pressione di tonnellate per centimetro quadrato, deve addirittura essere… Terry francamente non riusciva a crederci. Comunque non risenti piu il muggito. Gli altri suoni del mondo subacqueo erano talmente comuni da non meritare interesse. Sul ponte, attorno a lui, si incrociavano discorsi sulla meccanica delle onde, sui pregi del Dixieland, e sulla possibilita di vita, sugli altri pianeti, e altro ancora. I ragazzi passavano le vacanze come marinai a bordo dell’“Esperance”, e discutevano di tutto un po’, come tutti gli studenti universitari, sciorinando il loro sapere.

Passo il pomeriggio e scese la notte, e durante la cena ci fu una nuova ondata di discussioni su argomenti diversi. Piu tardi Terry prese il timone, e Deirdre gli si sedette accanto a chiacchierare di cose molto meno intellettuali. In quei pochi giorni i due giovani si erano accorti di nutrire vivo interesse l’uno per l’altro, ma erano entrambi convinti che si trattasse solo di una buona amicizia.

Si alzo la luna. Era quasi mezzanotte quando Nick sali sul ponte ad annunciare che il panfilo era stato avvistato dal radar dell’isola di Thrawn, e che la loro rotta era esatta. Mezz’ora piu tardi all’orizzonte comparve una luce. L’“Esperance” punto dritta sul faro. Poco dopo avvistarono le luci di segnalazione, il motore cambio ritmo e il battello prese a beccheggiare piu del solito. Poi furono di nuovo in acque tranquille, dove l’aria era impregnata dei profumi delle piante. Rettangoli di luce diventarono visibili a occhio nudo: le finestre illuminate dell’osservatorio dell’isola.

Furono abbassate le vele e lo yacht avanzo verso le luci con la sola forza del motore. Nessun segno di vita sulla riva, per quanto Nick avesse parlato con l’isola via radio.

Finalmente si accese il raggio di un riflettore, una striscia di luce bianchissima, che sventaglio da destra a sinistra e alla fine si stabilizzo sul molo proteso verso il mare aperto. L’“Esperance” mise la prua in quella direzione, con i motori al minimo. Ma ancora nessun indizio di vita, tranne le finestre illuminate.

Nick spense il motore, e il panfilo accosto lentamente al molo. Jug e Tony balzarono a terra tenendo in mano le cime per fissare l’imbarcazione.

— Strano — disse Davis, guardando la riva. — Eppure sapevano che stavamo arrivando.

All’improvviso apparve in cielo un punto luminoso mobile: una sfera di fuoco, una insolita stella cadente, rossastra, che passo sulle cime degli alberi, altissima verso lo zenith, lasciandosi dietro una scia luminosa. Sembrava che rallentasse a poco a poco. La luce divenne sempre piu vivida finche si oscuro di colpo, e la sfera infuocata parve tuffarsi verso il mare, piccolo punto rosso in movimento. Scomparve tra gli alberi dietro la punta dell’isola. O per lo meno cosi parve, ma in realta doveva essere finita a miglia e miglia di distanza. La caduta del corpo celeste fu accompagnata da un suono tra il rombo e il sibilo, che si spense in lontananza.

Stelle cadenti cosi luminose sono alquanto insolite. Per lo piu le meteoriti hanno dimensioni trascurabili, e solo l’attrito con l’atmosfera, incendiandole, le rende visibili. Di solito appaiono a una altezza di dodicimila metri, ma spesso dopo una caduta di cinquemila si dissolvono, oppure esplodono, e solo minuscoli frammenti cadono sulla terra. Minuscoli parlando in termini astronomici, naturalmente, poiche alcune meteoriti, conficcandosi nella superficie terrestre, aprono dei crateri di notevoli dimensioni. Molte finiscono in mare. Ma ancor prima che si possa sentire il rumore che ne accompagna la caduta, sono affondate di migliaia di metri. Dall’edificio dell’osservatorio usci un uomo che mosse verso il molo tenendo in mano una torcia elettrica. Arrivato a meta strada, chiamo: — Davis?

— Si — rispose Davis. — Dove eravate, tutti?

— Stavamo osservando quel bolide — disse l’uomo da riva.

— Il radar lo ha segnalato circa due ore fa, ma pensavamo che sarebbe caduto piu lontano.

— Era molto grosso? — domando Davis mentre la luce della torcia si avvicinava.

— Se ne sono visti di piu grandi, ma non molti. — L’uomo con la pila raggiunse l’orlo del molo.

— Mi fa piacere rivederti, Davis. Abbiamo pescato qualche pesce per te. Li troverai nel congelatore. Se vuoi i nomi esatti, quelli che fanno colpo, ti diro che si tratta di un Macrourus Violaceus, e di un Gonostoma Polypus. Cosi dicono le didascalie sotto le illustrazioni di un libro importante. Cosa intendi farne?

— Ma e impossibile che abbiate preso pesci del genere! — esclamo Davis incredulo. — Non sono un esperto ittiologo, ma quelli che hai nominato sono pesci abissali. Se ne trovano soltanto a una profondita di due o tremila metri!

— Eppure li abbiamo pescati proprio qui, nella laguna, di notte, con una semplice lenza. Forza, scendi a terra! Ti stanno aspettando tutti.

— Non credero alla tua storia finche non avro visto quei pesci — protesto Davis. L’uomo salto sul ponte dello yacht.

— Per convincerti non avrai che da guardare nel congelatore. Il nostro cuoco si lamenta perche occupano troppo spazio, e nessuno vuoi provare se sono commestibili per liberargli il frigorifero. Ti diro che hanno un aspetto assai poco invitante. Abbiamo sentito la vostra mancanza — disse, rivolto a Deirdre. Poi saluto i ragazzi.

Deirdre presento Terry.

— Dunque sono riusciti ad arruolarvi? — domando l’uomo. — Ne parlavano fin da un mese fa. Immagino che abbiate risolto il problema. E che adesso risolverete subito quello che riguarda gli strani pesci che invece di trovarsi nella Fossa di Luzon sono finiti nella nostra laguna. Appena avrete un momento libero, me lo spiegherete!

— Mi ci provero — rispose Terry, senza compromettersi.

L’uomo scese nella cabina di poppa, e Davis lo segui.

— Il dottor Morton e molto simpatico — commento Deirdre. — Ma non prendetelo sul serio, Terry. Tormentare la gente e il suo passatempo preferito. Adesso non vi lascera pace finche non gli direte come possono essere finiti qui dei pesci abissali. Vi prego di non prendervela.

— State tranquilla — rispose Terry. — Ma credo che domani saro in grado di dirglielo. Penso di sapere come sia successo, ma prima voglio controllare.

5

Il mattino seguente, quando Terry si sveglio, il riflesso del sole sull’acqua entrava dall’oblo nella sua cabina. Il giovane rimase a osservare l’ondeggiare dei punti luminosi sulla parete. Appena fu sveglio del tutto, la sua mente ando subito al pensiero che l’aveva assorbito la sera prima fino al momento di addormentarsi. L’uomo con gli occhiali, il dottor Morton, dottore in astronomia non in medicina, aveva detto che Deirdre e suo padre si erano decisi a “reclutarlo” fin da un mese prima. Ma Deirdre era andata nel negozio di “Jimenez y Cia” solo quattro giorni prima. Poteva anche darsi che il tempo in piu fosse stato speso a navigare da un posto all’altro. Terry sapeva che l’“Esperance” era arrivato fino ad Alua per procurarsi una pala da richiamo. Per questo, tra andare e venire, avevano certamente impiegato qualche giorno. Inoltre dovevano aver cercato di scoprire qualcosa sugli strani fenomeni notati. A proposito delle eccezionali pesche de “La Rubia”, Davis aveva parlato di “pesci molto strani”. Be’, i pesci abissali nominati da Morton la sera prima, erano certamente strani per una laguna.

Terry rimase disteso immobile sulla cuccetta, esaminando tutti gli altri aspetti dell’avventura. L’“Esperance” si manteneva in costante contatto radio con qualcuno, e Davis si era rivolto nientemeno che a una portaerei per ottenere i pezzi elettronici che lui aveva richiesto. Forse il contatto radio era con la stessa unita americana. Poi c’era la polizia di Manila, che, a quanto pareva, era in ottimi rapporti con Davis. Infine gli uomini della stazione di controllo dei satelliti si erano preoccupati di conservargli alcuni esemplari di pesci.

Insomma, l’impresa dell’“Esperance” non era certo stata improvvisata in quattro e quattr’otto. Era chiaro che tutta quella storia durava gia da qualche mese e godeva di notevoli e autorevoli appoggi. Eppure non era ancora stato scoperto niente. Terry aveva aggiunto all’attrezzatura della squadra un nuovo apparecchio, e certamente senza l’aiuto del registratore e del microfono subacqueo si sarebbero fatta un’idea molto diversa degli avvenimenti di qualche notte prima, perche tutto un aspetto del fenomeno sarebbe rimasto ignorato. Nonostante questo Terry non riusciva ancora a trovare una risposta alle sue domande. A sua consolazione c’era comunque il fatto che alcuni erano problemi di nuova impostazione.

Вы читаете L'incubo sul fondo
Добавить отзыв
ВСЕ ОТЗЫВЫ О КНИГЕ В ИЗБРАННОЕ

0

Вы можете отметить интересные вам фрагменты текста, которые будут доступны по уникальной ссылке в адресной строке браузера.

Отметить Добавить цитату