agghiacciante, poi segui con mano tremula e con occhi iniettati di sangue cio che doveva essere lo spirito della bottiglia di scotch mentre fluttuava alto nell’aria e volava oltre la porta chiusa. — Ecco! — gemette di nuovo, disperato. Joe riusci a costringerlo a sedersi, con qualche difficolta.

Ormai l’eccitazione si era calmata al punto che era possibile udire qualche frammento di conversazione.

Cullingham stava spiegando a Gaspard.

— Cosi, vedete, e veramente un problema di collaborazione editoriale. Una specie di simbiosi. Ogni cervello ha bisogno di un essere umano sensibile cui raccontare la sua vicenda, un partner che non sia imprigionato. Si tratta di trovare la persona adatta per ogni uovo. E un lavoro che faro con grande piacere! Sara un po’ come dirigere una agenzia matrimoniale.

— Cully, pupo, tu hai sempre le idee migliori, — disse Heloise Ibsen con un signorile risolino, prendendogli la mano.

— Si, non e vero? — ammise la signorina Bishop, prendendo la mano di Gaspard.

Gaspard disse, in tono espansivo:

— Si, e non appena avremo di nuovo i mulini-a-parole, con il loro patrimonio di ricordi e di sensazioni piu grande di quello umano, pensate quale triplice possibilita avremo! Una testa d’uovo, uno scrittore a due gambe, un mulino-a-parole… che squadra meravigliosa!

— Non sono certo che si costruiranno altri mulini-a-parole, o per lo meno che verranno usati con la stessa larghezza. — disse pensieroso Cullingham. — Io li ho programmati per quasi tutta la mia vita, dopo aver raggiunto l’eta della ragione, e quindi non ho mai detto nulla contro di essi, ma per la verita sono sempre stato oppresso dal fatto che erano semplici macchine, che potevano funzionare soltanto in base a una formula. Per esempio, non commetterebbero mai l’errore, grossolano ma benedetto, di scrivere di se stessi, come ha fatto il duo Mezza Pinta-Bishop. — E sorrise a Gaspard. — Vi stupisce sentirmi dire questo, vero? Ma vi rendete conto che, anche se centinaia di milioni di persone hanno vissuto o almeno si sono addormentate per merito della produzione mulinesca, non si e mai potuto stabilire quanta della sua efficacia sia dovuta alla vicenda narrata e quanta al puro ipnotismo e alla perfetta ma sterile manipolazione di pochi simboli fondamentali di sicurezza, di piacere e di paura… una formula ripetuta infinite volte per sfamare l’ego, per bloccare l’ansieta e per stordire la mente? Chissa, forse questa sera puo segnare la rinascita della vera narrativa nel mondo! Una narrativa che afferra, che affronta rischi e avventure, e che esplora l’ignoto!

— Pupo, quanto hai bevuto? — gli chiese ansiosa Heloise.

— Gia, tieni d’occhio quello Scotch, Cully, ti va giu in fretta quando sei euforico. — consiglio Flaxman, avvicinandosi proprio in quell’istante e lanciando una strana occhiata al socio. — Ascoltate, gente, nel momento in cui Mezza Pinta varchera quella porta, voglio che tutti si interrompano, qualunque cosa stiano facendo, e lo applaudano. Non bisogna permettere che si senta come uno spettro nel mezzo d’una festa. Zane puo portarlo qui al trotto da un momento all’altro…

— Al galoppo, vorrete dire, signor Flaxman… dovrebbero essere gia arrivati da cinque minuti, alla velocita cui e abituato quel robot — opino Joe la Guardia, che si era avvicinato per bere di nascosto un paio di sorsi mentre l’attenzione del fratello era momentaneamente attratta dall’antica fonoscrivente d’argento che era stata appena portata dall’ufficio adiacente.

— Oh, io spero che non vi sia stato qualche altro rapimento! — squitti eccitata la signorina Blushes. — Se fosse successo qualcosa a Zane, non potrei sopportarlo!

— Vi sono molti e diversi punti di vista sui rapimenti, — annuncio a voce alta Cullingham, agitando un altro bicchiere. — Alcuni li temono e li deplorano. Altri li considerano come il piu bel risveglio alla vita!

— Oh, Cully! — ridacchio Heloise, prendendogli il braccio.

— Ehi, non mi avevi mai mostrato quella sgualdrina di gomma. Credo che dovremmo portarla a casa, questa sera, poiche l’hai affittata: vi sono certe torture che devono essere applicate da due donne. Cully, la chiami davvero Tits Willow?

A quel nome-chiave, proferito a voce alta, la femmequina si alzo e, ancora avvolta nel lenzuolo bianco che la copriva dalla testa ai piedi, si diresse verso Heloise.

Babbo Zangwell levo lo sguardo dalla fonoscrivente d’argento giusto in tempo per vedere suo fratello che si versava una dose generosa di bourbon. La vecchia spugna comincio a tremare di nuovo e i suoi occhi si spalancarono.

— Ecco! — mugolo.

Flaxman si scosto, tremando, dalla rotta della femmequina.

— Fate qualcosa, fermatela! — invoco, ma tutto cio che accadde per il momento fu che lo sguardo di Babbo Zangwell si diresse al di sopra della testa dell’editore, mentre il vecchio esclamava con voce cavernosa: — Eccolo!

In quell’istante la porta chiusa dalla serratura elettrica si spalanco e un uovo d’argento saetto nella stanza, vi giro in cerchio, volando a otto piedi dal pavimento. Aveva un occhio, un orecchio e un altoparlante inseriti direttamente (uno stranissimo triangolo sensorio) ed era posato su una piccola piattaforma argentea da cui spuntavano due minuscoli piedi artigliati, come le zampe d’una arpia. In realta, se somigliava a qualcosa, somigliava a una arpia metallica priva d’ali o a una argentea civetta idrocefala disegnata in collaborazione da Picasso, De Chirico e Salvador Dali.

Mentre l’uovo gli volava intorno, Flaxman giro lentamente su se stesso, agitando le braccia per difendersi e gridando con voce esile e acuta. Poi le pupille dell’editore rotearono verso l’alto, mentre il suo corpo si afflosciava all’indietro.

L’uovo si libro verso di lui, gli afferro il bavero della giacca con gli artigli, per attutirgli la caduta.

— Non abbiate paura, signor Flaxman, — grido l’uovo, mentre gli si posava sul petto. — Sono proprio io, Mezza Pinta, riadattato da Zane Gort. E adesso possiamo stringerci la mano. Prometto che non pizzichero. — Il Progetto Elle era un’abbreviazione per Progetto Levitazione, — spiego Zane Gort quando l’ordine fu ristabilito e Flaxman fu rinvenuto (sebbene avesse ancora le narici pallidissime), grazie a una doppia razione di Rugiada Lunare. — E stato un lavoro puramente meccanico. Non e stato necessario il minimo lavoro scientifico originale.

— Non credetegli, gente, — intervenne Mezza Pinta, che se n.e stava appollaiato sulla spalla di Zane. — Questo robot e di latta solo al cinquanta per cento, per il resto e puro genio.

— Buono, sono io che ho la parola, — gli disse Zane Gort. — No, io ho semplicemente approfittato del fatto che campi antigravita capaci di sostenere piccoli oggetti sono tecnologicamente possibili da parecchi anni. Il generatore del campo e nella piattaforma alla base di Mezza Pinta, il quale puo variare il campo e dirigerlo per volare come desidera in un modo molto semplice che spieghero fra un momento, esattamente come comanda le chele rudimentali che gli servono come mani.

“In realta, tutto questo meccanismo, a eccezione della parte che riguarda l’antigravita, avrebbe potuto essere realizzato piu di cento anni or sono. Perfino al tempo in cui i cervelli vennero asportati e inscatolati, avrebbero potuto essere dotati di organi per la manipolazione e la locomozione. Ma non fu mai fatto, non vi si penso neppure, per oltre un secolo. Per spiegare questo punto oscuro, devo ritornare a Daniel Zukertort e alla interessante e duratura influenza che egli ebbe sulle sue creazioni. Non fece altro che modellare (e, si!, deformare) l’evoluzione della situazione, piu di quanto nessuno abbia mai compreso.

“Daniel Zukertort voleva creare spiriti non distratti, menti senza corpi. Ora, naturalmente, come egli stesso sapeva molto bene, non riusci a farlo, perche i cervelli hanno un corpo come l’ha un elefante, un’ameba o un robot… voglio dire che hanno tessuto nervoso, un sistema ghiandolare mutilato, un sistema circolatorio, sia pure attivato da una pompa a isotopi, e un sistema digestivo ed escretivo che dipende dalla microrigenerazione dell’ossigeno, dagli elementi nutritivi contenuti nelle fontanelle e dai prodotti di rifiuto.

“Ma Zukie non voleva che le uova pensassero a se stesse come a esseri dotati di corpi, voleva sopprimere quella realta, tenerla nascosta alla loro coscienza, in modo che potessero concentrarsi sulle verita eterne e sul regno delle idee, e non cominciassero a pensare al modo di agire nuovamente nel mondo reale, non appena si fossero annoiate un po’. Cosi Zukertort trucco i dadi”.

Il telefono sulla scrivania di Flaxman comincio ad ammiccare. Scostando con un cenno la signorina Bishop, l’editore afferro il ricevitore, accennando a Zane di continuare.

— In quanto al trucco di Zukertort, — disse il robot — in primo luogo scelse come soggetti artisti e scrittori di inclinazione umanistica… uomini e donne che non si erano mai interessati di ingegneria e che non avrebbero

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