— O l’identificazione con il lettore? — intervenne la signorina Blushes.
— O semplicemente il coraggio? — fini Heloise.
Cullingham annui.
— Ma soprattutto — disse — e l’incredibile concezione della realta, il loro tronfio egocentrismo. Quei manoscritti non sono romanzi… sono rompicapi: quasi tutti ancora piu, insolubili. L’
— Li avevo avvertiti… — comincio a dire la signorina Bishop, ma poi si interruppe. Stava piangendo. Gaspard le circondo lievemente le spalle con un braccio. Dieci giorni prima le avrebbe detto “l’avevo previsto” e si sarebbe lanciato in un nuovo peana di lode ai mulini-a-parole, ma adesso anche lui aveva quasi voglia di piangere; era cosi turbato che non lo impressionava neppure il coraggio filosofico con cui Cullingham accettava il crollo del sogno suo e di Flaxman.
— Non e il caso di biasimare le uova — disse in tono comprensivo il direttore editoriale. — Essendo menti prigioniere e poco di piu, era naturale che considerassero le idee come oggetti con cui giocare, e da incastrare insieme in schemi bizzarri. Ecco, uno dei manoscritti e una specie di poema epico che mescola, talvolta in una sola frase, ben diciassette lingue. Un altro tenta, e con successo, di essere l’epitome di tutta la letteratura, dall’egizio
— Quei marmocchi non sono freddi, in realta — protesto la signorina Bishop con voce spezzata. — Sono… oh, ero
— Questo, probabilmente, e il guaio. — Disse Cullingham. — Stanno tentando di abbagliare delle supermenti. Fuochi d’artificio intellettuali. Se non mi credete, ascoltate questo.
Prese un rotolo che aveva messo da parte, lo svolse per un paio di piedi, e comincio a leggere.
— Questo idoscuro madrelegame menzogna spirito cenere interiori precipizi ardono un pigro capo canta nero di questa aria, dovando, marmorando e morendo. Desidera. Spingi. Fracassa. Quattro in un fango eccitano interiore agio maggiolando esau…
—
Tutti si voltarono a guardare Flaxman. Gli occhi del piccolo editore erano incollati al foglio che sussultava. Il suo viso era raggiante.
— Cully, e grandioso! — disse, senza alzare gli occhi e senza rallentare la macchina. — E un colpo editoriale grande come il Sistema! E tutto quello che puo essere un romanzo dello Scrivano Scribner e anche di piu! Devi leggere solo un paio di pagine per…
Ma Cullingham stava gia sbirciando avidamente alle sue spalle e gli altri giostravano intorno per lanciare qualche occhiata.
— E la storia d’una ragazza nata su Ganimede e priva del senso del tatto, — spiego Flaxman, continuando ad assorbire la vicenda. — Diventa acrobata a bassa gravita in un night club e poi la vicenda si sposta per tutto il Sistema, c’entra anche un famoso chirurgo, ma la comprensione con cui l’autore presenta la ragazza, il modo in cui ti porta a contatto con i suoi sentimenti… E intitolato
— E il romanzo di Mezza Pinta! — rivelo eccitata la signorina Bishop. — Mi ha raccontato molte volte la trama. L’ho messo per ultimo perche avevo paura che non fosse molto buono, che non fosse bello quanto gli altri.
— Voi sareste un pessimo direttore editoriale! — ridacchio felice Flaxman. — Cully, perche diavolo e staccata la TV? Dobbiamo dare la buona notizia a tutta la Nursery!
Dopo un mezzo minuto di folle carosello, durante il quale la Nursery fu informata della vittoria di Mezza Pinta e reagi con bizzarri squittii e ingarbugliate interiezioni, lo schermo si schiari. La meta superiore di Mezza Pinta (doveva essere proprio lui) e il suo occhio, il suo orecchio e il suo altoparlante apparvero al centro dello schermo, circondati dai ventinove occhi degli altri cervelli e dal viso frenetico della signorina Jackson.
— Congratulazioni, ragazzo mio! — grido Flaxman, stringendo le mani alte sul capo e scuotendole vigorosamente. — Come ci siete riuscito? Qual e il vostro segreto? Ve lo chiedo perche, spero che non vi spiaccia se lo dico, io credo che tutti i vostri compagni potranno trarne profitto.
— Mi sono limitato a starmene incollato alla fonoscrivente e a lasciar lavorare la mia grande mente, — asseri Mezza Pinta con voce da ubriaco. — Ho fatto fare il girotondo all’universo e ho agguantato al volo le idee. Ho violentato il mondo. Ho lacerato il cosmo e poi l’ho intessuto di nuovo. Sono balzato sul trono di Dio mentre era uscito per dar da mangiare agli arcangeli e ho messo in testa il suo berretto magico da creatore. Io…
Mezza Pinta si interruppe.
— No, non e questo che ho fatto, — disse, piu lentamente. — Per lo meno, non e stato tutto cio che ho fatto. Diro la verita. Avevo esperienza… una esperienza nuova. Ero stato rapito… l’intero inseguimento nell’ultimo terzo del mio romanzo e esattamente il mio rapimento, un po’ rimaneggiato. E poi Zane Gort mi ha portato fuori, a fare un paio di gite, e anche questo e servito, in realta e servito molto piu di quanto…
“Ma non voglio piu parlare di tutto questo, perche voglio dire il vero segreto del mio romanzo… Il segreto piu intimo. Non sono stato io a scrivere il mio romanzo. E stata la signorina Bishop”.
— Mezza Pinta, sei un idiota! — squitti la ragazza.
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— Si, sei stata tu a scrivere il mio romanzo, mammina, — continuo in fretta Mezza Pinta: la sua forma opaca sembrava gonfiare lo schermo. — E successo quando ti raccontavo la trama. Pensavo a te ogni minuto, cercando di farti capire cio che volevo scrivere. Cercavo di farti la corte, in realta, perche tu sei anche la protagonista del romanzo, mammina… o forse lo sono io, forse sono io la ragazza che non ha il senso del tatto… no, adesso comincio a confondermi… Comunque, e una barriera, una anestesia, e noi vi giriamo intorno…
— Mezza Pinta, — disse rauco Flaxman, mentre una lacrima gli scorreva lungo la guancia, — non l’ho mai detto a nessuno, ma c’e un premio per la vittoria in questa gara… una fonoscrivente d’argento che appartenne a Hobart Flaxman in persona. Vorrei che voi foste qui in questo momento per consegnarvela e per stringervi la… Be’, comunque, vorrei che foste qui, lo vorrei veramente.
— Benissimo, signor Flaxman. Noi non abbiamo bisogno di premi, vero, mammina? E vi saranno molte occasioni…
— No, per Dio, — ruggi Flaxman, alzandosi. — Dovete venir qui immediatamente. Gaspard, andate…
— Non c’e bisogno che vada Gaspard! — squitti a voce alta la signorina Blushes. — Zane se ne e andato un momento fa per prendere Mezza Pinta. Mi ha chiesto di riferirvelo.
— Chi diavolo crede di essere quel mascalzone di latta… Magnifico! — grido Flaxman. — Mezza Pinta, ragazzo mio, noi…
Non fini la frase perche in quel momento lo schermo si copri di righe ondeggianti e poi si spense. Anche l’audio si interruppe.
Nessuno vi bado. Erano tutti troppo occupati a congratularsi l’uno con l’altro e a effettuare le bevute della vittoria. Joe ebbe un’altra zuffa con il fratello, che non riusciva a sopportare la vista di quell’assorbimento di liquori a fuoco rapido. Dibattendosi per alzarsi, il vecchio alcolizzato punto la mano tremante e avvolta nella barba in direzione di una bottiglia di scotch che Cullingham stava alzando e grido: — Ecco! — con una voce strana e