«E da questa parte,» disse girando a destra.
I successivi venti minuti di cammino furono impegnativi, e ci volle un po’ prima che entrambi ritrovassero il fiato per parlare. Poi il percorso comincio a scendere verso l’altro versante del crinale, ma con una risalita ancora piu ardua. Nulla gli appariva familiare, ma gli sembrava la strada giusta da fare.
Tom guardo verso il giornalista, che gli camminava a fianco tenendogli testa con una falcata agile. «E da molto tempo che stai dietro a Bigfoot, vero?»
«Puoi dirlo forte.»
«Come mai non ci crede nessuno?»
«Oh, si che ci credono,» rispose. «Solo che e una di quelle cose difficili da ammettere. Nessuno e disposto a passare per idiota e questo e un altro dei modi in cui Loro lavorano. Se sei disposto a fare la figura dello scemo ogni tanto, allora il mondo ti si spalanca davanti come un’ostrica.»
«Dunque, cos’e?»
«Tu cosa pensi che sia?»
Tom alzo le spalle. «Una grossa scimmia. Qualcosa che viveva qui prima che arrivassero gli uomini e che poi si e rifugiato nella foresta. Qui c’e moltissimo spazio. Giusto?»
«In parte,» disse Henrickson. «Personalmente sono convinto che si tratti di uno degli ultimi esemplari viventi di Uomo di Neanderthal.»
Tom si fermo e lo guardo stupefatto. «Cosa?»
Henrickson continuava a camminare. «Non e una teoria dell’ultima ora, a dire il vero. L’unico problema e trovare l’elemento che faccia stare in piedi il teorema. Sai come sono fatti gli archeologi… No, magari non lo sai. ‘Non ci sono prove…’, ‘A giudicare dai fossili…’, ‘Il mio professore dice che non e cosi…’. Per come la vedo io, esisteva l’Uomo di Neanderthal, una delle specie che meglio si sono adattate in tutta la storia. Questi uomini utilizzavano le lance gia quattrocentomila anni fa. Si diffusero in mezzo mondo, compresa l’Europa, quando quello era un posto dove nessuno avrebbe desiderato vivere. L’era glaciale era ancora tale, c’erano animali con denti enormi e non esisteva nulla, ripeto nulla, che facilitasse la vita di questi uomini. Nonostante cio, sopravvissero per centinaia di migliaia di anni. Praticavano riti funebri, e svilupparono l’odontoiatria, che doveva essere terribile senza nessun «Front Page» ad alleggerire l’attesa. Fabbricarono ornamenti e gioielli e intrapresero traffici commerciali che diffusero le loro merci in tutta Europa. Poi e arrivato l’Uomo di Cro-Magnon — cioe noi — e per un po’ le due specie sembrarono coesistere. Poi gli Uomini di Neanderthal sparirono, puff, lasciando una manciata di ossa appena sufficienti a riempire un sacchetto. E questo, apparentemente, e tutto.»
«Quindi, secondo te cosa accadde?»
«Non si estinsero. Non furono mai molti, e diventarono semplicemente bravi a nascondersi.»
«A nascondersi? Dove?»
«In due tipi di luoghi: il primo sono le foreste, nel Nord-est dell’Europa, in Finlandia, ma anche qui nei buoni vecchi Stati Uniti d’America. I paleontologi dicono che non c’era modo per gli Uomini di Neanderthal di arrivare fino a qui, ma io penso che questo significhi sottovalutarli. Avrebbero potuto raggiungere la costa passando dalla Russia, trovando il modo di attraversare la grande distesa di acqua ghiacciata fino ai Territori del Nord, per poi continuare a scendere fino a quando non avessero trovato un luogo abitabile. Poi, quando alla fine noi arrivammo in massa, avrebbero potuto ripiegare all’interno delle foreste. Quale posto migliore di quello? Migliaia di chilometri quadrati di territorio cosi selvaggio che ancora oggi la gente difficilmente si mette a perlustrarlo. La cultura degli indigeni americani di questa regione e costellata da alcuni piccoli indizi in tal senso. Presso i Chinook si raccontano delle favole sul ‘popolo fantasma’ che viveva nei loro stessi territori e con il quale la tribu aveva dei rapporti. Poi c’e il ‘popolo animale’ degli Okanogan. Abitavano proprio tra queste montagne e credevano che un tempo vivessero ‘animali’ con una loro cultura prima ancora che il ‘popolo’ — nome con cui designavano gli umani — si riunisse.»
«E il secondo posto? L’altro luogo dove si nascosero?»
«Proprio sotto il nostro naso. Qual e la leggenda piu comune in Europa?»
«Non lo so.» Tom non sapeva neanche piu se stava andando nella direzione giusta. Avevano superato il fondo dell’avvallamento e avevano cominciato a risalire. La crescente asperita del terreno gli era familiare, ma nulla di piu, e la pendenza era ripida in tutte le direzioni, quindi non era di grande aiuto. Per il momento Tom si limitava ad avanzare, mentre Henrickson parlava con l’eloquio fluente di qualcuno che ha elaborato quei pensieri molte volte. E, detto in tutta onesta, con la sicurezza di chi non era poi tanto scaltro come credeva lui.
«Gli orchi, gli elfi, i troll, sono tutti esempi, secondo me, della sopravvivenza dell’Uomo di Neanderthal. Creature che vivevano qui prima di noi e che avevano le loro strane abitudini. Che all’inizio erano numerose, ma poi divennero sempre piu rare — fino a diventare quasi invisibili. Ma ci ricordiamo di loro. Il linguaggio lavora in modo strano. ‘A quei tempi c’erano dei giganti qui’ . Sono convinto che ‘gigante’ non significhi ‘corpo di grandi dimensioni’. Significa che i nuovi arrivati trovarono una specie stanziale potente ed esperta — che era grande da un punto di vista culturale, come il popolo animale degli Okanogan.»
«Ma si estinsero.»
«Non del tutto. Di cos’altro sentiamo parlare moltissimo in tutto il mondo? Di fantasmi. Presenze oscure. E poi? Di alieni. Di quegli uomini verdi che, quasi per caso, sembra che facciano atterrare spesso le loro astronavi nelle foreste, il che e un approccio piuttosto singolare all’aviazione, non credi? Uomini verdi, fate, spiriti, sono tutti modi per dare una spiegazione a eventi strani cui assistiamo di tanto in tanto. Un modo per liquidare una specie che si dice essere estinta, ma che si e semplicemente dissimulata sullo sfondo — e che si aggira silenziosamente attorno a noi, tenendosi distante dal nostro cammino.»
«Ma nulla di tutto questo sembra avere a che fare anche solo lontanamente con l’Uomo di Neanderthal,» disse Tom.
«No, e per due ragioni. La prima e che le leggende si amplificano via via che le si tramanda. In centinaia di anni, un paio di millenni, acquisiscono vita propria, regole peculiari, fronzoli e riferimenti visivi. La seconda e che l’Uomo di Neanderthal ha un modo per sconvolgere le nostre menti.»
«E cioe?»
«E convinzione comune che la bocca e la gola degli appartenenti a questa specie non fossero abbastanza sviluppate per consentire un’espressione vocale articolata. Tuttavia si adattarono per farlo, quindi riuscirono a comunicare — e in un modo e a un livello che con il linguaggio del corpo e un insieme di grugniti non sarebbe mai stato possibile. La mia teoria e che ci riuscirono almeno in parte grazie alla telepatia. La usano ancora, cosi come del resto noi. La telepatia non e altro che empatia elevata all’ennesima potenza. E quando queste creature si trovano di fronte a un potenziale pericolo, come la nostra specie, allora inviano delle forme nelle nostre teste. Noi vediamo le immagini gia nelle nostre menti. Essi riflettono su di noi le creazioni della nostra immaginazione.»
«E tutto assurdo,» disse Tom distrattamente. «Mi dispiace ma non credo a una parola di tutto questo.»
«Se ho ragione, e noi siamo in cerca dell’Uomo di Neanderthal, perche tutti dicono che Bigfoot e alto due metri e mezzo? Sono loro che ci fanno
Tom si fermo e si volto per guardare il giornalista. L’uomo, per una volta, non sorrideva. Era dannatamente serio. Sebbene a Tom facesse piacere avere qualcuno al suo fianco, avrebbe di gran lunga preferito che l’uomo avesse creduto semplicemente all’esistenza di un primate sconosciuto e in liberta, piuttosto che a un universo che preveda l’esistenza di folletti e il controllo della mente.
Ma per il momento questo era un problema secondario. Aveva delle novita anche lui.
«Mi sono perso del tutto,» disse.
Dopo un’ora la situazione non era migliorata. Henrickson aveva avuto pazienza, spesso camminando a breve distanza in modo da lasciare che Tom si orientasse, incoraggiandolo ad andare avanti e dicendogli che lo avrebbe raggiunto nel caso avesse gridato per avvertire di aver ritrovato il sentiero. A ogni modo, Tom non aveva rintracciato la strada. Piu si allontanava e meno sentiva di sapere dove si trovava. Alla fine si fermo.