Andai ad aprirgli e le loro facce contente e piene di beata vitalita mi fecero venire in mente il muso di Bob.
«Ti abbiamo portato delle ciambelle» disse Dougie porgendomi una grossa busta bianca. «E poi abbiamo qualcosa da dirti.»
«Gia» disse il Luna «aspetta di sentire questa. E una vera forza. Io e Dougie stavamo parlando e pensiamo di aver capito cosa e successo al cuore.»
Appoggiai la busta sul piano della cucina e prendemmo una ciambella ciascuno.
«E stato il cane» disse il Luna. «Il cane della signora Belski, Spotty, si e mangiato il cuore di Louie.»
Rimasi paralizzata con mezza ciambella in bocca.
«Vedi, DeChooch aveva fatto un accordo con il vecchio Dougie perche portasse il cuore a Richmond» disse il Luna. «Solo che DeChooch non disse niente a Dougie tranne che il frigo doveva essere consegnato alla signora D. Cosi il vecchio Dougie lascio il frigo sul sedile anteriore della Batmobile, con l’intenzione di partire presto l’indomani. L’unico problema fu che verso mezzanotte a me e al mio compagno d’appartamento Huey venne voglia di un po’ di gelato, il gusto speciale all’amarena di Ben Jerry, e cosi prendemmo in prestito la Batmobile per andarlo a cercare. Visto che la Batmobile ha solo due posti, lasciai il frigo nella veranda sul retro.»
Dougie stava ghignando. «E una storia assolutamente eccezionale» disse.
«A ogni modo, io e Huey riconsegnammo la macchina prestissimo il mattino dopo perche Huey doveva essere al lavoro allo Shoppers Warehouse. Accompagnai Huey e quando parcheggiai l’auto nel cortile di Dougie vidi che il frigo era semiaperto e Spotty stava masticando qualcosa. Non gli diedi molto peso. Spotty sta sempre a frugare nella spazzatura. Cosi rimisi il frigo in macchina, me ne andai a casa, e guardai i programmi TV del mattino. A proposito, Katie Couric e proprio carina.»
«Poi io portai il frigo vuoto a Richmond» disse Dougie.
«Spotty ha mangiato il cuore di Louie D» dissi.
«Proprio cosi» confermo il Luna. Fini la sua ciambella e si puli le mani sulla camicia. «Be’, dobbiamo andare. Abbiamo delle cose da fare.»
«Grazie per le ciambelle.»
«Ehi, figurati.»
Rimasi in cucina per dieci minuti, cercando di assimilare quelle nuove informazioni e domandandomi se avessero un significato nell’ordine naturale delle cose. E questo che succede quando mandi irreparabilmente all’aria il tuo karma? Un cane ti mangia il cuore? Non riuscii a giungere a una conclusione, quindi optai per una doccia, nel caso potesse aiutarmi.
Chiusi a chiave la porta d’ingresso e mi trascinai verso il bagno. Ero arrivata a malapena in soggiorno quando ci fu un’altra serie di colpi alla porta e prima che potessi arrivarci, la porta fu aperta con una tale forza da far saltare la catenella di sicurezza dalla sua sede. Segui una raffica di imprecazioni che riconobbi subito come uscite dalla bocca di Morelli.
«Buongiorno» dissi, sbirciando la catenella che penzolava ormai inutilmente.
«Non e un buon giorno neanche con il massimo sforzo di immaginazione» disse Joe. I suoi occhi erano scuri e semichiusi e la bocca serrata. «Non sei andata a casa di Pinwheel Soba ieri sera, vero?»
«No» dissi, scuotendo la testa. «Io no.»
«Bene. Come pensavo… perche qualche imbecille ci e andato e ha combinato un macello. L’ha distrutta a suon di pallottole. In realta si sospetta che due persone si siano sfidate li dentro nella sparatoria del secolo. Sapevo che non potevi essere cosi fottutamente stupida.»
«Hai indovinato.»
«Gesu Cristo, Stephanie» urlo «cosa avevi in testa? Che accidenti e successo?»
«Non sono stata io, ricordi?»
«Oh gia. Dimenticavo. Be’, allora cosa pensi che stesse facendo quel
«Immagino stessero cercando DeChooch. E poi magari l’hanno trovato ed e scoppiata una discussione animata.»
«E DeChooch e scappato?»
«Direi di si.»
«Per fortuna non sono state rilevate altre impronte oltre a quelle di DeChooch, perche altrimenti
Il fatto che continuasse a urlarmi addosso cominciava a darmi sui nervi. «Benone» dissi con la mia voce da sindrome premestruale. «Nient’altro?»
«Si, c’e dell’altro. Ho incontrato Dougie e il Luna giu nel parcheggio. Mi hanno detto che tu e Ranger li avete salvati.»
«E allora?»
«A Richmond.»
«E allora?»
«E Ranger e rimasto ferito?»
«Una ferita superficiale.»
Morelli serro ancora di piu le labbra. «Gesu.»
«Avevo paura che si venisse a sapere del cuore di maiale e che potessero andarci di mezzo il Luna e Dougie.»
«Davvero encomiabile, ma non mi fa sentire meglio. Cristo, mi sta venendo l’ulcera. Per colpa tua bevo bottiglie intere di Maalox. Odio tutto questo. Odio dover passare le giornate a chiedermi in quale assurda situazione ti trovi e chi sta cercando di spararti.»
«Quanto sei ipocrita. Sei un poliziotto.»
«A me non spara mai nessuno. Le uniche volte che devo preoccuparmi di non rimediare una pallottola sono quando sto con te.»
«Che cosa mi stai dicendo?»
«Ti sto dicendo che devi scegliere tra me e il lavoro.»
«Be’, indovina un po’, non ho intenzione di trascorrere il resto della mia vita con uno che mi da degli ultimatum.»
«Bene.»
«Bene.»
E se ne ando sbattendo la porta. Mi piace pensare a me come a una persona stabile, ma questa volta era troppo. Piansi fino a non avere piu lacrime, poi mangiai tre ciambelle e feci una doccia. Mi asciugai ma mi sentivo ancora a pezzi, cosi decisi di ossigenarmi i capelli. Cambiare look fa bene, non e vero?
«Li voglio biondi» dissi al signor Arnold, l’unico parrucchiere che ero riuscita a trovare aperto di domenica. «Biondo platino. Voglio assomigliare a Marilyn.»
«Cara» disse Arnold «con questi capelli non assomiglierai a Marilyn. Assomiglierai ad Art Garfunkel.»
«Faccia come le ho detto.»
Il signor Morganstern era nell’atrio quando tornai. «
«Garfunkel?»
«No. Quella cantante con le tette a forma di cono gelato.»
«Madonna.»
«Si, proprio lei.»
Entrai in casa e andai dritta al bagno per guardarmi i capelli allo specchio. Mi piacevano. Erano diversi. Da puttanella, ma di classe.
Sul piano della cucina si era accumulata una pila di posta che avevo lasciato inevasa. Presi una birra per festeggiare la mia nuova capigliatura e cominciai a passare in rassegna la posta. Bollette, bollette, nient’altro che bollette. Sfogliai il libretto degli assegni. Non avevo abbastanza soldi. Dovevo assolutamente catturare DeChooch.