dopo un paio di minuti la testa di Aminadorneldo apparve accanto a quella di Easy. Raeker si chiese se provava un po’ di vergogna; le espressioni drommiane erano un libro chiuso, per lui. Apparentemente almeno un membro della famiglia possedeva una coscienza, pero, dato che dopo qualche altro minuto di predica da parte del genitore, il piccolo si rivolse a Easy e parlo in inglese.
«Mi dispiace di averle fatto del male, signorina Rich. Avevo paura, e credevo che fosse stata lei a fare il rumore, e mi sembrava che volesse costringermi a uscire dall’angolo. Mio padre dice che lei e piu grande di me, e che io dovro fare tutto quello che lei mi dira, finche non saro di nuovo con lui.»
La bambina sembro capire la situazione,
«Tutto a posto, ‘Mina,» disse in tono gentile. «Non mi hai fatto molto male. Mi occupero io di te, e torneremo da tuo padre… fra un po’ di tempo.» Lei lancio un’occhiata alla telecamera, pronunciando queste parole, e lo stato di tensione si impadroni di nuovo di Raeker. Una rapida occhiata al consigliere Rich confermo i suoi sospetti; la ragazza stava cercando di dire qualcosa, cercando anche, presumibilmente, di non spaventare il suo compagno. Con dolcezza, ma con uguale fermezza, Raeker sostitui il drommiano davanti alla telecamera. Easy diede segno di averlo riconosciuto; qualche tempo prima, quando aveva visitato la
«Signorina Rich,» esordi Raeker. «Siamo ancora un po’ all’oscuro riguardo a quello che vi e accaduto. Puo dircelo? Oppure c’e la vostra guida con voi, per fornirei un rapporto?»
Lei scosse il capo, in segno di diniego, rispondendo all’ultima domanda.
«Non so dove sia il signor Flanagan. E rimasto sulla lancia, penso per fumare una sigaretta; ci ha fatto promettere di non toccare i comandi in alcun caso… doveva crederci proprio stupida. Ci siamo tenuti lontani dal quadro di comando, naturalmente… anzi, dopo una prima occhiata, siamo stati fuori dalla cabina di comando, per dire la verita, visitando solo gli altri compartimenti. Sono tutti osservatori e cabine, tranne la cambusa, e stavamo per ritornare sulla lancia, quando ricevemmo una chiamata dal signor Flanagan, che aveva lasciato il suo apparecchio sintonizzato sulla lunghezza d’onda dei ricevitori delle nostre tute. Il signor Flanagan ci disse che si trovava sul portello esterno, e che lo avrebbe aperto non appena fosse stato chiuso quello della lancia… le due astronavi sono cosi vicine che potremmo passare da una all’altra in un solo momento… e aggiunse che dovevamo restare assolutamente immobili e senza toccare niente fino al suo arrivo. ‘Mina aveva appena aperto bocca per rispondere, quando e venuta la scossa; fummo gettati contro la parete, e io sono rimasta ferma la, schiacciata da quella che mi pareva una accelerazione di tre o quattro gravita. ‘Mina riusciva invece a muoversi, e cerco di chiamare il signor Flanagan all’apparecchio, ma non ci fu nessuna risposta, e io non gli ho permesso di toccare nient’altro. L’accelerazione e durata un minuto o due, secondo me; lei puo stabilirlo meglio di me, E terminata un attimo prima che lei ci chiamasse.»
A questo punto la sala delle comunicazioni era gremita di uomini. Diversi cominciarono a usare dei regoli calcolatori, e Raeker, voltando il capo allo schermo, segui il lavoro di uno di essi fino al termine; e quindi domando:
«Trovato qualcosa, Saki?»
«Credo di si,» rispose l’ingegnere. «Il rapporto della bambina non e esatto, naturalmente, ma a giudicare da quanto ci ha detto sull’accelerazione e sul tempo, e dalla massa del batiscafo, deve essere entrata in azione un’intera unita dei motori a propellente solido. Questo puo fornire circa quattro G per quaranta secondi… il cambio totale di velocita e di circa un miglio al secondo. Non possiamo pero dire dove si trova l’astronave, finche non la raggiungiamo; non possiamo fare dei calcoli, dato che non conosciamo la direzione presa al momento dell’accelerazione. Vorrei tanto, pero, che il batiscafo non fosse stato cosi vicino al pianeta.»
Raeker fu tanto accorto da non chiedergli il motivo di questa affermazione, ma Aminadabarlee non lo fu altrettanto.
«Perche?»
L’ingegnere lo guardo, poi guardo l’immagine dell’altro drommiano che si trovava a bordo del batiscafo, e infine, apparentemente, decise di parlare.
«Perche un cambiamento di un miglio al secondo, in moltissime direzioni possibili, potrebbe farlo entrare in un’orbita destinata a penetrare nell’atmosfera,» disse senza mezzi termini.
«Quanto ci vorra?» domando Rich.
«Non e il mio campo. I calcoli potranno essere effettuati con molta approssimazione. Direi poche ore, pero.»
«E allora perche restiamo qui a perdere tempo in chiacchiere?» squitti Aminadabarlee. «Perche non vengono fatti i preparativi per la spedizione di soccorso?»
«Li stiamo facendo,» rispose con calma l’ingegnere. «Una sola lancia faceva servizio regolare, ma qui ce ne sono delle altre. Stiamo preparando una di esse, che partira entro dieci minuti. Dottor Raeker, lei vuole venire?»
«Aggiungerei solo del peso superfluo, senza poter essere utile,» rispose Raeker.
«Immagino che sia lo stesso per me,» fece Rich. «Ma vorrei venire, se c’e posto. Naturalmente, non voglio ostacolare il lavoro, pero.»
«Sarebbe meglio che lei restasse qui,» ammise Sakiiro. «Resteremo in contatto sia con questa astronave che col batiscafo, in ogni modo, e cosi saprete costantemente quello che succedera.» Usci di corsa dalla sala.
Aminadabarlee, evidentemente, aveva avuto tutte le buone intenzioni di insistere sulla sua partecipazione alla spedizione; dopo le parole di Rich, comunque, si trovo evidentemente con le mani legate. Sfogo i suoi sentimenti, dicendo:
«Soltanto uno stupido essere umano avrebbe inserito dei razzi da decollo funzionanti in un’astronave ancora incompleta.»
«Il batiscafo e completo, a parte la revisione finale degli strumenti e dei circuiti,» rispose con calma un altro tecnico. «E i razzi servivano all’atterraggio, oltre che al decollo. Per dire la verita, i razzi non avrebbero dovuto essere inseriti in circuito fino all’ultimo momento, ed e impossibile dire che cosa abbia potuto farli entrare in azione, finche non avremo recuperato l’astronave. Fino a quel momento, attribuire delle colpe e semplicemente una perdita di tempo.» Egli fisso freddamente il drommiano, e Rich fu pronto a inserirsi fra i due. Raeker dovette ammettere che l’uomo era davvero in gamba nel suo lavoro; era parso certo che il grosso extraterrestre avrebbe ripulito la sala dagli esseri umani nel giro di poco tempo, ma Rich riusci a calmarlo in pochi minuti, impedendo cosi alla sua ira di esplodere.
Raeker avrebbe gradito di ascoltare i particolari, ma era troppo occupato con la radio. I bambini a bordo del batiscafo avevano sentito, senza comprendere completamente, quasi tutte le affermazioni dei tecnici; e Raeker fu costretto a dar fondo a tutte le sue risorse per risollevare un poco il loro morale. I bambini erano spaventati a morte, e questo era estremamente ragionevole. Pero non fu cosi difficile rassicurarli; dopo poche parole, si accorse che la ragazza stava facendo del suo meglio per raggiungere lo stesso scopo. Raeker non riusci a stabilire se lo stesse facendo a beneficio di suo padre o del suo compagno extraterrestre, ma il suo rispetto per la piccola crebbe ulteriormente.
A questo punto l’astronave di soccorso era gia in viaggio, e con il trascorrere dei minuti le speranze degli occupanti delle tre astronavi continuarono progressivamente a salire. Se il batiscafo era in un’orbita che non sfiorava la atmosfera di Tenebra, naturalmente, il pericolo non esisteva; a bordo si trovavano cibo e riserve d’aria capaci di bastare per molto tempo. Secondo il calcolo delle probabilita, pur non essendo un esperto balistico, Raeker giudico che quelle favorevoli dominavano, nella proporzione di tre contro una. Il cervello elettronico dell’astronave di soccorso stava tracciando orbite su orbite; la piu pessimistica sembrava indicare un contatto con l’atmosfera entro tre quarti d’ora dal momento dell’incidente; e se il contatto non si fosse verificato entro due ore al massimo, le possibilita negative sarebbero venute automaticamente a cadere.
A bordo del batiscafo c’erano dei boccaporti, ed Easy fu in grado di riconoscere alcune stelle; ma anche se questo indico approssimativamente da quale parte del pianeta si trovavano i dispersi, la mancanza di misurazioni precise a disposizione rendeva inutile l’informazione. In quel momento, la faccia del pianeta sulla quale poteva trovarsi il batiscafo era una sola.
Fu sessantasette minuti dopo l’incidente che Easy riferi l’aumento di accelerazione. A questo punto, perfino Aminadabarlee conosceva il significato di questo fenomeno. L’astronave di soccorso era «la», nel senso che si trovava entro mezzo diametro di Tenebra e praticamente immobile rispetto al pianeta… perfettamente inutile, per quanto riguardava i bambini chiusi nel batiscafo. I tecnici poterono servirsi del trasmettitore di bordo per localizzare la posizione dei dispersi con un’approssimazione di alcune miglia; ma non furono in grado di calcolare una orbita di