«Il problema adesso e circoscritto: basta trovare qualcuno con un tatuaggio rovinato e che notoriamente odiasse il dottor Hodges. Non dovrebbe essere difficile riuscirci, in una citta piccola come questa.»
«C’e un ostacolo», intervenne David. «Dato che siamo disoccupati, non possiamo permetterci di pagarla.»
«Non me lo dica! Proprio ora che la faccenda sta diventando interessante!»
«Mi spiace. Non solo siamo al verde, ma dovremo lasciare Bartlet. Cosi, fra l’altro, ci lasceremo alle spalle questa dannata faccenda di Hodges.»
«Aspetti, non prendiamo decisioni affrettate. Ho un’idea: potrei lavorare gratis. Che cosa ne dite? E una questione di onore e reputazione; inoltre, gia che ci siamo, potremmo acciuffare uno stupratore.»
«E davvero molto generoso da parte sua…» comincio a dire David, ma l’altro lo interruppe.
«Ho gia dato inizio alla seconda fase dell’inchiesta. Parlando con Carleton, il barista, ho scoperto che in citta parecchi poliziotti hanno dei tatuaggi, compreso Robertson. Cosi sono andato a scambiare due chiacchiere con lui ed e stato piu che felice di mostrarmi il suo, di cui va proprio fiero. Ce l’ha sul petto: e un’aquila dalla testa bianca che regge uno stendardo su cui e scritto NOI CREDIAMO IN DIO. Purtroppo, o per fortuna, dipende dai punti di vista, il tatuaggio era in buono stato. Comunque, ho sfruttato l’occasione per chiedergli dell’ultima giornata di Hodges. Lui mi ha confermato che Madeline Gannon gli aveva chiesto un appuntamento per lui, in seguito cancellato. Io credo che siamo sulla pista buona e forse Clara Hodges potrebbe esserne la chiave. Erano praticamente separati, all’epoca della morte di Hodges, ma si parlavano di frequente. Ho la sensazione che il fatto di stare lontani abbia migliorato il loro rapporto. Comunque, stamattina l’ho chiamata e ci aspetta.» Calhoun guardo Angela.
«Credevo che si fosse trasferita a Boston», osservo David.
«Infatti. Pensavo che Angela e io… be’, adesso tutti e tre, potremmo andare a farle una visita.»
«Continuo a pensare che dovremmo lasciare perdere questa faccenda, considerando quello che ci e capitato. Se lei vuole continuare, e affar suo.»
«Non dovremmo essere cosi precipitosi», obietto Angela. «E se Clara Hodges gettasse luce su quei pazienti che sono morti inaspettatamente? Ieri sera t’interessava quella storia.»
«Be’, si…» ammise David. Era curioso di scoprire quanti punti in comune ci fossero fra i pazienti di Hodges e quelli suoi. Pero non aveva voglia di andare da Clara Hodges, non dopo essere stato licenziato.
«Dai, andiamoci», insistette Angela. «Mi sento come se questa citta avesse cospirato contro di noi, dobbiamo ribellarci.»
«Angela, mi sembra che tu stia perdendo il controllo.»
Lei depose la tazza del caffe e afferro David per il braccio. «Ci scusi» disse a Calhoun, e poi spinse il marito nel salottino.
«Non sto affatto perdendo il controllo», ribatte. «Solo che mi piace avere l’idea di fare qualcosa di positivo, di agire. Questa citta ci ha messo da parte nello stesso modo in cui ha spazzato sotto il tappeto l’omicidio di Hodges. Voglio sapere che cosa c’e dietro. Poi ce ne potremo anche andare a testa alta.»
«E il tuo lato isterico che parla.»
«Chiamalo come vuoi, a me piace. Facciamo un ultimo tentativo. Questa visita a Clara Hodges potrebbe essere decisiva.»
David esito. Il suo lato razionale si rivoltava, ma era difficile resistere alle suppliche di sua moglie e poi, nonostante apparentemente sembrasse calmo e ragionevole, era furioso, proprio come lei.
«Va bene. Andiamo, ma prima passiamo a trovare Nikki.»
Angela sollevo una mano, con il palmo rivolto verso di lui, e David vi batte contro sonoramente il suo, poi invertirono i ruoli e Angela batte con una forza sorprendente.
David scopri che avrebbero dovuto usare il furgone, in modo che Calhoun potesse fumare. L’investigatore li accompagno proprio davanti all’ingresso dell’ospedale e rimase ad aspettarli.
Nikki appariva molto piu contenta, adesso che non si trovava piu all’unita di terapia intensiva. L’unica lagnanza era che le avevano assegnato un letto i cui comandi non funzionavano. Si sollevavano solo i piedi, ma non la testa.
«Hai avvisato le infermiere?» le chiese il padre.
«Si, ma non mi hanno detto quando verra riparato. Non posso guardare la televisione, se non tengo su la testa.»
«Succede spesso?» chiese Angela a David.
«Purtroppo», rispose lui e le racconto che cosa gli aveva detto Van Slyke sul fatto che l’ospedale aveva comprato i letti sbagliati. «Forse hanno risparmiato qualche dollaro comprando quelli piu economici e adesso buttano via i soldi per le spese di manutenzione. E proprio vero il vecchio adagio: ‘Chi piu spende, meno spende’.» Poi ando a cercare Janet Colburn e le domando se Van Slyke era stato avvisato del guasto.
«Si, ma lo sa com’e, Van Slyke», rispose lei.
David torno da Nikki e le assicuro che, se entro quella sera il letto non fosse stato riparato, ci avrebbe pensato lui stesso. Angela l’aveva gia avvertita che sarebbero andati a Boston, promettendole che sarebbero passati a trovarla nel pomeriggio, appena tornati.
Il viaggio sul furgoncino non fu il massimo della comodita, per David, e non soltanto a causa delle sospensioni malridotte. Nonostante il finestrino aperto, arrivo a Boston con gli occhi che gli bruciavano per il fumo.
Clara Hodges era una donna imponente, con gli occhi penetranti e un severo cipiglio. Li invito a entrare nel soggiorno arredato con austeri mobili vittoriani, dove attraverso le pesanti tende di velluto penetrava pochissima luce. Nonostante fossero le ore piu luminose della giornata, tutte le luci della stanza erano accese.
Angela presento se stessa e David come gli acquirenti della sua casa di Bartlet.
«Spero che vi piaccia piu di quanto piaceva a me», commento lei. «Era troppo grande e piena di correnti d’aria.»
Offri loro il te, ma non nascose che quella visita non le faceva piacere.
«Sono sconvolta per questa orribile storia. Mi ero appena rassegnata alla scomparsa di Dennis, quando e saltato fuori che l’avevano assassinato.»
«Sono certa che anche a lei interessi assicurare il colpevole alla giustizia», osservo Calhoun.
«A questo punto non servirebbe a molto. Avrei preferito che le cose rimanessero com’erano e non sapere niente.»
«Ha qualche sospetto su chi possa averlo ucciso?»
«Temo che l’elenco dei possibili colpevoli sia piuttosto lungo. Deve sapere due cose, su Dennis. Primo, era molto cocciuto e questo rendeva difficile stargli vicino. Non che non avesse anche dei lati buoni, comunque. Secondo, aveva una vera e propria ossessione per l’ospedale. Era costantemente in contrasto con il consiglio di amministrazione e con quella donna che hanno fatto venire da Boston. Pero non riesco a immaginare che possa essere stato qualcuno di loro. Troppo sangue, troppa violenza per quei dottori e burocrati, non pensa?»
«Ho sentito dire che suo marito conosceva l’identita dello stupratore mascherato», chiese ancora Calhoun. «Secondo lei e vero?»
«E certamente cio che lui ha fatto capire.»
«Non le ha rivelato nessun nome?»
«L’unica cosa che mi ha detto e stata che lo stupratore era qualcuno collegato con l’ospedale.»
«Un dipendente?»
«Non ha spiegato oltre, e rimasto nel vago. Gli piaceva far cadere le cose dall’alto, anche se ha detto che voleva parlargli direttamente, sperando di farlo smettere.»
«Questa si che era una cosa pericolosa. Pensa che l’abbia fatto?»
«Non lo so, forse. Ma poi ha deciso di riferire i suoi sospetti a quell’abominevole Wayne Robertson. Abbiamo litigato, per questo. Io non volevo che ci andasse, perche ero sicura che avrebbero finito con l’azzuffarsi. Robertson ce l’aveva sempre con lui. Gli ho consigliato di riferirgli i suoi sospetti per telefono o per lettera, ma Dennis non ne voleva sapere. Era un testone.»
«Doveva incontrarlo il giorno in cui e scomparso?»
«Precisamente. Ma e andata a finire che Dennis non l’ha visto e non perche gliel’ho consigliato io. Era rimasto sconvolto per la morte di uno dei suoi ex pazienti e mi disse che, invece di vedere Robertson, avrebbe fatto colazione con il dottor Holster.»