«Come ci sei riuscita?»

«Ho telefonato a casa tua e ho chiesto a tua moglie.»

«E stata gentile?»

«Non particolarmente», ammise Helen.

Traynor si sedette alla propria scrivania, ingombra di carte. «Non mi sorprende», commento.

«Ti devo parlare della giovane coppia che abbiamo assunto la primavera scorsa. Si sono rivelati un disastro e sono stati licenziati tutti e due ieri. Il marito dipendeva dal CMV e lei lavorava nel nostro reparto di patologia.»

«Me la ricordo. Wadley le stava intorno come un cane in calore, al picnic del Labour Day.»

«Questo e parte del problema. Wadley l’ha licenziata e lei lo ha accusato di molestie sessuali, minacciando di fare causa all’ospedale. Ha detto che era andata a notificare la cosa a Cantor, prima di essere licenziata, e lui lo ha confermato.»

«Wadley aveva un motivo per licenziarla?»

«Secondo lui, si. Dice che ha ripetutamente lasciato la citta durante l’orario di lavoro, persino dopo che lui l’aveva espressamente avvertita di non farlo.»

«Allora non dobbiamo preoccuparci», fu il parere di Traynor. «Se lui ha avuto ragione a licenziarla, siamo a posto. Li conosco i giudici che si occuperanno del caso. Finiranno con il darle una lezione.»

«Comunque io non sono tranquilla», borbotto Helen. «E il marito, il dottor David Wilson, ha in mente qualcosa. Proprio stamattina l’ho mandato via dagli archivi. Ieri era entrato nei programmi dell’ospedale, cercando i dati sui tassi di mortalita.»

«Perche diavolo lo avra fatto?»

«Non ne ho idea.»

«Ma tu mi hai detto che i nostri tassi di mortalita vanno bene, per cui non c’e da preoccuparsi.»

«Sono informazioni riservate», obietto lei. «Il pubblico non sa come interpretarli e potrebbero rivelarsi un disastro per le nostre relazioni pubbliche. Proprio una cosa che non ci possiamo permettere.»

«Si, sono d’accordo con te. Allora teniamolo alla larga dagli archivi. Non dovrebbe essere difficile, visto che non fa piu parte del CMV. Ma perche lo hanno licenziato?»

«Era continuamente al livello piu basso di produttivita e a quello piu alto nell’utilizzazione delle risorse, in particolare per quello che riguarda i ricoveri.»

«E certo che non sentiremo la sua mancanza», commento Traynor. «Avrei voglia di mandare a Kelley una bottiglia di scotch per il favore che ci ha fatto.»

«Quei due mi preoccupano», continuo Helen. «Ieri pomeriggio sono piombati in ospedale e si sono ripresi la figlia, quella che ha la fibrosi cistica. L’anno portata via contro il parere del pediatra che la seguiva.»

«Che cosa strana! E come sta la bambina? Questa e la cosa piu importante.»

«Sta bene, l’ho chiesto al pediatra.»

«Allora perche preoccuparci?»

Armata dell’elenco con i numeri della sicurezza sociale e le date di nascita dei sospetti, Angela parti per Boston per incontrare Robert Scali. Gli aveva telefonato quella mattina e, senza entrare troppo nei dettagli, gli aveva detto che aveva bisogno di vederlo.

Lo incontro in uno dei numerosi ristorantini indiani della Central Square, a Cambridge. Si salutarono con un bacio sulle guance, poi lei spiego subito che cosa le occorreva, porgendogli l’elenco.

«Cosi, vorresti un controllo al computer di queste persone?» disse lui. Poi si chino sulla tavola e aggiunse: «Speravo che avessi motivi piu personali per telefonarmi cosi all’improvviso. Pensavo che avessi voglia di vedermi».

Angela si senti subito a disagio. Le altre volte che si erano rivisti, Robert non le aveva mai fatto intuire di volere riaccendere la loro vecchia fiamma.

Decise di essere molto franca: gli assicuro di essere felicemente sposata e di avere bisogno di lui soltanto per l’aiuto che le poteva dare al computer.

Se Robert si demoralizzo, non lo diede a vedere. Allungo una mano attraverso il tavolino e le strinse affettuosamente la sua, dicendo: «Mi fa piacere vederti, non importa quale sia il motivo che ti spinge qui e saro felice di aiutarti. Che cosa vuoi, di preciso?»

Angela gli spiego che le era avevano parlato della facilita con cui si possono ricavare informazioni sulle persone, avendo a disposizione soltanto la loro data di nascita e il numero della sicurezza sociale.

Robert rise nel modo profondo e rauco che lei ricordava bene. «Non hai idea di quanto sia vero», confermo. «Potrei scoprire tutte le volte che Bill Clinton ha usato la sua carta Visa e per fare che cosa, se soltanto lo volessi.»

«Io vorrei scoprire il piu possibile riguardo queste persone», disse Angela, battendo l’indice sulla lista.

«Non potresti essere piu chiara?»

«Non so, voglio sapere tutto quello che si puo. Un mio amico mi ha detto che e come andare a pesca.»

«Chi e questo amico?»

«Be’, non e proprio un amico, ma ormai e come se lo fosse. Si chiama Phil Calhoun e fa l’investigatore privato. David e io l’abbiamo ingaggiato.»

A quel punto Angela fece a Robert un riassunto degli avvenimenti che l’avevano portata a intraprendere la ricerca per cui chiedeva il suo aiuto. Parti dalla scoperta del cadavere di Hodges e fini con il sospetto di uno squilibrato che praticava l’eutanasia sui pazienti dell’ospedale.

«Mio Dio!» esclamo Robert. «Mi stai rovinando l’immagine idilliaca che avevo della tranquilla vita di una cittadina di provincia.»

«E un incubo», ammise lei.

Robert prese in mano l’elenco. «Venticinque nomi faranno venire fuori un sacco di dati, spero che tu sia preparata. Sei venuta con un camion?»

«Ci interessano in modo particolare questi cinque», spiego lei, indicando i dipendenti dell’ospedale.

«Sara un divertimento. Le informazioni piu rapide da ottenere sono quelle finanziarie, perche ci possiamo inserire facilmente in qualche banca dati che le fornisce. Sapremo tutto su carte di credito, conti correnti, trasferimenti di denaro, debiti. Poi la cosa si fara piu difficile.»

«Quale sara il passo successivo?»

«Credo che sia meglio tentare con la sicurezza sociale, ma ficcare il naso nei loro dati e un po’ piu complicato. Pero non e impossibile, dato che al MIT ho un amico che si occupa proprio di sicurezza informatica per vari enti governativi.»

«Pensi che ci aiutera?»

«Peter Fong? Ma certo, se glielo chiedo io. Per quando la vuoi questa roba?»

«Per ieri», rispose Angela con un sorriso.»

«Ecco una delle cose che mi piacciono in te. Sei sempre cosi impaziente. Vieni, andiamo da Peter.»

L’ufficio di Peter si trovava al quarto piano di un edificio color crema al centro del campus del MIT e assomigliava piu a un laboratorio elettronico che a un ufficio vero e proprio. Era ingombro di computer, tubi catodici, schermi a cristalli liquidi, cavi, registratori e altre attrezzature elettroniche che Angela non conosceva.

Peter Fong era un tipo energico, di origini asiatiche, dagli occhi scurissimi, e ad Angela fu immediatamente chiaro che lui e Robert erano molto amici.

Robert gli porse l’elenco dei nomi e gli spiego che cosa volevano. Lui si gratto la testa, pensandoci sopra.

«Certo, le banche dati della sicurezza sociale sono un ottimo posto da dove cominciare», concordo, «ma anche quelle dell’FBI non sarebbero una cattiva idea.»

«E possibile?» domando Angela, inesperta del mondo dell’informatica.

«Non ci sono problemi. Quand’ero a Washington ho lavorato con una collega a un progetto di protezione delle banche dati e lei e in collegamento con tutte e due le organizzazioni.»

Peter scrisse con il computer un messaggio che invio via fax. «Di solito comunichiamo con il fax, ma a questo lei rispondera con il computer: i dati saranno talmente tanti che sara piu veloce cosi.»

Nel giro di pochi minuti, i dati si riversarono sul computer di Peter, che li fece subito apparire sullo

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