la lasciai cadere sul tavolo come se fosse di fuoco.

Dissi: — Ma questo priverebbe voi del soddisfacimento che speravate.

— Non importa. E possibile ottenere altra droga. Forse si puo trovare anche qualcun’altro con cui fare quest’esperienza. Nel frattempo voi avrete trovato l’estasi, Vostra Grazia. Persino un Terrestre puo non essere egoista. Prendetela, Vostra Grazia, prendetela.

Gli diedi un’occhiata torva. — Puo essere, Schweiz, che abbiate solo finto di voler prendere la droga anche voi? Puo essere che in realta voi cerchiate qualcuno che faccia da cavia, in modo da poter essere sicuro che la droga e innocua, prima di provarla?

— E una cattiveria, Vostra Grazia!

— Forse no. Forse la vostra idea era proprio questa. — Mi vidi porgere la droga a Noim, vidi lui cadere in convulsioni davanti a me proprio mentre mi preparavo a portare alle labbra la mia dose. Spinsi la bustina verso Schweiz. — No. L’offerta e rifiutata. La vostra generosita e grande, ma non si fanno esperimenti con le persone che si amano, Schweiz.

Si era arrossato in volto. — E un’accusa non meritata, Vostra Grazia. Vi si e offerto di rinunciare alla droga in buona fede, ed a caro costo. Ma, dato che non siete d’accordo, ritorniamo al progetto originale. Prendiamo la droga noi due, in segreto, per provare. Scopriamo insieme i suoi poteri, vediamo quali porte puo dischiuderci. Sicuramente ne trarremo grandi vantaggi.

— Si vede quel che potreste guadagnarci voi — dissi, — ma quale vantaggio ci sarebbe per…

— Voi stesso? — ridacchio Schweiz. Poi mi colpi sul vivo — Vostra Grazia, con questo esperimento potreste rendervi conto che la droga e sicura, scoprire la giusta dose, perdere la paura di rivelare il vostro cuore. Poi, dopo aver ottenuto un’altra dose di droga, sareste veramente pronto a quello che oggi i vostri timori vi impediscono di fare. Potreste prendere la droga con l’unica persona che amate veramente. Potreste usarla per rivelare il vostro cuore alla vostra sorella di legame Halum e per farvi rivelare il suo.

32

C’e una storia che si racconta ai bambini che stanno ancora imparando il Comandamento, una storia dei tempi in cui gli dei andavano ancora vagando per il mondo in forma umana ed i primi uomini non erano ancora arrivati a Borthan. Gli dei, a quel tempo, non sapevano di esserlo, perche non avevano mortali cui confrontarsi. Erano esseri innocenti, inconsapevoli dei loro poteri, e vivevano in modo semplice. Vivevano a Manneran (per questo Manneran presume di avere una santita superiore, perche secondo la leggenda e stata una volta la dimora degli dei), mangiavano foglie e bacche e giravano nudi: soltanto durante il tiepido inverno di Manneran si buttavano leggermente sulle spalle delle pelli di animali. E non c’era nulla di divino, nel loro aspetto.

Un giorno, due di questi dei dall’aria poco divina decisero di andare a vedere il mondo. L’idea del viaggio venne al dio il cui nome segreto era Kinnall, che e adesso il dio dei viaggiatori (si, il nome mi viene da lui). Kinnall invito a unirsi a lui la dea Thirga, che ora protegge gli innamorati. Thirga era irrequieta quanto Kinnall, e se ne andarono insieme.

Da Manneran, si diressero a Ovest, lungo la costa meridionale, fino alle spiagge del Golfo di Sumar. Poi volsero a Nord e traversarono il Passo Stroin, proprio presso il posto dove muoiono i Monti Huishtor. Entrarono nelle Terre Basse Bagnate, che non trovarono di loro gradimento e finalmente si avventurarono nelle Terre Basse Gelate, dove credettero di morire di freddo.

Allora si diressero di nuovo a Sud, questa volta piegando anche verso Ovest; in breve si trovarono di fronte i declivi interni dei Monti Threishtor. Sembrava che non fosse possibile attraversare una catena di monti cosi alti. Ne seguirono allora le falde a Sud senza riuscire a penetrare nelle Terre Basse Bruciate e si trovarono in gravi difficolta fino al momento in cui per caso raggiunsero Passo Threish e si fecero faticosamente strada verso la fredda e nebbiosa provincia di Threish.

Durante la loro prima giornata a Threish, i due dei scoprirono un posto dove c’era una sorgente che scaturiva dalla collina. L’apertura nella collina aveva nove lati e la roccia sovrastante era cosi luminosa da far dolere gli occhi. Aveva volute incandescenti, brillava e pulsava di molti colori che mutavano continuamente, rosso, verde, violetto, avorio, turchese e molti altri. Anche l’acqua che ne scaturiva era luminosa con in se tutti i colori mai visti. Il corso era breve e finiva col perdersi nelle acque di un ruscello molto piu largo, dove tutti quei meravigliosi colori si spegnevano.

Kinnall disse: — Il nostro viaggio nelle Terre Basse Bruciate e stato lungo e le nostre gole sono arse dalla sete. Beviamo? — E Thirga disse: — Si, beviamo — e s’inginocchio presso la fenditura della collina. Mise le mani a conca e le riempi d’acqua scintillante; anche Kinnall bevve ed il sapore dell’acqua era cosi dolce che spinsero i volti proprio nella corrente e bevvero a lunghe sorsate quanto potevano.

Appena l’ebbero fatto, cominciarono ad avvertire strane sensazioni nel corpo e nella mente. Kinnall volse lo sguardo verso Thirga e si accorse che poteva vedere i suoi pensieri, ed erano pensieri d’amore per lui. Thirga guardo lui e vide i suoi pensieri. — Siamo diversi, ora — disse Kinnall e non ebbe bisogno di parlare, perche Thirga capi immediatamente, non appena egli ebbe formulato il pensiero. E rispose: — No, non siamo diversi: siamo diventati capaci di capire l’uso dei doni che abbiamo sempre avuto, semplicemente.

Ed era vero. Possedevano molti doni e non li avevano mai usati prima. Potevano innalzarsi nell’aria e volare come uccelli, potevano cambiare la forma dei loro corpi, potevano camminare attraverso le Terre Basse Bruciate e attraverso le Terre Basse Gelate e non sentire fastidio, potevano vivere senza mangiare, potevano arrestare l’invecchiamento della loro carne e ringiovanire a volonta, potevano parlare senza parole. Avrebbero potuto fare tutte queste cose anche prima di venire alla sorgente, ma non conoscevano il modo; adesso erano capaci di usare le arti con cui erano nati. Avevano imparato, bevendo l’acqua della sorgente scintillante, come fare ad essere dei.

Ma, anche cosi, non sapevano ancora di essere dei.

Dopo un po’ si ricordarono degli altri rimasti a Manneran e tornarono in volo a dir loro della sorgente. Il viaggio duro soltanto un istante. Tutti i loro amici si fecero intorno, quando Kinnall e Thirga cominciarono a raccontare il miracolo della sorgente ed essi dimostrarono i loro nuovi poteri. Quando ebbero finito, tutti a Manneran decisero di andare alla sorgente. Si misero in marcia, in una lunga processione, attraverso il Passo Stroin e le Terre Basse Bagnate su per le falde orientali dei Threishtor fino a Passo Threish. Kinnall e Thirga volavano su di loro, indicando di giorno in giorno il cammino. Finalmente arrivarono alla sorgente, bevvero e ad uno ad uno divennero divinita. Poi si separarono: alcuni tornarono a Manneran, altri andarono a Salla, altri ancora si diressero verso Sumara Borthan o verso continenti lontani come Umbis, Dabis e Tibis: ormai erano come divinita, non avevano limiti nella velocita del loro viaggiare e desideravano vedere quegli strani posti. Kinnall e Thirga, invece, si stabilirono vicino alla sorgente, nella parte orientale di Threish e si contentarono di esplorarsi l’anima a vicenda.

Passarono molti anni e finalmente l’astronave dei nostri antenati atterro a Threish, vicino alla costa occidentale. Gli uomini avevano finalmente raggiunto Borthan. Costruirono un villaggio e cominciarono a radunare cibarie. Uno dei pionieri, un certo Digant, si avventuro nel profondo della foresta in cerca di selvaggina. Si perse e continuo a girare e a girare fino a quando arrivo al luogo dove vivevano Kinnall e Thirga. Egli non aveva mai visto gente simile, e lo stesso era per i due dei, prima di allora.

— Che razza di creature siete, voi? — chiese.

Kinnall rispose: — Una volta eravamo gente normale, ma ora tutto e cambiato, ora non invecchiamo mai, possiamo volare piu veloci degli uccelli, le nostre anime sono aperte e possiamo prendere qualunque forma vogliamo.

— E allora voi siete dei! — grido Digant.

— Dei? Cosa sono gli dei?

Digant spiego che egli era un uomo e non aveva i loro poteri, perche gli uomini devono usare parole per parlare, non possono volare ne cambiare aspetto, e invecchiano ad ogni giro del mondo intorno al sole finche viene il tempo di morire. Kinnall e Thirga ascoltarono attentamente, confrontando se stessi con Digant, e capirono che era vero: egli era un uomo e loro erano dei.

— Una volta, anche noi eravamo come gli uomini — ammise Thirga. — Sentivamo la fame e invecchiavamo, parlavamo soltanto con le parole e dovevamo mettere un piede davanti all’altro per spostarci. Vivevamo da uomini nell’ignoranza, dato che non conoscevamo i nostri poteri. Ma poi le cose cambiarono.

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