invitavano a rendere definitiva la situazione. E scoprii di essere passata da Oddio-cosa-faccio-se-me-lo-chiedono a Oddio-cosa-faccio-se-non-me-lo-chiedono al piu semplice Oddio-cosa-faccio?

Vedete, non avevo mai detto a Douglas che non sono umana.

Ho sentito umani vantarsi di saper identificare sui due piedi una persona artificiale. Assurdo. Ovviamente, chiunque sa distinguere una creatura sintetica vivente che non abbia aspetto umano; un uomo con quattro braccia, diciamo, o un coboldo. Ma se gli ingegneri genetici si sono volontariamente limitati all’aspetto umano (ed e questa la definizione tecnica di «persona artificiale», in contrapposizione a «creatura sintetica vivente»), nessun umano puo scoprire la differenza; no, nemmeno un altro ingegnere genetico.

Io sono immune al cancro e a molte altre malattie. Ma non porto un cartello che lo annuncia al pubblico. Ho riflessi insoliti. Ma non ne do spettacolo afferrando al volo una mosca fra pollice e indice. Non gareggio mai con altra gente in prove di destrezza.

Ho una memoria insolita, una facilita innata e insolita nel comprendere numeri e rapporti spaziali, una propensione insolita per le lingue. Ma se voi pensate che questo significhi un quoziente intellettivo da genio, permettetemi di aggiungere che, nelle scuole che mi hanno educata, l’obiettivo di un test di Qi consiste nell’ottenere esattamente il punteggio prefissato, non nel fare sfoggio di intelligenza. In pubblico, nessuno mi scoprira mai piu intelligente di chi mi sta attorno, a meno che non si tratti di un’emergenza e non ci siano di mezzo la mia missione o il mio collo, o tutte e due le cose.

L’insieme di queste e altre migliorie serve, stando a fonti attendibili, a migliorare le prestazioni sessuali; ma, fortunatamente, molti maschi sono inclini a considerare i miglioramenti in quest’area come semplici riflessi della loro eccellenza. (Considerata nell’ottica giusta, la vanita maschile e una virtu, non un vizio. Trattata nel modo giusto, rende il maschio molto piu gradevole. L’aspetto di Boss che mi fa piu infuriare e la sua totale mancanza di vanita. Quell’uomo non offre nessun appiglio!)

Non avevo paura che mi scoprissero. Rimossi dal mio corpo tutti i codici di identificazione del laboratorio, anche il tatuaggio che avevo sul palato, nessuno poteva dire che io ero stata progettata a tavolino, che non ero nata dalla roulette biologica di un miliardo di spermatozoi in gara per un solo ovulo.

Pero si presumeva che una moglie appartenente a un gruppo-S desse il suo contributo allo sciame di marmocchi sul pavimento.

Be’, perche no?

Per diversi motivi.

Io ero il corriere di un’organizzazione paramilitare. Immaginatemi un po’ mentre cerco di sistemare un assalitore con un pancione di otto mesi.

Noi femmine Pa veniamo consegnate o messe in vendita in una condizione di sterilita reversibile. Per una persona artificiale, il desiderio di avere figli, di farli crescere nel proprio corpo, non e «naturale»; e ridicolo. La soluzione in vitro ci appare molto piu ragionevole, e comoda e pulita, di quella in vivo. La prima volta che ho visto una donna incinta alle soglie del parto, ero alta quasi quanto lo sono oggi; e ho pensato che avesse una malattia mortale. Quando ho scoperto che cosa le succedeva, mi si e quasi rovesciato lo stomaco. Parecchio tempo dopo, ripensandoci a Christchurch, mi venivano ancora i brividi. Cristo santo, farlo come una gatta, con sangue e dolore? Perche? E poi, perche farlo? Anche se stiamo riempiendo il cielo, questo mondo scervellato e gia troppo carico di persone; perche peggiorare le cose?

Decisi, col massimo rimpianto, che avrei dovuto schivare lo scoglio del matrimonio raccontando che ero sterile: niente bambini. Abbastanza vero, anche se non del tutto.

Non mi chiesero nulla.

Almeno in fatto di figli. Nei giorni successivi, a piene mani, continuai a godermi al massimo la vita in famiglia, finche ne avevo una: il caldo piacere della chiacchierata fra donne, mentre lavavamo le tazze dopo il te; il divertimento folle con bambini e cuccioli; il piacere calmo di parlare mentre ci occupavamo del giardino. Ogni minuto dei miei giorni, queste cose mi davano la sensazione di appartenere a qualcuno.

Un mattino, Anita mi invito in giardino. La ringraziai e le feci notare che dovevo dare una mano a Vickie. Dopo di che qualcuno prese il mio posto con Vickie, e io mi ritrovai seduta in fondo al giardino con Anita. I bambini erano stati scacciati in modo deciso.

Anita disse: — Marjorie, tesoro… — A Christchurch sono Marjorie Baldwin, perche era quello il mio nome ufficiale quando conobbi Douglas a Quito. — Sappiamo tutte e due che e stato Douglas a invitarti qui. Sei felice con noi?

— Terribilmente felice!

— Abbastanza felice, secondo te, da voler rendere definitiva la cosa?

— Si, pero… — Non ebbi mai la possibilita di dire si-pero-sono sterile. Anita mi interruppe decisa.

— Forse e meglio che ti dica prima alcune cose, tesoro. Dobbiamo discutere della tua dote. Se lasciassi fare agli uomini, non si parlerebbe mai di soldi. Albert e Brian sono pazzi di te quanto Douglas, e io capisco benissimo. Pero questo gruppo, oltre a essere una comunita matrimoniale, e anche un’azienda di famiglia, e qualcuno deve tenere d’occhio la contabilita… Ed e per questo che io sono presidente del consiglio di amministrazione e primo dirigente. Non mi lascio mai travolgere dai sentimenti al punto di trascurare gli affari. — Sorrise, e i suoi aghi per la maglia tintinnarono. — Chiedilo a Brian. Lui mi chiama Ebenezer l’Ebrea, pero non si e mai offerto di assumersi queste rogne.

«Puoi restare qui con noi come ospite finche vorrai. Cos’e una bocca in piu da sfamare, a un tavolo lungo come il nostro? Nulla. Ma se vuoi unirti a noi formalmente e ufficialmente, devo trasformarmi in Ebenezer l’Ebrea e vedere che tipo di contratto possiamo preparare. Perche non permettero il naufragio delle fortune della famiglia. Brian possiede tre quote con diritto di voto. Albert e io ne abbiamo due a testa, Douglas e Victoria e Lispeth una ciascuno, sempre con diritto di voto. Come puoi vedere, io ho solo due voti su dieci… ma per qualche anno ancora, se minacciassi di dimettermi, riceverei un robusto voto di fiducia. Un giorno o l’altro mi metteranno in minoranza, e allora potro dimettermi e diventare Alice Seduta-davanti-al-Fuoco.» (E i tuoi funerali si svolgeranno la sera di quello stesso giorno!)

— Per adesso, tiro avanti. Ogni bambino possiede una quota senza diritto di voto… e un bambino non arriva mai a votare perche la sua quota gli viene pagata il giorno in cui esce di casa, come dote o come capitale iniziale. O come puro e semplice spreco, anche se preferisco pensare di no. Queste riduzioni di capitale vanno pianificate. Se tre delle nostre ragazze si sposassero lo stesso anno, la situazione potrebbe diventare imbarazzante, se non l’avessimo prevista in anticipo.

Le dissi che mi sembrava una soluzione molto sensata e colma d’affetto: non credevo che troppa gente pensasse con tanta cura al futuro dei figli. (In realta, di cose del genere non sapevo niente.)

— Cerchiamo di trattarli bene — convenne lei. — Dopo tutto, i figli sono lo scopo di una famiglia. Quindi sono certa che ti renderai conto che un adulto che si unisce al nostro gruppo deve acquistare una quota, se no il sistema non funzionerebbe. I matrimoni sono combinati in cielo, ma i conti vanno pagati qui in terra.

— Amen. — (Era chiaro che i miei problemi erano risolti. In modo negativo. Non potevo stimare le ricchezze del gruppo familiare Davidson, ma di certo non dovevano essere poche, anche se vivevano senza servitu in una vecchia casa non automatizzata. Di qualunque cifra si trattasse, non ero in grado di comperare una quota.)

— Douglas ci ha detto che non ha idea se tu abbia o meno soldi. Soldi a livello capitale, intendo.

— Non ne ho.

Lei non batte ciglio. — Non li avevo nemmeno io, alla tua eta. Tu hai un impiego, giusto? Non potresti lavorare a Christchurch e acquistarti la quota con lo stipendio? Lo so che trovare lavoro in una citta che non e la tua puo essere un problema… Ma io ho qualche conoscenza. Qual e la tua professione? Non ce l’hai mai detto.

(E non lo diro!) Dopo essere stata evasiva e dopo averle detto brutalmente che il mio lavoro era confidenziale e che mi rifiutavo di discutere a qualunque titolo le attivita del mio datore di lavoro e che no, non potevo licenziarmi e cercare un impiego a Christchurch, per cui proprio non poteva funzionare anche se era stato meraviglioso finche era durato e speravo che…

Dopo tutto questo, lei mi interruppe. — Tesoro, non ho ricevuto il mandato di negoziare questo contratto con l’obiettivo di fallire. Che non si possa fare non lo accetto. Io devo scoprire come si possa fare. Brian si e offerto di darti una delle sue tre quote… e Douglas e Albert gli danno man forte, prorata, anche se non sono in grado di pagarlo immediatamente. Ma io ho opposto un

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