questo Sutcher, mi sentiro molto piu tranquilla per Lucy, decidessimo di agire in qualche modo.»

«Fantastico.»

«Tullis non mi sembra un gran che su questa carta geografica», soggiunse Rudy. «Una macchiolina e nulla piu. La citta piu vicina e proprio qui. Belinda. Belinda nel West Virginia.»

«Bel nome», osservo Ellen.

29

Ellen stava canticchiando assieme a un compact disc di Sinatra, quando attraverso il fiume Shenandoah. Era nella Virginia settentrionale, diretta a sud ovest verso il confine di stato della Virginia occidentale. Il sole di quella tarda mattinata era terapeuticamente caldo, l’autostrada pavimentata da poco e quasi vuota, e presto, molto presto, avrebbe forse dato una mano a mettere in gabbia l’animale che aveva minacciato la sua famiglia e infettato, da solo, un gran numero di persone con quella malattia orribile e mortale. Non era ancora del tutto certa che Vinyl Sutcher fosse l’uomo che cercava, ma tutto cio che le serviva per esserlo era dargli un’occhiata.

Per prima cosa, quel mattino, si era fermata alla stazione di polizia di Glenside, la sua citta. Il capo della polizia, Ed Curran, era un membro del club dove Howard aveva giocato a golf e dove lei aveva spesso giocato a tennis con la moglie di Curran, Lorraine. Purtroppo aveva scoperto che i Curran erano andati in Italia per festeggiare i trenta anni di matrimonio, e che vi sarebbero rimasti un’altra settimana. Il sostituto di Ed, un uomo molto piu giovane di nome Wes Streeter, era un tipico prodotto locale, un ex giocatore di football al liceo che mancava totalmente del calore di Curran e, come Ellen scopri rapidamente, anche della sua intelligenza.

«E cosi, quest’uomo con la cicatrice e entrato in casa sua, ha aspettato che lei rientrasse e poi ha minacciato di uccidere sua nipote. Perche?»

«Non voglio alcuna pubblicita sul motivo. Me lo puo promettere?»

«Signora Kroft, non posso prometterle nulla, finche non mi dice che sta succedendo.»

«Non importa. Mi occupero io della faccenda.»

«Dovrebbe presentare delle accuse formali contro quest’uomo qui», puntualizzo Streeter. «E qui che e stato commesso il reato.»

«Non sono neppure certa che il nome che ho corrisponda all’uomo che e penetrato in casa mia. Voglio solo dargli un’occhiata. Una sola. Una foto o in persona. Non m’importa come. Appena lo vedro, sapro se e lui. Non c’e un sito informatico della polizia dove basta inserire il suo nome e indirizzo e vedere se era gia finito nei guai?»

Streeter, intuendo che la donna seduta di fronte a lui era forse piu interessante, piu importante del presunto criminale, fece scorrere il nome Vinyl Sutcher, West Virginia, nel computer, ma non trovo niente. Alla fine, dietro alcuni suggerimenti per nulla sottili di Ellen, concluse che Tullis non aveva un dipartimento di polizia proprio, ma che era assistita dalla polizia della citta vicina, Belinda. A quel punto, il poliziotto, confuso da Ellen e dalla sua storia, non vedeva l’ora di passare ad altre faccende. Le diede il numero telefonico della polizia di Belinda, il nome del capo, William Grimes e una stanza tranquilla da dove telefonare. Mentre componeva il numero, le si presentarono alla mente le immagini di Andy Griffith, Don Knotts e Mayberry, per cui, dopo avere spiegato all’agente che aveva risposto il motivo della sua telefonata, non si sorprese affatto quando le venne detto che il capo della polizia, Grimes, avrebbe subito parlato con lei.

«Grimes.»

L’immagine mentale di Ellen era stata quella di un uomo piu vecchio di Wes Streeter e piu giovane di Ed Curran. Andy Griffith.

«Capo Grimes, mi chiamo Ellen Kroft. Chiamo dalla stazione di polizia di Glenside, nel Maryland, dove vivo, su insistenza del facente veci di capo della polizia di qui. Alcuni giorni fa, un uomo e entrato in casa mia e ha minacciato me e la mia famiglia se non avessi fatto qualcosa che lui voleva. Ritengo che l’uomo sia di Tullis, la cittadina vicino alla sua. Si chiama Sutcher, Vinyl Sutcher. Puo dedicarmi qualche minuto?»

«Cerchiamo sempre di avere il tempo per i nostri vicini del Maryland», rispose Grimes.

La storia tronca che racconto a Bill Grimes includeva i suoi sospetti concernenti l’epidemia di febbre di Lassa e il modo in cui era riuscita a ottenere il nome di Sutcher dalla lista dei passeggeri.

Il Vinny Sutcher che il capo della polizia rammentava non si adattava molto bene alla descrizione di Ellen. Da cio che ricordava, e Bill ammise di non essere del tutto certo di stare pensando alla stessa persona, Sutcher era un tipo robusto, ma non alto e non aveva alcuna cicatrice sopra il labbro. Era un taglialegna che di tanto in tanto faceva la guardia del corpo e che viveva nella citta vicina. Grimes ricordava di averlo visto brevemente circa un anno fa, dopo che aveva spintonato un uomo che l’aveva tamponato a un semaforo, ma non come si fosse risolto l’incidente, anche se non pensava che fossero mai state presentate accuse formali.

Se fosse venuta a Belinda, l’avrebbe incontrata volentieri, avrebbe annotato il suo resoconto e le avrebbe riferito tutte le informazioni che fosse riuscito a raccogliere su quell’uomo, inclusa una fotografia, se Sutcher era stato arrestato. E se le prove presentate da lei fossero state sufficientemente interessanti, avrebbe di certo contattato l’FBI e li avrebbe aiutati a compilare un mandato di cattura.

«Le do il numero del mio cellulare, casomai vi fossero problemi», aveva soggiunto.

«E io le do il mio.»

Erano da poco passate le due quando Ellen fece un’ampia curva su una strada di montagna e scorse per la prima volta Belinda, una cittadina da cartolina postale, annidata in un’ampia valle a est di una serie di dolci colline. Al di la delle colline, nell’azzurro del cielo pomeridiano, si stagliavano i dirupati monti Allegheni. Erano passate piu di tre ore da quando era partita da casa, ma il viaggio senza soste, con CD di Carly Simon e Natalie Cole che si alternavano con quelli di Lyle Lovett e Sinatra, le era parso molto piu breve.

Per tutto il viaggio aveva pensato molto a Rudy. Non la sorprendeva certo che Rudy avesse detto e fatto tutte le cose giuste per non farla sentire in colpa per avere aperto la lettera trovata nel cassetto. Ora doveva soltanto esaminare i suoi sentimenti, cercando sotto il duraturo affetto della loro amicizia la scintilla di passione che, anche a sessantatre anni, desiderava avere. Rudy l’amava sinceramente, di questo non dubitava affatto. Era inoltre un uomo con cui lei avrebbe potuto invecchiare. La questione su cui rimuginava mentre imboccava Main Street era se lui fosse o no l’uomo con cui ringiovanire.

All’incontro con il capo della polizia Grimes mancavano ancora tre ore e, a parte una ciambella dolce e il caffe che aveva portato in un thermos, non aveva mangiato nulla da quando era partita da Glenside. Il malessere da sbornia era passato quasi del tutto, ma il voto che aveva fatto sul bere al mattino sarebbe durato, sperava, per sempre. Penso di attraversare Belinda e di raggiungere Tullis, solo per vedere come era quel paese, ma il Belinda Diner, un tipico ristorante al limitare della citta, era troppo invitante per ignorarlo. Il locale era quasi vuoto. Una cameriera di mezza eta ma dall’aria competente in jeans e T-shirt stava servendo due anziane donne in un separe e due uomini brizzolati in un altro.

«Qualsiasi posto le garbi», grido la cameriera allegramente.

Ellen prese una copia del Montgomery County Weekly Bugle da una rastrelliera e la porto in un separe d’angolo, lontano dagli altri clienti. Ordino il polpettone della casa e si mise a leggere la pagina di cronaca, come faceva sempre quando leggeva il giornale di una qualsiasi cittadina, compresa la sua. Un cane che abbaiava… un forestiero furtivo… una lite… un cervo investito da un camion… un tumulto… un distributore di bibite distrutto… una paziente rapita. Inserite tra due dozzine di notizie della polizia vi erano due righe sul rapimento di una paziente dell’ospedale da un’ambulanza. Ellen trovo l’articolo che parlava di quel crimine in prima pagina e lesse il succinto resoconto, finche non arrivo la cameriera con il pranzo.

«Che cos’e questa storia del rapimento?» chiese Ellen.

La cameriera scrollo le spalle. «Nessuno lo sa», rispose con un accento piacevole. «Ho sentito dire che e stato il suo medico. Il dottor Rutledge. La paziente era lei stessa una dottoressa. Ora e scomparsa ed e scomparso pure lui. Forse era diventata per lui un’ossessione e non riusciva piu a vivere senza di lei. E cosi assolda un paio di delinquenti per portarla via, poi si comporta come se niente fosse.»

«E io che pensavo di essere arrivata in una cittadina addormentata. Medico rapisce paziente. Sembra una miniserie televisiva.»

«Povero dottor Rutledge. Non e piu stato lui da quando, alcuni anni fa, e morta sua moglie. E un gran bravo dottore, comunque, da cio che ho sentito. Se mai fossi dovuta andare da un medico, avrei scelto lui. Allora, cosa la

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