Maestro sapeva molte cose; aveva insegnato a Nick praticamente tutto quello che egli conosceva, e per una vita intera… almeno, per l’intera vita di Nick… il Maestro era stato l’unica autorita del villaggio. Molto verosimilmente tutto sarebbe andato secondo le previsioni di Fagin.

E forse sarebbe stato cosi, se gli uomini che manovravano la macchina non avessero grossolanamente sottovalutato l’abilita di cacciatori di piste degli abitatori delle caverne. Nick non aveva avuto neppure il tempo di addormentarsi accanto al suo fuoco, dopo averlo acceso all’inizio della pioggia, che un grido di sorpresa, pronunciato dalla voce di Nancy, risuono da un punto che si trovava a quattro fuochi di distanza, alla sua sinistra; e un attimo dopo egli vide Veloce in persona, affiancato da un gruppo dei suoi combattenti piu grossi, e gli intrusi scomparvero dietro la collina, da entrambi i lati, risalendo silenziosamente il pendio e dirigendosi verso di lui.

2. ESPLICAZIONE; CONCATENAZIONE; RECRIMINAZIONE

«Che si fa, adesso?»

Raeker ignoro la domanda; per quanto conoscesse l’importanza del suo interlocutore, non aveva certo il tempo per conversare. Doveva agire. Gli schermi televisivi di Fagin occupavano l’intera parete e ognuno mostrava le forme degli esseri conici che stavano attaccando il villaggio. C’era un microfono davanti al suo viso, con l’interruttore abbassato in una posizione atta a impedire che dei frammenti casuali di conversazione, nella sala, venissero ritrasmessi ai compagni della macchina; le sue dita sfioravano l’interruttore, ma senza toccarlo. Non sapeva davvero cosa dire.

Tutto quello che aveva detto a Nick attraverso la macchina era la pura verita; non c’era nulla da guadagnare, tentando di combattere. Sfortunatamente, il combattimento era gia cominciato. Anche se Raeker fosse stato qualificato a fornire dei consigli sulla difesa del villaggio, ormai era troppo tardi; non era neppure piu possibile per un essere umano distinguere gli assalitori dai difensori. Le lance percorrevano l’aria a velocita incredibile… e asce e coltelli lampeggiavano nella luce dei fuochi.

«E un ottimo spettacolo, comunque.» La medesima voce stridula che aveva formulato la domanda un minuto prima si fece udire di nuovo. «Laggiu la luce dei fuochi sembra piu vivida di quella del giorno.» Il tono discorsivo fece infuriare Raeker, che non stava prendendo alla leggera i guai dei suoi amici; ma non fu la considerazione per l’identita del suo interlocutore che gli impedi di perdere la pazienza e di esprimere qualche disgraziato commento. Del tutto involontariamente, lo spettatore gli aveva fornito un’idea. Le sue dita toccarono i bottoni del microfono.

«Nick! Mi senti?»

«Si, Maestro.» La voce di Nick non mostrava alcun segno del terribile sforzo fisico che stava sostenendo; il suo apparato vocale non era legato a quello respiratorio, come avviene per gli esseri umani.

«Molto bene. Apritevi tutti la strada verso il riparo piu vicino. Allontanatevi da me. Se non riuscite a raggiungere un riparo, nascondetevi dietro una catasta di legna o qualcosa del genere… dietro la curva della collina, se non trovate niente di meglio. Fatemi sapere immediatamente se ci siete riusciti.»

«Tenteremo.» Nick non ebbe il tempo di aggiungere altro; quelli della cabina di comando poterono soltanto guardare, sebbene le dita di Raeker stessero passando su un’altra fila di interruttori sul complesso quadro che gli stava davanti.

«Uno di loro ce la fa.» Di nuovo si trattava della voce stridula, e questa volta Raeker fu costretto a rispondere.

«Conosco questa gente da sedici anni, ma non riesco a distinguerli dagli assalitori, adesso. Come puo identificarli, lei?» Sposto rapidamente lo sguardo dallo schermo alle forme dei due non-umani che torreggiavano alle sue spalle.

«Gli attaccanti non possiedono asce, ma hanno solo coltelli e lance,» spiego con calma colui che parlava. L’uomo torno frettolosamente a guardare gli schermi. Non poteva essere sicuro che l’altro avesse ragione; si vedevano solo tre o quattro asce, e quelli che le impugnavano non erano visibili con grande chiarezza in quel guazzabuglio. Non aveva notato la mancanza di asce nelle mani degli attaccanti, quando essi avevano scalato la collina, durante il breve istante in cui la macchina aveva potuto vederli, e prima che la battaglia si fosse accesa; ma non era impossibile che altri lo avessero notato. Avrebbe voluto conoscere meglio Dromm e il suo popolo. Non rispose al commento del gigante esile, ma da quel momento in poi osservo le asce che lampeggiavano alla luce dei fuochi. Sembrava davvero che i loro possessori si stessero aprendo un varco in direzione delle capanne che circondavano la cima del colle. Alcuni non riuscirono a farcela; piu d’uno degli attrezzi che erano cosi bruscamente diventati armi cessarono di muoversi di fronte agli occhi della macchina.

Ma qualcuno riusci a farcela. Per mezzo minuto una figura squamosa con quattro braccia rimase ferma davanti a una delle capanne, respingendo gli assalitori che tentavano di avvicinarsi. Altre tre, tutte apparentemente in buone condizioni, strisciarono verso la prima e si rifugiarono nelle capanne; una sola rimase di guardia, tenendo due lance in posizione, e proteggendo le spalle della figura che continuava a roteare l’ascia.

Poi un altro difensore apparve accanto al primo, e i due si ritirarono insieme all’interno di una capanna. Nessuno degli abitatori delle caverne parve ansioso di seguirli.

«Siete tutti dentro, Nick?» domando Raeker.

«Siamo in cinque. Non so niente degli altri. Sono quasi certo che Alice e Tom sono morti, pero; all’inizio erano vicini a me, ed e un pezzo che non li vedo.»

«Chiama quelli che non sono con te. Io dovro fare qualcosa molto presto, e non voglio che nessuno di voi ne debba risentire.»

«Ormai, o sono al sicuro o sono morti. Il combattimento e cessato; ora e assai piu facile sentirti di quanto non lo fosse prima. Sara meglio che tu faccia quel che devi fare senza darti pensiero per noi; direi che la gente di Veloce si sta preparando a salire verso di te. Qua fuori ce ne sono un paio; gli altri vanno formando un grosso cerchio intorno al luogo in cui ti ho visto l’ultima volta. Tu non ti sei mosso, vero?»

«No,» ammise Raeker, «e hai ragione, riguardo all’anello. Uno dei piu grossi tra loro sta dirigendosi dritto verso di me. Assicurati che siate tutti al coperto… preferibilmente, dove la luce non possa raggiungervi. Vi daro dieci secondi.»

«Va bene,» rispose Nick, «ci ripariamo.»

Raeker conto lentamente fino a dieci, guardando nel frattempo sugli schermi le creature che si andavano avvicinando. Quando fu a dieci le sue dita tirarono una leva che azionava contemporaneamente dieci circuiti; e come ebbe modo di descriverlo in seguito Nick, «il mondo prese fuoco.»

Erano soltanto le luci di ricerca della macchina, ormai inoperose da anni, ma sempre efficienti. Pareva altamente improbabile agli osservatori umani che qualsiasi organo ottico abbastanza sensibile da servirsi della piccola percentuale di luce che raggiungeva il fondo dell’atmosfera di Tenebra potesse mai sopportare uno splendore del genere; le luci erano state progettate tenendo presente la possibilita di dover penetrare delle fitte cortine di polvere o di fumo… erano assai piu potenti di quanto fosse stato effettivamente necessario per il funzionamento dei circuiti interni della macchina.

Gli attaccanti avrebbero dovuto rimanere accecati sull’istante, secondo le intenzioni di Raeker. La spiacevole constatazione del fatto che cio non avveniva venne lentamente in chiaro.

Rimasero certo sorpresi. Fermarono la loro avanzata per un momento, e parlottarono rumorosamente tra di loro; poi il gigante che guidava gli altri raggiunse la macchina, si chino su di essa, e apparentemente esamino con una certa dose di interesse le luci. Gli uomini avevano da lungo tempo scoperto che gli organi della vista degli abitanti di Tenebra erano in stretta relazione con la cresta cartilaginosa che si trovava sul loro capo, e fu questa parte che l’essere che, secondo i sospetti di Raeker, doveva essere Veloce, avvicino a uno dei piccoli fori dai quali veniva emanato il flusso di luce.

L’uomo sospiro e spense le luci.

«Nick,» chiamo, «temo che la mia idea non abbia funzionato. Puoi metterti in contatto con questo Veloce, e

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