Comunque lui aveva risolto un problema minore prima ancora che il problema stesso si ponesse.
Adesso pero doveva dimostrare di aver visto giusto.
Si alzo, s’infilo il costume da bagno, un paio di pantaloni di tela, una camicia aperta, e sali sul ponte, Deirdre lo chiamo appena lo vide.
— Buongiorno, Terry — saluto. — Sono andati tutti alla stazione a discutere sul bolide di questa notte. Secondo il radar il corpo celeste e finito a parecchie miglia da qui.
— E invece dove avrebbe dovuto andare? — domando Terry.
— Scusate la mia ignoranza, ma non me ne intendo di meteoriti. Si tufferanno per cercarla?
— Questo sara un po’ difficile — rispose la ragazza, ridendo.
— Il bolide e finito nella Fossa di Luzon. — Fece un ampio gesto con la mano. — L’isola e ai margini della Fossa. Credo che intendano calare un batiscafo, quello della nave oceanografica di cui vi ho gia parlato. Il batiscafo puo scendere a enormi profondita, ma dubito che possa trovare un meteorite in pieno oceano.
— E allora, dal momento che e impossibile ritrovare il meteorite, perche stare a discutere su dove e finito? — ribatte Terry.
— Perche non e caduto dove doveva — rispose Deirdre. — Quando il radar ha localizzato il corpo celeste, alla stazione hanno subito calcolato la sua traiettoria, ma a quanto pare hanno sbagliato i calcoli. Adesso tentano di correggerli tenendo conto degli effetti del campo magnetico terrestre su un corpo metallico. Tutti quei signori stanno dandosi battaglia a colpi di equazioni. Vi piacerebbe assistere alla lotta?
— Per carita! Ne ho a sufficienza dei pesci — protesto Terry. — Credete che sia possibile procurarsi una barca?
— Non abbiamo mai trovato difficolta — disse Deirdre. — Fate colazione, intanto. Io andro in cerca della barca. — Scomparve sottocoperta e torno pochi secondi piu tardi. — Ho la sensazione che stia per accadere qualcosa di importante — dichiaro. — Ci vediamo fra poco. — Balzo agilmente sul molo e si diresse verso la riva. Terry scese nel saloncino e trovo la colazione pronta sul tavolo. Prima di sedersi a tavola prese un libro dalla biblioteca di bordo. Era un volume di oceanografia piuttosto consunto. Un libro evidentemente molto usato.
Cerco il capitolo che riguardava la Fossa di Luzon. L’abisso non era molto esteso in larghezza, appena quindicimila metri, ma per profondita veniva subito dopo la Fossa di Mindanao e s’inabissava fino a ottomila metri. Nel testo era citata anche l’isola di Thrawn, costituita dalla vetta di una delle piu alte e scoscese montagne sottomarine. Tutt’intorno all’isola, a una distanza di qualche miglio, c’era una vera e propria trincea d’acqua che raggiungeva un massimo di ottomila e cinquecento metri di profondita.
Dal mare venne il rumore di un fuoribordo. Il rumore si avvicino e poi tacque. Terry butto giu alla svelta la sua tazza di caffe e arrivo sul ponte proprio mentre Deirdre assicurava la piccola imbarcazione al fianco dello yacht.
— Tassi, signore? Dove andiamo?
Terry si calo sul fuoribordo, sedette al timone, e punto verso il largo. A bordo c’era una scatola con le esche, qualche lenza, e due fiocine. Sull’isola la pesca non era sempre un passatempo.
— Voglio arrivare all’imbocco della laguna — disse Terry. — Ho un’idea e intendo controllare se e esatta. Ieri sera ho notato qualcosa quando siamo arrivati.
— Volete mettermi al corrente?
— Preferisco di no — rispose Terry.
Deirdre si strinse nelle spalle senza prendersela per il rifiuto.
La piccola imbarcazione punto verso il passaggio che portava in mare aperto sollevando due baffi di schiuma ai lati della prua. Alle due estremita della barriera corallina che racchiudeva la laguna, due lingue di terra segnavano l’imbocco naturale e il confine tra le acque calme e le onde dell’oceano. L’isola di Thrawn non era un atollo, ma le sue spiagge erano formate da bianchissima sabbia corallina. Le limpide acque immobili della laguna arrivavano fino alla scogliera. Dall’altra parte della scogliera picchiavano le onde dell’oceano.
Terry diresse verso il mare aperto. Adesso tra il fuoribordo e l’orizzonte c’erano solo la scogliera e l’oceano. Terry rallento in prossimita della barriera, dove gia le acque erano in tumulto. La barca prese a ballare sulle onde. — Aspettate qui — disse Terry. — Arrivo a nuoto fino al lato esterno della scogliera e poi torno.
Sfilo camicia e pantaloni e si tuffo.
Il mondo gli parve strano li in mezzo alle onde altissime. A volte il cielo si riduceva a una stretta macchia azzurra fra le creste di due ondate alte sopra la sua testa, altre, quando veniva trasportato sul dorso di un’onda, gli pareva immenso e smisurato, piu di sempre. E l’unico suono era il fragore del mare contro gli scogli vicini.
Si allontano, nuotando. A un tratto senti un pizzicore sulla pelle, e si fermo per rendersi ben conto della situazione. Era come una lieve scarica elettrica, ma non sgradevole. A una ventina di metri Deirdre lo osservava. Fece ancora qualche bracciata e il pizzicore aumento.
Si tuffo. La sensazione era la medesima anche sott’acqua. Risali e si trovo piu lontano di quanto non pensasse. Allora si rese conto di aver commesso un’imprudenza. Li c’erano delle forti correnti e lui si trovava preso in un flusso che lo allontanava a forza dall’isola. Pochi secondi dopo il lieve pizzicore divenne intollerabile. Era come nuotare in mezzo alle fiamme, e Terry non riusciva piu a controllare i movimenti dei muscoli per quanto non avesse affatto gli arti contratti. Lotto, disperatamente, per sfuggire al tormento che minacciava di inghiottirlo.
Ando sotto. Ormai non riusciva piu a riprendersi, non riusciva a risalire, non riusciva a sfuggire quel tormento insopportabile. Senti un ronzio, ma non gli diede alcun significato. Il ronzio crebbe. Risali a galla per pochi secondi, annaspando frenetico, poi torno ad affondare.
Il ronzio divenne fortissimo, e Terry riaffioro.
Qualcosa s’impadroni di un suo braccio e lentamente, con fatica, lo tiro su. Da tutto il braccio svani l’orribile sensazione di essere immerso nell’acqua bollente. La sua mano riconobbe l’orlo della barca. Si aggrappo a quella presa solida e si isso aiutato da mani amiche. E finalmente si trovo sul fuoribordo, ansante e percorso da tremiti.
Deirdre lo fissava, spaventata. Poi, rassicurata in parte, la ragazza mise in moto il fuoribordo dirigendo verso l’isola. L’imbarcazione passo tra le due lingue di terra e fu nelle acque tranquille della laguna.
— State bene? Che cosa vi e successo? Nuotavate e tutt’a un tratto…
Terry degluti a vuoto. Gli tremavano le mani. Scosse la testa, e rispose, con voce malferma: — Volevo scoprire perche quei pesci di profondita erano finiti nella laguna e l’ho scoperto.
Le onde e la scogliera erano ormai lontane, e Terry trovava molto rassicuranti la calma della laguna e la vicinanza dell’“
— Si, credo di sapere come sono finiti qui quei pesci — riprese. — Abbiamo sottovalutato cio che tentavamo di capire… tra un paio di minuti staro benissimo…
Ci volle qualcosa di piu di due minuti perche il giovane riuscisse a sorridere a Deirdre senza che il suo sorriso sembrasse una smorfia.
— Avete sentito il ronzio nell’acqua? — chiese Deirdre. — A me era sembrato di sentirlo, ma non ne ero sicura. Si e trattato di questo?
— Si. Ma adesso non lo chiamero piu “
— Mi avete spaventato! Quando vi ho visto dibattervi in quel modo…
— Questa notte, quando siamo arrivati all’isola — riprese Terry, — avevo sentito quel ronzio. Eravamo a mezzo miglio da terra e il suono arrivava molto debole perche avevo abbassato l’amplificatore. Ha raggiunto la massima intensita quando abbiamo varcato lo scogliera, ma nessun altro l’ha sentito. Sentendo poi il dottor Morton parlare di quei pesci, ho capito perche erano finiti nella laguna, e questa mattina ho voluto controllare se la mia ipotesi era esatta. Be’, a-desso so che era esatta. Che e esatta!
— Secondo voi da cosa e prodotto quel suono? — domando Deirdre.
— Non ho dati sufficienti per rispondervi — disse Terry. — Prima voglio scoprire quali altri strani fenomeni si verificano nella zona. Banchi di schiuma sulla superficie del mare, forse. Ma non riesco a capire il rapporto fra le due cose.
Il fuoribordo accosto all’“
— Andiamo alla stazione di controllo? — chiese.