troppo tardi per divertirci. Dovevamo trovarti, comunque. Nuovi elementi sono entrati nel gioco. Molto sconcertanti. Tu diresti: “Coinvolge un'inesplicabile metastasi astrofisica e matematica”.
— Forse non direi proprio cosi — rispose cauto Flinx.
— Dobbiamo andarcene da qui — Clarity stava studiando le scale. — Potrebbero arrivare altri di quei fanatici per cercare i loro amici.
— Non ha piu importanza. Qui ci sono degli Ujurriani. — Stava parlando a lei, ma il suo pensiero era rivolto a Fluff. — Che cosa vuoi dire quando parli di “nuovi elementi” nel gioco? Pensavo che le regole che avevo stabilito per voi fossero piu che chiare.
— Si, lo erano. Ma ricordi che ci hai anche insegnato che non tutti giocano secondo le regole? Ci hai spiegato cosa significa barare. Questo e una specie di barare.
Softsmooth si intromise, e la sua voce era decisamente femminile in confronto a quella dei tre maschi. — Tu sai che abbiamo sempre scavato gallerie, Flinx-amico. Abbiamo trovato alcune interessanti idee per nuove gallerie, nelle informazioni che ci hanno lasciato le menti fredde. Abbiamo cominciato una galleria in quel modo. — Sorrise, scoprendo zanne affilate e denti robustissimi. — Possiamo scavare tutti i tipi di gallerie, attraverso le rocce, la sabbia, attraverso quello che tu chiami lo spazio-tempo.
— E divertente scavare verso altri mondi — commento Moam. — Lo stesso mondo annoia. — Stava ispezionando una delle pistole lasciate cadere dalle guardie del corpo di Vandervort. Flinx non se ne preoccupo: sapeva che Moam era interessato solo alla costruzione della pistola.
Softsmooth continuo. — Abbiamo scavato molte gallerie verso altri mondi. — Indico il buco vuoto. Flinx fece attenzione a non avvicinarsi troppo al bordo. Se si cadeva dentro, non c'era modo di dire dove e quando ci si poteva fermare.
— Abbiamo scavato una galleria in un posto che la tua gente chiama Horseye e i nativi Tslamaina. Abbiamo trovato una cosa interessante.
— Una grande macchina — intervenne Moam, — la macchina piu grande che abbiamo mai visto. — Dal suo pensiero era assente la consueta nota di frivolezza.
— Abbiamo fatto degli studi — prosegui Softsmooth. — Dopo un po', qualcosa di molto strano ci ha scoperti studiare ed e venuto per cacciarci via, ma noi ce ne siamo andati prima che arrivasse. — Sorrise di nuovo. — Possiamo muoverci in fretta quando dobbiamo, lo sai. Abbiamo scoperto altre cose piu piccole tutte collegate a quella molto grande sul mondo di Horseye. I collegamenti sono come le nostre gallerie, ma molto piu piccoli.
— Cos'e cavallo? — chiese Fluff all'improvviso.
— Un quadrupede terrestre, — rispose Flinx. — Non sono piu molto comuni.
— Peccato. L'immagine e bella.
— Sta zitto, Fluff — lo redargui Softsmooth… — Stavo parlando io.
— Non dirmi di stare zitto.
E cominciarono a scambiarsi delle pacche, la piu leggera delle quali avrebbe ucciso sul colpo qualunque uomo robusto; poi ricominciarono a parlare come se non fosse successo nulla. Appena lo scontro era iniziato, Clarity era corsa a mettersi accanto a Flinx e lui, con riluttanza, le permise di restare. La sua mente era sgombra, ma le sue emozioni erano un turbinio.
— Prima che quella cosa stranissima arrivasse per cacciarci via, abbiamo scoperto a cosa serve quella macchina.
— E un allarme — mormoro Moam. Flinx vide che era indaffarato a smontare la pistola laser, con le enormi dita che staccavano con delicatezza i circuiti interni.
— Che genere di allarme?
— Per mettere in guardia contro qualcosa. Contro un grande pericolo. Solo che tutta la gente che avrebbe dovuto avvertire se n'e andata tanto tempo fa. — Nella mente di Flinx, l'immagine di “tanto tempo fa” che Softsmooth aveva proiettato si stendeva all'infinito. E questo era un concetto impressionante, perche gli Ujurriani non esageravano mai.
— Avete detto che dovevate comunque trovarmi. A causa di questo? — Tutti e quattro gli orsi annuirono all'unisono. — E perche siete venuti da me? Non so nulla di un mondo chiamato Horseye e meno ancora di strane macchine.
— Tu sei l'insegnante — fu la semplice risposta di Fluff. E poi aggiunse: — E anche perche tu sei in qualche modo coinvolto.
— Io? — Pip fece un piccolo saltello sulla spalla del padrone, poi si risistemo. — Come posso essere coinvolto, quando e la prima volta che ne sento parlare?
— La sensazione e la. — Persino Fluff ora stava comunicando con grande serieta. — Tu sei la chiave di qualcosa, forse della macchina o del pericolo o di qualcosa d'altro che non sappiamo ancora. Vorremmo sapere. Ci aiuterebbe nel gioco. Questo pericolo ci preoccupa.
Flinx sapeva che se era reale e preoccupava gli Ujurriani, allora chiunque altro avrebbe dovuto essere debitamente terrorizzato. — Il pericolo e imminente?
— Imminente? — gli fece eco Bluebright spalancando gli occhi.
— Colpira presto? — chiese stancamente. Nella loro semplicita, gli Ujurriani erano in grado di comprendere i concetti meccanici e matematici piu complessi, e al tempo stesso fraintendere termini molto piu semplici.
— Non sappiamo. Tu devi aiutarci a capire questa cosa — disse Softsmooth. — Tu sei l'insegnante.
— Io non sono un insegnante! — replico irato. — Io sono solo uno studente. A questo punto, uno qualsiasi di voi ha accumulato piu conoscenza di quanta ne immagazzinero mai io.
— Ma tu conosci il gioco — gli rammento Fluff. — Il gioco della civilta. Quello noi lo stiamo ancora imparando.
— E questo in qualche modo fa parte del gioco — disse Bluebright.
Lo stavano fissando tutti e quattro e lui scopri di non poter guardare quei grandi occhi gialli e mentire. C'era cascato di nuovo. Proprio quando era sicuro di aver finito con i problemi di qualcun altro, ecco che se ne materializzavano dei nuovi. Se avesse insistito, se ne sarebbero andati e l'avrebbero lasciato solo. Se avesse insistito.
Lo stavano pregando in silenzio, Non gli serviva a nulla voltarsi, perche questo significava che avrebbe dovuto guardare Clarity, ed era altrettanto sconvolgente. Non poteva sfuggire a se stesso. Non in quella stanza, in quel momento, in quel luogo. Forse da nessuna parte, mai.
— Non posso fare nulla per aiutare — disse alla fine, — perche non so nulla di questa cosa. Non riuscite a capirlo?
— Capiamo l'ignoranza, Flinx-amico — disse Softsmooth senza esitare. — E possiamo rimediare.
Flinx fu colto di sorpresa. — Come? Portandomi a Horseye? — Guardo con diffidenza il pozzo nero.
— No. Forse possiamo mostrartene un po'. Noi non possiamo vederlo, ma possiamo aiutare te a vedere. Non sara pericoloso… speriamo. — Fluff si era avvicinato e aveva posato una zampa sulla spalla di Flinx. — Dobbiamo sapere, Flinx-amico. Anche per noi e importante. Potrebbe essere abbastanza serio da fermare il gioco. Da fermare tutti i giochi.
Doveva davvero pensarci? Aveva davvero una scelta?
— Come farete a mostrarmelo? La minaccia e qua vicino?
— E molto, molto lontana. Possiamo solo indovinare dove si trova. Dovrai fidarti di noi. L'insegnate deve fidarsi degli allievi.
— Se e cosi lontano, come potete mostrarmelo?
— Nello stesso modo in cui siamo riusciti a trovarti qui. — Un grosso dito indico il suo collo. Percependo le emozioni dirette verso di lei, Pip sollevo la testa incuriosita.
— Pip?
— Lei — Fluff lotto per esprimere un concetto difficile, — e un amplificatore per qualcosa che si trova dentro di te, nel profondo, dentro la tua mente. Qualcosa che non possiamo vedere. Qualunque sia la cosa che ti fa dire quello che provano gli altri e che forse un giorno ti fara fare altre cose. Noi possiamo aiutarti nello stesso modo, un poco. La tua piccola compagna e un amplificatore. Noi possiamo essere un preamplificatore. Uno molto, molto grosso. — Piego la testa per guardare il soffitto.
— Il tuo corpo rimarra qui, ma possiamo mandare la tua mente da un'altra parte.
— Da un'altra parte? Non potete essere un po' piu precisi?
— Verso il pericolo, la minaccia. Per osservare e imparare. Noi non possiamo farlo, ma possiamo farlo con