se nonostante i suoi tentativi di resistere, tirandolo lungo il cordone argenteo fino a quando si senti un sibilo seguito da uno scatto. Con un grugnito apri gli occhi e vide Nevyn chino su di lui.

— Bene — commento il nano. — Saro qui fuori, se avrai bisogno di me.

Sarcyn continuo a fissare il pavimento finche non senti la porta che si richiudeva, poi giro molto lentamente il capo per guardare il suo avversario. Gli sembrava di dover dire qualcosa, magari parole di sfida o una semplice affermazione di essere pronto a morire, addirittura impaziente, ma di nuovo si senti molto stanco e non riusci ad aprire bocca, mentre Nevyn si limitava a fissarlo per quello che parve un tempo molto lungo.

— Ero venuto qui con la speranza di parlare di riparazione — affermo infine il vecchio, — ma ora mi pare che sia troppo tardi per questo.

Con un sospiro si rialzo e si diresse verso la porta; dietro di lui, Sarcyn si addormento prima ancora che avesse aperto il battente.

Sebbene Nevyn avesse insistito di essere capace di prelevare e di riportare indietro da solo un pericoloso prigioniero, Jill e Rhodry non gli avevano permesso di farlo, ma adesso cominciavano a capire perche il vecchio fosse stato cosi irremovibile nel rifiutare la scorta degli uomini di Blaen, mentre sedevano in silenzio su una lunga panca di pietra addossata alla parete di un’enorme caverna, intenti a guardare il mercato della citta dei nani. La caverna aveva un diametro di almeno cento metri ed una volta alta il doppio, da cui piovevano i raggi di sole che fornivano l’illuminazione; di fronte al punto in cui loro si trovavano, un rivolo d’acqua scaturiva dalla roccia e si raccoglieva in un bacino artificiale, a cui di tanto in tanto qualche nano veniva ad attingere un secchio d’acqua per qualche scopo domestico, mentre nel centro della caverna un centinaio circa di membri del popolo della montagna era intento a commerciare e a contrattare. La maggior parte della merce in vendita erano viveri esibiti su rozzi panni: funghi, pipistrelli, radici coltivate furtivamente sulla superficie, cacciagione abbattuta con altrettanta cautela.

— Questa gente conduce una vita dura — osservo Jill.

— Huh. La vita che si meritano.

— Oh, suvvia, amore, cerca di prendere la cosa con filosofia.

Rhodry si limito ad accigliarsi. Jill sapeva che dentro di se lui stava ancora ribollendo per il fatto che i nani avevano individuato il suo sangue elfico alla prima occhiata e avevano deciso all’istante che lui era un ladro. Soltanto l’intervento di Nevyn aveva impedito che Rhodry fosse costretto ad aspettare fuori delle grotte e anche adesso sebbene di tanto in tanto qualche nano si avvicinasse a scambiare con lei qualche parola cortese il giovane veniva ignorato del tutto, come se fosse stato un lupo o un altro animale pericoloso di sua proprieta.

— Adesso capisco perche Otho il gioielliere e stato tanto scortese con te — osservo la ragazza.

— Vorrei soltanto essere stato a mia volta piu scortese.

Jill gli batte un colpetto su un braccio in un gesto che voleva essere consolatorio. In quel momento si avvicino loro una donna minuscola, alta non piu di novanta centimetri, che portava un rozzo abito marrone lungo fino alle caviglie e che teneva un neonato sul fianco, sorretto da una fascia. Non avendo idea di quanto fosse lunga la vita di quella gente o della rapidita con cui arrivava all’eta adulta, Jill non riusci a determinare l’eta del piccolo, che pero sedeva eretto e si guardava intorno con lo stesso interesse che avrebbe potuto avere un bambino umano di circa un anno.

— Ah — disse la donna, — tu devi essere la ragazza che e venuta qui con il maestro dell’Aethyr.

— Infatti. Il tuo piccolo e un maschio o una femmina?

— Una femmina.

— E davvero un delizioso agnellino.

A quel complimento la piccola emise un versettino soddisfatto. Sebbene avesse la fronte bassa sotto la massa di riccioli neri e il naso largo e carnoso, era cosi minuscola e al tempo stesso cosi vitale che Jill desidero di poterla tenere in braccio.

— Posso domandarti una cosa? — chiese alla donna. — Come mai tanta della vostra gente parla la lingua di Deverry?

— Oh, commerciamo con i contadini che vivono sulle colline. Sono pacifici e mantengono i nostri segreti in cambio di un po’ del nostro argento. Non c’e nulla come il metallo prezioso per farsi degli amici… o degli acerrimi nemici.

Con quell’ultimo commento la donna guardo ostentatamente in direzione di Rhodry e si allontano vezzeggiando la neonata.

— Per tutti gli dei, vorrei che Nevyn si spicciasse a tornare! — ringhio Rhodry.

Il suo desiderio venne esaudito pochi minuti piu tardi, allorche l’uomo del dweomer emerse da una galleria laterale sul lato opposto della caverna. Insieme a lui c’era il nano chiamato Larn, che aveva l’incarico di sorvegliare il prigioniero, e nel camminare di due stavano parlando fra loro in toni urgenti.

— Dov’e Sarcyn? — chiese Rhodry, alzandosi in piedi al loro sopraggiungere.

— L’ho lasciato nella cella — rispose Nevyn. — E impazzito, una pazzia totale e incurabile.

— Quel bastardo se lo e meritato.

— Suppongo di si. Oh, senza dubbio la tua affermazione ha un che di giusto, ma… — Nevyn esito, poi scrollo le spalle. — Non importa. E pazzo, e questo chiude il discorso.

Jill comprese che l’uomo del dweomer stava nascondendo loro qualcosa, che aveva ragioni personali per desiderare che Sarcyn fosse ancora sano di mente, ma sapeva che Nevyn non le avrebbe mai rivelate se non quando lo avesse ritenuto opportuno.

— Non avrai intenzione di lasciarlo andare, vero, Nevyn? — chiese. — Mi si torcerebbero le budella a vederlo libero.

— Vendicativa come sempre, vero? Ma no, non intendo liberarlo. Anche pazzo e sempre pericoloso come quando era sano di mente, e poi non era certo pazzo quando ha ucciso quel contadino e rapito Camdel. Lo porteremo indietro perche Blaen lo sottoponga a giudizio.

— Perche? — intervenne Larn. — Posso ordinare ad un paio di ragazzi di portarlo fuori e di tagliargli la gola. Risparmierebbe a tutti un sacco di problemi.

— Non spetta a me giudicarlo e ordinare la sua esecuzione. Soltanto la legge puo farlo.

— Come preferisci, allora — si arrese il nano, scrollando le spalle. — Lo faro accompagnare qui.

L’immagine di Salamander che fluttuava al di sopra del fuoco esibiva un ampio sorriso, e nell’osservarlo Nevyn desidero di cuore che almeno una volta nella vita il gerthddyn prendesse qualcosa sul serio.

— Dunque — trasmise mentalmente Salamander, — la testimonianza di Camdel sembra confermare che avevo ragione a proposito dell’oppio.

— Infatti. Voglio che tu ti rechi immediatamente da un certo Lord Gwaldyn, che collabora con il Prevosto del Re e che mi conosce bene. Digli di arrestare questa Anghariad al piu presto e di sorvegliarla attentamente, perche scommetto che a corte ci sono molti nobili che cercheranno di avvelenarla per impedirle di parlare troppo.

— Andro da lui per prima cosa, domattina. Per quanto ancora devo restare a Dun Deverry?

— Fino al mio arrivo. Liddyn il farmacista… credo che tu lo conosca… sta arrivando qui da Dun Cantrae: affidero a lui Camdel e poi partiro per restituire al re la Grande Gemma dell’Ovest. Ti dispiace aspettarmi la?

— Per nulla. In effetti, chiedendomi di aspettarti mi fai quasi un favore, perche il mio amato e stimato padre vuole che io torni a casa.

— Se ha bisogno di te, posso mandare qualcun altro nella capitale.

— Non ti disturbare, Maestro dell’Aethyr — replico Salamander, assumendo un atteggiamento artisticamente malinconico. — Posso immaginare con esattezza cosa vuole dirmi: mi vuole rimproverare per il mio modo di vivere poco ortodosso. Ho detto che tornero in autunno, e sara anche troppo presto per sentire un’ennesima conferenza composta con estrema cura e riguardante le mie manchevolezze, il tutto eseguito con un’altisonante voce da bardo.

Quando ebbero finito la conversazione Nevyn spense il fuoco, perche la notte estiva era calda, e rimase seduto a fissare i carboni ardenti chiedendosi se ci fosse ancora qualcosa che lui poteva fare per Sarcyn. L’indomani all’alba l’apprendista sarebbe stato impiccato sulla piazza del mercato, e sarebbe morto con la mente confusa e muta quanto quella di un animale quando il contadino alza l’ascia per macellarlo… e in che modo questo avrebbe influenzato la sua vita successiva? Nevyn non aveva modo di saperlo nei dettagli, ma sapeva che il risultato sarebbe stato negativo, in quanto l’anima di Sarcyn sarebbe stata spinta ulteriormente sul sentiero del male. Tuttavia i suoi tentativi di parlargli non erano approdati a nulla, perche nella sua follia Sarcyn era incapace

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