L'investigatore del medico legale non la guardava negli occhi. Lei fisso il tovagliolo di carta che lui teneva in mano. Lo stava trasformando in una montagnola di coriandoli umidi di sudore. Apri la bocca per parlare, ma Mallory non gli diede il tempo di dire che voleva un avvocato. Batte la mano aperta sul tavolo, e la sua bocca si richiuse mentre lui saltava sulla sedia, i nervi tesi allo spasimo.
«Il tuo problema piu grande e che il tuo socio e uno stupido. Compra azioni, obbligazioni, ed e cosi idiota da credere che nessuno possa risalire a lui perche le transazioni avvengono in contanti. Ogni transazione in contanti viene registrata esattamente come le transazioni a credito. Tutta la sua attivita finanziaria e registrata informaticamente. Sapevi che Palanski ti sta fregando sulle quote?» No, evidentemente non lo sapeva.
«Il modo in cui hai gestito la tua quota di profitti era solo un po' piu intelligente.» Sfoglio il fascio di carte sul tavolo finche trovo quella che stava cercando. «Questa e la registrazione di tutti i depositi in contanti che hai versato sul conto di tua madre, su cui hai la procura. Per la legge l'unico reddito di tua madre proviene dall'assistenza sociale, eppure possiede questo fantastico conto bancario. Comunque gli Affari Interni non ci sarebbero mai arrivati. Gia, ma quello scemo di Palanski…»
«Non hai niente su di lui senza la mia testimonianza.»
«Non ti faro del male. Un patto e un patto. Lascero che tu racconti tutto sul conto tuo e di Palanski. Sai come vanno le cose. Il primo che fornisce prove di stato ottiene l'immunita.»
Per quella sera Nose era stato rilasciato dal bagno sulla parola. Faceva le fusa intorno alle gambe di Mallory, mentre lei inseriva i proiettili nel caricatore del suo revolver. Si chiese quale segnale innescasse il trucco della danza. Guardo il gatto, i lunghi occhi a mandorla ridotti a due fessure sospettose. Nose comincio a ballare.
Un rumore smorzato le richiamo gli occhi al soffitto. I suoni provenienti dal piano di sopra erano inconfondibili. Un urlo. Mobili rovesciati. Passi pesanti. Segui i rumori, gli occhi al soffitto. Si fermo accanto al telefono nel soggiorno. Cerco il numero di Betty Hyde e lo compose. Un altro urlo.
«Casa Hyde» disse una voce dall'accento straniero.
«Faccia venire la signora Hyde al telefono. Le dica che e Mallory e che e urgente.»
Col telefono stretto tra la spalla e l'orecchio, apri la porta del guardaroba e ne prese la giacca di montone pesante. Avrebbe camuffato il rigonfiamento della pistola. Era ingombrante al punto da ostacolare i movimenti, ma era l'unica soluzione. Non era ancora il momento di mostrare la pistola in pubblico. Si stava infilando la giacca quando Betty Hyde arrivo al telefono.
«Mallory, cara, pensavo che non mi avrebbe mai chiamata.»
«Mi raggiunga nell'appartamento del giudice Heart. Saro la prima di lei. Rimanga indietro, d'accordo? In modo da non intralciarmi.»
Fece i gradini a tre a tre. Avvicinandosi alla porta noto le tre serrature. La maggior parte della gente chiudeva una sola serratura. In ogni caso la porta era troppo spessa e imponente per essere abbattuta. Picchio il pugno sulla porta e suono il campanello.
«Aprite!»
All'interno un silenzio di morte.
Busso di nuovo alla porta. «Aprite o chiamo la polizia!» Parole magiche per qualsiasi personaggio pubblico.
Oltre la porta udi passi pesanti sulle mattonelle dell'ingresso, il rumore di una serratura che si apriva e una catena che veniva inserita. La porta si apri di una fessura, e Mallory si trovo di fronte lo sguardo freddo del giudice Heart.
Mallory sorrise con educazione, arretro di qualche passo e sferro un calcio al centro della porta, rompendo la catena e facendo perdere l'equilibrio al giudice. Lo spinse da parte e fece irruzione nell'appartamento.
Pansy Heart giaceva in un angolo del soggiorno. Le sanguinava il naso, aveva un labbro rotto e un lato del viso cominciava a gonfiarsi.
Dietro di lei il giudice stava urlando: «Lei non ha il diritto!».
Mallory si giro verso di lui. «La porto fuori di qui. Non mi crei problemi.»
Mentre avanzava verso sua moglie la faccia del giudice era rossa di rabbia. Gli assesto un rapido calcio all'inguine e vide il colore svanire dalla pelle e gli occhi uscirgli dalle orbite per la sorpresa e il dolore. Scivolo su un ginocchio.
Pansy Heart piangeva in silenzio. Mallory la fece rialzare e la condusse verso la porta, sostenendola con un braccio per la vita sottile.
Betty Hyde era sulla soglia, gli occhi fissi sulla faccia devastata di Pansy Heart.
«Mi occupero io di lei» disse, circondando la donna con le braccia mentre Mallory arretrava. «Vieni con me, Pansy. Hai bisogno di un dottore, cara.»
Il giudice si stava rimettendo in piedi a fatica. Era goffo e lento, si teneva le mani premute sull'inguine. Con uno sgambetto Mallory lo fece ripiombare a terra, contro lo spigolo di un pesante tavolo di quercia, regalando anche a lui un bel naso sanguinante.
Pansy Heart si volto a guardare suo marito come se aspettasse altri ordini. Poi si arrese alla forza gentile di Betty Hyde, che la stava sospingendo oltre la porta e verso il corridoio. La giornalista non vedeva l'ora di intervistare la povera disgraziata, e niente se non un editto congiunto del Congresso e dell'Onnipotente avrebbe potuto fermarla.
Mallory appoggio sul tavolo un vassoio con la teiera e le tazze, e quindi lascio vagare gli occhi sull'ampio soggiorno dell'appartamento di Betty Hyde. Era una replica di quello dei Rosen, ma solo nella struttura. Qui l'arredatore era un professionista. Era convinta che Charles avrebbe apprezzato i pezzi antichi americani e inglesi sapientemente mescolati con quelli moderni. Il soggiorno era aperto e arioso, sgombro di cianfrusaglie. Mallory approvo quell'essenzialita. La moglie del giudice occupava un'antica sedia a dondolo, reggendo una borsa per il ghiaccio sul viso gonfio. Betty Hyde sedeva su uno sgabello e spingeva delicatamente il bracciolo della sedia di Pansy, cullando e blandendo la donna in lacrime. Intrecciando lo sguardo con quello di Pansy, la Hyde sussurrava parole dolci, sorridendo, gli occhi che luccicavano, giocando alla brava infermiera.
Mallory porse una tazza alla moglie del giudice. La donna le sorrise con gratitudine e accetto il te, facendo tintinnare nervosamente la porcellana. Sembrava ancora piu fragile della delicata tazza Old Willow.
Mallory si chino finche i suoi occhi non furono all'altezza di quelli della donna, che aveva smesso di piangere e adesso guardava Mallory con una fiducia assoluta.
«Signora Heart, era a casa la sera in cui il giudice picchio a morte sua suocera?»
Gli occhi della donna si dilatarono per la sorpresa, e sembro che qualcuno stesse premendo le sue minuscole spalle contro lo schienale della sedia. Poi la testa le ricadde sul petto e tutto il suo corpo appassi. Pansy era stata aggredita per la seconda volta in una sera.
Mallory si giro con calma a prendere una tazza dal tavolino vicino e comincio a mescolare il te.
«La signora gridava forte come lei?»
I singhiozzi ricominciarono a scuotere come una foglia il corpo leggero della piccola donna.
Betty Hyde fece roteare gli occhi. Si alzo dallo sgabello e guido Mallory in cucina.
«E stata brutale, Mallory. Un giorno faremo una lunga conversazione sul suo stile… credo di poter imparare qualcosa da lei. Sta andando a tentoni, mia cara, o ha qualcosa di piu su quel bastardo?»
«Ho le copie dei verbali dell'ospedale per tutte le volte che la vecchia riporto qualche ferita nel corso degli anni in cui visse con la coppia. Lo stesso vale per la moglie. Forse non ha ucciso di botte la vecchia, ma se vuole creare un bel po' di fastidi al giudice, suggerirei di esercitare qualche pressione sul dottore di sua madre: potrebbe esserci bisogno di riesumare il corpo della vecchia. Il procuratore distrettuale e un buon animale politico. Potrebbe avvicinarlo con la parola
«Intesi. E cosa posso fare io per lei, Mallory?»
«Far parlare Pansy, spingerla a vuotare il sacco. Alla riunione condominiale ha detto che il cane non c'e piu. E morto?»
Betty raggiunse la donna nell'altra stanza. Pansy aveva cessato di piangere e sedeva in silenzio fissando il fondo della tazza. La Hyde alzo la voce per chiedere: «Pansy, hai sempre un cane, vero, cara? Rosie, mi sembra?».
Pansy Heart si giro per guardare Betty con una lieve sorpresa nello sguardo. «Si, Rosie e alla clinica