potuto raggiungere per il mio pubblico formato da una sola persona. Ma la parte migliore l’avevo gia detta, e l’avevo registrata su nastro. Armeggiai con la tastiera, per avere sul monitor i miei annunci, e mi fermai, con il dito sul pulsante «Esecuzione». — Senti, Mitzi — dissi. — Ci sono ventidue annunci in tutto, tre per ciascuna delle sette persone di cui mi sono servito…

— Perche sette? — chiese. — Ne ho visto solamente quattro la fuori.

— Due erano bambini, e li ho mandati via con il Sudanese per tenerli lontani dal pericolo. Fai attenzione, Mitzi! 1 primi ventuno servono solo a preparare il pubblico per il ventiduesimo: Questo l’ho fatto io. Cioe, sono io che parlo… ma e diretto a te.

Premetti il pulsante. Lo schermo si accese. Ed eccomi li, con l’aria seria e segnata dalle preoccupazioni, sullo sfondo di una foto di Port Kathy. — Il mio nome — disse la mia voce registrata, e la parte professionale del mio cervello penso: Non e male. Non e troppo pomposo, anche se forse parla un po’ troppo in fretta, — il mio nome e Tennison Tarb. Sono un redattore pubblicitario di prima classe, e quella che vedete alle mie spalle e una delle citta di Venere. Vedete la gente? Sembrano proprio uguali a noi, non e vero? Ma sono diversi da noi per una ragione. Non vogliono che le loro menti vengano condizionate dalla pubblicita. Sfortunatamente questo ha dato origine a un sacco di guai, perche adesso le loro menti sono condizionate in una maniera diversa. Sono arrivati ad odiarci. Ci chiamano «imbroglioni». Pensano che vogliamo conquistarli e costringerli a ingoiare a forza la nostra pubblicita. Questo li ha resi spietati quanto qualsiasi uomo di Agenzia, e il peggio e che i loro sospetti sono giusti. Abbiamo infiltrato molte spie nel loro governo. Mandiamo squadre di terroristi a sabotare la loro economia. E in questo momento stiamo progettano di invaderli con armi campbelliane, la stessa cosa che ho visto succedere poco tempo fa nel deserto del Gobi…

— Oh, Tenny — mi sussurro Mitzi, — credo che ti lobotomizzeranno.

Annuii. — Si, e proprio quello che ci faranno, se ci andra male.

— Ma e inevitabile!

Le abitudini sono dure a morire; per quanto volessi spiegarmi con Mitzi, non potei fare a meno di gettare un’occhiata di rimpianto allo schermo… Stava per cominciare la parte migliore! Ma dissi: — Lo scopriremo presto, Mitzi. Vediamo cosa dicono. — E lasciando che il monitor continuasse a trasmettere la mia immagine, mi sintonizzai sulle notizie con lo schermo della scrivania. La prima mezza dozzina di titoli erano le solite terribili minacce e sinistre previsioni, ma poi ne arrivo una che mi fece balzare il cuore in gola:

La citta in fermento,

folle per le strade

E subito sotto:

Il capo della Brinks dice:

«Le dimostrazioni sono incontrollabili».

Non mi preoccupai di leggere il testo. Spalancai la porta dell’ufficio dove i miei quattro fedeli erano tutti intenti a guardare gli schermi sulle scrivanie. — Cosa succede? — chiesi. — C’e uno spettacolo? Controllate i canali con le notizie!

— Stiamo proprio guardando uno spettacolo! — grido Gert Martels sorridendo. Mentre i monitor della parete si accendevano, capii di cosa stesse parlando. Le stazioni locali si erano sguinzagliate in giro per raccogliere le reazioni… e le reazioni erano imponenti.

— Accidenti, Tenny — grido Rockwell, — e tutto bloccato! — Ed era proprio cosi. Le telecamere passavano da un incrocio all’altro: Times Square, Wall Street, Central Park Mall, Riverspace… e tutti avevano lo stesso aspetto. Era l’ora di punta del mattino, ma il traffico si era praticamente bloccato, mentre i milioni di abitanti della citta ascoltavano le radioline portatili, o guardavano gli schermi murali, e tutti ascoltavano uno dei nostri comunicati.

Riuscivo a malapena a respirare per l’eccitazione. — Le reti nazionali! — gridai. — E cosa sta succedendo nel resto del paese?

— La stessa cosa, Tenny — disse Gert, quindi aggiunse: — Non vedi cosa succede, la in quell’angolo?

Sullo schermo c’era Union Square, e nell’angolo destro in basso, c’era un gruppo di persone che non si limitava a rimanere con la bocca spalancata. Anzi, si stavano dando un gran da fare. Erano tutti intenti a sfasciare metodicamente e brutalmente uno schermo murale.

— Stanno distruggendo i nostri comunicati! — ansimai.

— No, no, Tenny! Quello e dei Kelpy-Crisp! E guarda la… nella zona limbale. Hanno distrutto il proiettore!

Sentii che Mitzi mi prendeva la mano, e quando mi voltai, lei stava sorridendo, con gli occhi umidi. — Almeno hai un pubblico — disse; e dalla porta, una nuova voce disse solennemente: — Il piu grande pubblico mai visto, signor Tarb.

Era Dixmeister. Gert Martels aveva gia tirato fuori la pistola e gliela aveva puntata alla testa. Lui non la guardo neppure. In mano non aveva niente. Disse: — Sara meglio che veniate di sopra, signor Tarb.

Il mio primo pensiero fu il peggiore. — Uno squadrone della Moralita Commerciale? — domandai. — Stanno cancellando gli spot? Hanno una contro-ingiunzione…

Lui aggrotto la fronte. — Niente di tutto questo, signor Tarb. Accidenti! Non ho mai visto simili indici di gradimento! Ognuno degli spot arriva a piu cinquanta, e la Marcia dei Dollari e subissata da offerte… No, no, va tutto a gonfie vele.

— E allora cosa c’e, Dixmeister? — gridai.

Con voce incerta, lui disse: — E tutta quella gente. Sara meglio che veniate su a vedere.

E cosi feci, e dal secondo piano dell’edificio si vedeva la strada, la piazza, le finestre di fronte. E ogni centimetro quadrato era occupato dalla gente.

La cosa buffa e che all’inizio non riuscivo neppure a rendermene conto. Pensai che volessero linciarmi… fino a quando non li sentii acclamare.

E il resto del mondo? RussCorp, Indiastries, SA… tutti quanti? Anche li si comincia a sentire la gente che acclama; e dove finira, non lo so. Le vecchie abitudini fanno fatica a morire, sia per gli individui che per le nazioni. I monoliti sono duri da demolire.

Ma hanno cominciato a scaricare i traghetti, in Arizona, e il monolito ha cominciato a fendersi.

FINE

Profilo dell’autore

di Marzio Tosello

Frederik Pohl appartiene a quella nutrita pattuglia di scrittori che annovera gente del calibro di van Vogt, Asimov, Heinlein, Sturgeon, Brown, Bradbury, affermatisi nel cosiddetto “periodo classico” della letteratura di fantascienza.

Nato nel 1919, membro della famosa Futurians Society, Pohl entra alla grande nel mondo dell’editoria dirigendo Astonishing Stories a partire dal febbraio 1940 (a 21 anni) e Super Science Stories dal marzo dello stesso anno.

Entrambe le pubblicazioni vengono chiuse dopo soli 16 numeri, e lui per qualche tempo lavora come agente letterario. Diventa quindi assistente di Gold a Galaxy, che dirige dal dicembre del ’61 al

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