pochi metri dallo scafo.

— Sparate! — grido Terry. — Sparate!

Nick e Jug fecero fuoco contemporaneamente. I proiettili colpirono il bersaglio ed esplosero con una detonazione appena percettibile. Il fuoco dei bazooka penetro nelle carni della creatura mostruosa, e i tentacoli flagellarono l’acqua all’impazzata. Pareva che nella sua furia la bestia volesse distruggere l’intero universo.

I bazooka spararono ancora.

La battaglia si concluse all’ottavo colpo. Il corpo enorme si affloscio, e il becco corneo smise di battere ritmicamente come se stesse sbranando il mondo. Solo i tentacoli armati di ventose continuarono a battere l’acqua ancora per qualche secondo. E anche quando smisero di levarsi nell’aria, continuarono ad essere scossi da tremiti convulsi. Poi, finalmente, la vita abbandono l’essere mostruoso.

Soltanto allora gli uomini osarono accostarsi. Il corpo vero e proprio del polipo misurava un metro e mezzo di lunghezza. I maggiori esemplari catturati raggiungevano a mala pena i sessanta centimetri. Lo stesso Architeuthis Princeps, di tipo affine, arrivava a un metro e mezzo, ma compresi i tentacoli. Quello, invece, con i due tentacoli piu lunghi, superava i dieci metri. Non era certo una creatura della laguna. Eppure si trovava li.

Era quasi il tramonto quando gli ultimi palpiti della enorme massa di carne viscida si quietarono.

Terry non aveva nessuna voglia di cenare e resto a camminare su e giu per la veranda della stazione- osservatorio. Dall’interno veniva un rumore di voci e di piatti smossi. Fuori, la notte era calda e piena di stelle. Dalla scogliera giungeva fin li il battere della risacca.

Deirdre usci sulla veranda e gli ando accanto. Lo bacio.

— Ti fa ancora male la gamba? — gli chiese.

— Non lo so. Sono troppo occupato a pensare ad altro — rispose. — Due cose, soprattutto.

— Dimmene almeno una — invito Deirdre, sorridendo.

— Vorrei sposarmi presto — rispose Terry.

— Davvero? E con chi?

— Dovresti averlo capito, ormai. Ma prima devo procurarmi un lavoro. Penso di ricominciare con le “especialidades electronicas y fisicas”, e allora…

— E l’altra cosa, quale sarebbe? — volle sapere Deirdre.

— Il mostro.

— Ormai l’avete eliminato! — esclamo Deirdre.

— Non sto pensando al polipo ucciso poco fa — spiego Terry, — sto pensando a chi l’ha mandato qui nella laguna. Vorrei conoscere le sue intenzioni.

— Sei gia riuscito a scoprire piu di chiunque altro! Perche non ti riposi un po’, adesso? — protesto Deirdre.

— Non basta cio che e stato fatto. Noi abbiamo appena smosso le acque. La creatura o le creature di cui ci stiamo interessando, hanno escogitato la storia dei pesci per avere informazioni sugli uomini: questo ormai e stabilito. E non dimenticare che uno dei banchi di schiuma ha inghiottito un battello completo di equipaggio!

— Si, ma…

— Successivamente, noi abbiamo mandato giu la draga: e questo era un chiaro indizio di curiosita da parte nostra. In seguito, nello stesso punto e stato calato il batiscafo. Per scoraggiare le nostre ricerche, o per autodifesa, non so, la cosa ha distrutto l’apparecchio.

— La cosa, o “le cose”, Terry.

— Le cose, credo che sia piu esatto — rispose Terry. — Eliminare i loro pesci-spia e stato un atto di insolenza da parte nostra, immagino. Il ronzio all’ingresso della laguna ha taciuto per due giorni, e poi ha ripreso, e qui e arrivato quel polipo gigantesco. L’hanno mandato pensando che sapesse come difendersi da noi. Ma noi l’abbiamo ucciso. Ora che cosa affiorera dagli abissi?

— Qualunque cosa ci mandino, saremo pronti a riceverla — commento Deirdre, freddamente.

— Puo darsi — mormoro Terry. — Un giorno tuo padre mi ha accennato a un apparecchio per studiare il profilo del fondo oceanico. Con qualche lieve variante quello strumento potrebbe esserci molto utile. Mi piacerebbe parlarne con i tecnici elettronici di questa stazione.

Dalla sala da pranzo venne un rumore di sedie mosse, e la gente comincio a uscire, chiacchierando animatamente. Quel giorno a Thrawn non mancavano certo gli argomenti di conversazione.

Terry cerco gli specialisti in elettronica e spiego loro le caratteristiche dell’apparecchio che gli serviva, informandosi se per caso qualcosa di simile non facesse gia parte dell’attrezzatura dell’isola. Il suo funzionamento base era, in poche parole, lo stesso di un normale sonar, strumento che in Marina era gia usato da parecchio tempo, solo che questo doveva anche essere munito di uno speciale congegno per trasformare in vibrazioni la carica elettrica che lo faceva funzionare. Vibrazioni che a un certo punto potevano diventare mortali.

Ne nacque una lunga discussione di carattere tecnico. Poi tre uomini accompagnarono il giovane nell’officina dell’isola, e insieme si misero al lavoro.

Tre ore piu tardi un battello sconosciuto fece il suo ingresso in laguna. Era uno scafo piccolo e tozzo, con alberi bassi e bome massicce. Il rumore dei suoi motori Diesel copriva il rombo della risacca. Mentre entrava in laguna aziono un riflettore: il raggio illumino il molo dove era attraccato l’“Esperance”.

Alcuni uomini della stazione corsero incontro al peschereccio che stava accostando.

Il capitano del battello, un tipo piccolo e tarchiato, si agitava sul ponte, sbraitando. Era chiaramente furibondo e voleva sapere che cosa diavolo avevano combinato “los americanos” per ostacolare la pesca de “La Rubia”. “Los americanos” volevano forse far morire di fame le mogli e i bambini dei poveri marinai de “La Rubia”? Lui avrebbe protestato presso le autorita filippine, avrebbe fatto conoscere a tutto il mondo di che cosa erano capaci “los americanos”! E urlava che bisognava immediatamente far tornare le cose com’erano prima!

Accanto a “La Rubia” un pesce balzo fuori dall’acqua tracciando una lieve scia luminosa. Anche gli spruzzi d’acqua che il pesce provoco ricadendo in mare erano fosforescenti. Il capitano del peschereccio smise di sbraitare per osservare la laguna. Anche sull’isola si accorsero che l’aspetto delle acque non era normale. Lievi bagliori azzurrognoli dicevano chiaramente che li c’erano piu pesci del solito: la laguna era improvvisamente diventata un’ottima zona di pesca. Certo bisognava fare attenzione per via delle rocce corallifere, ma…

Il capitano de “La Rubia” ricomincio a urlare. Il suo battello era andato come ogni volta nel posto in cui c’era tanto pesce, ma il giorno prima in quelle acque erano arrivati prima quello yacht e un’altra nave americana, e lui si era tenuto a distanza perche non voleva che “los americanos” scoprissero il suo segreto. Ma quando quegli altri due se n’erano andati, nella zona non c’era piu pesce. Era scomparso anche quel ronzio che sempre aveva accompagnato i buoni carichi de “La Rubia”. E adesso per le mogli e i bambini affamati dei suoi uomini non era rimasto niente! Adesso lui, capitano Saavedra, esigeva che loro ristabilissero le cose com’erano prima del loro intervento! “Los americanos!”

Davis avrebbe voluto dire qualcosa, ma il capitano “non smetteva di urlare e diventava sempre piu teatrale nella sua collera.

Era inutile che “los americanos” negassero. Il ronzio che accompagnava il pesce era sparito dall’oceano e adesso era nella laguna. E c’era anche il pesce, qui! “Los americanos” volevano tutto il pesce per se! Ma i pesci sono di tutti, e soprattutto sono dei pescatori che hanno mogli e tanti bambini affamati! Quindi lui, capitano Saavedra, avrebbe pescato nella laguna, e voleva un po’ vedere chi glielo avrebbe impedito!

— Potete fare quello che volete — grido in risposta Terry, che qualcuno era corso a chiamare perche rispondesse al capitano nella sua lingua, lo spagnolo: lingua che Terry parlava piu correttamente degli altri. — Se volete vi metteremo in contatto con Manila, cosi potrete fare tutte le lagnanze che credete. Sono sicuro che gli altri pescherecci, i cui equipaggi con mogli e bambini sono gia morti di fame da un pezzo grazie a voi, saranno felicissimi di sapere finalmente dove va a pescare “La Rubia”! E soprattutto di sapere che questa volta non ha trovato pesce! Se invece volete pescare nella laguna, accomodatevi pure. Comunque, se volete ancora chiamare Manila, fatemelo sapere.

Poi, senza aspettare le reazioni del capitano Saavedra, Terry torno all’officina, mentre Davis, Morton, e gli altri restavano a parlare con il comandante de “La Rubia”. Il capitano si calmo finalmente, e arrivo persino ad accettare di buon grado l’invito a pranzo per se e per i suoi uomini. Cosi

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