scarseggiano alquanto… e se noi non riusciamo a immaginare un altro sistema, potremo farlo cadere in un punto che resta sommerso per tutto il giorno.»
«Resisterebbe a lungo, in questo posto?»
«Forse no, dato che ci sono degli animali, nel mare, che hanno mangiato buona parte delle nostre bestie; ma che cosa importa? Lui non ha esitato a uccidere Tom e Alice, e se lo avesse ritenuto necessario, avrebbe fatto lo stesso a tutti noi.»
«E il resto della sua gente?»
«Lo hanno aiutato. Non mi importa di quello che succedera loro.»
«Bene, ti capisco, ma non condivido del tutto le tue idee. Ci sono dei motivi che potrebbero farti pensare diversamente, ma adesso non posso spiegarteli.
«Il tuo piano, se cosi possiamo chiamarlo, ha dei punti buoni, ma ce ne sono degli altri piuttosto deboli. Se questo posto che mi descrivi e a una giornata e mezzo di marcia, per te, non vedo proprio come potrei precedere Veloce per il periodo necessario a raggiungerlo; ricorda che tu puoi viaggiare piu velocemente di me. Inoltre, adesso che tu hai ridato loro il fuoco che avevano perduto, sarei molto sorpreso se risultasse semplice fuggire di notte quanto lo sarebbe stato prima.»
«Che vuoi dire? Hanno portato del fuoco con loro, dal nostro villaggio.»
«Lo hanno portato, ma non sapevano come accenderne uno, senza attingere da uno gia esistente. Lasciarono spegnere i fuochi che avevano portato con loro durante il primo giorno dopo il nostro arrivo, e da allora ne sono sempre rimasti senza. Hanno fatto del loro meglio per insegnarmi la loro lingua, in modo che io potessi insegnare loro come procurarsi dell’altro fuoco, ma la cosa e molto difficoltosa… per prima cosa, io non posso produrre alcuni loro suoni troppo acuti. Devo dire, pero, che Veloce e stato molto paziente. Adesso immagino che sara ancora piu facile andare d’accordo con lui; ma certo non sara piu facile di prima lasciarlo.»
«Forse, allora, non avrei dovuto venire, Maestro. Mi dispiace.»
«A me no. Il mio piano per raggiungervi da solo e gia fallito, cosi, se tu non fossi venuto, ci troveremmo in guai anche maggiori. Volevo soltanto dire che dovremo riflettere molto per trovare il sistema di uscire da questo imbroglio. Sara meglio che tu ti nasconda per qualche ora almeno, pero, mentre io mi mettero a riflettere; non vedo perche dovresti farti prendere anche tu da Veloce.»
«Ma come faro a tornare indietro? Adesso hanno del fuoco… e naturalmente, non appena saranno tornati indietro, si renderanno conto della mia visita al villaggio, e cominceranno a seguire le mie tracce. Probabilmente allora io saro ancora raggiungibile, anche se me ne vado adesso; comincia a piovere, e io non posso viaggiare senza una torcia, e la luce della torcia puo essere avvistata per miglia e miglia. Io mi aspettavo che tu venissi con me subito.»
«Capisco le tue perplessita, ma non riesco proprio a escogitare un modo per superarle. E difficile credere che Veloce non sara qui di ritorno entro pochi minuti.» Fagin fece una pausa, come per riflettere; Nick naturalmente non sapeva che queste pause significavano un’accesa conversazione tra diversi uomini che si trovavano a centosessantamila miglia di distanza. «Ascolta, Nick. Qui nei paraggi c’e molto materiale combustibile, non e vero?»
«Si.»
«E c’e un’unica strada che porta qui dalla cima del colle, ed e uno stretto sentiero?»
«Si, se non contiamo la strada piu lunga… almeno quattro miglia, se non di piu.»
«Uhm! Avrei voluto che fosse stata anche piu lunga. Tu credi di riuscire ad accendere un fuoco al termine di quel sentiero, in modo che essi non possano superarlo mentre noi ce ne andiamo? Dovrai lavorare assai in fretta; ormai dovrebbero essere di ritorno, direi, a meno che non ti stiano ancora cercando lassu in cima.»
«Tentero.» Nick capi che non era quello il momento di teorizzare. «Forse qualcuno si e gia sporto dalla cima e mi ha visto quaggiu, ma che c’e da perdere, ormai? Se non riesco a raggiungerti, tu dirigiti a est-nord-est finche non raggiungi il mare, poi segui la sua costa diurna finche non incontri gli altri. Io faro quel che posso per intralciare i cacciatori di tracce di Veloce; farai meglio a partire subito.»
Nick non rimase ad attendere una risposta; stava gia correndo verso le pendici della collina, raccogliendo durante il tragitto tutta la legna che riusci a trovare. La sua torcia era quasi spenta, ma ammucchio alla rinfusa una catasta di legna all’interno della gola che scendeva dalla montagna, e riusci comunque a farla ardere. Poi comincio a correre all’impazzata, gettando ogni sorta di materiale combustibile nella spaccatura la cui ampiezza non superava le quattro iarde.
Una goccia discese lentamente lungo il sentiero, e svani nell’avvicinarsi al fuoco, ma era appena iniziata la sera, e la goccia conteneva ancora una buona percentuale di ossigeno. Nick ne fu lieto; evidentemente nessun cavernicolo stava ancora discendendo il sentiero portando delle torce, perche altrimenti la goccia non sarebbe riuscita a discendere cosi in basso. Questo gli concedeva un lasso ben piu sensibile di tempo.
Quando la catasta fu abbastanza nutrita da soddisfarlo, lui si mise a seguire la pista lasciata da Fagin. Anche Nick era in grado di individuarla, quella striscia di vegetazione schiacciata e frantumata, dell’ampiezza di cinque piedi, che si interrompeva soltanto quando il Maestro si era immerso nelle fosse che andavano gia empiendosi di acqua liquida. Nick avrebbe potuto traversare quelle pozze con la torcia, dato che il liquido era ancora abbastanza respirabile, ma si decise ugualmente a girare attorno agli ostacoli. Malgrado cio, raggiunse Fagin nel giro di un miglio.
«Va’ avanti,» disse, «io ho intenzione di confondere un poco la pista.» Avvicino la sua torcia a un arbusto che cresceva accanto alla pista, e al materiale frantumato che componeva la pista medesima; poi inizio a percorrere una lunga curva in direzione nord, appiccando fuoco a ogni arbusto che incontrava. Alla fine, una rilucente cintura di fuoco si stese dalla traccia di Fagin che era a oriente del villaggio fino a bruciare la pista che era stata lasciata dal Maestro, quando egli era stato trasportato dal nord dai cavernicoli. A Nick parve di udire delle voci cariche di eccitazione, provenienti dalle caverne, ma non pote certo esserne sicuro. Corse verso nord con tutte le sue forze per un altro miglio, e ivi giunto appicco un’altra serie di incendi. Questi dovevano essere visibili anche dalla collina; e forse gli abitatori delle caverne sarebbero venuti a cercare la pista che portava al vecchio villaggio, ignorando magari quella autentica che ora il Maestro aveva preso.
Poi Nick corse di nuovo per incontrare la pista seguita da Fagin, schermando la torcia col corpo nella speranza di non essere scorto dall’altura dei cavernicoli. Trovo la pista senza grosse difficolta, sebbene Fagin tentasse con buoni risultati di tenersi a valle, e finalmente raggiunse il Maestro. Fagin ascolto il suo resoconto, e lo approvo.
«Probabilmente e quanto di meglio tu potessi fare,» disse. «Sarei sorpreso, pero, se riuscissimo a passare la notte senza trovare compagnia.»
«Io pure,» ammise Nick.
A dispetto di questo pessimismo, le ore trascorsero senza alcun segno degli inseguitori. La velocita maggiore di Nick gli permetteva di mantenersi sempre al passo della macchina, anche se egli si trovava costretto a compiere ampie giravolte per evitare le pozze d’acqua nelle quali la macchina poteva invece immergersi. Le gocce si fecero piu limpide, e naturalmente piu pericolose; pozze e laghi divennero piu grandi, profondi e difficili da evitarsi, man mano che il fondo dell’atmosfera di Tenebra gradualmente subiva il suo mutamento di fase notturno.
«Anche se tu devi restare sulla terra asciutta, lasciando cosi delle tracce visibili, direi proprio che ora dovranno faticare alquanto, per seguirci,» fece notare Fagin, durante una delle brevi conversazioni che si scambiavano quando si trovavano assieme. «Un buon numero di luoghi che tu hai percorso dovrebbe ormai essere sott’acqua, e a quest’ora e impossibile che essi riescano a prosciugarli con le torce; l’acqua e troppo limpida perche la cosa sia possibile. Comincio a sentirmi un po’ piu soddisfatto della situazione.»
«Io no,» disse Nick.
«Perche no?»
«Le pozze si fanno sempre piu grandi, e alcune delle valli che ancora dobbiamo traversare sono lunghe e profonde. Ricordo che la penultima notte c’erano dei grossi fiumi che si vuotavano nel mare. Se ne incontrassimo uno solo, e io non vedo come potremmo evitarlo, saremmo bloccati.»
«Al contrario, questa mi pare la cosa migliore che potrebbe accaderci. Veloce non puo seguirci lungo un fiume.»
«E neppure io.»
«Non con le tue forze, questo e certo. Ma io posso portarti, e senza alcun rischio; non abbiamo scoperto, in sedici anni, nessuna creatura capace di vivere, o almeno di restare attiva, nell’acqua limpida… anche se devo ammettere che attendevo di giorno in giorno questa scoperta.»
«Ce ne sono nel mare.»