poteva essere d’aiuto in una situazione che richiedeva dell’intelligenza.
Decise di recarsi personalmente nella sala delle comunicazioni, invece di parlare dall’osservatorio di Raeker… il sistema di collegamento era efficiente, ma era situato in un angolo che per lui era piuttosto scomodo, per ragioni anatomiche. Sfortunatamente, quando raggiunse l’altra sezione, trovo la situazione anche peggiore; il posto era pieno di esseri umani. Sollevando la parte superiore del suo corpo affusolato, egli riusci a vedere al di sopra delle loro teste senza difficolta, e scopri che lo schermo collegato col batiscafo stava mostrando il viso della bambina umana. Era visibile anche il suo rampollo, molto sullo sfondo, ma solo la voce della ragazza si udiva… come al solito, penso Aminadabarlee. Gli uomini la stavano ascoltando attentamente, e lo stesso Aminadabarlee si fermo ad ascoltare, prima di ordinare agli uomini di sgomberargli la strada.
«Non importa quante volte gli rivolgiamo la domanda, riceviamo sempre la medesima risposta,» stava dicendo Easy. «All’inizio sembrava sorpreso del fatto che non lo sapessimo; adesso ha superato la sorpresa, ma insiste col dire che sono stati Nick e Fagin a indicargli la nostra posizione.»
«Non importa quante volte tu ripeti questo, mi sembra sempre assurdo,» rispose uno degli scienziati. «Sei sicura che non sia dovuto alle difficolta di comprensione della sua lingua?»
«Sicurissima.» Easy non si mostro indignata, nell’udire questa domanda. «Lei voleva sapere come mai erano riusciti a trovarci cosi facilmente, ed e questo che gli ho domandato. Lui afferma che e stato Nick a dargli le informazioni necessarie, e che Nick le aveva ricevute dalla macchina, ed e questo che io vi ho riferito. Non ricordo esattamente cosa sia stato detto al prigioniero, quando era nelle mani di Nick e dei suoi; ma lei fara meglio a rivedere le registrazioni, e a cercare di scoprire l’indizio. I casi sono due: o e stato lo stesso prigioniero a trarre le sue deduzioni da quanto gli e stato detto, oppure e stato Veloce. La prima ipotesi mi sembra quella piu sensata.» Easy Rich era una ragazza veramente in gamba. Aminadabarlee non lo avrebbe ammesso, naturalmente: siccome Easy aveva dichiarato di non ricordare esattamente quello che era stato detto nel corso di una conversazione, la sua stima per la ragazza diminui di diversi punti. Comunque, neppure lui era in grado di comprendere, come gli scienziati, come fossero riusciti i cavernicoli a riconoscere una regione nella quale, per loro stessa ammissione, non erano mai stati, in base a una vaga e succinta descrizione di alcuni particolari.
Poi gli venne in mente un’idea, ed egli si mise in posizione orizzontale per alcuni istanti, per riflettere. Questo sarebbe certo servito a qualcosa; si senti perfino colpevole, pensando di avere lasciato tutti i progetti costruttivi agli esseri umani. Se fossero rimasti zitti per un paio di minuti, permettendogli cosi di concentrarsi sulla sua idea… ma non fu cosi. Continuarono a rivolgere delle domande eccitate alla ragazza.
«Aspettate un momento!» Fu un geofisico che ruppe bruscamente la confusione; almeno cosi parve ad Aminadabarlee, che pero non presto molta attenzione all’interruzione. «Questo potrebbe essere un po’ campato in aria; ma quasi tutti i popoli primitivi, sulla Terra come sugli altri pianeti, sono maledettamente abili, quando si tratta di prevedere i cambiamenti climatici… basta pensare al nostro passato, per rendersene conto.»
«Che c’entra questo?» Diverse voci formularono questa domanda, anche se non con le stesse parole.
«Questo pianeta non ha un clima, nel senso che noi diamo alla parola; ma la sua geomorfologia procede a un ritmo che potremmo definire di tipo climatico. Ricordo adesso che Nick ha informato il suo prigioniero del fatto che il batiscafo si trovava in un lago, immobile, quando era sceso sul pianeta, e vi era rimasto per diversi giorni, e che solo allora aveva cominciato a essere trascinato da un fiume verso il mare. Se abbiamo visto giusto nel clima di Tenebra,
«Voglio controllare le riserve alcooliche del laboratorio,» commento un ascoltatore. Questa osservazione fece imbestialire colui che aveva lanciato la nuova idea.
«Easy!» disse costui. «Hai sentito quello che ho appena detto. Chiedi a Veloce se non e vero che lui sa quando i nuovi fiumi e le nuove colline stanno per comparire. Domandagli come fa a vivere nelle caverne, all’interno di una collina… che, per quanto ne sappiamo, potrebbe venire abbattuta da un terremoto in qualsiasi momento!»
«D’accordo,» rispose con calma la ragazza. Il suo volto spari dallo schermo. Aminadabarlee era troppo furioso per accorgersi della sua scomparsa. Come osavano quei piccoli mostri di impadronirsi proprio della sua idea, strappandogliela dalla mente, e rivendicandola come propria? Non aveva ancora sviluppato i particolari della sua teoria, ma era molto simile a quella esposta dallo scienziato terrestre; ne era sicurissimo. Certo, forse era un po’ troppo fantastica… ma certo, era proprio cosi, adesso che aveva modo di rifletterci meglio. L’intera idea era una fantasticheria idiota, ed era stata una perdita di tempo, mandare la ragazza a informarsi. Lui sarebbe andato adesso a spiegarne la debolezza a suo figlio, e a suggerirne una modifica molto piu razionale, non appena fosse riuscito a elaborarne i particolari… pero si accorse che anche Aminadorneldo era scomparso dallo schermo; doveva essere andato con la ragazza umana. Be’, andava bene lo stesso; in ogni modo, doveva ancora riflettere. Continuo a riflettere per almeno venti minuti, senza prestare attenzione alla conversazione che si svolgeva nel locale, finche i bambini non riapparvero. Riferirono senza preamboli e senza apparente eccitazione:
«Sembra che lei abbia ragione,» disse Easy, «a quanto pare, Veloce trova sorprendente l’idea che qualcuno non sia in grado di prevedere dove sta per scatenarsi un terremoto, e quando un lago comincia a traboccare, e in quale direzione si muovono le acque. Lo sanno cosi bene che si trovano in difficolta nel tentare di spiegarmi i segni premonitori dai quali traggono le loro conclusioni.»
Il geofisico e il suo collega la guardarono con aria addirittura supplichevole.
«Falli parlare!» disse il primo, ansiosamente. «Ascolta tutto quello che dicono, e riferisci parola per parola, anche se non capisci il significato. E noi volevamo servirci degli allievi di Raeker per scoprire la natura di questo maledetto pianeta!»
Questa osservazione senza importanza fu l’ultima goccia che fece traboccare il vaso, per quello che riguardava Aminadabarlee. Senza badare alle regole della cortesia, umana e drommiana, balzo nella sala delle comunicazioni, e la sua forma aerodinamica divise gli occupanti del locale come una nave divide le acque. Si sollevo davanti allo schermo e, guardando oltre il volto di Easy, come se la ragazza non fosse esistita affatto, comincio a blaterare qualcosa nella sua lingua, rivolto al figlio. Nessuno degli uomini lo interruppe; le dimensioni della creatura e i suoi numerosi artigli sconsigliavano qualsiasi intervento, anche a coloro che non conoscevano la natura drommiana. Ma il consigliere Rich aveva divulgato numerosi aneddoti piuttosto impressionanti su Dromm e i drommiani, cosi nessuno cerco di interrompere Aminadabarlee.
Di quando in quando, l’altoparlante emetteva un breve suono acuto, che si inseriva nella fiumana di suoni emessi dal drommiano padre; a quanto pareva, il drommiano figlio cercava di interloquire. Comunque, non ci riusci; il discorso del genitore termino soltanto quando egli, apparentemente, non ebbe piu niente da aggiungere. E allora non fu Aminadorneldo a rispondere.
Fu Easy, e rispose nella sua lingua madre, dato che neppure le sue corde vocali erano in grado di pronunciare il linguaggio di Dromm.
«Gliel’abbiamo gia detto, signore. Il dottor Raeker mi ha domandato di farglielo sapere, quando lei si fosse messo in contatto con noi; lei aveva appena lasciato l’osservatorio quando gli abbiamo parlato, e io l’ho vista soltanto ora. L’ha detto a Nick, e prima di notte la zattera sara molto vicina a noi. Allora, la porteranno verso l’interno; Veloce dice che saranno in grado di vedere le nostre luci dal mare, cosi la macchina si e avviata verso l’accampamento, per incontrare gli altri e portarli qui.»
Il drommiano parve stupito, ma riusci a conservare un certo autocontrollo, e cambio subito lingua.
«Tu hai gia chiesto a Veloce di indicarti la strada dall’accampamento al punto in cui ti trovi?» domando.
«Oh, si. ‘Mina ci aveva gia pensato1. Avrei dovuto dirlo al dottor Raeker o a lei un po’ prima.» La notizia che era stata un’idea di suo figlio calmo considerevolmente Aminadabarlee; intimamente, diversi uomini si domandarono se la ragazza avesse detto la verita. Ormai essi conoscevano l’eta effettiva del piccolo drommiano, e avevano imparato a conoscere Easy.
«Quanto tempo ci mettera a raggiungervi… voglio dire, Nick?» domando Aminadabarlee.
«Veloce pensa che, a piedi, potrebbero arrivare a meta del pomeriggio; pero non sa quanto potranno metterci in barca.»
«Gli hai parlato della barca?»
«Ma certo. Lui si stava chiedendo come avrebbe potuto avvicinarsi al nostro batiscafo; questa specie di lago e troppo profondo perche i suoi uomini possano traversarlo, e, a quanto sembra, essi non sanno nuotare. Gli ho suggerito di raggiungerci su di una zattera di legno, ma, a quanto sembra, il legno di questo pazzo pianeta non e in