per qualsiasi civile, e ancor piu illegale da usare al di fuori di zone segnalate. E la parte peggiore, era che Marie, rimasta sola in ufficio, si era addormentata sul letto. Val aveva superato la rete alla porta prima che qualcuno potesse fermarlo.

Mi misi a tremare. Questo e sorprendente, a pensarci, perche non avrei mai pensato che tosse possibile che qualcosa spaventasse uno che aveva gia tanti motivi per aver paura, come me. Mi sbagliavo. Guardando la canna del proiettore puntato contro di me, la mia spina dorsale si trasformo in gelatina, e il mio cuore in un pezzo di ghiaccio. — Bastardo imbroglione! — sibilo lui. — Lo sapevo che avevi in mente qualcosa per spedirmi via in quel modo. Per fortuna c’e sempre qualche mokomane in giro per il terminal, che si puo pagare perche si faccia un volo gratis. Cosi ho potuto tornare e coglierti sul fatto i.

Aveva sempre avuto il difetto di parlare troppo, Val Dambois. Questo mi diede la possibilita di ritrovare la calma. Con tutto il coraggio che riuscii a raccogliere, e con un sorriso forzato, dissi in tono freddo e sicuro (o almeno cosi speravo): — Hai aspettato troppo, Val. E tutto finito. I comunicati sono gia stati trasmessi.

— Non vivrai abbastanza per andarlo a raccontare! — urlo lui, alzando la canna del fucile.

Io continuai a sorridere. — Val — dissi pazientemente, — sei uno sciocco. Non sai cosa sta succedendo?

Una lieve oscillazione del fucile. Sospettosamente chiese: — Cosa?

— Ho dovuto farti andar via — spiegai, — perche parli troppo. Ordini di Mitzi. Non si fidava di te.

— Non si fidava di me?

— Perche non sei capace di vedere al di la del tuo naso. Non devi credermi sulla parola… guarda da solo. Al prossimo spot ci sara Mitzi stessa… — E guardai verso gli schermi.

E cosi fece Val. Aveva gia fatto degli errori, ma questo fu quello finale. Stacco gli occhi da Marie. Non che si possa fargliene una colpa, considerando le condizioni in cui si trovava Marie, ma dovette pentirsene. Zunggg fece la pistola della donna, e il proiettore limbale cadde dalla mano di Val, e Val lo segui a ruota.

Un po’ in ritardo, la porta del deposito si apri, e il resto della mia banda piombo dentro, svegliata dai suoi sonni inquieti. Mane era appoggiata a un gomito, sorridente. Il lettino conteneva anche il suo cuore meccanico, e lei non poteva alzarsi, ma aveva una mano libera per la pistola paralizzatrice, in caso di necessita. — L’ho beccato, Tenny — disse orgogliosa.

— Sicuro, Marie — dissi; poi, rivolto a Gert: — Aiutami a trasportarlo nel deposito.

Cosi lo sistemammo nella stanza dove un tempo gli ingegneri sonnecchiavano nei loro turni di sorveglianza, e lo lasciammo a fare lo stesso. Il proiettore lo consegnai a Jimmy Paleologue.

Lui corse fuori, e sentii scorrere l’acqua nel bagno; torno indietro con l’arma gocciolante. — Questo non funzionera piu — disse seccamente, buttandolo in un cestino. — Cosa ne dici, Tarb? Torniamo a dormire a turni?

Scossi la testa. Il dormitorio era diventato una prigione, e poi ormai ci eravamo svegliati tutti per bene. — Tanto vale goderci lo spettacolo — dissi, e li lasciai che preparavano Kaf, per toglierci da dosso la sonnolenza. Volevo guardare l’Era pubblicitaria, e volevo farlo da solo, nel mio ufficio.

Le notizie non erano rassicuranti. Non trasmettevano altro che bollettini, con titoli come:

IL CAPO DELLA MC DECIDE DI APRIRE IL PROCEDIMENTO LA LOBOTOMIA SEMBRA PROBABILE NEL CASO DELLA H&K

Mi strofinai a disagio il collo, chiedendomi che effetto facesse essere un vegetale.

Non ebbi molto tempo per dedicarmi a quella triste attivita, perche dopo tutto, Mitzi aveva preso davvero il volo della sera. Si senti un rumore secco, un grido, risate soddisfatte. Quando aprii la porta, era li: imprigionata nella rete di Gert Martels. — Cosa ne facciamo di questa? — chiese Nelson Rockwell attraverso le sue bende. — C’e ancora un sacco di spazio nel deposito.

Scossi la testa. — Lei no. Puo venire nel mio ufficio.

Quando Marie tolse la tensione dalla rete, Mitzi per poco non cadde a terra. Si rimise in piedi, e mi guardo infuriata. — Tenn, imbecille! — esplose. — Cosa diavolo ti sei messo m testa?

La presi per un braccio. — Non avresti dovuto curarmi, Mitzi. La cura ha funzionato.

Lei spalanco la bocca. Si lascio accompagnare nel mio ufficio senza resistenze. Si sedette pesantemente, fissandomi. — Tenny — disse, — lo sai cos’hai fatto? Non potevo crederci quando mi hanno detto che razza di annunci politici stavi trasmettendo… E una cosa inaudita!

— Si: gente che dice la verita. Mai stato fatto, per quel che ne so.

— Oh, Tenny! «La verita». Svegliati! — si infurio lei. — Come possiamo vincere con la verita?

Con voce calma dissi: — Quando ero al centro, ho dovuto praticare molta introspezione… sempre meglio che tagliarmi la gola, capisci. Cosi mi facevo molte domande. Lascia che ne faccia una a te: in che senso quello che facciamo e giusto?

— Tenny! — Era esterrefatta. — Stai difendendo gli imbroglioni? Hanno rovinato il loro pianeta, e adesso vogliono fare la stessa cosa con Venere.

— No — dissi scuotendo la testa, — non hai risposto alla domanda. Non ho chiesto perche loro sbagliano; questo lo so. Volevo solamente sapere perche noi abbiamo ragione.

— A paragone degli imbroglioni…

— No, anche questo non va bene. Non «a paragone di». Vedi, non basta essere meno cattivi per essere buoni.

— Non ho mai sentito tante chiacchiere da predica… — comincio lei, e poi si fermo, in ascolto. Dall’altra stanza si sentirono provenire rumori di colluttazione: le urla furiose di un uomo… Haseldyne? Ordini secchi di una voce piu acuta… Gert Martels? Una porta che si chiudeva. Mitzi mi guardo, stupita. — Non ci riuscirai mai — mormoro. — Lo sai cosa ti faranno?

La pelle della nuca mi si accappono, perche lo sapevo. — La lobotomia forse. O magari si limiteranno semplicemente a uccidermi. Ma questo solo se fallisco, Mitzi. Ci sono ventidue comunicati separati in onda. Vuoi vederne qualcuno?

Li ho gia visti! Quella grassona la fuori, che si lamentava di come e stata indotta a mangiare e mangiare… e l’indigeno che racconta di come i modi di vita della sua gente sono stati completamente distrutti…

— Si, Marie. E il Sudanese. — Trovarlo era stato un colpo di fortuna… merito di Gert Martels, quando le avevo detto cosa volevo fare. — E sono solo due, amore. Ce n’e uno davvero buono, in cui Jimmy Paleologue spiega come funzionano le tecniche campbelliane… su gente come me, o sugli indigeni. Anche Nels Rockwell e bravo…

— Li ho visti, ti dico! Oh, Tenny, credevo che fossi dalla nostra parte.

— Non sono ne con voi ne contro di voi, Mitzi.

Lei ghigno dicendomi. — Questa e un’ottima ricetta per non fare niente. — Non avevo bisogno di risponderle su questo: quella non era una cosa di cui potessi essere ritenuto colpevole, e lei se ne accorse non appena ebbe pronunciato quelle parole. — Ti andra malissimo, Tenny. Non puoi pretendere di sconfiggere il male con del moralismo da quattro soldi!

— Forse no. Forse il male non si puo mai sconfiggere. Forse i mali sociali del mondo sono troppo radicati, e il male vincera. Ma non c’e bisogno che tu sia mia complice, Mitzi. E non dovrai rinunciare, come il tuo eroe, Mitch Courtenay.

— Tenny! — Non era arrabbiata, solo incredula per quella bestemmia.

— Ma e proprio quello che ha fatto, Mitzi. Non ha risolto il problema, e scappato.

— Noi non stiamo assolutamente scappando.

Annuii. — Giusto, voi combattete. E usate le stesse armi. E ottenete gli stessi risultati! Gli imbroglioni hanno trasformato la Terra m quaranta miliardi di bocche senza testa… Quello che voi volete e farle morire di fame, cosi non vi daranno piu fastidio! Per questo io non sono dalla parte egli imbroglioni, ne da quella dei Venusiani. Mi tiro fuori. Scelgo qualcosa di diverso.

— La verita?

— La verita, Mitzi — dichiarai, — e la sola arma che non colpisce entrambe le parti!

E qui mi fermai. Mi stavo per lanciare in un comizio in piena regola, e sa il cielo quali altezze oratorie avrei

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