anche sulla scialuppa fossero accese le luci notturne che rischiaravano la nave da mezzanotte alle sei.

Alla fine raggiunsi il nascondiglio che avevo scelto il giorno prima: il gigantesco turbogeneratore Westinghouse.

Quella macchina enorme probabilmente veniva alimentata a gas, o magari a vapore; di certo non era stata costruita per gli Shipstone. Esistono parecchie attrezzature obsolete che sono ancora utili alle colonie ma non vengono piu usate ovunque siano disponibili gli Shipstone. Non ne so nulla, comunque il funzionamento di quella cosa non m’interessava; a me importava solo il fatto che meta del turbogeneratore era una specie di tronco di cono gigante disposto in orizzontale. Al centro del turbogeneratore, sotto l’estremita piu stretta del tronco, si formava uno spazio vuoto, uno spazio alto piu di un metro. Quanto bastava per un corpo. Il mio. Anche per due, con un po’ di fortuna, visto che avevo questo ospite indesiderato che non potevo ne uccidere ne abbandonare sulla nave.

Lo spazio era un posticino molto intimo perche gli uomini di Tom, prima di legare saldamente quel mostro, lo avevano ricoperto con un telone incerato. Dovetti strisciare dentro fra un cavo e l’altro, poi dovetti compiere sforzi diabolici per far entrare anche Pete. Ci riuscii. Dopo aver detto addio a qualche brandello di carne.

Controllai di nuovo il mio ospite, poi lo sbucciai. Se non ero del tutto scalognata, avrei potuto dormire un po’ il che sarebbe stato impossibile, se mi fossi lasciata dietro una delle mie guardie.

Pete portava calzoni, cintura, camicia, mutande, calzini, scarpe da ginnastica e un maglione. Gli tolsi tutto, poi gli legai i polsi dietro la schiena con la camicia, le caviglie con le gambe dei pantaloni, e infine con la cintura gli incatenai le caviglie ai polsi, sempre dietro la schiena: una posizione maledettamente scomoda, che mi hanno insegnato all’addestramento di base come tattica per scoraggiare i tentativi di fuga.

Poi cominciai a imbavagliarlo, usando mutande e maglione. Lui disse piano: — Non ce n’e bisogno, signorina Friday. Sono sveglio da un po’. Parliamo.

Mi fermai. — Mi sembrava che avessi ripreso conoscenza. Ma avrei continuato a fingere di non saperlo, se fingevi anche tu. Ho pensato che non mi avresti dato guai. Devi esserti reso conto che sono pronta a tagliarti le gonadi e infilartele giu per la gola.

— Avevo immaginato qualcosa del genere. Ma non credevo poteste essere tanto drastica.

— Perche no? Ho gia incontrato le tue gonadi in passato. E non nel migliore dei modi. Se ne ho voglia, ho il diritto di tagliarle. Obiezioni?

— Signorina Friday, mi lasciate parlare?

— Sicuro, perche no? Ma un solo strillo piu forte di un sospiro, e ti strappo quei giocattolini. — Feci in modo che capisse bene a cosa alludevo.

— Ahi! Piano, per favore. Stanotte il commissario di bordo ha fatto raddoppiare la sorveglianza. Io…

— Raddoppiare? In che senso?

— Di solito e Tilly, Shizuko, l’unica di turno da quando vi ritirate in cabina a quando vi alzate. Quando voi vi svegliate, lei preme un pulsante e io so che devo montare la guardia. Ma il commissario di bordo, o forse il capitano, e molto in ansia per voi. E preoccupato che possiate tagliare la corda a Botany Bay…

Sgranai gli occhi. — Numi santissimi! Chi puo nutrire pensieri tanto maligni sulla povera vecchia Friday?

— Non so immaginarlo — rispose solennemente lui. — Ma perche siamo su questa scialuppa?

— Io voglio farmi un giretto turistico. E tu?

— Anch’io. Spero. Signorina Friday, ho capito che se avevate intenzione di fuggire a Botany Bay, era probabile che tentaste qualcosa stanotte. Non sapevo come pensaste di salire sulla scialuppa, ma avevo fiducia in voi… E vedo che la mia fiducia era giustificata.

— Grazie. Almeno un pochettino. Chi sta di guardia alla scialuppa di babordo? O non c’e nessuno?

— Graham. Il tipo biondo. Forse lo avrete notato.

— Troppo spesso.

— Io ho scelto questa scialuppa perche ieri avete fatto un giro qui col signor Udell. Oppure ieri l’altro, dipende da come tenete i conti del tempo.

— Non me ne frega niente dei conti del tempo. Pete, cosa succede quando si accorgono che sei scomparso?

— Potrebbero anche non accorgersene. Joe Stupid… chiedo scusa, Jospeh Steuben… l’altro e il nome che gli ho affibbiato io… ha istruzioni di darmi il cambio dopo colazione. Se conosco Joe, non se la prendera se non mi trova al portello. Si mettera a sedere sul ponte con la schiena contro il portello e dormira finche non arrivera qualcuno ad aprire. Poi restera li finche la scialuppa non sara partita, dopo di che tornera in cabina e si mettera a letto, aspettando che io vada a cercarlo. Joe e fedele come un cane ma non e furbo. E su questo che ho fatto affidamento.

— Pete, da come lo dici sembra che avessi previsto tutto.

— Non avevo previsto di rimediarci un collo indolenzito e un’emicrania. Se mi aveste dato il tempo di parlare, non sareste stata costretta a trascinarmi.

— Pete, se stai cercando di convincermi a slegarti con le tue chiacchiere dolci, hai sbagliato uomo.

— Non sarebbe meglio dire che ho sbagliato donna?

— Be’, comunque hai sbagliato, e non migliorerai la tua situazione mettendoti a criticare quello che dico. Sei in brutti guai, Pete. Dammi un solo buon motivo per non ucciderti e piantarti qui. Perche il capitano ha ragione; io taglio la corda. E non posso accollarmi anche te.

— Be’… Un motivo e che troveranno il mio corpo in mattinata, quando scaricheranno. A quel punto si metteranno a cercarvi.

— Io saro a molti chilometri dall’altra parte dell’orizzonte. Ma perche dovrebbero cercare me? Non ti lascero addosso le impronte digitali. Solo qualche striatura viola sul collo.

— Movente e occasione. Botany Bay e una comunita piuttosto ligia alle leggi, signorina Friday. Se vi limitate a lasciare la nave, e probabile che ve la possiate cavare. Lo hanno gia fatto altri. Ma se siete ricercata per un omicidio commesso sulla nave, gli indigeni collaboreranno.

— Invochero l’autodifesa. Sei un noto stupratore. Per amor del cielo, Pete, cosa devo farne di te? Sei un peso morto. Lo sai che non ti uccidero. Non so uccidere a sangue freddo. Devo esserci costretta. Ma se ti lascio legato… Vediamo… Cinque piu tre fa otto, poi aggiungi come minimo altre due ore prima che comincino a scaricare… Sono almeno dieci ore… E dovro imbavagliarti, e comincia a fare freddo…

— Potete scommetterci che fa freddo! Non potreste coprirmi col mio maglione?

— Va bene, pero dovro usarlo quando ti imbavaglio.

— E a parte il freddo, mi si stanno addormentando mani e piedi. Signorina Friday, se mi lasciate legato qui per dieci ore, mani e piedi mi andranno in cancrena, e li perdero. Niente rigenerazione, sulle colonie. Quando tornero a un posto dove possano curarmi, saro un relitto umano. E piu misericordioso uccidermi.

— Accidentaccio, stai cercando di lavorarti la mia compassione!

— Non sono certo che ne abbiate.

— Senti — gli dissi — se ti slego e ti lascio rivestire per non congelare, ti lascerai legare e imbavagliare piu tardi senza resistere? Oppure devo colpirti piu forte di quanto abbia fatto prima e metterti del tutto fuori combattimento? Col rischio di romperti il collo? Mi hai vista combattere…

— Non ho visto. Ho semplicemente avuto sotto gli occhi i risultati. Ne ho sentito parlare.

— Fa lo stesso. Sai. E devi sapere perche sono in grado di fare cose simili. Mia madre era una provetta…

— …E mio padre, un bisturi — mi interruppe lui. — Signorina Friday, non ero obbligato a lasciarmi colpire. Siete veloce, ma io lo sono quanto voi, e ho braccia piu lunghe. Sapevo che avete doti super, mentre voi non sapevate che le ho anch’io. Quindi ero in vantaggio.

Ero seduta nella posizione del loto, e lo guardavo, quando lui usci in questo sorprendente annuncio. Mi giro la testa e mi chiesi se avrei vomitato un’altra volta. — Pete — chiesi, quasi implorante — tu non mi mentiresti?

— Ho dovuto mentire tutta la vita — rispose lui. — Come voi. Comunque… — S’interruppe, contorse i polsi; si libero. Lo sapete che forza occorre per spezzare nodi fatti con le maniche di una buona camicia? Sono piu robuste di una corda di canapa dello stesso spessore. Provateci.

— Non mi importa rovinare la camicia — disse lui, in tono di conversazione. — Bastera il maglione a coprirmi. Pero preferirei non rovinare i calzoni. Spero di poterli indossare in pubblico prima di essermene procurato un altro paio. Per voi e piu facile arrivare ai nodi. Volete slegarmi, signorina Friday?

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