«Hai le prove di una sola. Se avessi creduto che ce n'erano state altre, altre donne, intendo, me lo avresti gia detto. Non paghero una cifra spropositata per questo. Allora, quanto vuoi?»

«Io conoscevo Amanda. So che tu le hai mentito, e che Amanda l'ha scoperto.»

«Ma erano tante le bugie…» Sorrideva, come se la cosa lo inorgoglisse.

«Sto parlando della bugia che l'ha indotta ad abortire. Puo servire a restringere il campo?»

«Quella in particolare per me non vale un centesimo. Comincio a dubitare che tu la conoscessi davvero. Il telegiornale ha detto che sei un poliziotto, e figlia di un poliziotto. Tu sei corrotta. Anche tuo padre lo era? E una cosa ereditaria?»

«Diciamo che ho imparato parecchie cose dal mio vecchio. Se non ho mai conosciuto Amanda, come faccio a sapere che cosa l'ha fatta esplodere?»

Non era una giocatrice di poker di prima classe per niente. Helen aveva preteso per lei la migliore istruzione, e adesso i poker settimanali della sua infanzia stavano dando i loro risultati.

«Amanda era seduta su una panchina fuori dal palazzo il giorno prima di morire, il giorno prima che decidesse di affrontarla. Non si avvicino alla porta, rimase semplicemente a osservare il via vai di persone che entravano e uscivano dal Coventry. Inquilini, bambini, cani. Il portiere quel giorno era molto indaffarato. Poi vide…»

«Poi Amanda vide Peter e capi che non era stato adottato. Fino a quel momento il fatto che il ragazzo somigliasse a me e non a Angel mi era sempre parsa una fortuna.»

Con la pistola giocattolo sul palmo della mano, Kipling si alzo e ando alla libreria. Si appoggio allo scaffale dove si trovava il coltello di Max Candle. Era a pochi centimetri dall'arma.

«Se davvero avessi conosciuto Amanda, sapresti che mi stava semplicemente usando, naturalmente a mia insaputa: aveva bisogno del mio contributo genetico, nient'altro. Non mi chiese se desiderassi un altro figlio.»

«Non sapeva di poterne avere. Secondo il suo dottore e stata una gravidanza miracolosa. Cosi, quando Amanda ti disse del bambino, tu le mentisti.»

«Si. Le dissi che avevo una malattia genetica. Che sarebbe nato un mostro, che tutti i miei figli erano condannati a essere mostri… cose che crescevano all'esterno invece di crescere all'interno, niente occhi e niente manine, dettagli del genere. E allora? Non e un crimine. Un poliziotto corrotto come te non ficcherebbe mai il naso in una faccenda del genere se non sperasse di ricavarci dei soldi. Allora, quanto vuoi per dimenticare tutto?»

«Una bugia stupida, non credi? Era chiaro che l'avrebbe scoperta quando avesse visto tuo figlio.»

«Quante possibilita c'erano che si incontrassero? Mio figlio per la maggior parte dell'anno e a scuola. In estate ci sono le vacanze studio. Mia moglie non ha grande istinto materno. Peter mi assomiglia tanto che Angel odia la sua vista. Sta di rado con noi.»

«Pero Amanda l'ha visto. Ed ecco perche ti ha costretto a incontrarla nel parco.»

«Non so di cosa tu stia parlando. Ci incontravamo solo a casa sua.»

«Io so che vi siete incontrati nel parco. Non sei obbligato a parlare. Qualunque cosa tu dica potra essere usata contro di te in tribunale.»

«Mi stai comunicando i miei diritti? Stiamo ancora giocando a guardie e ladri, vero? Poi mi dirai che se non posso permettermi un avvocato ne sara nominato uno d'ufficio. Tu non sei un poliziotto piu di quanto lo sia io. Ti hanno sbattuta fuori dalla polizia? Sei una puttanella da quattro soldi, vero? Non esistono leggi contro chi tradisce sua moglie.»

«Tu l'hai incontrata nel parco. Amanda era furiosa, ti ha chiesto spiegazioni sulla bugia. Aveva appena ucciso il suo bambino, pensando che fosse un mostro, e invece non lo era. Aveva abortito per niente. Quando ti ha minacciato di raccontare tutto a tua moglie, ti sei fatto prendere dal panico. Amanda voleva andare dritta da Angel e vuotare il sacco, voleva farlo subito, in quel preciso momento, e cosi? Ma tu l'hai uccisa.»

«Allora era Amanda la donna dell'omicidio nel parco. Non mi meraviglia che tu abbia pensato di fare il colpo grosso, accusandomi di tradimento e di omicidio. Ti e mai venuto in mente che Amanda potesse conoscere piu di un uomo in questo edificio, che possa averla uccisa qualcun altro?»

«No, mai. Neppure per un minuto.»

«Fossi in te prenderei la metropolitana» disse Amanda, aspirando profondamente la sua sigaretta.

Charles la guardo. Non c'era musica nel taxi. Forse era stato lo stress a causare l'illusione, questa volta. Si rese conto che c'erano delle pecche nella sua costruzione, dei piccoli cortocircuiti nella meccanica della sua bizzarra memoria, perche di tanto in tanto gli occhi azzurri di Amanda scivolavano nel verde di quelli di Mallory.

«Amanda, non si puo fumare in questo taxi. Vedi il cartello? Forse tu…»

«Non sto fumando, amico» disse il tassista. «E mi chiamo Fred.»

Amanda sorrise e commento. «Uno dei benefici dell'essere morti: nessun timore di cancro ai polmoni. Ma se ti da fastidio, la spengo.»

Non riusciva a sentire l'odore del tabacco che bruciava, ne la spirale di fumo bluastro gli faceva bruciare gli occhi. Buon segno. Non era completamente pazzo. La pistola gli premeva contro la gamba, e la sposto dalla tasca dei pantaloni a quella del cappotto.

«Perche la pistola?»

«Mallory ne ha bisogno.»

«Cosa ha detto?» chiese il tassista.

«Niente.»

«Prendi la metropolitana» disse Amanda. «Proprio perche Mallory ne ha bisogno in fretta. Questo traffico e una trappola.» Guardo fuori dal lunotto posteriore la natura morta dei veicoli immobili.

«Sono sicuro che ci muoveremo presto» disse Charles, agitando la mano per scacciare il fumo fantasma che volteggiava all'interno del taxi. «Si, il fumo di sigaretta mi da…»

Il tassista si giro e disse: «Per l'ultima volta, amico, non sto fumando».

Adesso il taxi era pieno di fumo irreale che oscurava ogni cosa reale, e l'ansia di Charles andava aumentando. Stai tranquillo. Non e una cosa vera.

Poi si giro verso Amanda, sfocata dietro la spessa nuvola blu della sua finzione, e si rese conto che si stava perdendo nello spazio denso di ostacoli che era la sua mente.

«Basta, per favore! Basta!»

«Okay, ne ho abbastanza» disse il tassista. «Fuori dal mio taxi, amico. Subito!»

«Il fatto che abbia tradito mia moglie non e un buon motivo per commettere un omicidio.»

«E invece si. Io trovo che sia un movente convincente, come tutti i moventi di natura economica. In base al testamento di tuo suocero, tu non erediterai nulla alla morte di tua moglie. Un vecchio intelligente, tuo suocero. Tu, Harry, non riceverai alimenti se tua moglie otterra il divorzio per colpa tua. E quella la clausola da cui dipendi: non puoi permetterti di essere colto in flagrante.»

«Va' a raccontare questa storia in tribunale, ti rideranno dietro. Come puoi sapere che mia moglie non avrebbe deciso di chiudere un occhio sulla mia scappatella? Tutti tradiscono.»

E tutti mentono.

«Cosi come ha deciso di chiudere un occhio sui tuoi reati finanziari? Ho controllato le transazioni nel computer della compagnia. Tua moglie ha coperto la vendita delle azioni di cui non eri proprietario, e anche l'ipoteca sull'appartamento. Non ti avrebbe trascinato in tribunale per questo. La presenza di un delinquente in famiglia avrebbe potuto rendere nervosi gli azionisti. Ma scommetto che ti trascinerebbe in tribunale per adulterio.»

«La minaccia di divorzio resta un movente debole per un omicidio.»

«Davvero? Se Angel divorzia da te, tu non avrai niente. Hai dovuto addirittura sottoscrivere un atto di rinuncia alla custodia di tuo figlio nell'eventualita in cui tua moglie morisse prima di te. Ecco quanto si fida di te il vecchio.»

Kipling raduno le forze per cambiare tattica. «Mia moglie e piuttosto fredda. Non si fa piu toccare. Avevo bisogno di una donna, ma non ho ucciso Amanda.»

Aveva sempre saputo che sarebbe stato semplice, e deludente. Adesso le sarebbe toccato il fastidio di fargli muovere un po' la lingua, in modo che si contraddicesse e si tradisse sotto gli occhi delle telecamere. Era evidente che si trattava di un bugiardo cronico. Spiegava troppo, manifestava troppe emozioni.

Per tutta la vita aveva aspettato un'opportunita, arrivata sotto forma di un'ereditiera. E adesso che si era

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