invertita, per lui le cose sono piu difficili. Non sara posseduto. Una ruvida carezza, un rossore improvviso; cerca di coprire la sua nudita, un braccio piegato sui seni ballonzolanti, una mano distesa alla base della sua pancia. Un tentativo di pudicizia. Hanmer esprime il sorriso malinconico di delusione improvvisa, e batte in una prudente ritirata di fronte a un tale insuperabile pudore: non lo costringera, perche il gioco potrebbe non valere la candela. E ora? E ora? Gli occhi di Clay ammiccano. Api dorate gli ronzano nella testa. Si volta. Si allontana velocemente, lungo un sentiero scosceso che scende verso il fiume ai piedi del promontorio. Rovi si protendono verso di lui, graffiando il soffice seno, e lasciandovi una traccia rossa. Lui accelera al massimo l’andatura. Il sentiero e contorto e fa spesso brusche curve, cosicche dopo qualche momento non riesce piu a vedere il promontorio su cui si trovano gli Sfioratori. Non l’hanno seguito. Nudo, ballonzolante, troppo in carne, si precipita verso il basso.

Inciampa, negli ultimi tre metri del sentiero, e cade lungo disteso. Poi si rialza. E solo. Cerca di riprendersi. Le pareti del promontorio sono simili a muraglie di vetro nero intorno a lui. Il cielo e una fessura lontana. Non ci sono alberi qui, solo piccoli funghi fallici rossi che spuntano sulle rive fangose. Si apre la strada in mezzo a questi ultimi, temendo di schiacciarne uno sotto i piedi.

Il fiume non corrisponde esattamente all’idea che lui ha dei fiumi.

Il suo colore fondamentale e il blu, ma e striato da tonalita di rosso, giallo, e verde, come se contenesse una miriade di particelle colorate che raggiungono a malapena la soglia della visibilita. L’effetto e di un cambiamento continuo e stupefacente, di arcobaleni che mutano e si fondono continuamente. Dove spuntoni di roccia spuntano dall’acqua, nell’aria si scorgono spruzzi fantasmagorici di minute goccioline.

Si inginocchia sulla riva, sporgendosi per vedere meglio. Si, particelle colorate, discrete e distinte, non c’e alcun dubbio; questa potra essere acqua, ma dentro ci sono degli inquilini. Un torrente di pesci microscopici e variopinti. Piega le mani a coppa e raccoglie una piccola quantita d’acqua. Luci scintillanti ci giocano dentro, lampeggiano. Poi, rapidamente, i colori sbiadiscono. L’acqua che adesso scivola tra le dita serrate ha il normale colore dell’acqua, e niente di piu. Svuota del tutto le mani e riprova. Ancora una volta la stessa scena: raccoglie qualcosa, ma quel qualcosa non rimane.

Stringendo con le mani una roccia che affiora, avvicina la faccia all’acqua. Adesso riesce a sentire un chiacchierio continuo, come se il fiume stesse parlando a se stesso con tono monotono e costante. E i suoi colori sono brillanti. Non sembrano provenire da particelle esistenti nel fiume, ma invece sembrano componenti del fiume, segmenti della sua struttura attuale. C’e uno scambio di identita tra i pezzettini colorati e la loro carriera. Improvvisamente vede il fiume come una cosa viva, sul confine tra l’animato e l’inanimato; queste sono le sue cellule, i suoi corpuscoli, i suoi homuncoli.

Deve entrarci?

Trova un punto sabbioso da cui il fiume e facilmente accessibile, e ci entra. Giunto al livello dei fianchi, osserva i colori scintillanti corruscarsi intorno ai suoi piedi. Sente un invito a procedere.

Piu a fondo. Al petto, adesso. Si spruzza l’acqua sul seno e sulle spalle. Si sciacqua la faccia. Fa un altro passo; il fondo e duro e liscio. L’acqua continua lentamente a salire lungo il suo corpo. Vieni, gli dice il fiume, entra completamente in me. Lo scuro triangolo pubico e reso luminoso dai colori del fiume. Qualcosa di strano sta succedendo ai suoi piedi, ma lui non riesce piu a vederli. Va piu a fondo. Al mento. Rabbrividisce. Viene sollevato e trasportato. Con un tuffo si butta a faccia in avanti nella corrente, e l’acqua si frange fieramente contro i suoi seni. Clay piega le gambe; nuota. Poi si rilassa. Perche faticare? Sta andando incontrollatamente verso il basso. Si distende. Il suo umore migliora. Sente una forma di sottile rimpianto, adesso, per il troppo frettoloso rifiuto della sua femminilita. Perche quel panico? Perche l’affanno? Non dovrebbe prima imparare cosa significa vivere in un corpo del genere? E sempre stato ricettivo alle nuove esperienze; ne e sempre stato orgoglioso. Non e stato solo poco tempo fa che ha tentato di effettuare volontariamente la trasformazione, solo per vedere se la cosa era possibile? E adesso c’e riuscito. E la sta combattendo. Stravolto dall’orrore perche Ti ha infilato qualcosa dentro di lui! Sfuggito da Hanmer. Sgarbatamente, egoisticamente, aridamente. Una fuga. Il terrore. E pieno di rimorsi, improvvisamente. Non ha nemmeno cominciato a esplorare le possibilita del suo nuovo corpo. Essere posseduti e davvero molto piu ripugnante che possedere? Ti sconvolge tanto un momento di passivita dopo una vita di attivita? Sei cosi condizionato? Perche non sdraiarti, a gambe aperte, e lasciarli entrare? Espandi la tua coscienza. Arriva a comprendere l’Altro Lato. Abbandonati. Abbandonati. Abbandonati. Un giorno o l’altro ritroverai il tuo simbolo di virilita.

Tenta di uscire dal fiume.

Ma non riesce a raggiungere la costa. Sbatte le gambe con tutte le sue forze, muove ritmicamente le braccia, taglia l’acqua con le mani a coppa, eppure continua tranquillamente a seguire la corrente. Le splendenti rive rocciose non si avvicinano minimamente. Cerca il fondo con i piedi, non lo trova. Si allunga. Combatte con maggior decisione, ma il risultato e sempre lo stesso. La stanchezza comincia a penetrare in lui. Beve oceani d’acqua. I corpuscoli luminosi del fiume permeano i suoi intestini.

E intrappolato in una fantasmagoria vorticosa di luminosita. Le sue cosce sono incatenate. Il fiume non lo lascera andare. Ma davanti a lui scorge una possibilita di fuga: una guglia acuta e grigia di roccia che sorge nel mezzo del canale. Si lascera trascinare fino a quel punto, e in qualche modo riuscira ad afferrarla e ci si riposera fino a quando avra ritrovato le forze necessarie a combattere la corrente. Si. Lo scoglio si avvicina. Si prepara per l’impatto. Colpiscilo prima con le spalle, decide. Proteggi i seni sensibili. Si vede scaraventato in alto, un vorticare scomposto di arti, carne bianca, capelli neri, capezzoli rosa, fessura in mezzo alle cosce. Aggrappati. Aggrappati. Ma le cose non vanno cosi. Punta verso la massa rocciosa e prepara il corpo; senza provare dolore viene diviso esattamente in due, una parte fluisce a sinistra dell’ostacolo, una parte a destra; si riunisce dopo la roccia e continua il suo viaggio forzoso.

Adesso capisce.

Il fiume l’ha mangiato. Questo corpo, questo insieme di organi e carne e muscoli e ossa, questo ammasso di calcio e fosforo e idrogeno e azoto, e un’illusione. Questi seni sono un’illusione. Questo sedere piatto e sodo e un’illusione. Questo triangolo peloso e un’illusione. E diventato una cosa sola con il flusso scintillante. Ha arricchito il suo corpo; adesso e composto delle stesse particelle scintillanti, sta oscillando sul confine incerto tra vita e non vita, che ha tanto ammirato appena giunto sulla riva del fiume. Ne riesce a distinguere le particelle che fanno parte di lui dalle altre. Tutte appartengono a questo torrente di vita.

E possibile la fuga?

La fuga non e possibile.

Continuera ad andare sempre piu avanti, trascinato dalla corrente veloce, fino a quando raggiungera il mare, che solo poco tempo prima ha contribuito a sollevare. E uscira dal fiume e si disperdera sui vasti fondali. Rimarra ancora intatta la sua coscienza, quando sara disperso come un milione di milioni di punti colorati in quei tremendi abissi? Sta gia perdendosi. Gia troppi piccoli punti di fuoco alieno si sono fusi con la sua sostanza disciolta. E diluito. Si sta dissolvendo. Ha abbandonato ogni sentimento di se stesso come femmina o come maschio, ricorda a malapena di essere stato un organismo metabolico; sono scomparsi i seni, i testicoli, gli occhi, i piedi; rimangono solo particelle corpuscolari scintillanti. Morire di una morte multiforme: com’e etereo! Perdersi in un turbinio di luci splendenti! L’universo risplende. E come un moto browniano dell’anima. E vagamente consapevole della migrazione dei suoi componenti attraverso il corpo del fiume, e qui una corrente impetuosa tutto spinge in avanti, qui si affonda, qui si rimane intrappolati in un mulinello improvviso. E anche consapevole del terreno attraverso il quale passa il fiume. Le rocce sono scomparse, e sta viaggiando in una zona piatta, alluvionale, attraversando pianure vaste e sconfinate, perduto in meandri imprevedibili. Sorpassa isolette fatte di fanghiglia, e intanto sta scendendo la notte: l’acqua aumenta di velocita. E sempre piu smembrato, disintegrato, disperso, sezionato, disunito, dissociato, scollegato, distrutto, distaccato, diviso. Con l’oscurita il fiume prende una luminosita vigorosa; la sua luce illumina tutta la zona circostante. Lui continua a scendere. Il mare e vicino. Il fiume e entrato nel delta. Quale deposito lascera qui? Quale terriccio si fermera? Davanti si aprono molti canali; il suo flusso si apre la strada imperterrito verso Madre Mare. Sara ulteriormente suddiviso. Sara completamente disperso. L’acqua canta. Rabbrividisce con furia luminosa, e una luminosita furibonda. I corpuscoli che lo costituiscono cantano un osanna per lui. Destino, eccomi. Pace, avanti. Diviso, sconnesso, solo, trascinato. Vai, adesso. Nunc dimittis. Fine del viaggio, qui inizia un nuovo viaggio. Ai figli dell’uomo, addio. Vai. Vai. Separazione. Luminosita scende dall’aria. Luci ovunque. Luci! Un bagliore meraviglioso. Questi colori sono la mia personalita. Questo rosso, questo verde, questo giallo, questo blu, questo viola. Facile, facile, facile, aprirmi la strada attraverso la notte, giu, giu, senza resistere, un ultimo bagliore luminoso prima di andare. Cos’e questo? Un rallentamento? La pesantezza di me. La massa. L’inerzia. Io sono sedimento. Devo essere il delta. Puo essere cosi? Si. Si. Si. Si. Si. Aderisco qui. Mi attacco. Mi aggrappo. Coagulo. Conglomero. Fondo. Qui. Qui. Qui. Mi ispessisco. Accumulo. Consolido. Amalgamo.

Вы читаете Il figlio dell'uomo
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ОБРАНЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату