Verso la meta del pomeriggio, l’“
Alla stazione affluivano le chiamate urgenti via radio. Per lo piu si trattava di richieste insistenti presso il dottor Morton per sapere finalmente in che modo fosse riuscito a fare i suoi calcoli circa la caduta del bolide. L’esattezza della previsione naturalmente non veniva affatto messa in dubbio, ma gli interessati insistevano per conoscere il modo in cui l’astronomo vi era arrivato.
Terry sorprese lo scienziato seduto con aria pensosa davanti a una tazza di caffe. Con Morton c’era Davis.
— Vorrei non aver calcolato un bel niente — mormoro Morton. — Cose simili non dovrebbero succedere! C’e gia la storia del polipo che e abbastanza grave. Uno dei biologi mi ha detto che si tratta di un esemplare ancora giovane. Cosa diavolo sarebbe diventato una volta raggiunto il pieno sviluppo?
— Temo che lo sapremo non appena quelle masse affioreranno in superficie — commento Davis.
— Quello che abbiamo eliminato non poteva vivere fuori dall’acqua — disse Terry. — Ma gli esemplari adulti potranno muoversi sulla terraferma? Darei non so cosa per saperlo.
Uno degli addetti dell’osservatorio arrivo tenendo in mano un oggetto di plastica trasparente, lungo “una cinquantina di centimetri e largo quindici. All’interno si vedeva un groviglio di fili e parti metalliche.
— Uno dei pescatori se ne stava andando con questo — disse.
— Era fissato a uno dei tentacoli del polipo. Il capitano non voleva consegnarmelo perche diceva che avendolo trovato uno dei suoi uomini era suo di diritto.
Poso l’oggetto sul tavolo. Davis, Morton e Terry lo esaminarono.
— L’essere che l’ha costruito — disse infine Davis — e arrivato dallo spazio a bordo di un bolide. E piu facile credere a questa ipotesi che a quella di una civilta abissale. Ma perche ha scelto il fondo del mare e non la terra? Da dove puo essere venuto un essere simile?
Deirdre entro nella stanza mentre il giovane che aveva portato il congegno di plastica stava dicendo: — Posso credere a parecchi avvenimenti strani, ma non che una creatura sviluppi intelligenza dove manca ossigeno. E in fondo al mare ossigeno non ce n’e. — Eppure laggiu esiste qualcosa di intelligente — ribatte Davis. — Se per vivere ha bisogno di ossigeno si puo pensare che l’abbia portato con se dal mondo dal quale proviene.
Deirdre scosse la testa. — La schiuma. L ’avete dimenticata? — disse.
I quattro uomini la guardarono.
— Ma si! Ha ragione! — esclamo Terry. — A bordo abbiamo la fotografia di un immenso banco di schiuma sulla superficie del mare. La stessa schiuma che ha inghiottito un veliero. Ecco la spiegazione. Cio che vive in fondo al mare ha bisogno di ossigeno libero e se lo procura ricavandolo dall’acqua. L’idrogeno che si sviluppa nel processo sale a galla e forma quei banchi di schiuma!
— Bel colpo di genio — disse il dottor Morton con finta allegria. — Davis ha appena chiesto da dove puo venire una creatura che preferisce gli abissi marini alla terraferma. Ora, che cosa trova un essere vivente in fondo al mare e che non esiste in superficie? Il freddo? No. L’umido? Nemmeno. Trova due cose inesistenti sulla terra: il buio e la enorme pressione. In fondo alla Fossa di Luzon esiste una pressione pari a sette tonnellate per centimetro quadrato. La luce manca completamente. Nero. Nero totale! Quindi il problema e questo: da che parte dell’universo possono arrivare creature capaci di scendere qui con un bolide non meglio identificato e che abbisognano di tali condizioni ambientali per sopravvivere?
Terry scosse la testa. Ricordava di aver visto un volume sui pianeti del sistema solare a bordo dell’“
— Da Giove? — suggeri Deirdre. — Quel pianeta ha una gravita quattro volte superiore alla terrestre, e un’atmosfera molto piu densa. Sulla sua superficie la pressione dev’essere appunto di tonnellate per centimetro quadrato.
Morton annui. — E niente luce — disse. — Niente raggi solari in un’atmosfera tanto densa. Insomma noi, poveri esseri razionali, affermiamo che i bolidi sono arrivati da Giove! Be’, devo riconoscere che per l’ultimo meteorite la supposizione potrebbe essere esatta, infatti la direzione era proprio quella del grosso pianeta. Arrivati a questo punto pero bisognerebbe informare il mondo che creature provenienti da Giove calano sul nostro pianeta a bordo di astronavi simili a meteore e si stabiliscono sott’acqua a diecimila metri circa di profondita… Vorrei un po’ vedere le reazioni!
Lo scienziato si alzo di scatto e si allontano. Il giovane dell’osservatorio si mosse, a disagio. — Io… Io vi lascio questo aggeggio e torno ad occuparmi del polipo — mormoro, e scomparve.
— Vado a mettermi in contatto con Manila — disse Davis. — Nessuna nave deve avvicinarsi alla zona dove quelle cose stanno per emergere finche non sapremo di che si tratta.
Deirdre e Terry rimasero soli. La ragazza sorrise.
— Hai da fare? — chiese.
— Se si tratta di navi spaziali non ci sara niente da fare — rispose lui. — Ma se e qualcos’altro possiamo sempre affrontarlo. In superficie e piu facile per noi dare battaglia. Mentre uno scontro sottomarino diventerebbe piu problematico.
— Usciamo — propose Deirdre.
Poco dopo si fermavano in riva al mare, sulla spiaggia bianca.
Mentre chiacchieravano, apparentemente senza pensiero, l’elicottero ricomparve. Era partito per Manila carico di materiale biologico, e adesso tornava a prenderne altro. Atterro nei pressi della stazione.
I due giovani si accostarono all’elicottero gia attorniato dai biologi eccitati. Avevano scattato diverse fotografie di incalcolabile valore scientifico, ed erano entusiasti della loro giornata.
Gli uomini de “
— Molto dipende da cio che quelle creature sanno su di noi — disse il giovane. — Dipende cioe da quello che i loro strumenti hanno rivelato. Potrei sbagliarmi, ma credo che si siano fatte delle strane idee sul nostro conto.
Durante la cena Davis annuncio, preoccupato: — Ho parlato con Manila. Il posamine che era alla fonda nel porto e salpato ieri. La portaerei si e messa in contatto con l’unita, e ci avverte che il posamine arrivera qui domani. Ho detto loro della schiuma, ma la cosa non li ha impressionati. Il polipo si, ma la schiuma li ha lasciati del tutto indifferenti. Del resto non mi sono impegnato molto per convincerli! Il fatto e che mi risulta difficile convincere qualcuno di una cosa della quale nemmeno io sono pienamente convinto.
Poi il discorso si sposto su Giove e sui suoi probabili abitanti. — Perche parliamo esclusivamente di Giove? — intervenne a un tratto Deirdre. — Buona parte di Venere e sommersa dalle acque. Anche su quel pianeta potrebbe esistere una civilta abissale. Alla discussione si unirono i quattro studenti, ma con prudenza, dato che questa volta si trovavano alla presenza di veri esperti. E venne la mezzanotte. Il mare aperto, al di la della scogliera, non presentava niente di insolito. La luna non era ancora comparsa.
Le due. A bordo dell’“
Deirdre e gli studenti invece se ne andarono tranquillamente a letto.
— Ho la sensazione che quelle cose siano ormai arrivate in superficie — disse Davis, a disagio, — ma che stiano aspettando qualche condizione favorevole. Il polipo deve aver incontrato delle difficolta ad entrare in laguna, e quelli probabilmente non vogliono correre rischi.
Terry scosse la testa. — Devono aver saputo della morte del loro polipo — osservo. — Forse adesso hanno mandato su qualche bestia adulta a fare da schermo mentre si preparano ad una resistenza assai piu… resistente di quella del polipo. Potrebbero ricorrere alla schiuma, per esempio. Come sapete, un intero veliero e gia stato inghiottito da un ammasso di schiuma, ed e scomparso di schianto come se fosse precipitato in un baratro apertosi improvvisamente nel mare.
— Lo so — mormoro Davis.
— Ma quelli della portaerei non mi hanno creduto quando l’ho detto.
Alle due e mezzo Davis e Terry risalirono sull’“