Le era costato una fortuna rimediare al suo ultimo exploit in fatto di operazioni bancarie, diciamo cosi,
Le alternative erano pagare, oppure affrontare lo scandalo e gli azionisti.
Non poteva credere che Harry riuscisse a spendere tutto quello che rastrellava. Stava accumulando capitali per abbandonarla? No, non l'avrebbe mai lasciata. Non si sarebbe mai allontanato da quella fonte di ricchezza illimitata che lei rappresentava ai suoi occhi.
«Rispondimi, idiota. Vuoi che ti tagli i viveri un'altra volta?»
«Angel, non ho idea di cosa stia succedendo. Probabilmente e una beffa. Uno scherzo di qualche bambino.»
«E un'altra truffa bancaria, vero? Credevo di essere stata chiara quando ti ho detto che cosa sarebbe successo se ci avessi provato di nuovo. Non ti piacera tornare a essere povero, Harry.»
«Non ho fatto niente.»
Estrasse un foglio accartocciato dalla tasca della vestaglia e glielo lancio.
«Questo e arrivato ieri, per fax. E una domanda per una nuova carta di credito, a nome tuo.»
«Non ho richiesto nessuna carta di credito.»
«Leggilo!»
Raccolse la palla di carta e la liscio meticolosamente sulla superficie del comodino.
Sotto l'intestazione c'era scritto:
Sollevo il foglio e lo avvicino agli occhi per esaminare il marchio della societa che compariva in alto sulla pagina.
La riga successiva recitava:
Lesse il breve elenco di domande:
Abbasso il foglio e guardo Angel che di nuovo camminava avanti e indietro per la lunghezza del tappeto.
«E adesso un nuovo messaggio!» Le parole le esplodevano dalla bocca. «Che significa?» Guardo il messaggio piu recente, stretto nella sua mano. «'Ho un testimone.' Un testimone di cosa? Parla, Harry, o ti taglio i viveri, e dopo ti taglio anche le palle!»
Eric Franz fu lento a rispondere alla porta. Betty Hyde lo senti camminare verso l'ingresso, strascicando le suole sul marmo. Quando la porta si apri, guardo al di sopra della sua spalla. Nella sua mano era appallottolato un foglio di carta. Il suo volto era fisso come una maschera. La stanza alle sue spalle era buia, a parte la luce della spia del computer.
«Se sapesse che stai scavando nel suo passato, la vostra amicizia potrebbe soffrirne» disse il rabbino David Kaplan.
«Ho bisogno di conoscere il legame che esiste fra il ragazzo e Mallory» disse Charles Butler.
Lo studio del rabbino era un luogo di libri viventi. Non stavano sugli scaffali, ma ammucchiati in pile su tutte le superfici della stanza, appollaiati per gruppi di argomenti correlati. Un volume rilegato in pelle stava aperto sulla scrivania, in paziente attesa della rinnovata attenzione del rabbino.
«Forse il legame tra di loro e semplicemente una caratteristica comune» disse il rabbino.
«Mmm…»
«Tutti i bambini hanno in comune l'innocenza.»
«Non descriverei nessuno dei due come innocente. Il ragazzo parla come un uomo di quarant'anni. E Mallory… e Mallory.»
«Prendi il punto di vista di Helen su Kathy. Lei non riusciva a vedere niente di male nella bambina. Ripeteva sempre che nessuno le aveva spiegato le regole, ed era assai vicina alla verita. Che significato possono rivestire i concetti di bene e male, giusto e sbagliato, paradiso e inferno, per una bambina che vive per strada, di espedienti e furti? All'epoca in cui ando a vivere con Louis e Helen, il suo comportamento a volte rasentava quello di quei bambini cresciuti tra gli animali, lontani dai loro simili.»
«Cosa sai della madre naturale? E possibile che maltrattasse la figlia?»
«Kathy non parla mai di lei. Non lo ha mai fatto.»
«Immagina di dover fare delle ipotesi sui suoi genitori. Basandoti solo su quello che sai di lei, che cosa diresti?»
«Credo che Kathy vivesse per strada da tre o quattro anni quando Markowitz l'arresto. Era una ladruncola di dieci anni. Provo a spacciarsi per dodicenne, e Markowitz gliene concesse undici… ma un anno l'ha rubato. Sappiamo che non ha mai frequentato regolarmente una scuola. Helen le fece fare un test al centro di apprendimento. Qualcuno le aveva insegnato a leggere e a scrivere molto presto. E aveva un sorprendente talento per la matematica. Ecco perche Helen e Louis hanno speso piu di quanto potessero permettersi in scuole private. Temevano che le sue doti si sarebbero affievolite nel sistema della scuola pubblica, con un insegnante ogni cinquanta bambini.»
Il rabbino ando allo scaffale, prese una scatola che teneva tra i libri, e ne estrasse delle carte. «Questo e un campione della scrittura di Kathy quando aveva dieci anni. Non e la mano di una bambina. Qualcuno se ne e preso cura, e in tenera eta. Un giorno la portammo a incontrare padre Barry alla parrocchia del quartiere. Era l'epoca dell'anno in cui ci riunivamo per raccogliere viveri e vestiti per i poveri. Quando Kathy vide il crocifisso sull'altare, si fece meccanicamente il segno della croce. Dunque qualcuno aveva insegnato alla bambina a farsi il segno della croce. Non credo sia stata indesiderata ne ignorata, ne considerata un peso dalla madre. E grazie a lei se Kathy ha potuto amare Helen a prima vista. Mi piace credere che somigliasse a Helen Markowitz, questa persona speciale. Questa donna di cui non so niente, io la ricordo nelle mie preghiere.»
«Devo dedurne che ritieni che sia morta?»
«Cos'altro avrebbe potuto separare una donna del genere da sua figlia?»
«Sto per colpire il giudice.»
Aveva immaginato che cio gli avrebbe fatto roteare gli occhietti.
Mallory fissava l'investigatore dell'ufficio di medicina legale. Erano seduti allo stesso tavolo dello stesso caffe dove l'aveva attirato la prima volta. Gli aveva lasciato il tempo di riflettere e alimentare la propria paura e poi lo aveva convocato. Era lo stile del vecchio, e aveva funzionato.
«Cosi tu prendi le prove, le passi a un poliziotto, e ti rendi complice del reato di ricatto. Heller vive per il suo lavoro, e non c'e nessuno piu in gamba di lui. Se venisse a sapere che stai sottraendo delle prove dalla scena del delitto, verrebbe a beccarti e ti pianterebbe una pallottola in corpo…»
«Non hai in mano niente di concreto, Mallory. Se tu avessi…»
«Ho i verbali di tre casi di suicidio accomunati dall'assenza di un biglietto. E stato questo particolare piuttosto insolito a mettermi all'erta. Eri di turno in tutti e tre i casi. Che cosa c'era scritto in quei biglietti? Quali particolari imbarazzanti? I suicidi amano liberarsi la coscienza prima di andare all'altro mondo. Immagino che tu li abbia sottratti, magari insieme a qualche altro souvenir: fotografie compromettenti, lettere d'amore, con cui ricattare i membri di famiglie influenti. Nel caso della madre del giudice, hai fatto in modo che non fosse aperta un'indagine per omicidio. Palanski si e presentato perche l'hai chiamato tu. Insieme avete coperto un
«No. La vecchia aveva subito delle percosse, benche non di recente. Non sono state quelle a ucciderla. Non e stato il taglio sul labbro, probabilmente risalente al giorno precedente la morte, ne il livido su un lato della faccia. Sul posto c'era il suo medico di famiglia. Puoi chiedere conferma a lui: e morta per cause naturali.»
«Ma se i segni delle violenze subite fossero stati resi pubblici, il giudice si sarebbe trovato in grave difficolta, giusto? Allora arriva Palanski, prende il controllo della situazione e si lavora il giudice. Dico bene?»