mi fossi trovata in difficolta.

Lei protesto che non c’era bisogno di mance, ma non insistette per restituire i soldi, e se ne ando.

«Adolf Belsen» prese la sotterranea per Il Cairo, poi il semibalistico per Hong Kong, dove aveva prenotato una stanza al Peninsula; il tutto grazie ai buoni uffici del Diners Club.

«Albert Beaumont» era in vacanza. Prese il Safari Jet per Timbuctu, dove l’American Express l’aveva sistemato per due settimane al lussuoso Shangri-La, sulla riva del mare del Sahara.

La Banca di Hong Kong pago ad «Arthur Bookman» il viaggio fino a Buenos Aires.

«Archibald Buchanan» visito la sua citta natale, Edimburgo, pagando con la MasterCard. Dato che poteva fare l’intero viaggio in sotterranea, con una coincidenza al Cairo e un cambio automatico a Copenhagen, avrebbe dovuto raggiungere la patria dei suoi avi in un paio d’ore.

Poi usai il computer per fare diverse indagini; ma niente prenotazioni, niente acquisti, e solo memoria temporanea.

Soddisfatta, lasciai la cabina e chiesi all’inserviente con le fossette se l’ingresso della metropolitana che vedevo nell’atrio mi avrebbe portata o meno al Fat Man.

Lei mi spiego quale percorso seguire. Cosi scesi al metro e presi il treno per Mombasa, pagando di nuovo in contanti.

Mombasa e a soli trenta minuti, quattrocentocinquanta chilometri, da Nairobi, pero e a livello del mare, il che fa sembrare paradisiaco il clima di Nairobi; me ne andai il piu in fretta possibile. Cosi ventisette ore piu tardi ero nella provincia dell’Illinois dell’Impero di Chicago. Parecchio tempo dira qualcuno, per un arco a cerchio massimo di soli 13 mila chilometri. Pero io non seguii il cerchio massimo e non superai una sola barriera doganale o un punto di controllo dell’immigrazione. E non usai carte di credito, nemmeno quelle rubate. E riuscii persino a dormire per sette ore di fila nello Stato Libero dell’Alaska; praticamente non avevo chiuso occhio da quando avevo lasciato la citta spaziale di Elle-Cinque, due giorni prima.

Come feci? Segreto professionale. Forse a me quel particolare percorso non servira piu, ma in futuro potrebbe averne bisogno un mio collega. D’altra parte, come dice il mio boss, con tutti quanti i governi che non fanno altro che diventare piu rigidi appena possono, coi loro computer e i loro Occhi Pubblici e altri novantanove tipi di sorveglianza elettronica, ogni persona libera ha il dovere di combattere alla minima occasione possibile: tenere in funzione le ferrovie segrete, tenere le tendine chiuse, dare informazioni sbagliate ai computer. I computer hanno una mentalita letterale e stupida; le documentazioni elettroniche sono documentazioni solo per modo di dire… Per cui e bene essere pronti a sfruttare le occasioni per fregare il sistema. Se non puoi sfuggire alle tasse, paga un po’ troppo per confondere i loro computer. Imbroglia le cifre. E cosi via…

La chiave per viaggiare per meta del pianeta senza lasciare tracce e: pagare in contanti. Mai carte di credito, mai qualcosa che entri in un computer. E una bustarella non e mai una bustarella; in questi trasferimenti di denaro, il beneficiario deve sempre salvare la faccia. Ovunque, per quanto strapagati, i dipendenti pubblici sono convinti di essere orribilmente sottopagati; ma nel petto di ogni dipendente pubblico batte il cuore di un ladro, altrimenti non mangerebbero al piatto pubblico. Queste due realta sono tutto cio che vi occorre, pero state attenti! Siccome il dipendente pubblico non ha rispetto di se, vuole ed esige dimostrazioni di pubblico rispetto.

Io soddisfo sempre questa loro esigenza, e il viaggio si era svolto senza incidenti. (Non contai il fatto che il Nairobi Hilton, colpito da un’esplosione, era finito arrosto pochi minuti dopo che io ero salita sul metro per Mombasa; credere che l’incidente avesse a che fare con me mi sarebbe parso estremamente paranoico).

Mi sbarazzai di quattro carte di credito e di un passaporto non appena sentii la notizia, ma avevo gia deciso di prendere quella precauzione. Se il nemico voleva eliminarmi (possibile ma improbabile), distruggere una proprieta che valeva milioni di corone e uccidere o ferire centinaia o migliaia di persone solo per arrivare a me sarebbe stato come dare la caccia a una mosca con un’accetta. Indegno di veri professionisti.

Be’, dipende. Comunque ero di nuovo nell’Impero, e avevo portato a termine un’altra missione con pochi errori secondari. Mentre prendevo l’uscita per i Prati Lincoln, meditai che mi ero guadagnata abbastanza buoni- punto per costringere il boss a concedermi qualche settimana di Riposo&Relax in Nuova Zelanda. La mia famiglia, un gruppo-S di sette persone, viveva a Christchurch; non li vedevo da sei mesi. Che bello!

Nel frattempo potevo godermi l’aria fresca, pulita, e la bellezza rustica dell’Illinois; non era un’Isola del Sud, ma era il miglior surrogato disponibile. Si dice che un tempo questi prati fossero coperti da squallide fabbriche, ed e difficile crederlo. Dalla stazione, l’unico edificio visibile era il gruppo di stalle dell’Avis, dall’altra parte della strada.

Davanti allo steccato di fronte alla stazione c’erano due calessi da noleggio dell’Avis, oltre ai soliti carri e carretti delle fattorie. Stavo per prendere uno dei calessi dell’Avis quando riconobbi la vettura che arrivava in quel momento: una magnifica pariglia di bai aggiogata a un lando Lockheed. — Zio Jim! Qua! Sono io!

Il cocchiere si porto la frusta alla tesa del cappello, poi fermo la pariglia. Il lando era davanti agli scalini dove io aspettavo. Zio Jim salto a terra e si tolse il cappello. — E bello riavervi a casa, signorina Friday.

Gli regalai un abbraccio veloce che lui sopporto pazientemente. Zio Jim Prufit aveva idee ferree sul decoro e sulle buone maniere. Si raccontava che fosse stato accusato di simpatie papiste; qualcuno addirittura diceva che lo avevano colto in flagrante a celebrare la messa. Altri dicevano che erano solo balle, che si era infiltrato per l’agenzia e si era addossato la colpa per proteggere altri. In quanto a me, non ne so molto di politica, pero immagino che un prete abbia modi piuttosto formali, si tratti di un vero sacerdote o di uno del nostro mestiere. Potrei sbagliarmi; non credo di avere mai visto un prete.

Mentre lui mi aiutava a salire, facendomi sentire una vera signora, gli chiesi: — Come mai eri da queste parti?

— Mi ha mandato a prendervi il Padrone, signorina.

— Davvero? Ma non l’ho informato dell’ora del mio arrivo. — Cercai di scoprire chi, nel mio percorso di ritorno, poteva fare parte della rete dati di Boss. — A volte penso che il boss abbia una sfera di cristallo.

— Sembra proprio, vero? — Jim fece partire Gog e Magog, e ci avviammo alla fattoria. Mi appoggiai all’indietro e mi rilassai, ascoltando il cloppete cloppete allegro, familiare degli zoccoli dei cavalli sul terreno.

Riaprii gli occhi quando Jim svolto al nostro cancello, ed ero perfettamente sveglia quando passammo sotto la porte cochere. Saltai giu senza aspettare di ridiventare una «signora» e mi girai per ringraziare Jim.

Mi balzarono addosso dai due lati.

Il caro vecchio zio Jim non mi mise in guardia. Resto li a guardare mentre mi mettevano fuori combattimento.

2

Mia stupidissima colpa! All’addestramento di base mi avevano insegnato che nessun posto e mai totalmente sicuro, e che i posti dove si torna abitualmente sono i piu pericolosi, i piu adatti a trappole, agguati, imboscate.

Ma, a quanto sembrava, avevo imparato la lezione solo a pappagallo; da vecchia professionista, l’avevo ignorata. E ci ero cascata.

Questa regola e analoga al fatto che la persona che ha piu probabilita di ucciderti e un membro della tua famiglia; e anche questa amara statistica viene ignorata; deve essere ignorata. Vivere nel timore della propria famiglia? Meglio morire!

La mia maggiore stupidita fu ignorare un avvertimento clamoroso, chiaro, specifico, non semplicemente un principio generale. Come aveva fatto il caro vecchio «zio» Jim a presentarsi all’appuntamento con la mia capsula, nel giorno giusto e quasi al minuto spaccato? Con una sfera di cristallo! Il boss e piu in gamba di tutti noialtri, ma non usa la magia. Forse mi sbaglio, ma sono sicurissima. Se Boss possedesse poteri sovrannaturali, non avrebbe bisogno di noialtri.

Non avevo segnalato i miei movimenti a Boss; non gli avevo nemmeno comunicato che avevo lasciato Elle- Cinque. E dottrina: lui non ci incoraggia a informarlo ogni volta che ci muoviamo, perche sa che una fuga di notizie

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