lento, scrutando davanti a se. C’era un fuoco sulla spiaggia, e la pentola appoggiata sulle assi ardenti era alta quasi fino alla cintola. Vide diversi polli, decapitati e sventrati ma per il resto non preparati, descrivere un arco fuori dalle tenebre e cadervi dentro, e poi un uomo avvicinarsi barcollando e rovesciarvi dentro una secchiata di un qualche fluido grumoso. Chandagnac represse un conato di vomito, e poi sogghigno quando gli venne in mente che aveva meno paura di quella gente che del loro cibo.

Un vecchio dalla corporatura tozza, calvo ma barbuto come un palmizio, si chino sul fuoco, immerse il braccio destro tatuato nello stufato e lo mescolo. «Non e ancora abbastanza caldo,» borbotto. Ne tiro fuori un pollo mal cotto, si allontano dal fuoco e stacco un’ala con un morso. Le piume umide resero spettacolare la sua barba, e anche al di sopra della generale confusione Chandagnac pote sentire gli ossi che venivano sgranocchiati. «Ma si sta insaporendo,» decise l’uomo, rispedendo il volatile devastato nella pentola.

«Cantiamo una canzone!» grido qualcuno. «Mentre aspettiamo.»

Seguirono delle acclamazioni, ma poi una figura magra e ghignante avanzo nella luce del fuoco. «All’inferno le canzoni,» disse Philip Davies, guardando dritto negli occhi Chandagnac. «Facciamo uno spettacolo di marionette.» Il tono beffardo e divertito della sua voce fece avvampare il volto di Chandagnac.

Forse Davies stava scherzando, ma gli altri pirati accolsero l’idea con entusiasmo. «Giusto,» grido un uomo, con l’unico occhio che quasi gli schizzava via dalla testa per l’eccitazione, «quel ragazzo del Carmichael sa far muovere le marionette! Cristo! Fara uno spettacolo per noi, eh?» «Lo fara,» disse in un rutto un uomo completamente ubriaco seduto vicino a lui. «Lo fara, altrimenti… gli daro un calcio nel culo.»

Tutti parvero convinti che era questo lo spirito giusto, e Chandagnac si trovo spinto al centro dell’area di fronte al fuoco.

«Co… ma io…» Si guardo intorno. La minaccia di quello ubriaco non sembrava essere stato uno scherzo, e lui rammento la noncuranza con la quale era stato ammazzato Chaworth.

«Vuoi farlo o no, ragazzo?» chiese Davies. «Cosa c’e, il tuo spettacolo e troppo bello per noi?»

Un negro con gli occhi spalancati fisso Chandagnac, e poi si volto a guardare i compagni. «Ha detto che sono un cane, non e vero?»

«Fermi!» esclamo a voce alta Chandagnac, sollevando le mani. «Aspettate, si, lo faro. Ma avro bisogno… uh… di un bel po’ di spago, di un grosso ago, di un coltello affilato e di, diciamo, un pezzo di legno molto morbido della grandezza di una brocca da tre galloni.»

Molti dei pirati che erano seduti balzarono in piedi, urlando allegramente.

«Oh,» aggiunse Chandagnac, «e sarebbero utili anche un paio di pezze di stoffa, e delle bullette, o dei chiodi piccoli. E ho visto delle bottiglie passare qui intorno… che ne direste di un boccale per il marionettista?»

Pochi minuti dopo stava accovacciato coi suoi rozzi strumenti accanto al fuoco, lavorando e bevendo sorsate, alternativamente, da una bottiglia di brandy davvero buono. E mentre intagliava rapidamente arti, torso, pelvi e testa da un pezzo di tronco di palmizio, Chandagnac si domandava quale genere di spettacolo avrebbe gradito il suo pubblico. Shakespeare sembrava inadatto. C’erano stati un paio di dialoghi vivaci e volgari che suo padre, occasionalmente, aveva eseguito nelle osterie anni prima, quando aveva creduto che il giovane John se ne fosse andato di sopra a letto, e Chandagnac sospettava che essi fossero stati parte del repertorio professionale del vecchio nei tempi magri prima del bando tedesco degli attori vivi. Se Chandagnac fosse riuscito a ricordarli, quei numeri avrebbero probabilmente riscosso successo, la.

Con una destrezza che non avrebbe mai immaginato di avere ancora, intaglio le parti anteriori delle due piccole teste di legno, realizzando dei volti rozzi ma accurati; poi taglio delle piccole strisce di tessuto che servissero da cerniere, e quindi delle forme piu grosse e complicate che fungessero da abiti. Gli ci volle non piu di un altro minuto per imbastirle tutte assieme e poi per tagliare fili di spago e inchiodarli alle orecchie, alle mani, alle ginocchia e alle schiene delle sue due marionette, con le altre estremita dei fili di ogni pupazzo connesse a una croce che avrebbe tenuta stretta in mano. Controllare due marionette nello stesso tempo significava che avrebbe dovuto fare a meno di due bastoncini separati per controllare le ginocchia di ogni pupazzo, ma molto tempo addietro aveva imparato come usare le prime due dita irrigidite e tese di ogni mano per ovviare a quella mancanza.

«Benissimo, siamo pronti,» disse infine, cercando di apparire sicuro di se, come gli aveva consigliato sempre suo padre prima di fronteggiare una platea potenzialmente ostile, com’era di sicuro quella. «Siete pregati di stare tutti seduti. Uno di voi gradirebbe lanciarmi quel… barile rotto laggiu, per favore? E meglio di niente come palcoscenico.» Con sua sorpresa, uno di loro glielo porto e si sedette ubbidiente davanti a lui. Chandagnac squadro il barile fesso e privo di coperchio per un momento, poi sfondo con un calcio tutta la parte anteriore, tiro via le estremita delle doghe spezzate e il cerchio che era rimasto e fece un passo indietro. Annui. «Il nostro palcoscenico.»

La maggior parte dei pirati si era seduta a terra e, perlomeno, aveva smesso di gridare, cosi Chandagnac, raccolse le croci con cui avrebbe manovrato i pupazzi e fece scivolare le dita nei cappi. Sollevo la marionetta le cui gambe erano infilate in rozzi calzoni — «Il nostro eroe!» disse con voce alta — e poi quella per la quale aveva cucito una gonna — «E una donna che lui incontra!»

Il suo pubblico parve trovare promettente la cosa.

La marionetta femmina fu trascinata nella parte anteriore del barile, e il maschio, a una iarda di distanza, comincio a dirigersi verso di essa.

Chandagnac era acutamente consapevole che si trovava su una spiaggia del lato sbagliato del mondo, di fronte a una folla di assassini ubriachi. Eseguire uno spettacolo di marionette in quelle circostanze sembrava bizzarramente inappropriato quanto le ghirlande di Calendimaggio su una forca… o, gli venne in mente, come danzare e suonare strumenti musicali mentre si sta per abbordare un mercantile e uccidere piu della meta della sua ciurma.

Dalla dilezione degli altri fuochi in quel momento entro nella luce con passo strascicato l’uomo dall’aspetto piu vetusto che Chandagnac avesse mai visto da quando aveva lasciato l’Inghilterra. La sua barba era lunga, i capelli stopposi avevano il colore delle ossa vecchie, e la sua faccia era antico cuoio scuro teso su un teschio. Chandagnac non riusci a capire di quale razza fosse, ma quando diversi pirati salutarono il vecchio come “governatore” e gli fecero spazio perche si sedesse, dedusse che quello doveva essere il “vecchio squilibrato” che Skank aveva menzionato, quello che era stato l’unico abitante dell’isola quando i pirati avevano scoperto quel posto.

La marionetta maschio aveva raggiunto il barile e sembrava stesse per superarlo, ma la femmina si sporse dall’apertura come per aprire e drizzo la testa. «’Sera, signore,» disse Chandagnac in falsetto, sentendosi un imbecille. «Offrireste da bere a una signora?»

«Prego?» Chandagnac fece dire all’altro pupazzo in una grossolana parodia dell’accento dell’aristocrazia inglese. «Sono molto duro d’…»

«Per favore, parlate ad alta voce, signore,» lo interruppe la marionetta femmina. «Non sento molto bene.»

«…d’orecchi. Il mio udito…»

«Cosa avete detto, signore? Siete impaurito? Credo di capire cosa volete dire, signore, ma non dovete avere paura con me. Posso garantire…»

«No, non impaurito, udito.»

«Budino? Avete fame? Cosa c’entra il budino?»

«Ho detto che ce l’ho molto duro.»

«Oh! Oh, bene, splendido, signore, splendido, molto duro l’avete, bene, diamoci da fare e basta con questo discutere di mangiare, allora, vogliamo…»

«E una trappola!» grido uno dei pirati dal pubblico. «Lo sta portando dritto nelle mani di una banda di arruolatori! E cosi che mi presero in Marina!»

«Con una donna?» grido un altro pirata, incredulo. «Io stavo semplicemente bevendo un bicchiere — e non me n’ero scolato nemmeno meta che mi diedero una botta in testa. Mi svegliai nella scialuppa della nave.»

Davies rise mentre stappava un’altra bottiglia. «A me, mi presero con un dolce. Avevo quindici anni, e stavo tornando a casa dalla bottega di un intagliatore di legno dove ero apprendista.» Inclino la bottiglia e bevve una lunga sorsata.

«Non possono!» grido un altro uomo. «E illegale! Gli apprendisti che hanno meno di diciotto anni sono esonerati. Avresti dovuto parlare col capitano, Phil: ti avrebbe riportato a riva con le sue scuse.»

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