— Perche dobbiamo lottare contro il destino? — si chiede Clay, dirigendosi verso la prima uscita dall’autostrada. Lascia scivolare la mano destra sulla soda e fresca rotondita delle sue cosce mentre la macchina imbocca lo svincolo. Lei tiene le gambe castamente strette, ma gli sorride. Lui le accarezza la curva delicata della pancia e prende da una tasca un biglietto da un dollaro. L’uomo al casello di uscita ammicca. — C’e un motel da queste parti? — chiede Clay. Il casellante dice: — Ce n’e uno a sinistra sulla Strada 71, a quattrocento metri da qui. — Lui annuisce ringraziando e si dirige verso il motel. E una struttura squadrata che sembra fatta di plastica, una 'U' dalle pareti verdi posta accanto alla strada. La ragazza aspetta nell’auto; Qay va nell’ingresso. — Stanza matrimoniale? — L’impiegato prende il registro del motel. — Tutta la notte? — s’informa, e Clay risponde: — No, no, solo un paio d’ore. — L’impiegato guarda sopra la spalla di Clay nell’auto, fissandoli come se stesse contando i seni della ragazza; dopo un po’ si decide: — Carta di credito? — Clay gli porge un’American Express. L’impiegato annota i dati sul registro, Clay firma la nota e prende la chiave della stanza; torna all’auto e la guida sul retro, verso la stanza. La posteggia in un cortiletto in cui e stata intagliata una piccola piscina a forma di cuore. Alcuni bambini sguazzano nell’acqua; le madri si lasciano intorpidire dal sole. Mentre scende dall’auto, la ragazza guarda verso la piscina, sospirando, dice: — Mi piacciono da impazzire i bambini, e a te? Voglio averne una dozzina. — Saluta allegra i bambini che sguazzano. Clay le pizzica il sedere. — Entriamo. — La stanza e scura e fresca. Lui accende la luce e spegne il condizionatore d’aria. La ragazza si allunga sul letto, sdraiandosi sul copriletto scuro. Clay va in bagno e ne esce nudo. — Non spegnere la luce — dice lei. — Mi piace la luce. Odio i segreti. — Lui annuisce sorridendo e si unisce a lei sul letto. — Parlami di te — mormora. — Dove sei cresciuta. Cosa vuoi fare nella vita. Il tipo di libri che hai letto. I film che preferisci. I posti in cui sei stata. Il cibo che mangi. Ti interessa Cezanne? Bartok? Le giornate di nebbia? Il calcio? Lo sci? Il collezionismo? Cristopher Marlowe? Ti soddisfa la droga? Il vino bianco? Hai mai pensato di dormire con una ragazza? Quanti anni avevi quando ti sono cresciuti i seni? Hai mestruazioni dolorose? Quali sono le tue zone erogene? Cosa pensi della politica? Hai prevenzioni verso i rapporti orali? Ti piacciono gli animali? Qual e il tuo colore preferito? Sai cucinare? Cucire? Sei una casalinga efficiente? Sei mai stata con due uomini in una volta sola? Ti interessi di affari? Sei religiosa? Sai parlare il francese? Ti trovi bene con i tuoi genitori? A che eta hai avuto la tua prima esperienza sessuale seria? Ti piace volare? Quando incontri qualcuno per la prima volta, pensi automaticamente che si tratti di una persona decente fino a quando hai prova del contrario? Hai fratelli o sorelle? Sei mai stata incinta? Nuoti bene? Passi molto tempo da sola? Cosa preferisci, i diamanti o gli zaffiri? Ti piacciono molto i preliminari, o preferisci arrivare subito al sodo? Vai a cavallo? Sai guidare? Sei mai stata a Citta del Messico? Sai sparare? — Le accarezza i seni e stringe delicatamente i capezzoli irrigiditi tra le dita. Le fa scorrere una mano sulle cosce. Inala la fragranza delle sue guance. — Ti amo — sussurra lei. — Mi sento cosi
Allarga le gambe. Lui la copre con il suo corpo.
— L’atto del rapporto sessuale — le dice Clay — e fondamentalmente una cosa semplice. Consiste nell’inserire l’organo maschile, il pene, all’interno della vagina, che e l’organo femminile. Muovendo poi il pene nella vagina, l’eccitazione cresce nel sistema nervoso maschile fino a quando si innesca una reazione che scarica il seme, il fluido che contiene le cellule spermatiche. Le cellule spermatiche percorrono la vagina ed entrano in quella complessa struttura che e il sistema riproduttivo femminile. Se una cellula di sperma incontra un ovulo, o cellula- uovo, avviene la fecondazione e viene concepito un bambino. Il momento in cui il seme viene emesso dal pene maschile e solitamente accompagnato da sensazioni di piacere, seguito dal rilassamento del maschio. Questo momento di estasi e conosciuto come orgasmo. Nella femmina, l’orgasmo non e accompagnato da emissione di fluido, ma ci sono altre reazioni organiche, quali gli spasmi dei muscoli vaginali, una dilatazione delle pupille e una sensazione di estremo piacere fisico.
— Si. Si. Si. Si.
Lui esegue la serie di movimenti familiari, e la ragazza i contromovimenti familiari. I suoi occhi sono chiusi; il suo volto e premuto contro il collo di lei. Puo sentire, ma solo debolmente, i commenti tranquilli di coloro che assistono dalla profondita delle polle: i paragoni, i contrasti, le critiche, i chiarimenti. Di tanto in tanto puo sentire il freddo dell’acqua insinuarsi nel tepore del sudore della pelle delicata della ragazza. Il suo seme spruzza in avanti: i lamenti di piacere di lei crescono di intensita, fino a raggiungere il culmine, poi subito decrescono, e spariscono rapidamente. L’occhio scuro e lucente sul fondo ammicca. Una brezza soffia attraverso le pareti che si dissolvono. Il motel luccica, e inizia a dissolversi anch’esso. Lui combatte disperatamente per tenerlo insieme. Si aggrappa alla ragazza, la bacia, sussurra parole d’amore. Si congratulano reciprocamente per l’intensita delle emozioni che hanno vissuto insieme, o per la verita e la bellezza che hanno scoperto l’uno nell’altro. Questo e amore, dice Clay agli spettatori silenziosi. Gli occhi ammiccano di nuovo. Lui sta scivolando, la scena gli sta sfuggendo di mano. Continua a resistere. Si aggrappa alla realta con frasi sonanti e autoritarie: Prodotto Nazionale Lordo, Accordo per il Commercio, Gerarchia Cattolica Romana, Repubblica Federale Tedesca, Ora Legale della Costa Orientale, Regolamento Postale degli Stati Uniti, Trattato di Pace nel Sudest Asiatico, Sindacati Americani dei Lavoratori. E tutto inutile. Il centro non regge piu. La ragazza si offusca e svanisce davanti a lui, i suoi seni si afflosciano, gli organi interni diventano gassosi e fuoriescono dagli orifizi del suo corpo, fino a quando sul letto non rimane altro che un’immagine bidimensionale, una semplice fotografia a colori che si staglia sul copriletto. Poi scompare anche quella. Lui si aggrappa al materasso, cercando disperatamente di non lasciarsi trascinare di nuovo indietro, pur consapevole dell’inevitabile sconfitta dei suoi sforzi. L’edificio intorno scompare. Scorge la sua auto posteggiata accanto, e corre per raggiungerla, ma svanisce. Il cortile asfaltato non e piu asfaltato. I pali del telefono, i conti d’albergo, le macchine automatiche dei giornali e i fiori ornamentali sono scomparsi. Il petto gli brucia. E in crisi profonda. Sta affondando sempre di piu. Il suo corpo si sta di nuovo trasformando. Scivola verso gli strati piu profondi della polla oscura, e trova Quoi, massiccio, pensieroso, riconoscente. Clay non ricorda piu la forma del volto della ragazza. Il gusto di lei sulle sue labbra si sta dissolvendo rapidamente. I ricordi stanno scomparendo. La dimostrazione e finita.
7
Infine, abbandona la polla di Quoi. E stato un periodo tranquillo e istruttivo, quello passato laggiu, e tranne alcuni impulsi ribelli che si sono impadroniti di lui in momenti imprevisti si e adattato bene sia alla sua metamorfosi che alla natura statica dell’esistenza sommersa. Ha apprezzato moltissimo la comunione con l’essere acquatico, e le sue visioni, attraverso Quoi, degli altri membri della specie sparsi nel mondo. Ma adesso sa che e arrivato il momento di andare. Risale alla superficie e rimane indeciso per un momento, a testa in giu e con la schiena piegata, per riprendere le forze; e poi con un rapido movimento convulso si lancia fuori dall’acqua.
Giace annaspando sulla costa per quello che gli sembra un lungo momento, mentre l’acqua si ritira dal suo corpo. Poi decide di essere pronto a immettere l’aria nei suoi polmoni, ma quando l’aspira gli brucia terribilmente, e la espelle velocemente. Piu cautamente, immagina che la sua testa sia protetta da un globo di vetro, e che le molecole si separino con grande precisione, cosicche entra prima una piccola particella d’aria, e poi un’altra, e poi un’altra, finche l’elmetto e pieno di fessure e il flusso e continuo, e lui sta respirando normalmente. Rimane immobile. Offre il corpo alla luce solare. Avanza di qualche centimetro nella polla e sbircia in giu, cercando di scorgere Quoi per salutarlo, ma tutto quello che riesce a vedere e una massa scura e indistinta sul fondo. Agita una mano, in segno di saluto.
Mentre si allontana vede Hanmer seduto in un fiore nero a coppa, di dimensioni gigantesche.
— Liberato dalla cattivita — dice Hanmer. — Respiri di nuovo l’aria. Ti eri perso.
— Quanto tempo ci sono stato?
— Abbastanza a lungo. Stavi
— Quoi e stato gentile. Un ospite perfetto — dice Clay. — Se non ti avessimo chiamato, non saresti mai uscito — dice Hanmer, con tono risentito.
— Se tu non avessi lasciato che gli uomini-capra mi inseguissero, non sarei caduto nella polla, in primo luogo.
Hanmer sorride. — Vero.
— Dove hai preso questa frase?
— Da te, naturalmente — dice Hanmer, quieto.
— Entri ed esci dalla mia mente come meglio credi?