magazzinaggio per i voli iperstatici. Chi era? Era biondo, magro, e affezionato come pochi; a volte beveva troppo e appena finito un viaggio finiva prima in qualche rissa, poi in una cella a smaltire la sbronza. Noi dovevamo tirarlo fuori. Dopotutto e successo un paio di volte, ma lo abbiamo preso in giro per quello per un anno intero. E poi, non gli piaceva dormire nel mezzo di un letto perche voleva sempre avere un braccio che toccava il pavimento.
Ron scoppio a ridere, stringendosi forte le braccia.
— Fobo rimase ucciso in una frana mentre esplorava le Catacombe di Ganimede, durante la seconda estate che passammo insieme lavorando con la Spedizione Geologica Gioviana.
— Come Cathy — disse Ron, dopo un istante di silenzio.
— E Muels Aranlyde era…
—
Lei fece un cenno d’assenso. — Quei romanzi erano piuttosto divertenti, non e vero?
— Diavolo, credo proprio di averli letti tutti. Che tipo era Muels? Assomigliava molto a Comet?
— Veramente, Jo Comet avrebbe dovuto essere Fobo. Lui capitava sempre in qualche storia poco comune, e Muels cominciava allora un nuovo romanzo.
— Volete dire che quelle storie erano vere?
Rydra scosse il capo. — Quasi tutti i libri parlavano di cose che
—
— Questo lo facevo anch’io — disse Ron. — Ma solo perche mi piacevano.
— Ci divertivamo anche scommettendo su chi di noi si sarebbe addormentato per primo rileggendole.
Fu come un segnale. Ron comincio a ricomporsi: rialzo le ginocchia, si abbraccio le gambe e abbasso il mento. — Io ho ancora i miei due compagni, almeno — disse. — Immagino che dovrei essere piuttosto contento.
— Forse si e forse no. Loro ti amano?
— Cosi dicono.
— E tu li ami?
— Cristo, si. Quando parlo a Mollya, lei cerca di spiegarmi qualcosa e io vedo che non e ancora capace di spiegarsi molto bene, ma spesso riesco a capire quello che lei vuole dire e allora… — Raddrizzo il corpo e sollevo gli occhi, come se la parola che stava cercando fosse da qualche parte in cielo.
— E meraviglioso — suggeri lei.
— Gia, e proprio… — Lui la fisso. — E meraviglioso.
— Tu e Calli?
— Diavolo, Calli e soltanto un vecchio e grosso orso, e posso giocare con lui come voglio. Ma e a causa sua e di Mollya. Lui non riesce ancora a capirla molto bene, e poiche io sono il piu giovane, pensa che dovrebbe imparare a farlo piu velocemente di me. Invece non ci riesce, e allora si tiene lontano da noi. Ora, come ho gia detto, io so come prenderlo nei suoi momenti neri, ma Mollya non lo conosce ancora bene e crede che lui ce l’abbia con lei.
— Vuoi sapere cosa fare? — gli chiese Rydra dopo un istante.
— Lo sapete?
Lei annui. — Fa molto piu male quando c’e qualcosa che non fila e sembra di non potere fare nulla per rimediare. Ma in questo caso e abbastanza facile.
— Perche?
— Perche loro ti amano. Ora Ron stava aspettando.
— Quando Calli diventa di cattivo umore, Mollya non sa come aiutarlo, vero?
Ron annui di nuovo.
— Mollya parla un’altra lingua, e Calli non sa come farsi capire, vero?
Ron annui.
— Tu puoi comunicare con entrambi, quindi potresti agire da intermediario, ma questo non ha mai funzionato. Devi invece insegnare a ognuno di loro come fare cio che tu sai gia.
— Insegnare?
— Come ti comporti con Calli quando diventa di cattivo umore?
— Gli tiro le orecchie — rispose Ron deciso. — Lui continua a dirmi di piantarla, ma io insisto finche lui non incomincia a ridere e non gli sbollisce tutto.
Rydra sogghigno. — Non e molto ortodosso, ma se funziona e perfetto. Ora devi mostrare a Mollya come farlo. Lei e piuttosto atletica; lascia che si alleni su di te finche non avra imparato alla perfezione.
— Ma a me non piace farmi tirare le orecchie — protesto Ron.
— Qualche volta occorre un piccolo sacrificio. — Cerco di soffocare un sorriso, ma non ci riusci.
Ron si strofino pensieroso il lobo di un orecchio. — Lo immagino.
— E poi devi insegnare a Calli le parole adatte per farsi capire da Mollya.
— Ma neppure io le conosco, a volte.
— E conoscendole bene, potresti farcela?
— Certo.
— Allora, quando torniamo sulla nave fai un salto nella mia cabina. Deve esserci da qualche parte una grammatica Kiswahili.
— Ehi, sarebbe l’ideale… — Si interruppe, arretrando di un poco fra le foglie.
— Ma Calli non legge molto.
— Lo aiuterai tu.
— Gli insegnero io.
— Esatto.
— Credete che lui accettera? — chiese Ron.
— Se lo scopo e quello di farsi capire da Mollya? — chiese Rydra.
— Tu che ne pensi?
— Lo fara. — Come metallo fluido, Ron si alzo bruscamente.
— Lo fara.
— Te la senti di tornare dentro, ora? — chiese lei. — Mangeremo fra pochi minuti.
Ron si volto verso la balaustra e guardo il cielo. — Hanno impiantato un bello scudo, quassu.
— Per evitare di essere bruciati vivi da Bellatrix — disse Rydra.
— Cosi non devono pensare a quello che stanno facendo.
Rydra inarco le sopracciglia. Di nuovo quell’interrogativo sul giusto e l’ingiusto, perfino in mezzo a problemi domestici. — Anche per questo — disse, e penso alla guerra.