«Non mi pare. Era una semplice limousine nera.»

Feci dietrofront, risalii di sopra e cominciai a chiamare le varie ditte di noleggio limousine. Mi ci volle mezz’ora per telefonare a tutti i numeri in elenco. Solo due avevano noleggiato delle auto il mattino precedente. Si trattava di due Town, entrambe dirette all’aeroporto. Nessuna delle due era stata prenotata o prelevata da una donna.

Un altro buco nell’acqua.

Andai a casa di Melvin e bussai alla porta.

Melvin venne ad aprire con una busta di mais congelato in testa. «Sto morendo» disse, «Mi sta per esplodere la testa. Ho gli occhi in fiamme.»

Aveva una bruttissima cera. Peggio di quella del giorno prima, che era gia pessima. «Ripasso piu tardi» gli dissi. «Non bere piu, d’accordo?»

Cinque minuti dopo ero in ufficio. «Ehi» fece Lula. «Guardate un po’. Oggi hai gli occhi tra il nero e il verde. Buon segno.»

«Joyce si e fatta vedere?»

«E arrivata un quarto d’ora fa» rispose Connie. «Era furiosa, farneticava di gamberetti in agrodolce.»

«Era impazzita» disse Lula. «Non si capiva niente. Non l’ho mai vista cosi fuori di se. Immagino che tu non ne sappia niente di gamberetti in agrodolce…»

«No. Io no.»

«Come sta Bob? Lui ne sa qualcosa di gamberetti in agrodolce?»

«Bob sta bene. Ha avuto un problemino di digestione stamattina, ma ora e tutto risolto.»

Connie e Lula si scambiarono un cinque.

«Lo sapevo!» esclamo Lula.

«Sto facendo un giro per controllare delle case» dissi. «C’e qualcuno che vuole venire con me?»

«Oh-oh» fece Lula. «Quando cerchi compagnia e perche sei preoccupata che qualcuno ti stia dando la caccia.»

«Puo darsi che Eddie DeChooch mi stia cercando.» Probabilmente mi stavano cercando anche altre persone, ma Eddie DeChooch sembrava il piu pazzo e quello che avrebbe potuto spararmi con piu probabilita. Anche se l’anziana con gli occhi spaventosi cominciava a fargli una discreta concorrenza.

«Dovremmo essere in grado di gestire Eddie DeChooch» disse Lula mentre tirava fuori la borsa dall’ultimo cassetto dell’archivio. «Dopo tutto e solo un povero vecchio pazzo e un po’ depresso.»

Che va in giro con una pistola.

Io e Lula ci fermammo come prima cosa dai coinquilini del Luna.

«Il Luna e qui?» domandai.

«No. Non si e visto. Forse e da Dougie. Ci va spesso.»

La tappa successiva fu a casa di Dougie. Avevo preso le chiavi di Dougie quando avevano sparato al Luna e non gliele avevo piu restituite. Aprii la porta principale e insieme a Lula ci intrufolammo in casa. Sembrava tutto nella norma. Tornai in cucina e guardai dentro il frigorifero e il freezer.

«Che stai facendo?» chiese Lula.

«Niente, solo una controllatina.»

Uscite da casa di Dougie ci dirigemmo verso quella di Eddie DeChooch. Il nastro della polizia che delimitava la scena del delitto non c’era piu e la meta casa di DeChooch era buia e sembrava disabitata.

Parcheggiai ed entrammo in casa. Anche qui, tutto nella norma. Giusto per curiosita diedi un’occhiata nel frigorifero e poi nel freezer. E fu li che trovai un arrosto.

«Vedo che hai un debole per l’arrosto» disse Lula.

«Dougie ne aveva uno nel freezer e gli e stato rubato.»

«Oh-oh.»

«Potrebbe essere quello che e stato rubato.»

«Fammi capire bene. Pensi che Eddie DeChooch si sia intrufolato in casa di Dougie per rubare l’arrosto?»

A sentirlo suonava un po’ assurdo. «Potrebbe essere» dissi.

Andammo al circolo sociale e poi in chiesa, facemmo un giro nel parcheggio sotterraneo di Mary Maggie, un passaggio veloce alla Ace Pavers per finire con la casa di Ronald DeChooch nella zona nord di Trenton. Il nostro giro in macchina aveva coperto gran parte di Trenton e l’intero quartiere del Burg.

«Io ho chiuso» disse Lula. «Ho bisogno di un po’ di pollo fritto. Quello del Cluck in a Bucket, ultrapiccante e ultraunto. E voglio anche focacce e insalata russa e uno di quei frappe cosi densi che ti sembra di risucchiarti le budella quando provi a tirar su con la cannuccia.»

Il Cluck in a Bucket e ad appena un paio di isolati dall’ufficio. Hanno un enorme pollo girevole impalato su un’asta che spunta fuori dal parcheggio non asfaltato, e preparano degli ottimi cestini di pollo fritto.

Io e Lula ne prendemmo uno e ci sedemmo a un tavolo.

«Fammi capire bene, allora» disse Lula. «Eddie DeChooch va a Richmond per prelevare delle sigarette. Mentre DeChooch e a Richmond, Louie D tira le cuoia e qualcosa va storto. Non sappiamo cosa.»

Scelsi un pezzo di pollo e annuii.

«Choochy torna a Trenton con le sigarette, ne consegna un po’ a Dougie e poi si fa arrestare mentre cerca di portare il resto delle sigarette a New York.»

Annuii ancora.

«Poi Loretta Ricci muore e Chooch ci scappa.»

«Esatto. E poi Dougie scompare. Benny e Ziggy cercano Chooch. Chooch cerca qualcosa. Anche in questo caso, non sappiamo cosa. E qualcuno ruba l’arrosto di Dougie.»

«E adesso e scomparso anche il Luna» disse Lula. «DeChooch credeva che il Luna avesse quel qualcosa. Hai detto a Chooch che quel qualcosa l’avevi tu, e lui ti ha offerto dei soldi ma niente Luna.»

«Proprio cosi.»

«E la stronzata piu grossa che abbia mai sentito» concluse Lula affondando i denti in una coscia di pollo. Smise di parlare e di masticare e spalanco gli occhi. «Uuh» fece. Poi comincio ad agitare le braccia e a stringersi la gola.

«Stai bene?» le chiesi.

Si strinse ancora di piu la gola.

«Battile dietro la schiena» consiglio qualcuno seduto a un altro tavolo.

«Non funziona» intervenne qualcun altro. «Bisognerebbe fare la manovra di Heimlich.»

Corsi alle spalle di Lula e provai a stringerla con le braccia sotto le ascelle per fare la famosa manovra, ma le mie braccia non erano abbastanza lunghe.

Da dietro il bancone usci un tipo robusto, abbraccio Lula da dietro e diede una stretta.

«Oooh» fece Lula. E dalla bocca le volo un pezzo di pollo che ando a colpire in testa un ragazzino due tavoli piu avanti.

«Devi dimagrire» dissi a Lula.

«Ho l’ossatura robusta» mi rispose.

Tutto torno alla normalita e Lula comincio a succhiare il frappe.

«Mentre stavo per morire mi e venuta un’idea» disse Lula. «Quello che devi fare e piuttosto chiaro. Devi dire a DeChooch che hai deciso di accettare i soldi. Poi lo becchiamo quando viene a ritirare quella cosa. E dopo che l’abbiamo preso lo facciamo parlare.»

«Finora non abbiamo avuto troppa fortuna.»

«Si, ma che cosa hai da perdere? Alla fine lui non prendera un bel niente.»

Vero.

«Dovresti chiamare Mary Maggie la lottatrice di wrestling e dirle che sei pronta a trattare» suggeri Lula.

Pescai il cellulare dalla borsa e feci il numero di Mary Maggie, ma non rispose nessuno. Lasciai nome e numero di telefono nella segreteria chiedendo di essere richiamata.

Stavo riponendo il cellulare nella borsa a tracolla quando Joyce entro come una furia nel fast food.

«Ho visto la tua macchina nel parcheggio» disse Joyce. «Pensi di trovare DeChooch standotene qui a

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