«Probabilmente avra pensato, con tutta la sua esperienza a Barcellona, Saragozza e Madrid, che il suo trasferimento in una citta come Siviglia, una citta di secondo piano in quanto a omicidi, sarebbe stato ben accolto.»

«Io non do niente per scontato, Comisario. La politica entra in tutte le nomine.»

«Ho dovuto battermi duramente per lei.»

«Perche lo ha fatto?» domando Falcon, che non conosceva Lobo prima di arrivare a Siviglia.

«Per la ragione molto fuori moda che lei era il migliore per quel posto.»

«Allora la ringrazio.»

«Il Comisario Leon ammirava molto il talento e la tenacia dell'Inspector Ramirez.»

«Anch'io, Comisario.»

«Sono in contatto tra loro, Inspector Jefe… informalmente.»

«Capisco.»

«Molto bene», disse Lobo, di colpo allegro. «Ci contavo.»

VII

Giovedi 12 aprile 2001, Edificio de los Juzgados, Siviglia

«Sono convinto che sia stata Eloisa Gomez a lasciarlo entrare», annuncio Ramirez mentre attraversavano il fiume.

«Baena e Serrano non hanno trovato nessun testimone all'esterno dell'Edificio Presidente», disse Falcon. «E io trovo piu convincente quest'ipotesi di quella dell'assassino che si arrampica sull'autoscala e resta nascosto nell'appartamento per mezza giornata, anche se era un appartamento vuoto, a parte la breve comparsa della signora Jimenez. La ragazza era spaventata?»

«Non ha piu aperto bocca da quando abbiamo finito di interrogarla.»

«Ci ha creduto?»

«Chi lo sa?»

L'Edificio de los Juzgados era accanto al Palacio de Justicia, esattamente di fronte ai jardines de Murillo. Erano le cinque passate quando Falcon e Ramirez parcheggiarono nel cortile posteriore del palazzo. Falcon, che detestava arrivare in ritardo, avrebbe voluto fare a pezzettini il pettine che Ramirez si stava passando tra i capelli neri e lustri di brillantina, ma il suo sguardo omicida non ebbe nessun effetto sull'Inspector, il quale riteneva che fossero in anticipo e considerava prioritaria la condizione della sua capigliatura: avrebbero anche potuto incontrare qualche segretaria.

I due uomini, vestiti di scuro, camicia bianca e occhiali da sole, entrarono dall'ingresso principale dello squallido palazzo grigio, il monocromatico ritratto della giustizia nella citta-giardino. Fecero passare le cartelle nella macchina a raggi X e mostrarono il tesserino di riconoscimento. Il luogo era tranquillo; tutto il movimento aveva luogo la mattina. Salirono al piano superiore dove si trovava l'ufficio del Juez Calderon. L'edificio era buio, perfino lugubre all'interno; non c'era mai niente di gradevole nella giustizia, nemmeno quando era vera e autentica.

Ramirez chiese di Lobo e Falcon gli disse che il Comisario Leon si era gia fatto sentire: accenno anche alla questione della corruzione, ma l'altro parve annoiato.

Calderon non era nel suo ufficio. Ramirez si lascio cadere su una sedia e giocherello con l'anello d'oro che portava al dito medio, un anello con tre brillanti che aveva sempre irritato Falcon, il quale lo giudicava troppo effeminato per Ramirez, individuo tutto muscoli color mogano.

«Dovremo fare qualcosa per quel maricon di Lucena che ci ha fatto perdere un sacco di tempo», disse Ramirez brutalmente, «o faremo la figura degli incompetenti.»

Falcon lascio vagare lo sguardo per la stanza dalle pareti ricoperte di libri. Ramirez si accomodo meglio sulla sedia.

«Secondo me chi scopa sia le donne sia gli uomini in fondo e un maricon.»

«Anche se si tratta di un'esperienza isolata?»

«Non e una cosa con cui fare esperimenti, Inspector Jefe, e nei geni. Se uno anche solo pensa di poterlo fare, e un maricon», ribatte Ramirez.

«Non parliamo di questo con Calderon.»

Il giovane magistrato arrivo alle sei meno un quarto, sedette alla scrivania ed entro subito in argomento. Era nel ruolo di Juez de Instruccion ora, il che significava che era lui ad avere la responsabilita della direzione del caso e di presentare con successo le prove d'accusa in tribunale.

«Che cosa abbiamo in mano?» domando.

Ramirez sbadiglio. Calderon accese una sigaretta e porse il pacchetto a Ramirez che ne prese una. I due fumarono mentre Falcon si domandava il perche di tanta confidenza… finche non gli venne in mente il calcio. Il Betis che perdeva quattro a zero il giorno in cui l'assassino aveva ripreso con la telecamera Raul e i suoi figli. Ma come mai quella disinvoltura di modi? Cerco di ricordare se lui l'avesse mai posseduta. Doveva averla perduta da giovane, quando il lavoro aveva cominciato a diventare una cosa troppo seria, o forse quando lui era diventato troppo serio a proposito del suo incarico, chissa.

«Chi comincia?» domando Calderon.

«Partiamo dal cadavere», disse Falcon, e fece un resoconto dei risultati dell'autopsia.

«In che modo sarebbero state asportate le palpebre?» chiese Calderon.

«Un'incisione iniziale con il bisturi e poi il taglio con le forbici. Il medico legale ha detto che e stato un lavoro pulito.»

«E noi pensiamo che la mutilazione sia stata inflitta per costringerlo a vedere qualcosa alla televisione?»

«La gravita delle lesioni che si e procurato indica che l'uomo era inorridito da cio che gli era stato fatto e anche da cio che volevano obbligarlo a guardare», rispose Falcon.

«Occorre approfondire», disse Calderon, toccandosi inconsciamente le palpebre. «Nessuna idea su cio che l'assassino gli aveva mostrato?»

Ramirez scosse il capo: non c'era posto per quel genere di congetture nella sua testa dura.

«Credo che si possano conoscere soltanto i propri incubi, non quelli degli altri», osservo Falcon, cercando di non assumere un tono troppo condiscendente.

«Si, io ho paura dei topi, per esempio», disse Calderon allegramente.

«Mia moglie non sopporta i ragni… nemmeno alla televisione», affermo Ramirez.

I due risero.

«Qui siamo di fronte a qualcosa di peggio di una fobia», riprese Falcon, inchiodato al ruolo del maestro di scuola. «E per il momento le congetture non ci aiutano, dobbiamo piuttosto concentrarci sul movente.»

«Il movente», ripete Calderon annuendo, come se ripassasse una lezione. «Ha parlato con la signora Jimenez?»

«Mi ha fornito da sola il suo movente per uccidere o far uccidere il marito», rispose Falcon. «Il loro matrimonio andava male, la signora aveva un amante e lei e i figli avrebbero ereditato tutto.»

«L'amante», insistette Calderon. «Lo ha interrogato?»

«Si, perche le telecamere lo avevano ripreso mentre entrava nell'Edificio Presidente una mezz'ora circa prima che Raul Jimenez fosse assassinato. Inoltre e assistente alla facolta di biochimica.»

«Opportunita e capacita», commento Calderon.

«Oltre all'accesso al cloroformio e agli strumenti di laboratorio», disse Ramirez e il magistrato lo guardo storto, incerto se pensare che avesse voluto fare lo spiritoso o che fosse stupido.

«E allora?» domando poi, allargando le braccia, in attesa della risposta ovvia.

Falcon gli riferi la brutta notizia che Lucena era salito all'ottavo piano, nell'appartamento di Marciano Ruiz.

«Conosco questo nome», disse Calderon. «Non e un regista teatrale?»

«E una nota mariquita», termino Ramirez.

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