successo?

«Avrebbe detto che s’era trattato di un incidente, ma l’inchiesta avrebbe fatto saltar fuori la verita. E poi lo schermo si sarebbe sempre potuto riparare. Fletcher sperava di guadagnare tempo, e di procurarsi cosi piu sostenitori. E forse non sbagliava; un altro anno su Thalassa…

«Il Piano B prevedeva invece il sabotaggio del circuito di ventilazione, cosi da dover evacuare la nave. Restano valide le stesse obiezioni.

«Il Piano C era il piu pericoloso, perche ci avrebbe costretti a rimanere tutti su Thalassa. Per fortuna, nessuno dei quattro Sabra era nella Propulsione; non sarebbero potuti arrivare tanto facilmente al motore quantico…»

Tutti ebbero un soprassalto, specialmente il comandante Rocklynn.

«Non sarebbe stato poi cosi difficile, signore, per uomini decisi a tutto.

Il problema vero consisteva, caso mai, nel mettere definitivamente fuori uso il motore quantico senza distruggere la nave. E non credo proprio che loro possedessero la competenza tecnica necessaria.»

«Pero ci stavano lavorando» disse con voce dura il capitano. «Bisognera riconsiderare le misure di sicurezza, ho paura. Ho indetto per domani a mezzogiorno una riunione di tutti gli ufficiali superiori.»

Allora l’ufficiale medico Newton pose la domanda che ognuno aveva in mente.

«Vi sara una corte marziale, capitano?»

«Non e necessario, perche la colpevolezza e stata dimostrata al di la di ogni dubbio. Secondo il regolamento, resta solo da emanare la sentenza.»

Tutti rimasero in attesa.

«Grazie, signore e signori» li congedo il capitano, e gli ufficiali se ne andarono in silenzio.

Solo nella sua cabina, il capitano Bey si sentiva tradito. Ma se non altro era finita; la Magellano si era liberata da quella minaccia. Gli altri tre Sabra erano — forse — innocui; ma Owen Fletcher?

Continuava a pensare all’oggetto mortale al sicuro nella cassaforte. Il capitano era lui: gli sarebbe stato facile mettere in scena un incidente…

Si strappo a quelle fantasticherie; non l’avrebbe fatto mai, naturalmente.

Comunque aveva deciso la sentenza, ed era sicuro che nessuno l’avrebbe disapprovata.

Qualcuno aveva detto che non vi e problema che non abbia una soluzione semplice, comoda… e sbagliata. Ma questa soluzione, ne era certo, era semplice, comoda… e assolutamente giusta.

I Sabra volevano restare su Thalassa; ne avrebbero avuto la possibilita.

Senza dubbio sarebbero diventati bravi cittadini come tutti gli altri, e magari quel tipo di cittadini aggressivi ed energici di cui Thalassa aveva molto bisogno.

Che strano: la storia si ripeteva; come Magellano, anche lui era in procinto di abbandonare alcuni dei suoi uomini.

Ma se cosi facendo avesse dato loro una punizione o una ricompensa, l’avrebbe saputo soltanto trecento anni dopo.

VI. LE FORESTE DEL MARE

44. Palla spia

Lo staff del Laboratorio Marino dell’Isola Settentrionale si era mostrato tutt’altro che entusiasta.

«Ci vuole ancora una settimana prima che le riparazioni della Calypso siano terminate» disse il direttore. «E siamo anche stati fortunati, perche abbiamo ritrovato la sonda. E l’unica esistente su Thalassa, e non abbiamo nessuna intenzione di metterla ancora a rischio.»

Riconosco i sintomi, penso l’ufficiale scientifico Varley; persino durante gli ultimi giorni della Terra c’erano certi direttori di laboratorio che non volevano lasciar usare le loro attrezzature per paura che le sciupassero.

«Rischio? Nessun rischio, a meno che il Piccolo Krakan, o anche il Grande, se e per questo, non si mettano ancora a fare i capricci. E i geologi, come sa, ci hanno assicurato che se ne staranno buoni per altri cinquant’anni almeno…»

«Io su questo non metterei la mano sul fuoco. Ma, francamente, perche poi la considerate una ricerca tanto importante?»

Che modo angusto di vedere le cose! penso la Varley. Quest’uomo e un oceanografo, e dunque ci si aspetterebbe che nutra un qualche interesse per le forme di vita che popolano il mare… Ma forse mi sbaglio, e lui sta cercando di farmi parlare.

«Noi nutriamo un certo interesse per questi esseri — un interesse sentimentale, per cosi dire — da quando il dottor Lorenson e rimasto ucciso, per fortuna non in modo permanente. Ma, a prescindere da queste considerazioni, gli scorpioni di mare sono esseri interessantissimi. Infatti, tutto cio che riusciamo a scoprire sull’intelligenza aliena potrebbe rivelarsi molto importante in futuro. E importante soprattutto per voi, visto che gli scorpioni di mare sono vostri vicini di casa.»

«Capisco. Fortunatamente, noi e loro occupiamo nicchie ecologiche del tutto diverse.»

Ma per quanto tempo? penso l’ufficiale scientifico. Se Moses Kaldor ha visto giusto…

«Ma mi dica» riprese il direttore. «Come funziona esattamente una palla spia? Non e che il nome di per se dica molto…»

«Si tratta di un congegno messo a punto duemila anni fa a scopo di sorveglianza e spionaggio, ma con molte altre possibili applicazioni.

Alcune non erano piu grandi di una capocchia di spillo. Quella che intendiamo usare noi e grande quanto un pallone da calcio.»

La Varley spiego i piani costruttivi sul tavolo del direttore.

«Questo modello fu progettato appositamente per l’impiego sottomarino nel 2045… strano che voi non abbiate i piani. Abbiamo trovato il progetto completo nella Banca Dati Tecnici, e ci siamo limitati a introdurlo nel replicatore. Il primo esemplare prodotto non funzionava, e ancora non abbiamo capito perche. Ma il secondo funziona benissimo.

«Questi sono i generatori acustici. La frequenza e di dieci megahertz, cosi che la risoluzione dell’immagine e di circa un millimetro. Come immagine video non e un gran che, naturalmente, ma e quanto ci basta.

«Un processore invia un impulso che viene utilizzato per visualizzare un ologramma acustico di tutto cio che si muove in un raggio di venti o trenta metri. L’impulso viene trasmesso direzionalmente sulla banda dei duecento kilohertz a una boa che galleggia in superficie, la quale lo ritrasmette alla base. Ci vogliono circa dieci secondi perche l’immagine appaia sullo schermo; dopo di che, il processore invia un altro impulso.

«Se nell’ambiente circostante nulla e cambiato, la palla spia manda un segnale nullo. Ma non appena

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