all’estremita del molo per osservare piu lontano. Da “
Un po’ dopo le tre i Diesel del peschereccio si misero in moto e la sagoma scura del peschereccio scivolo verso l’imbocco della laguna. Terry impreco fra i denti.
— Quell’imbecille di Saavedra! Gli avevo detto di non salpare senza avvertirci! Chissa che cosa c’e la fuori… Ma a lui preme di arrivare a Manila prima che il carico si deteriori!
Salto sul molo e corse al fuoribordo. Davis si affretto a seguirlo. Prima che lo raggiungesse Terry aveva gia messo in moto e il padre di Deirdre fece appena in tempo a saltare dentro l’imbarcazione.
Il fuoribordo fendeva le onde lunghe della laguna lasciandosi dietro una scia luccicante.
Il rombo dei Diesel aumento il ritmo. Probabilmente Saavedra riteneva di aver dato la meritata lezione agli “americanos” che avevano radunato tutto il pesce in quella maledetta laguna dove le reti andavano in pezzi. E vero che gli avevano dato tutto il grosso polipo molto pregiato, ma il fatto restava! Comunque da quel carico il capitano sperava di ricavare un guadagno senza precedenti. Quando vide il fuoribordo lanciato al suo inseguimento, Saavedra spinse i motori al massimo, e quando la piccola imbarcazione si affianco al battello e Terry gli urlo di fermarsi e di tornare indietro lui sorrise soddisfatto e prosegui.
“
— Non ci ascoltano! — esclamo Davis angosciato. — A questo punto non resta che sperare che riescano a cavarsela!
Il fuoribordo si fermo e rimase li, sballottato dalle onde. “
Terry si volto e vide l’“
— Non avevamo alcuna intenzione di addentrarci nella zona pericolosa — disse Terry, — ma, visto che siete venuti a prenderci, andiamo a dare un’occhiata per vedere se succede qualcosa. “
Ma “
Nessuno sull’“
A un tratto dal ponte de “
Il razzo percorse un arco e ricadde in mare. Immediatamente ne parti un secondo.
Il riflettore dell’“
Mezzo miglio. Un quarto di miglio. “
Un altro razzo illuminante parti dalla tolda de “
— I bazooka, presto! — urlo Terry.
I proiettili fiammeggianti partirono verso il polipo, e Davis lancio una delle sue granate, mentre lo yacht puntava sul disgraziato peschereccio ormai a meta sommerso. La bomba a mano centro bersaglio e nello stesso tempo le lingue di fuoco dei bazooka, capaci di penetrare l’acciaio, morsero la carne del polipo.
L’essere da incubo balzo dalle onde con il corpo dilaniato: orrore infame scaturito dagli abissi dell’oceano, spandendo intorno, ultima arma di difesa, il liquido nero di cui sono forniti tutti gli esseri di quella specie. E l’inchiostro era fosforescente.
La bestia ricadde in mare e le onde inondarono il ponte de “
L’“
Il polipo era ferito e debole, e l’oceano non e elemento per creature deboli. Ma presto sarebbero arrivati gli altri.
E arrivarono. Qualcosa di enorme muoveva rapido verso il mostro ferito, spandendo attorno un alone fosforescente. Un sobbalzo, e un urto contro la chiglia dello yacht. Il mostro continuo la sua corsa, ma un tentacolo si protese contro cio che aveva incontrato un istante prima. Un braccio orrendo spazzo la tolda del panfilo, abbatte un pezzo di parapetto, mando in frantumi il bompresso che ricadde inerte dalle sartie. L’“
Nick fece fuoco con il bazooka, ma falli il bersaglio. Tenendosi forte Davis tento con una granata. Anche questa ando a vuoto. E in quel momento Deirdre urlo.
Terry si senti gelare. Nell’eccitazione del momento non aveva pensato che la ragazza era a bordo. Ormai non c’era niente da fare.
L’ultimo urto aveva scagliato in mare Tony e adesso il giovane nuotava con disperazione per mantenersi a galla. Terry riusci a inquadrarlo con il riflettore e Davis lancio una cima che Tony pote afferrare. Lo issarono a bordo, poi l’“
L’“Esperance”, sballottato dal tumulto, ando a urtare contro una fiancata del peschereccio dal cui ponte i marinai, impazziti dal terrore, saltarono sulla tolda dello yacht urlando che li riportassero a terra.
— Presto! Via con i motori. A tutta forza — ordino Terry, nell’attimo in cui anche il grosso capitano de “
Dal campo di battaglia si stacco un mostro, forse era quello ferito dagli uomini dello yacht, forse un altro, dilaniato dai compagni. I polipi feriti cercano istintivamente rifugio nelle caverne sottomarine. Il gigante si tuffo e subito gli altri si lanciarono al suo inseguimento.
Ma nella vicina scogliera non c’erano rifugi. Eppure la bestia doveva trovare un riparo se non voleva finire divorata. Forse l’istinto, forse la corrente subacquea, lo trascino verso lo stretto canale dove anche l’“
Dal ponte del panfilo gli uomini assistettero al peggiore degli incubi che ebbe come scenario i due promontori della scogliera. I corpi immensi, coperti di schiuma, avvinghiati strettamente, ostruivano tutto il passaggio.
E arrivavano altri polipi ancora.