A questo pensiero Teela sorrise.

— Ti eri innamorata di me — continuo Louis, — perche io rappresentavo il modo per unirti a noi. Non mi ami piu perche non ti servo piu. E io mi sono innamorato di te perche la fortuna di Teela Brown si servisse di me come di una marionetta.

— Louis non ti capisco.

— Ma la vera marionetta sei tu, mia cara ragazza. Ballerai, attaccata al filo della tua fortuna, per tutto il resto della vita. Solo Finaglo sa se sei libera di pensare e di volere. Io non lo credo.

Teela, pallidissima, si era irrigidita stringendosi nelle spalle. Non piangeva. Aveva imparato a dominarsi. Seeker si inginocchio davanti a lei, allarmato, tenendo d’occhio Louis, e passo il dito sulla spada. Intuiva, anche senza capirne il motivo, l’infelicita di Teela. Forse la credeva ancora proprieta di Louis Wu.

L’umano si rivolse a Nessus. Non era sorpreso che il burattinaio si fosse raggomitolato a palla, con le teste sulla pancia, isolato dall’intero universo. Lo afferro per la caviglia, e lo rovescio sulla schiena. Nessus tremava di paura.

— Colpa tua, burattinaio di Pierson. C’e una cosa che non capisco: come tu possa essere cosi potente, e nello stesso tempo cosi stupido. Ti rendi conto che il nostro viaggio non e che un effetto collaterale della fortuna di Teela?

Il corpo di Nessus si appallottolo ancora di piu. Seeker lo guardava, affascinato. Prill sbarrava gli occhi, con stupore infinito.

Speaker cominciava a capire il discorso di Louis. — Allora, la riforma della procreazione degli umani e un mezzo fallimento. Quindi, puo essere un fallimento anche il tentativo dei burattinai di condizionare gli Kzin rendendoli mansueti.

— Non e un fallimento — disse Louis, — ma sono giochi molto pericolosi. — Si rivolse a Nessus: — Coraggio, torna a casa tua, e racconta alla tua razza che Teela Brown ha ridotto in cenere le vostre leggi di probabilita statistiche.

— Non e vero, non puo essere vero. — La voce di Nessus usciva attutita dalla palla.

— Adesso esci dalla tua pancia — gli ordino Louis. — Ho un ordine da darti.

Le teste di Nessus sbucarono prudentemente: — Quale ordine?

— Voglio il cavo delle zone d’ombra. E sarai tu a procurarmelo.

Nessus si sgomitolo quasi completamente: — Mi hai svergognato davanti a tutti — piagnucolo.

— Niente chiacchiere. Siamo quasi vicini all’Occhio. Coraggio, fifone. Esci.

Il burattinaio guardo fuori dalla finestra panoramica, verso l’uragano che si avvicinava.

IL GIOCO DEL DIO

I nativi che adoravano il Paradiso si ritrovarono sulla testa due torri. Come la prima volta, la piazza dell’altare brulicava di facce simili a dorate bocche di leone.

— Siamo capitati in un giorno di festa — disse Louis. Cercava di individuare il direttore del coro.

Nessus osservava con aria intenta il Castello. La stanza-ponte dell’Improbable si trovava al medesimo livello della sala delle mappe. — Prima non ho avuto occasione di esplorare questo posto, e adesso non posso arrivarci — si lamento il burattinaio.

— Possiamo entrarci a forza col disintegratore — suggeri Speaker, — e a calarti con una fune.

— Sara per un’altra volta.

— Hai fatto cose altrettanto pericolose, qui.

— Si, ma sapevo di correre dei rischi. Ora conosco il Mondo ad Anello quanto la mia gente desiderava. Se rischio la vita adesso, lo faro per ritornare a casa con tutto quello che so.

Sistemarono il palazzo della polizia a Spinward nella piazza. Nessus non spense i motori che lo sollevavano, ma si limito a farlo atterrare. Quella che una volta era la piattaforma di guardia alle celle, si trasformo in una rampa di atterraggio dell’Improbable.

— Dobbiamo trovare il modo di maneggiare il filo — disse Louis. — Magari usando un guanto. Oppure arrotolandolo a un rocchetto fatto col metallo dell’Anello.

— Non abbiano ne l’uno ne l’altro — osservo Speaker. — Chissa che gli indigeni non conservino vecchi utensili. Dobbiamo parlare con loro.

— Allora vengo con voi — disse Nessus. E rabbrividi di paura. — Voi non conoscete la lingua. E Prill dobbiamo lasciarla nel palazzo, ai comandi. A meno che Louis non possa convincere l’innamorato di Teela.

Al termine innamorato, Louis fu leggermente urtato. Ma reagi: — Nemmeno Teela lo ritiene un genio. Come possiamo fidarci della sua traduzione?

— Louis, ci serve veramente il cavo delle zone d’ombra?

— Non lo so. Se non sto sognando come un drogato, ci serve. Ma non fidarti troppo del mio giudizio.

Nessus agito le due teste da pitone: — Ora capisco. Come mai quel filo e caduto sulla nostra rotta? Tutto ci riporta a Teela Brown. Se il cavo non ci servisse, noi non saremmo qui.

— Nessus, sei piu idiota del solito. E hai equivocato sulle mie conclusioni.

Scesero in fila indiana lungo la rampa. Louis portava con se un laser. Speaker l’arma Slaver. Nessus era disarmato: preferiva il tasp e, soprattutto, gli piaceva starsene in coda agli altri.

Seeker marciava di fianco a loro con la spada a portata di mano. Era nudo, salvo la pelle di animale selvatico che gli cingeva i fianchi. E Teela, affettuosa come una sposina, gli trotterellava al fianco. Aveva insistito per partecipare alla spedizione. Seeker era il suo uomo.

Era gia avvenuto lo scambio. Louis aveva venduto Teela a Seeker in cambio di una capsula di droga della giovinezza che valeva cinquant’anni di vita.

Il cielo, cosi vicino all’Occhio, sarebbe sempre rimasto coperto di nubi. Nella luce biancastra di mezzogiorno si diressero verso una scura colonna nebbiosa, alta come una casa di dieci piani.

— Non toccatelo — raccomando Louis.

Anche visto da vicino sembrava fumo scuro, attraverso il quale s’intravedeva la citta distrutta e le capanne del suburbio ad alveare e, piu in la, le snelle torri di vetro. Erano soffocati dalla nuvola come se un incendio li stesse divorando.

A pochi centimetri di distanza si vedeva che il filo era nero. Ma gli occhi si riempivano di lacrime e il filo spariva. Era sottilissimo, quasi invisibile.

— Prova con lo Slaver — disse Louis a Speaker, — e vedi se riesci a tagliarlo.

Una striscia di luce abbagliante colpi la nube. Chissa, forse era un gesto blasfemo. Combattete con la luce? Quando le fiammelle da albero di Natale si accesero, dentro la nube si levarono grida pazzesche da tutte le direzioni. Uomini avvolti in coperte multicolori si riversarono fuori dalle case, armati di spade e clave.

Poveracci, penso Louis, e fece scattare il laser alzando e abbassando il raggio.

Le spade di luce, i fucili laser, erano armi usate in tutti i mondi. Louis aveva un’esperienza di un secolo. La guerra per la quale si era esercitato non era mai scoppiata. Ma ricordava perfettamente le semplici regole che gli erano state insegnate.

Piu basso e il colpo, piu profonda la ferita.

Louis, invece, punto i raggi larghi e veloci. Gli indigeni indietreggiarono vacillando, con le armi strette al petto e i visi dorati privi di espressione. Quando i nemici sono tanti, scattare velocemente. Tagliare in profondita, stenderli!

Louis provo un senso di pieta.

Tuttavia, uno colpi violentemente con la sua spada il fucile di Speaker spezzandolo. Speaker si lascio sfuggire l’arma. Un altro uomo l’afferro e lo getto lontano. Mori in un attimo, sotto la mazzata della mano di Speaker che gli spezzo la spina dorsale. Un terzo raccolse l’arma e si volto mettendosi a correre. Non tento neanche di usarla.

Colpisci sempre il torace.

Prima di allora non aveva mai ucciso nessuno. Approfittando di un attimo di indecisione del nemico ci mise

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