ancora terrorizzata dall'oscurita, era completamente smarrita. Ma continuava a sperare con tutta se stessa e cercava di farsi forza.

— Forse andare verso il basso non e sbagliato — disse cercando di trovare del buono nella loro situazione. — Ci sono altri livelli al di sotto della Coldstripe. Credo che vi sia una grossa area magazzino ubicata sotto il porto. Tutto quello che dobbiamo fare e cercare di non scendere troppo in basso, o rischiamo di passarci sotto, uscendo dall'altra parte.

— La troveremo. O troveremo qualcosa vicino — le disse lui con una sicurezza che non provava.

CAPITOLO UNDICESIMO

Continuarono a camminare, fermandosi parecchie volte a mangiare. Di tanto in tanto, Flinx pensava che avrebbero potuto tranquillamente impazzire cercando di orientarsi su Longtunnel. E il fatto che Clarity gli dicesse che, secondo l'opinione della maggioranza dei geologi, il sistema di caverne si stendeva sotto l'intero continente, non era certo incoraggiante. La speranza di trovare l'accesso a qualche parte disabitata del complesso di un'altra compagnia non si avvero. Persino tenendo costantemente d'occhio la bussola era facile lasciarsi fuorviare.

I fotomorfi selvatici fuggivano davanti alle loro luci. Trovarono anche una creatura invisibile che tesseva una ragnatela fosforescente di un rosa intenso. Evitarono accuratamente i fili passandovi accanto, accontentandosi di ammirare da lontano la tela, senza cercare di avvicinarsi al suo creatore.

Era impossibile proseguire dritti. Piu avanzavano, piu difficile diventava sapere se continuavano a trovarsi nelle vicinanze della colonia. Per amore di Clarity, Flinx ostentava un atteggiamento ottimista, ma dopo giorni di scalate sopra massi caduti e attraverso foreste di stalattiti, durante i quali non incontrarono neppure un segno della presenza umanx, anche Flinx comincio a scoraggiarsi.

L'umore di Pip e Scrap rifletteva quello dei due esseri umani. Raramente si alzavano in volo, preferendo restare sulla spalla o sul braccio e avevano perso la loro abituale curiosita ed esuberanza. Flinx sapeva che lo stato letargico di Pip rispecchiava fedelmente il suo stato d'animo. E questo non era un buon segno.

L'enorme vastita delle caverne stava intaccando profondamente la sua sicurezza. A quell'ora avrebbero dovuto superare almeno una mezza dozzina di gallerie che portavano dritte al complesso del porto delle navette. Invece, avevano esplorato dozzine di vicoli ciechi e di corridoi che lentamente si restringevano fino a non essere piu larghi di una lama di coltello. Come Clarity non si stancava mai di far notare, arrampicarsi piu in alto poteva solo portarli a perdersi in altre caverne.

Se solo avessero potuto avvicinarsi ad una installazione, anche solo per vedere una luce o udire un rumore. Ma non c'era altro che il gocciolio dell'acqua, le grida stridenti degli abitanti delle caverne e gli strani, snervanti suoni prodotti dalle ombre nell'oscurita, che sgattaiolavano fuori vista non appena il raggio di una lampada veniva puntato nella loro direzione.

Il terzo giorno, Clarity disse: — Potrebbero davvero voler distruggere ogni cosa, non solo la Coldstripe.

— Che cosa vuoi dire? — Flinx dovette mettersi di fianco per infilarsi in uno stretto passaggio tra due file di stalagmiti. Lei si volto per seguirlo, proteggendo accuratamente il tubo luminoso dalle rocce sporgenti.

La luminosita dei tubi col passare dei giorni era diminuita leggermente. Non tanto da essere preoccupante, ma non ci voleva molto per far cadere Clarity in preda al panico. Non si era lamentata, non aveva fatto notare la cosa, ma lui sapeva che se n'era accorta. E per lei era una sofferenza restare calma da quando iniziavano il cammino fino a quando non si fermavano per dormire.

— Se riescono a spazzare via l'intera installazione, seppellire ogni corridoio e riempire tutte le caverne abitate, potrebbero far credere che sia avvenuto qualche disastro naturale, oppure al fatto che erano venuti fin qui per un loro esperimento, e invece si sono trovati di fronte a un terremoto che aveva appena distrutto la colonia. Se riescono ad inventare una storia plausibile, l'ufficio del Commonwealth preposto a questo settore potrebbe non ritenere necessario inviare i suoi agenti per accertare come sono andate le cose.

«E poi potrebbero convincere le autorita che Longtunnel non si presta ad ulteriori esplorazioni. Non ci vorrebbe molto. Non dovrebbero far altro che mostrare ad una giuria di non addetti ai lavori delle riprese della superficie. Potrebbero far chiudere l'intero pianeta, mettere al bando ulteriori ricerche. Ma questo significherebbe — termino con voce incerta, — che dovrebbero uccidere tutti. Non solo gli scienziati e gli amministratori, tutti.

Camminarono in silenzio per un po'. — A volte — disse Flinx, sollevando il tubo per vederci meglio, — quelli che parlano di preservare le forme di vita non si curano di eliminarne alcune per perseguire i loro scopi finali. Spesso, le uniche vite che a loro non interessa preservare sono proprio quelle dei loro simili. — Abbasso il tubo e lo osservo pensoso. — E un peccato che non possiamo spegnerne uno per risparmiarlo.

Clarity scosse il capo. — E una reazione chimica fissa. Una volta che viene attivata, non si puo spegnerla se non rompendo il tubo e liberando la miscela. Pero si stanno attenuando.

— Solo di poco.

— Non durano in eterno. Generalmente, quando diventano troppo fiochi, vengono sostituiti. La maggior parte di essi e affidabile: funziona per il tempo previsto, ma alcuni durano molto piu degli altri, invece qualcuno si esaurisce in fretta. Non sai mai come si comportano. Questa e una conseguenza dello squilibrio chimico di ogni partita di liquido luminescente. Per quanta attenzione si ponga nel preparare la miscela, ce n'e sempre che non si comporta in modo normale. Ho visto dei tubi spegnersi poche ore dopo essere stati installati, e altri che continuano ad illuminare senza diminuire fin dall'epoca della costruzione dei primi corridoi su Longtunnel.

— Spero che questi due siano di quelli duraturi. Senti, c'e qualcosa di particolare a cui dovremmo fare attenzione, qua sotto? Continuo a sentire dei rumori.

— Ti ho detto che ci sono dei carnivori, ma fino ad adesso non abbiamo incontrato altro che fotomorfi e quei tessitori di tele. Pero ho continuato a tenere d'occhio il soffitto per evitare i vermi di paglia. Assomigliano moltissimo a quelle cannucce che abbiamo incontrato ieri.

— Cannucce?

— Quelle stalattiti lunghe, bianche, di calcite pura che abbiamo visto ieri. Quelle che sembrano aghi che pendono dal soffitto. I vermi di paglia si nascondono in mezzo a quelle formazioni calcaree. Restano appesi per una ventosa che hanno in fondo alla coda. Se qualcosa di commestibile passa sotto, mollano la presa e gli cadono addosso. Nessuna delle quattro specie conosciute finora e tossica, ma tutte hanno in comune tre file concentriche di denti. Sono come delle sanguisughe, pero molto piu difficili da togliere. Si abbarbicano, scavano, e secernono un liquido che scioglie la carne e le ossa.

«Per fortuna non sono dei morsicatori troppo ostinati. Se non si posano sulla pelle nuda, e facile afferrarli e gettarli via. La cosa importante e non dar loro il tempo di passare attraverso i vestiti. Nessuno finora e morto per il morso dei vermi di paglia, ma del resto nessuno si era mai perso qui sotto senza luce. Dici di aver sentito dei rumori. Si trattava di qualcosa di simile a un fischio nelle orecchie?

— Soprattutto ieri.

— Ci sono dei piccoli mammiferi che hanno enormi orecchie e bocche a forma di cono. Sono molto carini, in verita, quando ti sei abituato al fatto che non hanno occhi. Li chiamiamo coni. Tutti orecchie e bocca su piedi smisurati. Individuano la preda per mezzo degli ultrasuoni, raggiungono al massimo il mezzo metro di lunghezza e si cibano solo di insetti ciechi.

«Quando hanno individuato la preda, cambiano la frequenza, facendola cadere dal nido o dall'aria oppure stordendola al suolo. A volte si percepiscono le vibrazioni. Non sono pericolosi, ma mangerebbero anche noi, se potessero, ma non hanno denti. Solo quella bocca che sembra un imbuto. Per questo si allontanano dalla nostra strada.

«Tuttavia i coni non sono gli unici animali che cacciano per mezzo del suono. C'e un animale che assomiglia ad un incrocio fra una tigre e un ippopotamo. Se e in grado di generare suoni in proporzione alla mole e presumibile che sia pericoloso anche per noi, ma purtroppo abbiamo studiato solo un esemplare morto quindi e difficile dirlo. Comunque ha denti abbastanza grandi per esserlo.

— Dei tappi per le orecchie probabilmente non servirebbero.

— No, non servirebbero. Ma non mi preoccuperei degli animali che generano suoni, sono quelli velenosi che mi preoccupano. C'e una specie che vive solo in cima a certe stalagmiti. Guardando le stalagmiti non li vedi: li abbiamo chiamati arcieri.

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