«Accidenti, e vero! Ma voglio che gli dica da parte mia che il parcheggio superiore dev’essere illuminato come l’altro. Dev’essere illuminato come uno stadio!»

Poi Traynor si rivolse a Robertson. «E come mai voi non siete ancora riusciti a scoprire chi e questo maledetto stupratore? Considerando le dimensioni della citta e il numero di stupri, compiuti tutti presumibilmente dalla stessa persona, dovreste per lo meno avere un sospetto.»

«Ci stiamo lavorando.»

«Non vuoi venire alla tenda?» propose Helen a Traynor, quando Robertson si fu allontanato.

«Si», rispose lui, furente. «Per lo meno, ci ricavero qualche fratto di mare.» La prese per un braccio e si diresse verso il cibo.

Stava per tornare sull’argomento che avevano abbandonato, quando Caldwell e Cantor li scorsero e si avvicinarono. Caldwell era di un umore particolarmente allegro.

«Immagino che lei sia gia al corrente del buon funzionamento del sistema degli incentivi», disse a Traynor. «Le cifre di agosto sono incoraggianti.»

«No, non lo sapevo», rispose lui, voltandosi verso Helen.

«E vero», confermo lei. «Presentero le statistiche stasera. Il bilancio va bene, i ricoveri CMV del mese di agosto sono del quattro per cento inferiori all’anno scorso. Non e molto, ma va nella direzione giusta.»

«E incoraggiante ascoltare una buona notizia, una volta tanto», commento Traynor, «ma non ci possiamo rilassare. Parlavo con Arnsworth, venerdi scorso, e mi ha avvisato che le perdite ricompariranno quando sara finita la stagione turistica. Nei mesi di luglio e agosto l’ospedale ospita molti pazienti paganti, che non sono iscritti al CMV. Adesso i turisti torneranno a casa.»

«Credo che dovremmo riattivare le nostre drastiche misure di controllo dell’utilizzo delle risorse, almeno fino alla fine di questo contratto con il CMV», disse Helen.

«Certo, non abbiamo altra scelta», confermo Traynor. «Il controllo dovra essere drastico. A proposito, vi informo ufficialmente che abbiamo cambiato la sigla, d’ora in poi sara MICDUR.»

Tutti ridacchiarono e Cantor fece finta di essere dispiaciuto. «Oh, oh, come inventore del progetto, mi ero affezionato a quella vecchia!» Nonostante il sole estivo, non aveva perso il suo pallore e le gambe gli spuntavano bianchissime dai bermuda.

«Ho da sottoporle una questione di politica sanitaria», disse Caldwell a Traynor. «In regime di MICDUR, come si considera una malattia cronica come la fibrosi cistica?»

«Non lo chieda a me, non sono un medico. Che cosa diavolo e la fibrosi cistica?»

«E una malattia cronica ereditaria», spiego Cantor. «Provoca moltissimi problemi respiratori e gastrointestinali.»

«E mortale?»

«Di solito, ma con una terapia respiratoria intensiva alcuni pazienti possono vivere svolgendo attivita normali fino ai cinquant’anni circa.»

«A quanto ammonta il costo annuo?»

«Una volta che i problemi respiratori si sono radicati, puo arrivare a ventimila dollari l’anno.»

«Buon Dio!» esclamo Traynor. «Con costi simili, va inclusa nel programma drastico di controllo. E una malattia comune?»

«Una ogni duemila nascite.»

«Oh, al diavolo!» esclamo Traynor. «E troppo rara per preoccuparcene.» Poi saluto Caldwell e Cantor che se ne andarono per i fatti loro e propose a Helen: «Andiamo a mangiare».

Tutti coloro che Traynor incontrava avvicinandosi alla tenda lo salutavano a gran voce o gli facevano un cenno. Sua moglie aveva ragione: adorava quel genere di riunioni mondane, lo facevano sentire un re. Quel giorno era vestito in modo sportivo ma distinto: pantaloni ampi e comodi, camicia a maniche corte aperta sul collo, mocassini senza calze. Evitava i bermuda in occasioni simili e poco prima si era stupito nel vedere che Cantor li indossava.

La sua felicita fu raffreddata dall’ avvicinarsi di Jacqueline, che gli chiese con tono sarcastico: «Ti diverti, caro? Sembra proprio di si».

«Che cosa dovrei fare?» ribatte lui. «Andare avanti e indietro aggrottando la fronte?»

«Non vedo perche no, e quello che fai quasi sempre quando sei a casa.»

«Forse farei meglio ad andarmene», disse Helen, accennando ad allontanarsi, ma Traynor la prese per il braccio.

«No», le disse, «vorrei saperne di piu sulle statistiche di agosto, per la riunione di stasera.»

«In questo caso, me ne vado io», decise Jacqueline. «Credo che andro a casa, Harold caro. Ho mangiato un boccone e ho parlato con le uniche due persone di cui m’importi qualcosa. Sono sicura che uno dei tuoi colleghi sara piu che felice di darti un passaggio.»

Traynor e Helen la guardarono trotterellare via nell’erba alta sulle sue scarpette da sera.

«All’improvviso mi e passata la fame», affermo Traynor. «Andiamo ancora un po’ in giro.»

Scesero fino al lago e rimasero un po’ a guardare la partita di pallavolo, poi si diressero verso il campo di softball.

«Di che cosa mi volevi parlare?» domando Traynor, chiamando a raccolta tutto il suo coraggio.

«Di noi, della nostra relazione, di me. Il lavoro che svolgo e interessante, stimolante, mi diverto, ma quando mi hai assunta era sottinteso che la nostra relazione avrebbe avuto degli sviluppi. Avevi detto che stavi per ottenere il divorzio, ma non e successo e io non voglio passare il resto della mia vita a nascondermi. I nostri incontri non mi bastano, voglio di piu.»

Traynor senti un sudore freddo imperlargli la fronte. Con tutto quello che stava accadendo all’ospedale, non ce la faceva a gestire anche quella faccenda. Non voleva porre fine al rapporto con Helen, ma non c’era modo di riuscire ad affrontare Jacqueline.

«Tu pensaci», aggiunse lei, «ma fino a quando non cambiera qualcosa, i nostri appuntamenti nel mio ufficio dovranno finire.»

Traynor annui, per il momento, era la cosa migliore che potesse sperare. Raggiunsero il campo di softball, dove stava per cominciare una partita.

«C’e il dottor Wadley», disse Helen che agito il braccio per salutarlo. Gli era accanto una donna giovane e attraente dai capelli scuri, in pantaloni corti. Aveva in testa un berretto da baseball, girato da un lato in modo sbarazzino.

«Chi e la donna che e con lui?» domando Traynor, desideroso di cambiare argomento.

«La nostra nuova patologa, Angela Wilson. La vuoi conoscere?»

«Penso che sia doveroso.»

Si avvicinarono e Wadley fece le presentazioni, dipingendo Traynor come il miglior presidente del consiglio di amministrazione che l’ospedale avesse mai avuto e Angela come il patologo piu brillante. «Felice di conoscerla», disse lei. Poi lui e Angela vennero reclamati dagli altri giocatori perche la partita stava per cominciare.

«Angela Wilson ha provocato nel vecchio dottor Wadley un bel cambiamento», osservo Helen nel guardarli allontanarsi. «Ha portato alla luce l’insegnante che e in lui e gli ha dato un nuovo interesse; e al settimo cielo da quando e arrivata lei.»

Traynor osservo Angela Wilson tirare qualche palla di prova in prima base. Poteva ben capire l’interesse di Wadley, ma, a differenza di Helen, non lo attribuiva puramente all’entusiasmo del mentore. Angela Wilson non aveva l’aspetto di un medico, per lo meno non dei medici che Traynor aveva conosciuto fino ad allora.

10

Autunno nel Vermont

Anche se David e Angela avevano trascorso quattro anni a Boston durante il loro internato, non avevano goduto in pieno la bellezza dell’autunno nel New England. A Bartlet era qualcosa che toglieva il respiro. Ogni giorno il colore delle foglie diventava ancora piu splendido, come se volesse superare gli sforzi del giorno precedente.

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