abbiamo mai saputo la storia del dottor Portland», disse. «Devo ammettere che sono un po’ curiosa. Ho visto la vedova ed e veramente sconvolta.»
«Pensa di avere delle colpe», spiego Gayle.
«Tutto quello che sappiamo e che era depresso», intervenne David. «Era per qualche cosa di specifico?»
«L’ultima volta che abbiamo giocato a pallacanestro era teso per uno dei suoi pazienti che stava morendo», rispose Trent. «Sam Remming, l’artista. Si era fratturato l’anca. Poi penso che abbia perso un paio di altri pazienti.»
David senti un brivido nella schiena, ricordandosi la propria reazione di fronte alla morte di alcuni suoi pazienti durante il periodo di internato.
«Io non sono poi cosi sicuro che si sia suicidato», dichiaro all’improvviso Kevin, scioccando tutti quanti. A parte le sue lamentele contro David, quel giorno aveva parlato pochissimo. Persino sua moglie Nancy lo guardo come se avesse detto una bestemmia.
«Dovresti spiegarti meglio», lo invito Trent.
«Non c’e molto da spiegare, se non che Randy non possedeva una rivoltella. E uno di quei dettagli fastidiosi che nessuno e riuscito a spiegare. Dove se l’e procurata? Non e saltato fuori nessuno a dire che gliel’ha prestata e lui di citta non e uscito. Non l’avra mica trovata per strada.»
«Via, l’avra sempre avuta e nessuno lo sapeva», suggeri Steve.
«Arlene ha affermato che non ne sapeva niente», insistette Kevin. «Per di piu, il colpo gli e entrato dalla fronte, diretto verso il basso. E per questo che il cervelletto era spiaccicato sulla parete. Io non ho mai sentito di nessuno che si sia ammazzato in quel modo, di solito la gente si spara in bocca, se vuole essere sicura di non sbagliare, oppure alla tempia. E difficile spararsi in fronte, soprattutto con una magnimi a canna lunga.»
Gayle rabbrividi e senti un’ondata di nausea. Nonostante avesse sposato un medico, sentire parlare di sangue la faceva star male.
«Vorresti dire che e stato assassinato?» domando Steve.
«Tutto quello che dico e che, personalmente, non sono sicuro che si sia suicidato», ripete Kevin. «Ognuno puo pensarla come vuole.»
Il rumore dei grilli e delle cicale dominava la notte, mentre tutti pensavano alle parole di Kevin. «Sciocchezze», ruppe il silenzio Gayle. «Io penso che si sia codardamente suicidato e mi fanno pena Arlene e i ragazzi.»
«Sono d’accordo», disse Claire Young.
Segui un altro silenzio imbarazzato, poi Steve domando a David e Angela: «E a voi, come vi sembra Bartlet? Vi ci trovate bene?»
Fu David a rispondere per primo. «Io mi ci trovo benissimo, la citta mi piace e, dato che faccio gia parte del CMV, non mi devo preoccupare della politica sanitaria. Ho molti pazienti, fin troppi e parecchi con il cancro, cosa che non mi piace troppo.»
«Quanti, di preciso?» gli chiese Steve.
David chiuse gli occhi e riflette. «Allora, vediamo… John Tarlow ha la leucemia e ora e ricoverato, Mary Ann Schiller ha un tumore a un’ovaia, poi c’e Jonathan Eakins che ce l’ha alla prostata. Donald Anderson sembrava lo avesse al pancreas, ma per fortuna e un adenoma benigno.»
«Sono solo quattro», osservo Steve.
«Ce ne sono altri: Sandra Hascher, che ha un melanoma e Marjorie Kleber, che ha un cancro al seno.»
«Accidenti, e sai tutti i loro nomi a memoria?» esclamo Claire Young.
«Me li ricordo perche ho fatto amicizia con loro. Li vedo di frequente, perche hanno parecchi problemi di salute, cosa di cui non c’e da stupirsi, viste le terapie massicce a cui sono stati sottoposti.»
«Ma allora qual e il problema?» gli domando Claire.
«E che adesso che ho fatto amicizia con loro e ho accettato la responsabilita di curarli, mi preoccupo che possano morire e me ne sentirei responsabile.»
«Capisco benissimo cio che intende», lo sostenne Steve, «e non capisco come si possa scegliere una specializzazione come l’oncologia. Dio benedica chi lo fa. Io ho scelto ostetricia perche si hanno per lo piu casi felici.»
«Idem per oftalmologia», aggiunse Kevin.
«Non sono d’accordo», intervenne Angela. «Io posso capire chi sceglie oncologia. I malati potenzialmente terminali hanno grandi necessita. Con tante altre specializzazioni non si e mai del tutto sicuri di avere aiutato i propri pazienti. Con oncologia non c’e dubbio.»
«Io conosco molto bene Marjorie Kleber», intervenne Gayle Yarborough. «Due dei miei figli l’hanno avuta come maestra ed e meravigliosa. Ha un modo tutto suo di coinvolgere i bambini e interessarli alle lezioni.»
«Mi fa piacere vederla, ogni volta che viene da me», confermo David.
«E il tuo lavoro?» domando Nancy Yansen ad Angela.
«Non potrebbe andare meglio. Il dottor Wadley, il primario del mio reparto, e una vera guida. Le attrezzature sono all’avanguardia e abbiamo molto da fare, senza pero essere sepolti dal lavoro. Facciamo fra le cinquecento e le mille biopsie al mese, una cifra rispettabile; inoltre, vediamo patologie interessanti, perche il Bartlet Community Hospital e un centro polivalente. C’e anche un laboratorio per lo studio dei virus che non mi aspettavo di trovare. Quindi e tutto molto stimolante.»
«Hai gia avuto qualche scontro con Charles Kelley?» domando Kevin a David.
«No, affatto», rispose lui, un po’ sorpreso. «Ci intendiamo benissimo. Proprio questa settimana mi sono incontrato con lui e con il direttore dell’amministrazione, che veniva da Burlington. Si sono complimentati con me per i giudizi che hanno espresso i pazienti nei questionari.»
Kevin rise con sarcarsmo. «Aspetta fino a quando riceverai i resoconti dell’ufficio ottimizzazione risorse, di solito ci vogliono due o tre mesi. Allora mi dirai che cosa te ne pare di Charles Kelley.»
«Non mi preoccupo», affermo David con sicurezza. «Io esercito con scrupolo, e non m’importa un accidente di quei loro incentivi. Non sono certo in gara per vincere il viaggio alle Bahamas.»
«A me sembra un’ottima iniziativa», obietto Kevin. «Perche non pensarci due volte, prima di far ricoverare un paziente? La gente, in fondo, sta molto meglio a casa propria che in ospedale e, se volessero mandare Nancy e me a fare un viaggetto alle Bahamas, non mi lamenterei di certo.»
«E un po’ diverso per oftalmologia che per medicina generale», gli fece notare David.
«Adesso basta parlare di medicina», intimo Gayle. «Stavo pensando che avremmo dovuto portare la videocassetta de
«Stimolerebbe la discussione», approvo Nancy, «molto piu di queste chiacchiere mediche.»
«Io non ho bisogno di vedere un film per decidere se sarei d’accordo che mio marito facesse l’amore con una delle mie amiche per farle avere un bambino», affermo decisa Claire Young. «Direi di no e basta!»
«Oh, via, io non ci farei caso, soprattutto se si trattasse di Gayle», disse Steve e abbraccio la donna che gli era seduta vicino. Lei ridacchio e finse di contorcersi fra le sue braccia.
Questo diede il via a una serie di battute a sfondo sessuale che fecero sganasciare tutti dalle risate, tranne David e Angela che si limitarono a sorridere, un po’ imbarazzati.
Dopo una barzelletta particolarmente spinta, Nancy, che quasi non riusciva piu a parlare per quanto rideva, propose: «Ehi, mandiamo a letto i bambini, cosi possiamo fare il bagno nudi».
David e Angela si guardarono, chiedendosi se si trattasse di una battuta, ma videro che tutti si erano alzati e avevano chiamato i loro figli.
Piu tardi, in camera, mentre da fuori giungevano voci e risate mescolate al rumore dei tonfi nell’acqua, Angela si lamento con David per come tutto il gruppo fosse regredito a una fase adolescenziale.
«Si, hanno un comportamento un po’ goliardico», ammise lui, «ma non mi sembra che facciano nulla di male. Non dovremmo essere troppo severi nel giudicarli.»
«Mah, non so. Tutto quel parlare di sesso e quell’agire cosi infantile mi sembrano un riflesso della noia. Forse Bartlet non e il paradiso terrestre che noi pensiamo.»
«Oh, per favore! Penso che tu sia eccessivamente critica e cinica. Io credo che loro abbiano un atteggiamento verso la vita esuberante e gioioso, forse siamo noi a essere bloccati.»
Angela si volto verso di lui con un’espressione sorpresa, come se David fosse un estraneo. «Puoi benissimo