— Oh, smettila! Tu sei nata a Seattle. Tuo padre era un ingegnere elettronico, tua madre una pediatra. Li hai persi nel terremoto. Ci hai raccontato tutto di loro. Ci hai fatto vedere le foto.
— Mia madre era una provetta; mio padre un bisturi. Vickie, potrebbero esistere un milione o piu di persone artificiali i cui
— Il che significa che io sono ignorante e piena di pregiudizi!
— Significa che sei una dolce ragazza che e stata drogata di menzogne dai suoi genitori. Sto cercando di correggere l’errore. Ma se trovi che queste scarpe ti vanno comode, continua a portarle.
Chiusi il becco. Vickie non mi diede il bacio della buonanotte. Il sonno fu lento ad arrivare, per tutt’e due.
Il giorno dopo, facemmo finta che la discussione non ci fosse mai stata. Vickie non parlo di Ellen; io non parlai di persone artificiali. Ma quella che era iniziata come un’allegra spedizione si guasto. Finimmo le compere e ripartimmo verso casa con lo shuttle della sera. Non feci cio che avevo minacciato; non chiamai Ellen appena arrivata a casa. Non mi ero scordata di Ellen; speravo semplicemente che aspettare un po’ avrebbe migliorato la situazione. Un gesto vigliacco, immagino.
All’inizio della settimana seguente, Brian mi invito ad andare con lui a ispezionare un terreno per un cliente. Fu un viaggio lungo, piacevole. Consumammo il pasto a un hotel in campagna: una fricassea di presunto capretto, anche se quasi certamente era montone, innaffiata da ettolitri di birra leggera. Mangiammo sotto gli alberi.
Dopo il dolce (un’ottima torta di mirtilli) Brian disse: — Marjorie, Victoria mi ha raccontato una storia molto strana.
— Si? E cosa?
— Amore, credimi, non te ne parlerei se Vickie non fosse cosi sconvolta. — Si fermo.
Io aspettai. — Sconvolta da cosa, Brian?
— Dice che tu le hai raccontato di essere una creatura sintetica che si finge un essere umano. Mi spiace, ma ha detto proprio questo.
— Si, gliel’ho detto io. Non con queste parole.
Non aggiunsi spiegazioni. Dopo un po’, Brian disse dolcemente: — Posso chiederti perche?
— Brian, Vickie stava dicendo cose molto stupide sui tongani e io cercavo di farle capire che erano stupide e sbagliate, che stava facendo un torto a Ellen. Sono molto preoccupata per Ellen. Mi avete chiuso la bocca sull’argomento da che sono tornata a casa, e io sono rimasta buona, ma non potro continuare a lungo. Brian, cosa facciamo per Ellen? E figlia tua, figlia mia. Non possiamo ignorare i torti che sta subendo. Cosa dobbiamo fare?
— Non sono necessariamente dell’opinione che si debba fare qualche cosa, Marjorie. Ti prego, non cambiare discorso. Vickie e terribilmente a terra. Io voglio solo chiarire l’equivoco.
Gli risposi: — Non ho cambiato discorso. Le ingiustizie nei confronti di Ellen
— Che io sappia no. Anche se a mio giudizio Ellen ha sbagliato a sposare un uomo che non era nemmeno stato presentato alla sua famiglia. Mi sembra una mancanza di rispetto per le persone che l’hanno cresciuta e amata per tutta la sua vita.
— Aspetta un momento, Brian. Stando a Vickie, Ellen ha chiesto di portarlo a casa per un’ispezione, come Douglas ha portato me, e Anita le ha rifiutato il permesso. Dopo di che Ellen lo ha sposato. Vero?
— Be’, si. Ma Ellen si e dimostrata testarda e frettolosa. Non credo avrebbe dovuto fare quello che ha fatto senza parlare coi suoi altri genitori. Io mi sono sentito profondamente ferito.
— Ha cercato di parlare con te? E tu hai tentato di parlarle?
— Marjorie, io lo sono venuto a sapere a cose fatte.
— Cosi mi dicono. Brian, e da quando sono tornata a casa che spero che qualcuno mi racconti cosa e successo. Stando a Vickie, niente di questa faccenda e mai stato deciso in un consiglio di famiglia. Anita ha rifiutato a Ellen il permesso di portare a casa l’uomo che amava. Gli altri genitori di Ellen o non sapevano o non hanno interferito con la… crudelta di Anita. Si, crudelta. Poi la piccola si e sposata. E poi Anita ha aggiunto alla sua crudelta iniziale una grave ingiustizia. Ha rifiutato a Ellen cio che le spetta per diritto di nascita, la sua parte delle ricchezze di famiglia. E tutto vero?
— Marjorie, tu non c’eri. Il resto di noi, sei su sette, hanno agito nel modo migliore in una situazione difficile. Non mi sembra giusto che tu spunti a posteriori e critichi quello che abbiamo fatto. Parola mia, non mi sembra affatto giusto.
— Amore, non volevo offenderti. Ma il punto e che
Brian tamburello le dita sul tavolo. — Marjorie, il tuo e un modo semplicistico di vedere una situazione complessa. Ammetti che amo Ellen e che il suo benessere mi sta a cuore quanto a te?
— Certo, amore.
— Grazie. Convengo con te che Anita non avrebbe mai dovuto proibire a Ellen di portare in casa il suo giovanotto. Anzi, se Ellen lo avesse visto nell’ambiente della propria casa, con la sua gentilezza e le sue tradizioni, forse avrebbe deciso che l’uomo non faceva per lei. Anita ha costretto Ellen a un matrimonio stupido, e gliel’ho detto. Ma non si puo rimediare immediatamente alla situazione invitandoli qui. Lo vedi da te. Ammettiamo pure che Anita
Mi sorrise, e io fui costretta a rispondergli con un sorriso. Anita sa essere affascinante; e incredibilmente fredda e scortese, se le fa comodo.
Brian continuo: — Invece, fra un paio di settimane avro un buon motivo per fare un viaggio a Tonga, il che mi permettera di studiare a fondo la situazione senza Anita alle costole…
— Perfetto! Ci porti anche me? Per favore?
— Darebbe fastidio ad Anita.
— Brian, Anita mi ha molto piu che infastidita. Non sara questo che mi impedira di andare a trovare Ellen.
— Mmm… Eviteresti di fare qualcosa che possa danneggiare il benessere di tutti noi?
— Se me lo facessero presente, si. Pero potrei chiedere spiegazioni.
— Le avrai. Ma permettimi di passare al tuo secondo punto. E ovvio che Ellen avra ogni centesimo che le spetta. Ma mi concederai che non c’e nessuna urgenza di pagarla. I matrimoni combinati in fretta spesso non durano molto. E, anche se non ho alcuna prova, e del tutto possibile che Ellen sia stata raggirata da un cacciatore di dote. Aspettiamo un po’ e vediamo se questo ragazzo e ansioso di mettere le mani sui suoi soldi. Non e prudente?
Dovetti ammetterlo. Lui continuo: — Marjorie, amore, tu sei particolarmente cara a me e a tutti noi perche ti vediamo troppo poco. Ogni volta che torni a casa per tutti noi e come una nuova luna di miele. Ma tu sei quasi sempre via, e quindi non sai perche stiamo sempre cosi attenti a tenere calma Anita.
— Be’, no, non lo so. Ma la cosa dovrebbe essere reciproca.
— Occupandomi di legge e di persone ho scoperto un’enorme differenza fra il
— In che modo, Brian?
— C’e l’ovvia questione del suo ruolo di custode. Come manager delle finanze e degli affari di famiglia e praticamente insostituibile. Forse potrebbe farlo qualcun altro di noi, ma e certo che nessuno vuole quel lavoro, e