cose salga fin qui nel bel mezzo di una notte e ci tagli la testa. Ma penso che voglia continuarla a causa di nostro figlio. Lo sapevate? Abbiamo perso il nostro piccolo Nyles… credo che siano gia otto anni. Da quel momento Felix si e immerso completamente nel suo lavoro. Ma temo che si tratti di una scusa troppo facile, non e vero? Capitano Wong, ci trova terribilmente provinciali?

— Per nulla.

— Eppure dovreste. Ma in fondo, voi non conoscete bene nessuno di noi. Oh, quei giovanotti che arrivano qui con le loro lucide e smisurate fantasie. Non fanno altro per tutto il giorno che trovare modi diversi di uccidere. E una societa terribilmente placida, la nostra. E perche non dovrebbe esserla? Quegli orribili progetti vivono solo dalle nove alle cinque. Eppure, io penso che questo ambiente faccia qualcosa alle nostre menti. L’immaginazione dovrebbe essere impiegata per qualcosa di diverso dal progettare sempre omicidi, non credete?

— Senz’altro. — In lei cresceva l’interesse per quella donna.

Ma proprio allora furono fermati da un assembramento.

— Che cosa succede? — domando la baronessa. — Sam, cosa stanno facendo li dietro?

Sam sorrise e fece un passo indietro; Rydra e la baronessa si infilarono al suo posto.

— Teneteli indietro! — Rydra riconobbe la voce di Lizzy. Qualcun altro si mosse e allora riuscirono a vedere. I ragazzi della Guida avevano recintato uno spazio di quasi tre metri e ora sembravano fare la guardia. Al centro del cerchio, inginocchiati, c’erano Lizzy e altri tre ragazzi che, dagli abiti, sembravano di Armsedge. — Quello che dovete capire — stava dicendo Lizzy — e che tutto sta nel polso. — Lancio una biglia col pollice, e la pallina ne colpi prima una, poi un’altra; la prima che era stata colpita ne ando a colpire una terza.

— Ehi, fallo ancora!

Lizzy raccolse un’altra biglia. — Solo una nocca contro il pavimento, cosi si puo farla proiettare. Ma soprattutto e il polso.

La pallina parti, colpi, colpi e colpi. Cinque o sei persone applaudirono. Rydra era fra di loro.

La baronessa si tocco il seno. — Un colpo incantevole! Davvero incantevole! — Poi diede un’occhiata alle spalle. — Oh, devi proprio vederlo, Sam. Sei tu l’esperto balistico, no? — Lievemente imbarazzata, si giro verso Rydra e ripresero insieme a muoversi fra la folla. — Ecco. E per questo che sono cosi felice che voi e il vostro equipaggio siate venuti qui stasera. Ci avete portato una ventata piacevole e fresca, di un sapore che non conoscevamo.

— Parlate di noi come se fossimo un’insalata. — Rydra rise. Nella baronessa l’appetito non era cosi minaccioso.

— Oso dire che se rimarrete qui a lungo, correrete davvero il rischio di essere divorati. Ci avete portato qualcosa di cui noi eravamo affamati.

— E di cosa si tratterebbe?

Arrivarono al bar, poi si girarono con i loro bicchieri. Il viso della baronessa sembro diventare di colpo duro. — Be’, voi… voi siete arrivati, e noi abbiamo immediatamente incominciato a imparare delle cose, cose su di voi, e in fondo su noi stessi.

— Non capisco.

— Prendete quel vostro Navigatore. Gli piacciono i bicchieri grandi e tutto quanto all’infuori delle acciughe. Be’, e gia molto piu di tutto quello che io so sulle preferenze di chiunque altro in questa sala. Se si offre Scotch, loro bevono Scotch. Se si offre tequila, loro bevono tequila. E solo un momento fa ho scoperto… — scosse il capo — …che e tutta questione di polso. Non me ne ero mai accorta prima.

— Eppure stiamo tutti parlando.

— Si, ma solo voi dite le cose importanti. Quello che vi piace, quello che non vi piace, come fare certe cose… Desiderate davvero essere presentata a tutte quelle persone che pensano soltanto a uccidere la gente?

— In realta no.

— Lo immaginavo. E non ho intenzione di imporvi una cosa simile. Pero, ci sono tre o quattro persone che penso vi piacerebbero. Vedro di presentarvele prima che ve ne andiate. — E si infilo nella folla.

“Maree” penso Rydra. “Oceani. Correnti di iperstasi. I movimenti della folla in una sala sconfinata.” Si lascio andare alla deriva.

Trovo una scala a spirale, nell’angolo in cui la massa la sospinse. Allora si mise a salirla, fermandosi una sola volta a osservare la gente sotto di lei. In cima c’era una porta socchiusa, e una leggera brezza le sollecito la pelle. Usci all’aperto.

Nel cielo il viola era stato sostituito da un artificioso colore purpureo venato di nubi bianche. Presto la cupola cromatica del planetoide avrebbe simulato la notte. Ciuffi di vegetazione spuntavano dalla ringhiera metallica. A un’estremita del terrazzo, i viticci avevano completamente invaso la pietra bianca.

— Capitano?

Ron, un’ombra sfiorata appena dalle foglie, sedeva in un angolo della balconata abbracciandosi le ginocchia. “La sua pelle non e d’argento” penso lei “eppure ogni volta che lo osservo e come se guardassi una statua fatta di nodi di metallo bianco”. Lui sollevo la fronte dalle ginocchia e reclino all’indietro il capo contro la muraglia verdeggiante. Le foglie si intrecciarono ai suoi capelli sottili.

— Cosa stai facendo?

— Troppa gente.

Lei annui, osservando il suo tricipite guizzare sotto la pelle. A ogni respiro, i movimenti di quel corpo raggomitolato e contratto cantavano per lei in una lingua senza parole. Resto silenziosa a sentirli cantare per oltre un minuto, mentre la rosa sulla sua spalla mormorava stretta alle foglie. Poi gli domando:

— Guai fra te, Mollya e Calli?

— No. Cioe… solo…

— Solo cosa? — Rydra sorrise e si sporse sulla ringhiera.

Lui infilo di nuovo il viso fra le ginocchia. — No… credo che tutto vada bene. Ma io sono il piu giovane, e… — Di colpo sollevo le spalle. — Come diavolo potete capirmi? Certo, voi conoscete queste cose, ma non le conoscete veramente. Voi scrivete quello che vedete, non quello che fate! — Furono piccole esplosioni semisussurrate. Lei udi le parole e vide il muscolo della mascella guizzare e scivolare via come una piccola bestia nascosta sotto la guancia. — Pervertiti — continuo Ron. — E questo che voi tutti della Dogana pensate di noi. Il barone, la baronessa, tutta quella gente che ci guardava senza riuscire a capire come potessimo amarci in tre… E neppure voi potete capire, capitano.

— Ron?

Lui addento una foglia e la strappo dal suo gambo.

— Cinque anni fa, Ron, anch’io… facevo parte di un trio.

Il viso del ragazzo si volto nella sua direzione come lottando contro una molla, poi torno alla posizione originaria. Ron sputo la foglia. — Voi appartenete al mondo della Dogana, capitano. Bazzicate il mondo dei Trasporti, ma basta vedere il modo in cui vi divorano con gli occhi, il modo in cui si voltano a guardare chi siete quando entrate in qualche locale: siete una Regina, certo. Ma una Regina della Dogana. Non siete dei nostri.

— Ron, io non sono di nessuno. Per questo mi guardano. Io scrivo libri. La gente della Dogana li legge, e vero, ma mi guardano perche vogliono sapere chi diavolo li ha scritti. Non e stato nessuno della Dogana a scriverli. Io parlo con la gente della Dogana e loro mi guardano e dicono: “Sei dei Trasporti”. — Scrollo le spalle. — Non appartengo a nessuno di questi due mondi. Pero sono stata in un trio. Questo lo so.

— La gente della Dogana non si triplica — disse lui.

— Ero con due uomini. Se dovessi rifarlo, sceglierei una ragazza e un uomo. Per me sarebbe piu facile, credo. Comunque, siamo rimasti in trio per tre anni. Il che e sempre piu del doppio di quanto tu abbia mai provato.

— Ma il vostro non ha funzionato, allora. Il nostro si. Almeno, con Cathy stava funzionando.

— Uno dei miei compagni rimase ucciso — disse Rydra. — L’altro e in animazione sospesa al Centro Medico Ippocrate, in attesa che qualcuno scopra una cura per il morbo di Caulder. Non credo che questo succedera nel corso della mia vita, ma… — In silenzio, Ron si volto verso di lei. — Cosa c’e? — chiese Rydra.

— Chi erano?

— Vuoi sapere se erano della Dogana o dei Trasporti? — Rydra alzo le spalle. — Erano come me, senza legami precisi. Fobo Lombs era capitano di una nave da carico interstellare; e stato lui a insegnarmi il mestiere e a farmi ottenere il brevetto di capitano. Lavorava anche a terra nelle ricerche idroponiche, studiando i metodi di

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