Camminarono per ore, evitando le strade piu frequentate e meglio tenute a causa delle bande di soldati a cavallo, muniti di torce, che, a quanto pareva, galoppavano avanti e indietro per Spanish Town. Shandy guido Beth lungo bassi muretti di pietra e stretti sentieri e fra file di canne da zucchero. Due volte i cani latrarono al loro indirizzo, ma entrambe le volte Shandy fu capace di zittire l’allarme facendo increspare la brezza e fischiando una certa canzone. Non era in grado di trattare altrettanto facilmente con le zanzare, tuttavia, e dovette ovviare strofinando il fango sulla sua faccia e su quella di Beth. Poteva stabilire la direzione e anche dedurre con una certa accuratezza l’ora studiando il cielo ogni qualvolta il loro percorso non era sovrastato dalla vegetazione… ma non getto via la bussola che aveva comprato quel pomeriggio, anche se era un peso scomodo e ingombrante nella tasca della sua giacca.
Diverse volte Beth parve avanzare come una sonnambula, e avrebbe puntato direttamente verso gli alberi se lui non l’avesse presa con premura per mano. E per un tratto si addormento del tutto, e lui dovette trasportarla, con invidia, fra le braccia; ma fu sveglia e lucida per la maggior parte del tragitto, e lei e Shandy riempirono le lunghe miglia conversando a bassa voce. Lei gli parlo degli anni trascorsi in un convento scozzese, e lui le descrisse i viaggi con suo padre e le marionette. Lei gli chiese di Ann Bonny con un tono talmente casuale che lui senti il cuore battergli forte nel petto. Ebbro per lo sfinimento e la felicita, si permise di rispondere alla domanda con un lungo monologo disarticolato che non si preoccupo neppure di ascoltare… ebbe una vaga consapevolezza che esso riguardasse l’amore e la perdita e la maturita e la morte e la nascita e il resto delle loro vite. Qualsiasi cosa avesse detto, lei non parve dispiaciuta; e anche se non si trovava in una fase di sonnambulismo lui le prese la mano.
Continuarono ad avanzare verso sud, e quando lui giudico che fossero quasi le tre del mattino giunsero all’estremita sabbiosa di uno dei sentieri della giungla che stavano seguendo, uscirono dal riparo delle fronde di un palmizio, e videro che si trovavano sulla spiaggia. Fra loro e la tenebra che era il mare c’erano le masse informi degli edifici fiocamente illuminate; Shandy credette di riconoscere l’Ufficio di Diritto e Documentazione Marittima, ma non pote esserne sicuro. Avanzarono sulla spiaggia, e poi proseguirono verso sud, restando nelle ombre degli edifici per quanto possibile e muovendosi nelle strade e nelle piazze aperte con tutta la rapidita e la cautela di cui erano capaci. Poche lampade brillavano negli edifici che superavano, e un paio di volte poterono udire voci ubriache non troppo distanti, ma nessuno rivolse loro la parola.
Superarono diverse banchine e barche tirate in secco, addossate… ma ogni volta che Shandy si avvicinava strisciando per cercare un’imbarcazione da poter rubare, c’era il bagliore vagante di una lanterna o una voce sussurrante nelle vicinanze; e in due occasioni sulla brezza notturna udi l’inconfondibile scatto-e-sibilo di una spada sfilata dal fodero e, una volta, una voce dalle banchine che sussurrava una frase in cui il nome «Shandy» era enfaticamente presente. Non essendo riuscite ad impedirgli di entrare le autorita britanniche ovviamente non intendevano permettergli di uscire.
Con piu cautela che mai, Shandy e Beth proseguirono verso sud, oltrepassando gli ultimi edifici di pietra; quindi attraversarono in punta di piedi una zona di capanne di bambu e di tende fatte con le vele, e finalmente, mentre le stelle svanivano, raggiunsero una distesa di acquitrini lungo la quale un occasionale recinto di tartarughe o la capanna di un pescatore erano i punti piu elevati del paesaggio. Le zanzare la erano di gran lunga piu temibili, e resero necessario ai due fuggitivi legarsi delle bande di stoffa intorno alle meta inferiori dei volti per evitare di inalare insetti, ma Shandy apprezzo la solitudine di quel tratto di spiaggia, e, non essendo piu costretto a evitare del tutto i rumori, comincio a fare dei passi piu lunghi.
All’alba trovarono un pontile decrepito con una barca a vela ormeggiata alla sua estremita, e Shandy fisso per diversi minuti la mezza dozzina di uomini cenciosi ammucchiati intorno a un piccolo braciere — pote vedere dei puntini di luce rossa quando la brezza capricciosa soffio sui carboni — e allora si rilasso e si sedette a terra dietro al cespuglio che nascondeva lui e Beth alla spiaggia sottostante.
«Solo pescatori,» sussurro, principalmente a se stesso, poiche Beth era scivolata di nuovo in una delle sue trance sonnamboliche. Alcune ore prima le aveva drappeggiato intorno alle spalle la sua giacca di velluto appesantita dalla bussola, per cui rabbrividi nella brezza marina dell’alba quando si alzo e poi la sollevo laboriosamente per farla restare in piedi, vacillante e inespressiva, accanto a lui. «Andiamo,» disse, guidandola e toccando la bandoliera per assicurarsi che il peso di tutti gli scudos d’oro fosse ancora la. «Andiamo a comprare una barca.»
Sapeva che loro due sarebbero stato uno strano spettacolo per quei pescatori in quella gelida alba invernale — una donna evidentemente sonnambula in camicia da notte e giacca di velluto proveniente dalla giungla, scortata di un uomo lordo di fango e sangue in abito da cerimonia, entrambi con le facce sporche di fango — ma confidava che una mezza dozzina di monete d’oro avrebbe dissipato ogni apprensione.
Quando ebbero disceso, quasi scivolando, il pendio, e cominciarono a trascinarsi sulla sabbia verso il pontile, la maggior parte delle figure ingobbite si era voltata per guardarli, anche se un uomo, che indossava un cappello di paglia spiovente ed era avvolto in una coperta, continuo a restare seduto all’estremita del pontile e a fronteggiare le onde grigie da poco investite dal sole.
Shandy sorrise e mostro i sei scudos tenendoli nel palmo della mano guantata mentre guidava Beth Hurwood sulle assi echeggianti del pontile…
Poi il suo sorriso vacillo e disparve, poiche aveva notato gli occhi vacui e velati nelle facce grigie, e le mandibole legate, e le camicie cucite e i piedi nudi.
«Oh, maledizione,» sussurro disperato, realizzando che nessuno di loro due aveva la forza di scappare — tutto cio che pote fare fu starsene fermo. Senza alcuna sorpresa osservo la figura all’estremita del pontile alzarsi in piedi, lasciar cadere la coperta e gettar via il cappello cosicche il sole dell’alba scintillo sul cranio calvo. L’uomo si tolse il sigaro dalla bocca e sorrise a Shandy.
«Grazie, Jack,» disse con voce rombante. «Vieni qui, mia cara.» Fece cenno a Beth e lei avanzo vacillando come se fosse stata spinta dietro. La giacca di velluto scivolo dalle sue spalle e cadde sulle assi corrose del pontile.
Quasi nello stesso momento, le ginocchia di Shandy cedettero e lui si trovo di botto seduto sulle tavole. «Tu sei morto,» mormoro. «Ti ho ucciso… sulle scale.»
Beth fece altri due rapidi e sbilanciati passi.
L’uomo calvo scosse la testa tristemente, come se Shandy stesse dimostrando di essere uno scolaro deludente. Tiro boccate dal sigaro e tentenno la testa luccicante verso Shandy. «Andiamo, Jack, non ricordi le micce che usavo intrecciare nei capelli e nella barba? Fuoco lento: la drogue che trattiene l’attenzione protettiva del Baron Samedi. Un sigaro acceso funziona pressocche allo stesso modo. La tua lama mi ha trafitto, sicuro, ma il Baron, il buon vecchio Signore dei Cimiteri, ha riparato il danno prima che io avessi il tempo di spirare.»
Beth stava barcollando a meta strada fra loro, e il sole faceva scintillare i suoi capelli come rame appena tranciato. Shandy cerco a tentoni il legno e la coda della sua giacca, tentando di trovare la forza per rialzarsi.
«Ma non ti serbo rancore,» prosegui il gigante, «non piu di Davies, quando lo feristi. Ti sono grato per aver scortato da me la mia sposa — la sola donna al mondo che abbia versato sangue nell’Erebo — e vorrei che tu fossi il mio quartiermastro.»
Lacrime scorsero dagli occhi socchiusi di Shandy sulle assi corrose. «Ti vedro prima all’Inferno, Barbanera.»
Il gigante scoppio a ridere, sebbene i suoi occhi fossero ora fissi sulla figura magra di Beth Hurwood che si avvicinava. «Barbanera e morto, Jack,» disse senza distogliere lo sguardo dalla donna. «Devi averne sentito