— E poi…? :- La voce della signorina Bishop era dura e acuta.

— E poi il signor Flaxman gli ha disinserito l’altoparlante e il signor Cullingham ha chiuso la porta, e io sono venuta qui e quel vecchio ubriacone mi ha spaventata.

— Ma cosa stavano facendo alle uova Flaxman e Cullingham?

— Non ho potuto vedere. Il signor Flaxman aveva un trapano sulla scrivania.

La signorina Bishop si strappo la cuffietta bianca, si slaccio il camice e lo lascio cadere sul pavimento, senza preoccuparsi troppo del fatto che cosi era rimasta con un corto pagliaccetto bianco.

— Zane — disse — chiamero immediatamente la signorina Jackson. Non voglio che voi lasciate la Nursery fino al suo arrivo. Custodite le uova. Signorina Blushes, prendetemi una gonna e il maglioncino dal lavatoio… quella porta. Poi restate con Zane. Venite, Gaspard, andremo subito a fondo di questa storia.

Si tocco il fianco e per un attimo Gaspard vide profilarsi, sotto al pagliaccetto, una pistola nella relativa fondina.

Anche senza quel particolare, e nonostante il suo spettacoloso sviluppo anteriore, aveva un’aria straordinariamente sinistra.

29

Il Viale del Lettorato non era precisamente brulicante di attivita, ma ne era liberalmente cosparso: ed era sempre un’attivita di tipo imbarazzante.

Subito all’inizio del loro rapido tragitto, Gaspard vide una macchina scoperta carica di apprendisti scrittori che incrociava lentamente per il viale. Per fortuna era tallonata da un furgone della polizia governativa. Dietro, veniva una macchina senza carrozzeria con tre robot dall’aria dura agganciati per le costole alla sua nuda ossatura metallica. Passo un camion carico di rifiuti.

Nel momento in cui raggiunsero l’Editrice Razzi, un grosso elicottero scese obliquamente verso il tetto dell’edificio; sul muso recava scritto, a grandi lettere: GENTE DI PENNA. Dalla cabina si intravedevano giovanotti dai maglioni neri e dai capelli scompigliati dal vento e, accanto a loro, vecchie megere vestite d’oro e d’argento. Dalla chiglia pendeva un cartello: IN GUARDIA, ROBOT! MULINI-A-PAROLE E SCRITTORI SONO FINITI! ADESSO SPETTA AI DILETTANTI IL DIRITTO DI SCRIVERE!

Gaspard e la signorina Bishop furono introdotti nelEditrice Razzi da un fattorino dalla faccia di topo che il meccanico dei mulini-a-parole non riconobbe e da un robot-portiere alto due metri e mezzo e dalla doratura scrostata: probabilmente, penso Gaspard, facevano parte del nuovo sistema difensivo approntato da Flaxman, poiche quella coppia era degna di Joe la Guardia.

Il pianterreno era ancora saturo dell’odore funereo di isolanti bruciati, e la scala mobile non era stata riparata. Non era stata riparata neppure la serratura elettrica: spinsero la porta, facendo cadere Flaxman dalla sedia… o per lo meno, la loro prima visione del piccolo editore fu la sua testa che scompariva dietro la scrivania.

I tre cervelli riposavano sui cercini, nella meta di scrivania spettante a Cullingham: erano inseriti soltanto i loro microfoni. I tre microfoni erano tutti riuniti vicini allo stesso Cullingham, che teneva in mano alcune pagine manoscritte, mentre parecchie altre erano sparse sul pavimento attorno alla sua sedia.

Gaspard e la signorina Bishop ebbero appena il tempo di guardare quando Flaxman riapparve dietro la scrivania, agitando il trapano di cui aveva parlato la signorina Blushes e spalancando la bocca per urlare qualcosa. Poi evidentemente cambio idea, perche chiuse le labbra, alzo un dito verso di loro e indico Cullingham con il trapano.

A questo punto Gaspard comincio a udire cio che quest’ultimo stava leggendo.

— “Lo Sciame d’Oro si spinse oltre e oltre, appollaiandosi sui pianeti, bivaccando nelle galassie” — intono Cullingham con voce sorprendentemente drammatica.

“Qua e la, su sparsi sistemi, la resistenza divampava. Ma le lance spaziali lampeggiavano e colpivano senza misericordia alcuna e quella resistenza cesso.

“Ittala, Gran Khan dello Sciame d’Oro, chiese il suo super-telescopio. Fu portato nel padiglione macchiato di sangue dagli scienzati atterriti. Il Khan l’afferro con una risata selvaggia, licenzio i calvi con un gesto sprezzante e lo punto verso un pianeta in una lontanissima galassia che fino a quel momento era sfuggita ai predatori gialli.

“La bava scese dal becco del Gran Khan e corse lungo i suoi tentacoli. Egli urto con il gomito il grasso Ik Huk, Capo dell’Harem. ‘Quella’, sibilo, ‘quella in mezzo al gruppo, su quella collinetta erbosa, quella che porta a tiara di radium, portamela!’”.

La signorina Bishop mormoro, storcendo la bocca: — La signorina Blushes si sbagliava, qui non torturano nessuno.

— Come? — batte Gaspard, nello stesso tono — non state ascoltando?

— Oh, quello — disse lei sarcastica. — Come dico spesso ai marmocchi, i bastoni e le pietre possono spezzarmi le ossa…

— Ma le parole possono farmi impazzire — fini Gaspard. — Non so dove abbiano pescato quella roba, ma so che se una persona abituata alla buona letteratura della qualita prodotta dai mulini-a-parole fosse costretta ad ascoltarla a lungo, comincerebbe a delirare.

La ragazza gli lancio un’occhiata di sbieco.

— Siete veramente un lettore serio, Gaspard, un lettore da veri scrittori. Dovreste dare un’occhiata ai vecchi libri che i cervelli mi consigliano… scommetto che vi piacerebbero.

— Mi farebbero soltanto impazzire in un modo diverso — le assicuro Gaspard.

— E come lo sa? — chiese lei. — Anch’io ne ho letti molti, ma buoni o cattivi che fossero non mi hanno mai influenzato come siete influenzato voi.

— Il che significa che voi siete una Iettrice da direttori editoriali — disse Gaspard.

— Smettetela di bisbigliare voi due — esclamo Flaxman. — Potete restare qui ma non disturbate la riunione. Gaspard, voi che siete un meccanico, prendete questo trapano e mettete questo chiavistello alla porta. Quella sporca serratura elettrica non funziona ancora. E io sono piu che stufo di vedere piombare dentro la gente.

Cullingham aveva smesso di leggere.

— Cosi, questo e il primo capitolo e l’inizio del secondo de Il flagello dello spazio — disse tranquillamente, dirigendo la voce verso i tre microfoni. — Quali sono le vostre reazioni? Potreste apportarvi qualche miglioramento? Vi prego di dichiarare i concetti principali sulla cui base organizzereste la revisione.

E innesto un altoparlante al piu piccolo dei tre cervelli.

— Spregevole scimmia ciarliera — intono l’altoparlante con un tono quieto, spassionato — infliggete orrori a noi povere creature impotenti, siete uno scimpanzeprepotente, un lemure esploso, una scimmia-ragno fuori misura, uno strisciante…

— Grazie, Mezza Pinta — disse Cullingham, staccando la spina dall’uovo. — Adesso sentiamo l’opinione di Nick e di Doppio Nick.

Ma, mentre avvicinava la spina a un altro uovo argenteo, la mano della signorina Bishop si tese. Senza dire una parola, stacco i microfoni dalle uova, lasciando vuote le prese.

— Credo di approvare, nel complesso, cio che voi due signori state facendo — disse. — Ma questo non e il modo migliore.

— Ehi, smettetela! — obietto Flaxman. — Se siete la zarina delle Nursery, non e una buona ragione per farla da padrona anche qui!

Ma Cullingham alzo la mano.

— Puo darsi che abbia qualche buona idea, Flaxie — disse. — Io non ho fatto i progressi che speravo.

La signorina Bishop disse: — E una buona idea costringere i marmocchi ad ascoltare questa roba e poi chiedere loro di criticarla, in modo che prendano gusto a scrivere di nuovo. Ma le loro reazioni dovrebbero essere costantemente controllate… e guidate. — Sorrise malignamente e strizzo l’occhio ai due soci con aria da cospiratrice.

Cullingham si tese in avanti. — Continuate a trasmettere su questa lunghezza d’onda — disse.

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