— L’ho conservato. In banca. Cosa avrei dovuto farne? Non ha mai avuto nessuna importanza per me. Come dite voi, nessun significato. Un milione di dollari, cinque, dieci milioni, solo parole, — Una strana nota, piu intensa, si insinuo nella sua voce. — Che cosa ha significato? Che cosa significa “avere significato”? Noi ci limitiamo a recitare la parte assegnataci dal copione, signor Nichols. Volete un altro bicchiere d’acqua?

— Si, grazie.

La mia mente era in preda a un turbinio vorticoso. Ero venuto per cercare delle risposte, e le avevo avute, a dozzine, eppure ognuna aveva creato nuovi interrogativi. A cui Carvajal era disposto a rispondere, evidentemente, solo perche vi aveva gia risposto nella sua visione di quel giorno.

Parlandogli, mi ritrovai a scivolare senza equilibrio tra i tempi presente e futuro, del tutto preso in un labirinto grammaticale di confusione di tempi e disordine sintattico. E lui continuava a rimanere placido, quasi immobile, e la sua voce era piatta, a volte impercettibile, il viso senza espressione che non fosse quell’aria stranamente consunta. Avrebbe potuto essere un morto resuscitato, o un robot. Accettava una vita rigida, preordinata, completamente programmata, senza mai chiedersi le motivazioni delle sue azioni, ma continuando ad andare sempre avanti, simile a un pupazzo ciondolante dal proprio inevitabile futuro, trasportato in una passivita esistenziale deterministica che io consideravo sconcertante e innaturale. Per un attimo mi trovai a compiangerlo. Poi mi chiesi se la mia compassione non fosse sbagliata. Sentii la tentazione di quella passivita esistenziale, ne fui attirato con forza.

Improvvisamente Carvajal disse: — Penso che dovreste andarvene ora. Non sono abituato a parlare molto e ho paura di essermi stancato.

— Mi dispiace. Non avevo intenzione di rimanere cosi a lungo.

— Non dovete scusarvi. Tutto cio che e successo oggi e stato proprio come l’ho “visto” accadere. Quindi va tutto bene.

— Vi sono grato di aver voluto parlare cosi apertamente di voi.

— Voluto? — disse ridendo. — Ancora la volonta?

— Questa parola non esiste nel vostro dizionario?

— No. E spero di cancellarla anche dal vostro.

Si diresse verso la porta in segno di congedo.

— Parleremo ancora, presto.

— Mi farebbe piacere.

— Mi dispiace non avervi potuto aiutare come vi sareste aspettato. La vostra domanda su cio che Paul Quinn diventera… sono spiacente. La risposta giace oltre i miei limiti e non posso darvi nessuna informazione. Posso percepire solo cio che percepiro, capite? Ho la percezione solo delle mie percezioni future, come se guardassi il futuro attraverso un periscopio e il mio periscopio non mi mostrasse niente della elezione del prossimo anno.

Mi tenne un attimo la mano.

Sentii una corrente fluire tra noi, un fiume distinto e quasi tangibile di contatto. Percepii in lui una tensione enorme, non solo la tensione provocata dalla nostra conversazione, ma qualcosa di piu profondo, uno sforzo per mantenere ed estendere quel contatto tra noi, per raggiungermi in una zona profonda del mio essere. La sensazione mi lascio scosso e inquieto. Duro solo un istante; poi avvertii come uno scatto e ripiombai nella mia solitudine con una sensazione quasi fisica di separazione, e lui sorrise, mi fece un cortese cenno con il capo, mi auguro buon ritorno a casa e mi fece strada verso il corridoio buio e malsano.

Solo qualche minuto dopo, mentre stavo salendo in macchina, tutti i pezzi dell’enigma andarono al loro posto e riuscii a capire il significato di cio che Carvajal mi aveva detto mentre eravamo gia alla porta. Solo allora compresi la natura di quell’ultimo limite che dominava la sua visione, che lo aveva trasformato in quell’inerte pupazzo che era, che aveva tolto ogni significato alle sue azioni. Carvajal aveva visto il momento della propria morte.

Era per quello che non poteva dirmi chi sarebbe stato il prossimo presidente, ma l’effetto di quella sicurezza portava ad altre conseguenze. Spiegava perche si lasciava trasportare dalla vita in quel modo cieco e indifferente. Per decenni Carvajal doveva aver vissuto con la sicurezza di come e quando e dove sarebbe morto, e quella conoscenza assoluta e indubitabile aveva paralizzato la sua volonta in un modo difficilmente comprensibile alle persone normali. Questa fu la mia interpretazione intuitiva della sua condizione e io ho fiducia nelle mie intuizioni. Quindi alla sua morte mancavano meno di diciassette mesi e Carvajal si lasciava trasportare senza far nulla verso la propria fine, accettando, seguendo il copione, senza il minimo interesse.

17

La mia testa ruotava vorticosamente mentre mi dirigevo verso casa, e continuo a ruotare per giorni e giorni. Mi sentivo drogato, ubriaco, intossicato da un senso di possibilita infinite, di aperture illimitate. Era come se fossi sul punto di immergermi in un’incredibile fonte di energia verso cui mi ero diretto, senza saperlo, tutta la vita.

Quella fonte di energia era il potere onniveggente di Carvajal.

Mi ero recato da lui sospettando gia che fosse cio che in realta era e lui lo aveva confermato, ma aveva fatto anche di piu di questo. Una volta terminate le schermaglie verbali e la fase di prova, Carvajal era stato cosi sollecito a raccontarmi la sua storia come se volesse attirarmi in un rapporto speciale basato sul dono che entrambi spartivamo in modo cosi disuguale.

Che cosa cercava da me? Che ruolo aveva in mente per me?

Amico? Uno spettatore partecipe? Compagno? Discepolo?

Erede?

Pensai a tutte queste possibili soluzioni Ma esisteva anche la possibilita che io restassi completamente deluso, che Carvajal non avesse in mente nessun ruolo per me. I ruoli sono creati dai drammaturghi e Carvajal era un attore, non uno scrittore. Si limitava a prendere atto delle sue battute e seguiva il copione. E forse ai suoi occhi io ero semplicemente un nuovo personaggio entrato in scena per parlare con lui, comparso per ragioni a lui ignote e senza importanza, per ragioni, se ce n’erano, che riguardavano solo l’invisibile e forse l’inesistente autore del grande dramma dell’universo.

Questo era un aspetto di Carvajal che mi infastidiva profondamente, nello stesso modo in cui mi infastidiscono gli ubriachi. L’alcoolizzato — o il drogato o il tossicomane — e in senso letterale una persona fuori di se. Il che significa che non si possono prendere sul serio le sue parole o le sue azioni. Sia che dica che vi ama, sia che dica che vi odia, o quanto ammira la vostra opera o rispetta la vostra integrita o condivide le vostre idee, non saprete mai fino a che punto e sincero, perche possono essere l’alcool o la droga a farlo parlare. Se propone un affare, non sapete quanto si ricordera quando sara nuovamente normale. Quindi le vostre trattative con lui da lucido non hanno essenzialmente nessun valore. Io sono una persona ordinata e razionale e quando tratto con qualcuno voglio provare la sensazione che vi sia un’azione reciproca. Non e cosi invece quando io penso di avere un rapporto vero e l’altro invece sta dicendo solo tutto quello che gli passa per la mente chimicamente alterata.

Con Carvajal provavo molte di queste stesse incertezze. Lui non agiva secondo motivazioni razionali, come l’auto interesse o il benessere generale; ogni cosa, persino la sua sopravvivenza, gli sembrava priva di importanza. Le sue azioni, percio, non si conformavano ne alla stocasticita ne al buon senso: Carvajal era imprevedibile perche non seguiva schemi visibili, ma solo il copione, il sacro e inalterabile copione, che gli si rivelava in lampi di intuizione illogica e spezzettata. “Faccio cio che mi vedo fare” aveva detto.

Senza mai chiedersi perche. Ottimo. “Vede” se stesso dare tutto il suo denaro ai poveri, cosi da tutto il suo denaro ai poveri. Si “vede” attraversare il George Washington Bridge su un trampolo a molla e cosi fa, saltellando da una parte all’altra. Si “vede” mettere del H2SO4 nel bicchiere d’acqua del suo ospite e subito vi rovescia dentro l’acido solforico senza esitazione. Risponde alle domande con argomenti preordinati, sia che cio che e preordinato abbia senso sia che non ce l’abbia. E cosi via. Essendosi arreso totalmente ai comandi del futuro rivelato, egli non sente nessuna necessita di esaminare motivazioni e conseguenze.

Peggio ancora che ubriaco, dopo tutto. Almeno un alcolizzato ha qualche lampo di coscienza razionale operante, per quanto confuso, in fondo alla mente.

Ma forse sono stato troppo duro. Forse esistevano dei disegni che io non riuscivo a vedere. Poteva darsi che l’interesse di Carvajal per me fosse autentico, che egli volesse davvero farmi avere un ruolo reale nella sua vita solitaria. Che egli volesse diventare la mia guida, essere una specie di padre, trasmettermi, nei mesi di vita che gli rimanevano, quella conoscenza che poteva impartire. A ogni modo io avevo trovato un ruolo per lui. Volevo che mi aiutasse a far eleggere Paul Quinn presidente.

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