tra i piedi, quando vengo qui!

— E in particolare la politica rivoluzionaria — disse Franz Giudice. L’amministratore delegato dell’Eurotrasmat, lungo e spigoloso, era noto per le sue frecciatine ironiche. Aveva gia superato i novanta, ma si lanciava nella moda dei giovanotti con meta dei suoi anni, specchi e tutto, e conservava un vigore esemplare. — Meglio tener d’occhio quel cameriere. Con due parlamentari al tavolo, infilera della propaganda nelle pietanze e ci convertira tutti, ancor prima che siamo arrivati al dolce.

— Perche? — chiese Lou Fearon. — Credi davvero che il PEA sia pericoloso? Sai, mi sono sciroppato una bella dose del loro Siegfried Classificatore quando trattavo la faccenda della ragazza alfa uccisa alla torre. — Accenno a Spaulding, che subito s’aggrotto. — Ho l’impressione che quel Classificatore e tutta la sua banda del PEA non siano capaci di combinare niente — termino l’avvocato.

— Si tratta di un movimento esiguo — disse il senatore Fearon. — Non godono neppure del sostegno della maggioranza degli androidi.

Leon Spaulding assenti. — Lo stesso Thor Guardiano — disse l’ectogeno — si esprime in modo molto severo nei riguardi di Classificatore e del suo partito. A quanto mi dice, Thor Guardiano non sembra attribuire alcun valore al movimento PEA.

— Thor e un androide straordinariamente intelligente e capace — disse Krug.

— Comunque — disse Giudice — io parlavo sul serio. Potete prendere in giro il PEA finche volete, ma sono convinto che le sue finalita siano veramente rivoluzionarie, e che appena avra un sufficiente numero d’iscritti…

— Sss! — li interruppe Krug.

Il cameriere alfa era ritornato: portava un’altra bottiglia di vino. Mentre l’alfa mesceva, tra gli umani seduti al tavolo cadde un silenzio carico di tensione. Infine l’alfa usci, chiudendosi accuratamente il portello alle spalle.

Mordecai Salah al-Din, Presidente della Camera, spiego con voce pacata: — Ho ricevuto almeno cinque milioni di petizioni dal PEA. Ho concesso tre udienze ai leader del partito. E devo dire che sono un gruppo sincero e rispettoso dell’ordine, meritevole di essere ascoltato seriamente. E vorrei aggiungere, anche se preferirei che le mie parole non uscissero da questa stanza, che non sarei alieno dall’accogliere una parte delle loro richieste.

— E piu precisamente? — chiese Spaulding, con timbro improvvisamente acuto.

— Ecco. Ritengo che l’inclusione in Parlamento di una delegazione di alfa sia auspicabile, e che probabilmente si verifichera entro la prossima decade. Ritengo che la vendita degli alfa senza il loro consenso sia ingiusta, e che dovrebbe venire vietata per legge. Credo che questo si otterra in una quindicina o una ventina di anni. E cosi credo che conferiremo la pienezza dei diritti giuridici agli alfa prima del 2250, ai beta verso la fine del secolo e ai gamma non molto tempo dopo.

— Rivoluzionario! — esclamo Franz Giudice, sorpreso. — Abbiamo come Presidente della Camera un rivoluzionario!

— Direi piuttosto un visionario — corresse il senatore Fearon. — Un uomo dagli alati ideali e dalla mirabile compassione. E, come sempre, un po’ piu avanti dei tempi.

Spaulding scosse il capo. — Alfa in Parlamento… mah, forse si. Come valvola di sfogo, per evitare che ci sfuggano di controllo. Come gettargli un osso. Ma il resto del programma? No. No. Mai. Onorevole Salah al-Din, non dobbiamo dimenticare che gli androidi sono semplicemente delle cose; sono il prodotto della ricerca genetica e biochimica, creati in una fabbrica, costruiti dalle Imprese Krug per servire l’umanita…

— Calmati — disse Krug. — Ti stai eccitando.

Lou Fearon disse: — Forse il Presidente ha ragione, Leon. Indipendentemente dal modo in cui giungono all’esistenza, sono piu umani di quanto tu non sia disposto ad ammettere. E con il graduale rilassamento di tutte le arbitrarie barriere delle leggi e delle convenzioni sociali, con la graduale diffusione degli ideali ritiristi (su questo, credo, sarete d’accordo tutti), ritengo che saremo sempre piu disposti a conferire quei diritti agli androidi. Agli alfa, almeno. Non c’e affatto bisogno di tenerli sottomessi.

— Cosa ne pensi, Simeon? — Franz Giudice chiese a Krug. — In fin dei conti, sono figli tuoi. Quando hai deciso di produrre il primo androide, ti saresti mai immaginato che avrebbero chiesto pieni diritti di cittadini, o avresti pensato che sarebbero…

— Leon ha detto la parola giusta — lo interruppe Krug. — Come ha detto? Cose. Cose fabbricate. Intendevo costruire un tipo di robot migliore. Non intendevo affatto costruire uomini.

— La linea di separazione tra uomo e androide e molto vaga — disse il senatore Fearon. — Poiche gli androidi sono geneticamente uguali a noi, il fatto che siano di natura sintetica…

— In uno dei miei impianti — disse Krug — posso farvi una copia perfetta della Monna Lisa; ci vorrebbero sei mesi di laboratorio per distinguerla dall’originale. E con cio? Si tratterebbe forse dell’originale? L’originale continuerebbe a essere quello che e uscito dal pennello di Leonardo. La copia sarebbe uscita dalle Imprese Krug. Sarei disposto a pagare un miliardo per l’originale. Non darei un soldo per la copia.

— Eppure, tu stesso affermi che Thor Guardiano, per esempio, e un individuo straordinariamente intelligente e capace — disse Lou Fearon — e gli affidi molte responsabilita. Ho sentito dire che ti fidi piu di lui che di ogni altra persona della tua organizzazione. E non concederesti il voto a Thor? Non gli daresti la possibilita di farsi le proprie ragioni, se tu decidessi di mandarlo qui a fare il cameriere? Accetti che la legge ti conceda di distruggere Thor per un capriccio?

— Thor l’ho fatto io — rispose Krug, con voce grossa. — E la migliore macchina che possiedo. Lo amo e lo ammiro come posso amare e ammirare qualsiasi macchina perfetta. Ma resto sempre il proprietario di Thor. Thor non e un uomo; e solo un’abile imitazione di un uomo, un’imitazione senza pecche, e se decidessi di essere cosi sciocco, cosi sprecone da distruggere Thor, ebbene lo distruggerei. — Cominciava a tremargli la mano. La fisso come se volesse farla fermare, ma il tremore si accrebbe, e un bicchiere colmo di vino si rovescio sulla tovaglia. Duramente, Krug prosegui: — Lo distruggerei. Non ho mai pensato altrimenti, quando ho deciso di produrre androidi. Servitori. Strumenti dell’uomo. Macchine sapienti.

I sensori del centro di controllo del Nemo Club rilevarono il vino versato. Entro il cameriere e puli rapidamente la macchia. Fuori della finestra, un banco di grossi crostacei traslucidi roteava e danzava.

Quando l’alfa si fu ritirato, il senatore Fearon disse a Krug: — Non conoscevo questa tua ostilita verso l’eguaglianza androide. Non l’avevi mai detto.

— Non me l’hanno mai chiesto.

— E ti schiereresti contro il PEA — chiese Salah al-Din — se la proposta venisse presentata in Parlamento?

Krug scrollo le spalle. — Non lo so. Non lo so. Mi son sempre tenuto fuori della politica. Io sono un fabbricante. Un uomo d’affari. Un imprenditore, sai? Perche dovrei cercarmi delle grane?

— Se venissero conferiti i diritti giuridici agli androidi — disse Leon Spaulding — la cosa verrebbe a ripercuotersi sulle Imprese Krug. Voglio dire che, se lei fabbricasse veri esseri umani, allora sarebbe sottoposto alle leggi per il controllo della popolazione, le quali…

— Basta — disse Krug. — Questo non accadra mai. Io faccio gli androidi; io li conosco bene. C’e un piccolo gruppo di scontenti, certo. Piu intelligenti del dovuto. Sono convinti che siamo ritornati alla tratta dei negri. Ma non lo siamo affatto. Non lo siamo affatto. Gli altri lo capiscono. Sono soddisfatti. Thor Guardiano e soddisfatto. Perche il PEA non ha l’appoggio totale degli alfa? Perche gli alfa sono contrari? Perche pensano che sia un’idiozia. Sono trattati nel miglior modo possibile. Tutte queste chiacchiere sugli alfa venduti a dispetto della loro volonta, sugli androidi uccisi per capriccio, sono chiacchiere teoriche; nessuno vende un buon alfa, e nessuno uccide gli androidi per capriccio, come nessuno darebbe fuoco alla propria casa per capriccio. Non c’e nessun bisogno dell’eguaglianza androide. Gli alfa lo sanno. I beta non se ne preoccupano. I gamma non sono neppure in grado di capirlo. Vedete, dunque? Signori, serve solo per fare quattro chiacchiere a cena, niente di piu. Il PEA si sgonfiera da solo. Ossequi, signor Presidente: la tua gentilezza d’animo ti porta fuori strada. Non avrai gli alfa in Parlamento.

Questo lungo discorso mise sete a Krug. Fece per prendere il vino, ma di nuovo la tensione dei muscoli lo tradi; di nuovo rovescio il bicchiere; di nuovo un attento alfa, avvertito da occhi nascosti, entro per pulire la macchia. Fuori delle spesse pareti del Nemo Club, un pesce rosso cupo, di un metro di lunghezza, con una gigantesca, cavernosa bocca zannuta e con una coda sottile, irta di spine, si addentro nei banco di crostacei e comincio a divorarli con fame insaziabile.

Вы читаете Torre di cristallo
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату